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Post n°266 pubblicato il 07 Febbraio 2017 da opalescenze




Lo osservava standogli di fronte
ad una giusta distanza;
quella stessa che serve, in una galleria d'arte,
ad osservare meglio un dipinto.
Il capo leggermente inclinato da un lato
una volta verso sinistra, una volta verso destra.
Quasi fossero quei leggeri cambi di visione
un accompagno a pensieri che nascevano ad est
e che, ad ovest, si chiudevano. La chiusura di un cerchio.
Se si trovava seduta, guardandola di spalle,
si poteva intuirla ad osservarlo frontalmente.
La mascella poggiata sulle mani chiuse a pugno
che le reggevano il viso. I gomiti a sostegno di tutto
ancorati sul finir delle cosce. Il busto, per questo
proteso leggermente in avanti. 
Un offertorio a Lui.

Il loro rapporto, sostanzialemte, stava tutto lì.
Nel mantenersi ad una certa distanza.
E nell'osservarsi.
Nessuno dei due osava di più.
Potevano entrarsi, uno nell'altro,
ma nessuno dei due, osava.
Lui avrebbe potuto azzardare e lei
avrebbe potuto andargli incontro.
Invece stavano così, uno di fronte all'altro,
a percepirsi. Ad osservarsi. 
La loro relazione era costruita su questo.
Sul tenersi a debita distanza, sul silenzio
e nella osservazione uno dell'altro.
La distanza stessa era il collante della loro vicinanza.
Distanza che si era costruita giorno per giorno
come una crosta che, giorno per giorno, 
si forma a proteggere una ferita. 
Durante il giorno, questo era ben visibile
sia a loro stessi che a tutti quelli che avevano modo
di osservarli.
La luce stabiliva all'occhio, dove stavo uno
e dove stava l'altro. Stabiliva confini. 
Delimitava spazi. Linee ben distinte. 
Lui era lì, lei qua.
Il buio invece, quando gli coglieva ancora lì ad osservarsi 
copriva tutto e ne faceva un unico insieme. Indistinguibile.
Un unico tratto. Un unico respiro.
Un unico palpito. Un'unica onda.

Questo capitava tutte le volte che lei andava lì, in quella spiaggia
e se lo trovava di fronte. Lui. Il mare. 

-Rita Martinelli Secci; Visioni di una notte di mezzo inverno-

[Foto di: Bruno Melis, Calasetta, Faro Mangiabarche]

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