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Un blog creato da Bejita2 il 23/09/2007

La notizia nascosta

Quello che non ci dicono, perchè costerebbe troppo...

 
 

SECONDO ME

Io DICO si!


Perchè aggiungere diritti non può mai nuocere a nessuno, al massimo migliorare la società...
Non lottare contro i diritti accettando i doveri... Fai il contrario, ti conviene.

Mario A.

 

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E le colpe?

Post n°27 pubblicato il 14 Aprile 2009 da Bejita2

Nei telegiornali non si parla più di colpe,

ma di rimborsi e ricostruzione

ed i colpevoli?

Pagheranno mai per il sangue versato,

il dolore causato?

Intanto cercano di tappare la bocca ai Santoro, Travaglio, per paura di smuovere unta tempesta di polvere e corruzione....

 
 
 

Provare ad uscire

Post n°26 pubblicato il 20 Febbraio 2009 da Bejita2
 

E' sconvolgente rendersi conto di quanto sia facile controllare le masse in italia, impiantare una coscienza condivisa nella popolazione con il costante allarmismo e stato di terrore professato attraverso i media.


 





In uno stato dove i reati di violenza sono in calo rispetto agli ultimi anni, si fomentano le persone contro i propri simili, concentrando nel razzismo innato in alcuni individui senza coscienza morale per le persone diverse, un'inutile ondata di odio.





Tutti parlano di ronde, di espellere, segnalare, agire,  tutti vogliono armarsi e sostituire le forze di polizia, tutti vogliono giudicare e punire i malfattori, dimenticando del tutto i problemi reali italiani, che sono un potere malato di corruzione, e la crisi che incombe sui ceti medio bassi.





Se proprio la gente ha tanta voglia di rendersi utile perchè allora non segnala tutti quelli che affittano le case a nero, chi sosta in doppia fila per delle ore, chi getta carte per terra, chi lascia defecare i cani sui marciapiedi, chi non fà lo scontrino, chi offre prestazioni da libero professionista e non emette fattura e tanti altri casi davvero arrecano danni al vivere civile e l'economia di questo paese.





Smettiamola di dare conto alle cose che ci dicono i media, cominciamo a ragionare con le nostre teste, non è difficile, basta solo non aver paura di cantare fuori dal coro, di sentirsi diversi, di sentirsi se stessi e non soltanto uno dei tanti burattini manovrati dal sistema.





Per chi non l'avesse mai fatto, c'è un libro di Orwell scritto 50 anni fà, talmente attuale da lasciarci sgomenti, si chiama 1984, provate a leggerlo e comprenderlo a fondo....




 


 
 
 

Se governassi io

Post n°25 pubblicato il 06 Febbraio 2009 da Bejita2
 

 

Se governassi il paese, chiederei all'aziende di assumere come dipendente qualsiasi persona sia richiesta come dipendente a progetto per la terza volta di seguito o se la durata del progetto superi un anno...

Risponderei a tutti gli annunci di affitto sulle varie riviste e quando mi sarebbe proposto un affitto a nero multerei il proprietario e gli chiederei di tenermi aggiornato sui futuri sviluppi di affitto dell'abitazione.

Farei abbattere tutte le costruzioni abusive non condonabili per un eccessivo impatto territoriale ed ambientale, e lascerei che la gente possa denunciare qualsiasi abuso di cui sia venuta a conoscenza chiamando un numero verde.

Lascerei libero spazio a tutte le intercettazioni ed obbligherei le società che gestiscono la telefonia a coprirne i costi. Convinto del fatto che la brava gente non ha proprio niente da nascondere, che importa se qualcuno indaga e viene a sapere a quanti gradi laviamo le mutande sporche in lavatrice o che cosa mangeremo per cena?

Eliminerei ogni forma di privilegio dei politici, ponendo tutti allo stesso livello davanti la legge, togliendo auto di lusso, cene e pranzi spesati dallo stato e tantissimi altri gentili omaggi di noi popolo.

Continuerei a pagare stipendi alti a chi ci governa, perchè chi guadagna poco è più corruttibile di chi ha una buona fonte di guadagno ma ridurrei drasticamente il numero dei governanti.

Caccerei via dal governo tutti i condannati e sospenderei fino a giudizio di non colpevolezza qualsiasi persona indagata con imputazioni non banali.

