Creato da roman.dransky il 07/09/2010
agrodolce piccante speziato salato frizzante

 

« Nozze di piombo (l' amo...Stagnola (Del sangue e l... »

inverno dodici

Post n°100 pubblicato il 28 Dicembre 2011 da roman.dransky


è tutto dire che poi
dopo
quando tutto è passato
e sembra come quasi che
nemmeno sia importato
dopo
quando la pioggia ha smesso di cadere
e la terra profuma di bagnato
e come femmina in calore
offrendo il culo
disperde piacere
nell' aria vago
un senso che profuma
di fresco ancora
di sesso e di magia

è solo sai
che morirei
per questa fame
atavica che ho
di qualche cosa di nuovo
che piova giù dal cielo
e non puzzi di boutique

e sono immagini che scorrono
come carne da macello
e sfumano nei contorni
fondono dopo
e ancora si confondono
ti rodono il cervello
pensieri come ratti
che fremono compatti
assetati e
assatanati
matti e affamati
come carovana di profughi

matteo
se fosse nato calciatore
avrebbe visione di campo
ed anche piedi buoni
peccato che la sorte
beffarda e insolente
gli abbia serbato di nascere
povero stronzo
e pure un pò coglione
in questo secolo di schiavi
in questo secolo di squali
e di inutili minchioni

e cosa dire di me
invece
che cosa vuoi che ti dica
mi viene su una risata
l' immagine di un uccello
e di quel cazzo di pennuto
di cui non ricordo il nome
eppure l' arrancare
mi torna familiare
il nome di un tizio
il vino che può contenere un pozzo
l' amore
quando impossessa un pazzo
un fiore
che appassisce su una bara
come una stanza
chiusa e
è senza aria
e non c' è acqua e
dio mio ti prego fammi uscire di qui
e tutti i santi e le madonne
claustofobia
quando ti prende per la nuca

il gusto di scrivere
ha il sapore di un rasoio
sulla pelle di un bambino
ed io
amore mio
non so stancarmi
di leccarti le ferite


se tutto questo fosse un gioco
direi che è un gioco al massacro

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963