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Omotossicologia.

L'autismo si puo curare, grazie al Protocollo Montinari

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Persone Scomparse

Post n°38 pubblicato il 08 Luglio 2007 da obbligatus
Foto di obbligatus

Intervento del Dottor Montinari alla Camera dei Deputati realtivo alla ricerca di persone scomparse

MASSIMO MONTINARI, Dirigente del Distaccamento del IX Reparto Mobile della Polizia di Stato di Taranto. Vorrei svolgere una breve premessa legata ai documenti che poi lascerò alla vostra considerazione.
Innanzitutto, mi riallaccio all'importanza estrema di una banca dati organizzata nei migliori modi, senza la quale nessun tipo di valutazione reale può essere articolata in Italia e all'estero. Oltre alla banca dati, che il prefetto ha già ipotizzato come organizzazione ottimale, devo richiamarmi assolutamente a quanto sostenuto dall'avvocato La Scala, perché, anche come forze di Polizia, è per noi importante avere una norma da seguire. Vorremmo sapere, infatti, come poter agire, quali sono i nostri limiti, le nostre funzioni e i metodi di intervento che la magistratura ci consente senza il rischio di incorrere in errori anche di natura penale.
È necessario, inoltre, un periodo di formazione delle forze di Polizia, che si svolga a livello sia centrale che periferico e offra le corrette indicazioni sui limiti, i doveri e i compiti di ogni componente delle forze stesse, a cui mi riferisco globalmente.
In merito al terzo punto in questione, vorrei riallacciarmi a quanto detto in precedenza dal signor Celentano, anche relativamente al comitato «Troviamo i bambini». A sostegno della loro posizione, consideriamo l'ipotesi di avere un codice non solo genetico, ma anche immunogenetico per ogni bambino. Si tratta di un progetto che proprio il sottoscritto ha prospettato alla Camera diversi anni fa, nell'ottica di una valutazione preventiva per le patologie geneticamente trasmesse, venendo poi »bocciato« da precedenti commissioni e nel corso di precedenti legislature. Esso prevedeva per ogni bambino una mappatura relativa all'immunogenetica, quindi a un carattere specifico del proprio HLA, un fattore immunitario particolare che rappresenta un vero e proprio indice genetico, una sorta di impronta digitale di ogni soggetto.
L'utilità di tale mappatura si riscontra innanzitutto nel campo della trapiantologia, essendo un metodo utile anche per la valutazione di soggetti che un domani potrebbero essere eventualmente donatori di organi, come richiede parte della cittadinanza e della comunità scientifica. In secondo luogo, potrebbe essere un sistema molto importante per inquadrare scientificamente soggetti che provengono dall'estero o che sono in transito sul territorio italiano con trasporto di bambini.
Sarebbe possibile, infatti, individuare eventuali rapimenti nei confronti di minori e quindi intervenire giuridicamente e automaticamente attraverso la nostra competenza. Questo potrebbe porre termine anche al traffico di bambini, ai circa 30.000 soggetti scomparsi che arrivano da altri paesi in transito sul nostro territorio. Ci sono casi già registrati di genitori che viaggiano con passaporti contraffatti conducendo con sé dei bambini.
Purtroppo, nei centri di accoglienza, la breve permanenza e l'impossibilità oggettiva di procedere con accertamenti immunitari, immunologici o immunochimici su questi individui, non ci consente di stabilire se il soggetto è il figlio di quella persona o meno, autorizzando di conseguenza il transito.
Tuttavia, secondo quanto riportato nei documenti che sto consegnando, è possibile intervenire a livello normativo se consideriamo una valutazione preventiva sulle malattie virali trasmesse dai soggetti quando transitano nei campi di accoglienza o, eventualmente, quando sono condotti in questura per degli accertamenti. In questo modo, potrebbero essere individuati soggetti di origine o provenienza illegale.
Un'altra questione da affrontare è quella del turismo sanitario. Da un punto di vista scientifico, si possono apportare delle metodiche di studio e di indagine a livello tecnico per inquadrare soggetti che si recano all'estero per l'acquisto di organi. Parliamo, infatti, di mercato di organi, una realtà che non è nuova a nessuno e che è possibile individuare. L'Italia dovrebbe instaurare una collaborazione internazionale con l'Interpol e con altri Stati, perché si tratta di un mercato in incremento.
Le valutazioni e le osservazioni dei punti di transito e di copertura esistono e sono inquadrabili, ma sarebbe necessario un coordinamento diverso. Abbiamo riferimenti in Stati come il Mozambico, un grosso serbatoio di organi dal quale partono bambini per essere trapiantati in Sudafrica. Soggetti si muovono dall'Italia all'estero per fare acquisto di organi ed avere un trapianto, così come sono in atto rapporti internazionali con Cina e India dove il mercato è molto ampio in questo senso. Gli organismi politici non possono ignorare tutto ciò e disattenderlo completamente.
Mi limito a queste considerazioni perché nei documenti che ho presentato sono presenti altri chiarimenti particolari. Concludo richiamando l'attenzione sulle giuste valutazioni cliniche dei soggetti, specialmente quelli neurolesi o affetti da patologie demielinizzanti o neurodegenerative, come potrebbe essere il morbo di Alzheimer. Sarebbe un ottimo traguardo riuscire a provvedere ad ogni paziente disponendo di un'anagrafe precisa e conferendo a ciascuno un oggetto, un bracciale o una valutazione magnetica, che ne permetta l'individuazione anche in periferia e con altri tipi di mezzi.
Infine, vorrei evidenziare la questione relativa alla possibilità di accesso all'interno di strutture, anche religiose, dove spesso possono essere ospitati soggetti affetti da demenza senza essere registrati, dove non è richiesta la firma dell'individuo e l'ingresso viene spesso consentito solo attraverso vie alternative o conoscenze. Dovrebbe realizzarsi un nuovo coordinamento a livello ministeriale su questo problema, permettendo anche alle forze di Polizia di operare nell'ambito di una corretta normativa.

 
 
 
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