Post n°1294 pubblicato il
15 Aprile 2015 da
virtute81
La pasqua le vacanze e il fine progetto sono passati. Ora spero di rientrare nella routine e riprendere il mio equilibrio, con giornate scandite e produttive.
Gli stereotipi... che dire?
Partiamo dal categorizzare, che e' un modo per il nostro cervello per archiviare e capire facendo meno lavoro. Una prima descrizione che in molti casi puo' essere abbastanza per fare una scelta.
E da qui ci muoviamo, secondo me, spesso con interssante e opinabile operare.
Come guardiamo gli altri, come scegliamo, come valutiamo...
Ho notato di come "grandi" strategie di marketing attuano in tutti i modi un mascheramento cercando di togliere qualsiasi elemento di confronto cosi da essere "uniche".
Detto questo e' facile vedere il nesso con lo stereotipo:
"Lo stereotipo è la visione semplificata e largamente condivisa su un luogo, un oggetto, un avvenimento o un gruppo riconoscibile di persone accomunate da certe caratteristiche o qualità" - Wikipedia
Che poi quanto sia giusto uno stereotipo spesso non ce lo domandiamo perche e' giusto cosi... guardiamo una ragazza bellissima con 10 kili in piu' e gia' sappiamo che un pantalone bianco per lei e' considerato amorale...
e invece italiano mafia pizza e mandolino proprio ci da fastidio.
Io le domande sui miei stereotipi me le pongo soprattutto quelli che trovo scomodi, quelli che mi vengono messi davanti ogni giorno e che naturalmente il cervello ha assorbito e dai quali voglio essere libero.
Teniamo presente che viviamo in un mondo che investe piu' su viagra e chirurgia plastica che sull'alzheimer. Probabilmente i nonni del futuro saranno attraenti e "funzionanti" e non ne ricorderanno il motivo.
Buona giornata