Imporrei un limite per il raggiungimento della pensione ai politici che sia uguale a quello di qualsiasi altro lavoratore italiano, perchè è inammissibile che con soli dueanni e mezzo di governo possa portarsi a casa la pensione per tutta la vita, mentre un qualsiasi altro onesto cittadino deve lavorare fino alla vecchiaia prima di poter vedere una pensione....

Lotterei contro l'evasione a tutto campo, tutti dovranno pagare le tasse, senza nessuno sconto per gli imprenditori ed i liberi professionisti, causando una riduzione delle tasse per tutti.

Velocizzerei lo svolgimento dei processi, accorciandone i tempi di svoglimento ed eliminerei la prescrizione che è utilizzata come strumento per lasciare inpuniti i reati.

Penalizzerei i reati di falso in bilancio, corruzione e tanti altri reati per cui inasprirei le sentenze.

Obbligherei a lavorare i carcerati per pagarsi il soggiorno in galera e per insegnare loro un mestiere qualsiasi ma anche, che nella società si può vivere soltanto se si lavora.

Impedirei a qualsiasi politico di avere più di un organo di informazione di proprietà come televisioni, giornali ed altro che possa influenzare e deviare il giudizio delle masse, perchè un politico dovrebbe fare il politico ed un'imprenditore, l'imprenditore.

Imporrei degli aumenti agli stipendi di tutti lavoratori dipendenti, in modo da riequilibrare il potere di acquisto dei salari, dato che l'unico modo per rimettere in moto l'economia di un paese non è diffondere ottimismo, ma diffondere benessere e possibilità.

Manterrei un costante controllo sulle banche e sulle speculazioni finanziarie punendo gravemente chi danneggia economicamente il cittadino.

Finanzierei tutte le fonti di energia alternativa, vietando progressivamente l'uso di fonti inquinanti ed esauribili.

Porrei limiti sul consumo di energia di ogni famiglia, bandendo elettrodomestici e lampadine ad alto consumo e limitando l'uso di condizionatori a temperature che non si discostino più di 6-8 gradi dalla temperatura esterna, con eccezioni controllate in casi dove dove le temperature siano troppo drastiche.

Vieterei alle religioni di interferire sulla gestione politica del paese, lasciando a tutti la liberta di professare qualsiasi religione, senza lasciar prevalere una religione sulle altre e sulle decisioni morali dei governanti.

Lascerei la possibilità a chi si vuole bene di stipulare contratti di convivenza familiare al di fuori del matrimonio che comporta vincoli legali ed economici troppo onerosi per qualsiasi coppia, l'amore infatti non è eterno e sempre più spesso ci sono separazioni che poi gravano sulle coppie alimentando i guadagni di avvocati e generando fiumi di inutile odio.

Farei queste e tantissime altre cose per cambiare radicalmente il paese,
ma forse,
mi ucciderebbero prima...

 
 
 

"Tiberio er quagliaro" al quarticciolo

Post n°24 pubblicato il 11 Gennaio 2009 da Bejita2

Incuriosito da racconti mitologici di colleghi ed amici su un locale storico di Roma, sono cascato ancora una volta in una delusione che mi porta a pensare che molti romani non sappiano cosa vuol dire mangiare bene, non spendere molto ed avere un buon servizio.
Così prendo appuntamento con un amico e la mia ragazza che da "Tiberio er quagliaro" al quarticciolo ci era stata una sola volta da adolescente mi organizzo per essere al locale per le 21 in punto.


All'esterno del locale 3 ragazzi chiacchierano fuori dalla porta, ma quando ritorno dopo aver parcheggiato sono già diventati 6, osservo il locale dall'esterno, si presenta come la più scarna delle pizzerie, con un'insegna a caratteri cubitali verdi su cui è scritto trattoria pizzeria e vetrine che fanno da ingresso e finestra sulla strada, una illuminata da un neon rossa e l'altra con un neon blu. Dentro lo spazio è piccolo, ci sono dei tavolacci lunghi pieni di clienti che bevono vino e si guardano in faccia.

Non capisco il motivo per cui pochissimi di loro hanno da mangiare, mentre gli altri aspettano annoiati, al centro del locale un forno da pizza con un addetto alla cottura che lentamente sembra occuparsi della cottura di pizze e quaglie, prodotti tipici del locale.
Mentre osserviamo il locale ed aspettiamo il nostro amico, comincia ad arrivare gente, due ragazze, poi una coppia poi un gruppetto, poi ancora persone e capisco così che forse è il caso di cominciare a prenotare un tavolo prima che sia troppo tardi.


