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Orme dell'Anima blog by princesssweet
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Messaggi di Agosto 2017
Agosto, il mese che si aspetta tutto l’anno! L’azzurro del cielo è limpido e sgombro di nuvole. I campi ben coltivati, i campi di papaveri e di girasoli, la natura tutta vibra sotto la luce del sole.
E le corse sulla spiaggia, le lunghe nuotate, l’anima vola, respira, canta la vita, perché tutto può accadere ad agosto Nelle luminose e calde ore pomeridiane, il paesaggio è...Continua a leggere >>
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Come nasce una spiaggia di sabbia? Le spiagge sono di fatto delle discariche naturali dove vanno ad accumularsi i detriti delle rocce erose da vento, sole, gelo e acqua. I fiumi li trasportano verso il mare e le onde li depositano lungo la costa. Perché le nostre spiagge siano proprio dove sono dipende dal punto in cui si è stabilizzato il livello del mare alcune migliaia di anni fa, e il loro colore varia a seconda della composizione. Le spiagge di sabbia chiara sono formate per la maggior parte da granelli di quarzo, con varie sfumature a seconda dell’età del minerale. Ci sono anche spiagge di origine organica, formate da ciò che resta di conchiglie e coralli.
Perché in acqua si sente peggio? In acqua i suoni si propagano più velocemente, a 5300 chilometri l’ora, contro i 1200 dell’aria. Il motivo per cui però noi sentiamo molto peggio ha a che fare con la nostra anatomia e fisiologia. Sott’acqua, il nostro padiglione auricolare, che come quasi tutti i tessuti del corpo ha praticamente la stessa densità dell’acqua, non riesce a svolgere la sua funzione, quella di raccogliere le vibrazioni e trasmetterle all’orecchio medio e interno. Le ossa del nostro cranio, però, più dense dell’acqua possono ricevere e trasmettere le onde sonore all’orecchio interno. In pratica “sentiamo con le ossa”, che è anche il meccanismo su cui si basano alcuni apparecchi per le persone affette da sordità, anche se questo sistema è meno efficace, per cui per sentire lo stesso suono serve un volume più alto.
Che cosa fare se ci si sente portare via da una corrente? Quelle pericolose per i bagnanti sono le cosiddette correnti di ritorno, causate dall’energia delle onde che si infrangono quando il mare è mosso, e che possono trascinare verso il largo. Di solito si riconoscono perché si presentano come una striscia di mare calmo in mezzo al mare più mosso. Se si finisce in una corrente, la cosa migliore da fare è spaventarsi, cercare di attirare l’attenzione con un braccio e, intanto, cercare di nuotare “fuori” dalla corrente, che significa di solito andare parallelamente alla spiaggia. Nuotare controcorrente direttamente verso la spiaggia non è invece una buona idea, perché se la corrente è forte ci si stanca subito, e ci si mette in ulteriore pericolo.
Perché le dita in acqua raggrinziscono? Non...Continua a leggere >>
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Sebbene oggi sia il 10 agosto, la tradizionale notte di San Lorenzo, per osservare le stelle cadenti è meglio aspettare. La guida di Focus.
Tradizionalmente il 10 agosto è la notte di San Lorenzo. Per il folclore popolare, la notte delle stelle cadenti o delle lacrime di San Lorenzo; da un punto di vista scientifico, la notte per osservare lo sciame meteorico delle Perseidi. Tuttavia il momento migliore per osservare le stelle cadenti è nella notte tra il 12 e il 13 agosto, quando si registra il momento di massima attività delle Perseidi. Il che non vuol dire che stanotte non ci siano stelle cadenti: quest'anno le Perseidi sono visibili già a partire da metà luglio e lo saranno ancora fino agli ultimi giorni di agosto. Ma il vero picco è previsto proprio nella notte tra il 12 e il 13, quando si stima un ritmo di 150 stelle cadenti all'ora. CHE COSA SONO LE STELLE CADENTI? Sebbene si parli di "stelle cadenti", le Perseidi sono in realtà tutt'altro: detriti (polveri e ghiaccio piccoli come granelli di sabbia, ma anche grandi un metro) abbandonati dalla cometa Swift-Tuttle nel suo passaggio intorno al Sole e che la Terra, nel suo annuale giro intorno al Sole, attraversa intorno a luglio agosto di ogni anno. La cometa Swift-Tuttle è transitata vicino al nostro pianeta nel 1992 e non ripasserà fino al 2126, quando - se le previsioni sono corrette e verranno confermate - dovrebbe essere visibile a occhio nudo quanto la cometa Hale-Bopp nel 1997.
23 scatti diversi di varie meteore durante il picco delle Perseidi del 2012. "CADONO" A 59 KM AL SECONDO. Un meteoroide (come viene chiamato un detrito roccioso nello spazio) tipico delle Perseidi viaggia a circa 214.365 km/h (59 km al secondo) quando colpisce l'atmosfera terrestre. L'evaporazione provocata dall'attrito produce scie luminose (chiamate meteore) lunghe fino a 20 km e perfettamente visibili per alcuni secondi anche a occhio nudo. La maggior parte delle Perseidi sono minuscole, delle dimensioni di un granello di sabbia, ed è molto raro che qualche oggetto più grande sopravviva all’ingresso nell’atmosfera e arrivi fino a toccare terra (nel qual caso viene definito meteorite). La maggior parte dei frammenti sono visibili quando sono a circa 97 chilometri dal suolo. PERCHÉ SI CHIAMANO PERSEIDI? Questo sciame meteorico, uno dei più spettacolari e rilevanti tra tutti quelli incontrati dal nostro pianeta nella sua orbita intorno al Sole, deve il suo nome al fatto che tutte le scie sembrano provenire dalla stessa direzione, all'interno della costellazione di Perseo (tutti gli sciami meteorici prendono il nome dalla costellazione da cui le meteore sembrano arrivare). Nel caso delle Perseidi tendono ad arrivare da Est. Ma quali sono i consigli per godersi al meglio lo spettacolo? 1. FUGGIRE LA...Continua a leggere >>
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