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CuCu ;)

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E non è un caso che Febbraio sia il mese dell'amore,
e il mese delle maschere.

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Amore: quel macabro gioco in cui sei tu a scegliere il tuo assassino.

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"Che ti aspettavi...." ...mi chiedo....

"CHI ti aspettavi".....

La vita è questa....un fiammifero acceso nel buio della notte...

un piccolo bagliore....un' illusione....e di nuovo il buio....

"Chi ti aspettavi?"....

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Dentro i pensieri di qualcuno. Sarebbe un posto bellissimo in cui abitare..

Voi avete freddo,

Siete malata, e anche sciocca

"Provatemelo."

"Ve lo proverò in due parole: avete freddo perchè siete sola e nessun contatto accende il fuoco che nascondete in voi; siete malata perchè il sentimento più profondo, più dolce che l'uomo possa provare, vi è proibito; siete una sciocca perchè, per quanto siate torturata, non gli farete un segno perchè vi venga vicino e non muovete un passo per raggiungerlo là, dove lui vi aspetta."

Buon venerdì 13

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"Cosa cerchi"?

"Il sole".

"Da cosa fuggi"?

"Dal gelo".

"Cosa temi"?

"... Il freddo di chi non sa più ascoltare, non sa più amare e non sa più abbracciare".

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Bello è colui che ti tenta.. forte è colui che resiste.. libero è colui che sceglie. .

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La loro intesa era diversa.

Totale.

Spregiudicata.

Improvvisa.

Certe intese non si hanno

con chiunque .

e vanno oltre l'attrazione fisica.

Cosi dentro non ci arrivi con i tacchi,

ma con l'anina..

(Angelo de Pascalis)

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Lui si credeva un Dio, ma haimè lei non era credente..

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Per quanto difficile sia conoscere una persona, sono sempre curiosa di scoprire le spinte che muovono i suoi passi, ed in qualche modo, percepisco se ciò che asserisce è "sentito" e vero o ..meno.
Un "senso" che hanno tutti, più o meno, sviluppato.
Insicurezze, debolezze, imprinting, necessità, ansie, paure, sconforto.. rivalse, frustrazioni, rabbia, traumi etc.. coinvolgono e incidono sui comportamenti quotidiani, e le cause sono quasi sempre dei grandi dolori mai sopiti, e mal elaborati.

Non guardo, quindi, per giudicare, ma osservo per comprendere, giustificare , e poi accettare, poiché anche io, vorrei essere valutata e accettata per ciò che di buono so donare.

Siria Sereni

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CHIAMATEMI STREGA - un bellissimo Monologo di Barbara Giorgi scritto per Franca Rame

Non importa chi sono. Non importa come mi chiamo. Potete chiamarmi Strega.

Perché tanto la mia natura è quella. Da sempre, dal primo vagito, dal primo respiro di vita, dal primo calcio che ho tirato al mondo.
Sono una di quelle donne che hanno il fuoco nell'anima, sono una di quelle donne che hanno la vista e l'udito di un gatto, sono una di quelle donne che parlano con gli alberi e le formiche, sono una di quelle donne che hanno il cervello di Ipazia, di Artemisia, di Madame Curie.
E sono bella! Ho la bellezza della luce, ho la bellezza dell'armonia, ho la bellezza del mare in tempesta, ho la bellezza di una tigre, ho la bellezza dei girasoli, della lavanda e pure dell'erba gramigna!
Per cui sono Strega.
Sono Strega perché sono diversa, sono unica, sono un'altra, sono me stessa, sono fuori dalle righe, sono fuori dagli schemi, sono a-normale... sono io!
Sono Strega perché sono fiera del mio essere animale-donna-zingara-artista e ... folle ingegnere della mia vita.
Sono Strega perché so usare la testa, perché dico sempre ciò che penso, perché non ho paura della parola pericolosa e pruriginosa, della parola potente e possente.
Sono Strega perché spesso dò fastidio alle Sante Inquisizioni di questo strano millennio, di questo Medioevo di tribunali mediatici e apatici.
Sono Strega perché i roghi esistono ancora e io - prima o poi - potrei finirci dentro.

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La perfezione ha un grave difetto:

ha la tendenza ad essere noiosa.

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"Metti tra parentesi le tue paure
e corri il rischio
di essere felice."