Entro e parlo con una delle signore addette alla sala, le dico che ci serve un tavolo da tre persone, ma lei mi limita a rispondere che ci sono quattro tavoli prima di noi, non capisco bene e stupito dal fatto che non si segni neppure il nome affondo un secondo tentativo di prenotare un tavolo, ma la risposta è qualcosa di simile.
Esco dal locale e stupito spiego a Simona di non aver capito bene la questione delle prenotazioni, ma di aver capito che ci sarebbe stato da aspettare, arriva anche il nostro amico e la folla di persone fuori il locale è ormai cresciuta a dismisura.
Non so quanto tempo sia passato fuori al freddo, ma fortunatamente la signora esce dicendo che ha posto per un tavolo da 2 ed uno da 3 persone, così si intavola una lotta tra la gente che afferma di essere in attesa da prima, che riusciamo a spuntare grazie ai 6 ragazzi che stavano per primi fuori il locale, si ricordano infatti che siamo arrivati subito dopo di loro e che quindi come dal dottore, spetta a noi entrare.


La signora ci fà accomodare in una saletta piccola con tre tavoli, che da sulla cucina a vista e la porta del bagno, ci sediamo ed ordiniamo.
Io prendo le famose quaglie, mentre gli altri ordinano la pizza, la signora che ci prende le ordinazioni è simpatica e rude, si prende delle confidenze sul fatto che essendo io di napoli non possa capirne niente di quglie e poi sparisce dicendoci che ci sarebbe stato un pochino da aspettare.


Aspettiamo, aspettiamo ed aspettiamo ancora bevendo acqua naturale per colpa della dieta che non prevede alcolici ed immancabilmente finiamo per socializzare con gli altri tavoli nella sala.
I signori del tavolo in fondo sono abbastanza contrariati per non dire incazzati, ci dicono di essere entrati alle 19:30 e considerando che sono le 21:30 passate e che non hanno ancora avuto le pizze ordinate mi viene da pensare che la velocità del servizio non sia il punto forte di questo locale.


Resto pero convinto che in qualche modo saremo ripagati dalla bonta dellle pietanze ordinate, allora pazientemente attendo bevendo acqua, mentre le due ragazze all'altro tavolo, prese dalla fame ordinano un antipasto.
Arriva un piccolo piattino con due fette di prosciutto, due di salame un ridicolo pezzettino di formaggio e due olive nere, cosa che spinge le ragazze ad ordinare subito un secondo antipasto. Fortunatamente la signora arriva anche da noi con un piattino di broccoletti ripassati, solo uno dei due che abbiamo ordinato, ma data la situazione di fame nera passiamo tutti e tre all'attacco, chiediamo del pane e ci arriva un cestino con una ciriola intera, non tagliata che strappiamo con le mani ed usiamo come tappa buco per la fame. I broccoletti sono così pieni di olio da lasciare in bocca il sapore d'olio per molto tempo, ma non importa, data la fame ci saremmo mangiati qualsiasi cosa.


Attendiamo ancora e finalmente arrivano le pizze al tavolo dei signori delle 21:30 che nervosamente fingono sorridono alla cameriera, basta uno sguardo ad una delle pizze per capire che non ne sarebbero bastate nemmeno 3 a persona per saziarci, così prontamente fermiamo la signora di passaggio per la cucina e ne ordiniamo una terza in aggiunta. La signora risponde soltanto "ora vediamo se si può fare" e sparisce di nuovo nel corridoio che porta alla sala centrale.


Attendiamo un tempo infinito ed arrivano due pizze, di cui una sbagliata, ma simona non ha il coraggio per vedersela portare via e la accetta con un sorriso. Le pizze sono servite in un piattino piano piccolo, tipo quello da contorno o frutta, sono perfettamente tonde come se le avesse disegnate giotto e non arrivano al bordo del piatto per quanto sono piccole, sulla base sono lisce, l'impasto è insapore e sciapo, il pomodoro e la mozzarella non hanno alcun sapore e sono rinsecchiti e disposti simmetricamente su tutta la superfice della pizza. E' una pizza alta quasi un centimetro, non romana ne napoletana, croccante e leggermente filante non ha alcun sapore, scommettiamo subito allora su quale marca di pizza congelata abbiano usato e non riusciamo a spiegarci come possa volerci tanto tempo per scongelare e cuocere una pizza.


