Creato da obbligatus il 28/10/2006

Omotossicologia.

L'autismo si puo curare, grazie al Protocollo Montinari

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"AUTISMO OGGI 3"

Post n°18 pubblicato il 07 Dicembre 2006 da obbligatus
Foto di obbligatus

 

            Si è tenuto a Roma, nei giorni 22,23,24 Novembre2006,  nella struttura sanitaria del San Raffaele, in via della Pisana 235, il III° congresso internazionale “AUTISMO OGGI. Disabilità intellettive e sindrome autistica”. Un approccio multidisciplinare: risultati della ricerca e proposte per favorire la qualità di vita .

 Dal congresso è emerso un dato importantissimo. Autismo, iperattività  ed epilessie farmacoresistenti hanno tutti una stessa matrice genetica, rilevabile attraverso la tipizzazione HLA.

 I bambini  osservati hanno un pacchetto di geni identico, lo stesso che predispone alla celiachia. I portatori di quello stesso aplotipo, anche se non sono affetti da patologie del comportamento ed epilessie farmacoresistenti, presentano nelle loro urine peptidi oppioidi come la glutomorfina e la casomorfina, sintomo di una permeabilità intestinale.  I peptidi oppioidi superano però la membrana ematoencefalica, determinando un accumulo neuronale ed un’inibizione della respirazione cellulare nella cellula neurale, soltanto in quei casi in cui è presente un’alterazione dei meccanismi enzimatici, propri della glia. E’ quindi una lesione della barriera emato-encefalica - su base autoimmunitaria- che determina la permeabilità e l’accumulo di radicali liberi nelle strutture mitocondriali degli Astrociti, inibendo lo scambio degli ioni ossigeno tra il vaso sanguigno e la cellula nervosa, con la comparsa di diversi quadri clinici associati a forme di epilessie farmacoresistenti, a stereotipie, a crisi ipercinetiche, sempre farmacoresistenti, ad alterazioni sensoriali.

Il Congresso è stato coordinato in modo egregio ed a volta anche divertente dai proff. Giorgio Albertini, Alessandro Merluzzi, Gampaolo La Malfa, Pietro Tommasetti, Ferdinando Montuschi ed Anna Maria Favorini.   

Una parte del congresso è stata dedicata a descrivere il già noto rapporto tra alimenti, intolleranze e iperattività nei bambini, da sempre argomentato dai medici C.Rizzo e M.Mandatori.

           Ma il nodo del congresso è stato  sviluppato da Massimo Montinari con la sua dissertazione sul “Ruolo delle intolleranze alimentari e dei metabolici oppioidi nella  sindrome autistica

Massimo Montinari ha messo a punto una dieta privativa di grano e di prodotti derivati dal latte che, accanto ad  una terapia omotossicologica mirata a drenare l'organismo ed a chelare i metalli tossici (mercurio e alluminio) sempre presenti in questi soggetti, è volta a  ripristinare le catene aminocidiche alterate instaurando un metabolismo normale.  

La ricerca ha confermato come il glutine e il latte vaccino ricoprano un ruolo fondamentale nelle encefaliti subcliniche  e come siano  coinvolti nella Sindrome Autistica (AS) e nei disturbi pervasivi dello sviluppo frequentemente associati ad altre sindromi,  ma anche che ogni persona con sindrome para-autistica debba essere trattata individualmente, sulla base dello studio  di esami ematochimici.

Il problema della ricerca della cura per l’autismo è stato affrontato in tutta la sua complessità nel congresso, partendo da una tesi del Prof. Shattock (University of Sunderland, GB): “La teoria dell’eccesso degli oppioidi” con  la quale egli sostiene da anni che diversi  peptidi con attività simile alla morfina (betaendorfine), nei soggetti affetti da sindromi autistiche, si vanno a  localizzare in eccesso in alcune zone cerebrali. Questi peptidi derivano dalla incompleta digestione del cibo, principalmente dal glutine e dalla caseina (casomorfina e glutomorfina) che dal tratto gastro-intestinale si versano nel sistema sanguigno, superano la barriera ematoencefalica ed entrano nel SNC esercitando i loro effetti. I peptidi vanno ad interferire con i neurotrasmettitori in tutti i maggiori sistemi del SNC.