Sono passate un ora e mezza da quando abbiamo ordinato la prima volta e finalmente le speedy pizza findus sono arrivate e finite in un baleno, ingurgitate ancora bollenti, mentre le quaglie tardano almeno altri 30 minuti a presentarsi cosa che mi innervosisce non poco.
Non oso pensare a che ora si presenterà la terza pizza ordinata e comincio a pensare di aver commesso un errore ad ordinara. Le quaglie nel piatto sono due ma sembrano una, così piccole in vita mia non l'ho mai mangiate, le ammazzeranno ancora di latte, sono fredde e piene di olio a crudo, accompagnate da due freselle imbevute di un quantitativo disgustante di olio che a chiamarlo di semi vari gli si farebbe un favore.
Ci sono poi i funghetti, quattro o cinque con tre olive nere ad accompagnarle.
Preso dalla fame comincio a mangiare tutto mentre Simona e Riccardo azzannano una delle due freselle.
Le mini quaglie sono saporite ma gelate ed oliose, i funghi spariscono alla prima forchettata e per finire la gusto la fresella unta che mi lascia un sapore disgustoso in bocca di pessimo olio, forse l'olio motore di un auto sarebbe stato meno ostico e più saporito di quello.

Dopo le quaglie, con la bocca impastata dal saporaccio dell'olio mi è addirittura passata la fame, tanto da disinteressarmi della terza pizza che ancora mancava all'appello.
Sarà passata una buona mezz'ora e la singora con la mini pizza ancora non spuntava, così abbiamo deciso di chiedere il conto ed andare via se non fosse stata già infornata, ma con poca sorpresa ci siamo sentiti dire che la pizza era ormai già nel forno, così dopo dieci minuti abbiamo avuto l'onore di ricevere l'ultima pizza insapore prima di chiedere il conto e scappare via da quel posto.
L'abbiamo mangiata in fretta mentre la signora faceva a penna il conto sulla tovaglia di carta sulla quale banchettavamo, così abbiamo pagato ed consigliato alle due ragazze dell'altro tavolo di andare a mangiare da Pierino al Gazometro la prossima volta, dove la pulizia è al minimo ma la soddisfazione è totale.


Il conto non è stato eccessivo, considerando che siamo a Roma ma la prima cosa che abbiamo pensato uscendo dal locale è stata di non rimetterci mai più piede in vita nostra, perchè di mitico, il locale non ha altro che le anziane signore che servono ai tavoli e la cattiva gestione della sala, ma niente di più...

 
 
 

Domani? Forse un giorno migliore...

Post n°23 pubblicato il 04 Novembre 2008 da Bejita2

E se il mondo cambiasse un pò in meglio?


Domani potrebbe essere un giorno migliore per il mondo intero, se dovesse avverarsi la
previsione di vittoria del primo presidente di colore d'america.
Non un nuovo malcom x, ma un presidente di tutti i cittadini, bianchi o neri, gialli o rossi, un
uomo che ripetta le diversità religiose e sociali, un uomo nuovo, una speranza.

Dopo la disastrosa gestione Bush che ha portato l'america sull'orlo del collasso economico, che ha generato la recessione, che si è preoccupata di fare guerre per interessi petroliferi, che ha formato gli attuali terroristi, trascurando da sempre lo stato di salute economico del paese e dei cittadini, potrebbe arrivare un cambiamento epocale, fatto di idee nuove e di un diverso approccio politico.

Obama è il volto giovane della politica, rappresenta un futuro incerto ma profondamente diverso da quello che proporrebbe Mc Cain con la continuazione della linea Bush, ed è per questo che tutte le nazioni del mondo guardano alle elezioni con la speranza che da domani ci sia un futuro diverso, un mondo fatto di meno guerre e più attenzione al sociale.

Se Obama dovesse vincere, avremmo la prova che tante cose sono cambiate in america dalla guerra tra nord e sud, e l'abolizione dello schiavismo.
Nonostante tendano a dipingerci l'america come una nazione razzista, l'elezione di un presidente
di colore da parte della maggioranza dei cittadini americani sarebbe la prova che il razzismo se pur esistente, è soltanto un fenomeno marginale.

Forza Obama, puoi farcela !!!

 
 
 
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Un pozzo pieno petrolio, un diamante grande quanto il palmo di una mano, uno yatch al mare, una villa immensa con piscina, il potere e la fama, non valgono quanto una stretta di mano ed un sorriso amico.

Mario A.

 

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