E’ stata altresì dimostrata la correlazione tra tossicità alimentare, iperattività  ed epilessia farmacoresistenti dal Prof. Pelliccia. Il malassorbimento determina l’accumulo, a livello degli astrociti (cellule gliali che svolgono importanti funzioni di supporto per i neuroni e per  i vasi capillari e che sono preposte a mantenere l’integrità della barriera emato-encefalica)  di metalli pesanti (in particolare mercurio ed alluminio), di  sostanze tossiche che non dovrebbero essere nell’organismo umano e che vanno a danneggiare il corretto funzionamento delle sinapsi. L’azione dei metalli pesanti, con la conseguente insorgenza di una sindrome autistica (AS), non è correlata alle dosi “tossiche” degli stessi, ma all’azione diretta, anche di minimi quantitativi che sono in grado di agire sulla biochimica delle cellule nervose. La risposta immune contro il glutine causa anzitutto, come è noto,  un danno intestinale con  conseguente alterazione delle caratteristiche del sistema immune di tutte le mucose, sistema improntato all’induzione della tolleranza, facendo prevalere le citochine pro-flogogene .

Ogni alterazione della  complessa struttura anatomo-funzionale dell’apparato digerente e dell’intestino tenue in particolare, modifica il ruolo fondamentale nell’equilibrio del sistema immunitario. La mucosa intestinale del tenue è continuamente esposta ad una stimolazione antigenica da parte delle sostanze ingerite e della flora microbica presente nel lume. La produzione di radicali liberi circolanti è strettamente correlata alla disbiosi intestinale, al malassorbimento, all’azione di batteri patogeni, virus e parassiti presenti nel lume intestinale, come la presenza della candida (sempre ricorrente nei casi trattati) che ricopre un ruolo fondamentale nella produzione di amine tossiche. Tutti gli stati tossici sono noti per la loro possibilità di inibire l’attività mitocondriale delle cellule nervose con l’accumulo nelle stesse di radicali liberi che, in relazione al tipo di lesione presente, e agli aplotipi HLA individuati, determinano una inibizione delle funzioni biochimiche degli Astrociti con la comparsa di diversi quadri clinici associati a forme di epilessie farmacoresistenti (anzi, i farmaci in questi casi hanno spesso un effetto paradosso), a stereotipie, a crisi ipercinetiche, anche queste farmacoresistenti, ad alterazioni sensoriali.

Nel congresso è inoltre stato presentato il protocollo varato tra tutti i medici e i professionisti che - a vario titolo - si occupano di disturbi del comportamento e di autismo e che hanno aderito al congresso; protocollo varato con l’ARPA (Associazione per la Ricerca delle Psicosi e Autismo) per affrontare sinergicamente il problema, in una visione olistica: il neurologo si occuperà della valutazione e degli interventi riabilitativi, l'allergologo di valutare eventuali inolleranze o allergie, anche mediante l’utilizzo del mineralogramma del capello, in grado di testare l’accumulo di metalli pesanti nell’organismo,  ecc. ecc. Tutti avranno accesso ad una banca dati nella quale potranno riempire il campo di loro pertinenza e osservare anche gli altri aspetti di ogni caso seguito, in modo da coordinare osservazioni e interventi.

La ricerca ha dimostrato che, nel trattamento e nell’osservazione di bambini con sindrome autistica o disturbi pervasivi dello sviluppo, la dieta privativa di glutine e di latte vaccino ha dato risultati ottimali, così come la somministrazione di aminoacidi, in altri casi, ha fatto addirittura sperare in una terapia definitiva, in grado di “riparare”le catene aminoacidiche.

 

Prof.ssa Letizia Bernardi

 
 
 
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