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CHIMICA sperimentale

Esperienze in home-lab: considerazioni di chimica sperimentale e altro

 

 

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Aspirina e DDT: cos'hanno in comune?

Post n°159 pubblicato il 21 Gennaio 2012 da paoloalbert

Sembra una di quelle frasi al limite del paradosso, come quando si dice per ridere: -sai la differenza tra...?

Una risposta scontata potrebbe essere che le due molecole non hanno niente in comune, una essendo una farmaco e l'altra un veleno.
Come si può intuire, questa risposta è troppo semplicistica perchè c'è un denominatore comune fra di esse: sono entrambe fra quelle sostanze (tante ormai!) che hanno letteralmente cambiato il mondo.

Delle "molecole che hanno cambiato il mondo" si parla nel tredicesimo Carnevale della chimica, di cui il portale di divulgazione scientifica Gravità Zero raccoglie questo mese i lavori dei vari partecipanti alla prima edizione del 2012, continuando così questa bella iniziativa nonostante l'anno internazionale della chimica sia concluso.

Da parte mia, visto il carattere volutamente ed espressamente sperimentale di questo blog, qualche tempo fa avevo trattato due di queste molecole (quelle del titolo) in termini pratici, ovvero della loro sintesi in laboratorio.

L'aspirina® e il DDT


Come si può ben capire, riguardo queste due sostanze il web è pieno di notizie di ogni tipo e quindi non ne parlerò qui, rimandando senz'altro alla dovizia di altre e migliori trattazioni.

Per coloro che invece volessero provare a "sporcarsi le mani" e dare un'occhiata a come si possano proprio "fare" questi due composti, così diversi l'uno dall'altro, propongo una alternativa: possono venire con me in laboratorio.

Non sarà un sofisticato e pretenzioso laboratorio di ricerca, ma un semplice e modesto lab personale che si rifà, ogni volta con gioia e divertimento, a metodi e apparecchiature ormai quasi dimenticati e dimenticate.

La visita virtuale si fa con un paio di link interni al mio blog: questo per il Dicloro-difenil-tricloroetano e quest'altro per l'Acido acetilsalicilico.

(Per ritornare poi a questa pagina cliccare sull'immagine o sul nome del blog, in alto)

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Commenti al Post:
mmcapponi
mmcapponi il 22/01/12 alle 21:51 via WEB
Io mi son limitato a segnalare il mio ultimo articoletto sulla canfora... ma avrei potuto inviare quelli sul fenolo o sull'acido salicilico! Bah... la fretta e i troppi altri pensieri non permettono di operare scelte ponderate fino in fondo. Ti devo scrivere una mail per chiederti un'info di natura "mineralogica". Ciao! MC
 
 
paoloalbert
paoloalbert il 23/01/12 alle 22:57 via WEB
Me li ricordo quei lavori... ma posso capire che ci siano tanti altri pensieri in questo periodo. Riguardo l'info mineralogica ti ho risposto separatamente. E pensare che una volta quelle cose si vendevano a carretti e dovunque! Ciao! PA
 
   
mmcapponi
mmcapponi il 23/01/12 alle 23:06 via WEB
Tutto sommato... meglio così! Riprenderò a sperimentare con i fenoli. Ho qualche idea in più sul da farsi, grazie a Karl Liebermann. In settimana produrrò devotamente! Buona serata e grazie per la risposta.
 
     
paoloalbert
paoloalbert il 25/01/12 alle 00:47 via WEB
Allora ne vedremo... di tutti i colori! A proposito di Liebermann, da tempo volevo provare la sintesi dell'alizarina dall'antrachinone, ma mi manca una bella procedura. Mi piacerebbe fare questo storico colorante, molto "old english"!
 
     
mmcapponi
mmcapponi il 26/01/12 alle 12:53 via WEB
Devo vedere se c'è sul Gattermann! Caso mai te la passo più che volentieri...
 
     
paoloalbert
paoloalbert il 26/01/12 alle 21:42 via WEB
Ho dato un'occhiata alla vecchissima edizione del G. che ho io, ma c'è una procedura del tutto irrealizzabile. (Fusione alcalina ossidante in autoclave per 20 ore del sodio antrachinonmonosulfonato...!!!). Cercavo una cosa ovviamente più umana. (perchè a questo punto fare il beta-naftolo dal naftalensulfonato diventa una sciocchezza...). Grazie comunque Marco.
 
     
mmcapponi
mmcapponi il 26/01/12 alle 21:56 via WEB
Già, esatto! Anch'io ho preso visione di quella metodica, riportata anche sul Villavecchia. Ma te ne suggerisco un'altra (ti arriverà un pdf), analoga a quella che noi avevamo usato per fare il 2-metil-antrachinone e che ripercorre la sintesi classica dei chinoni, a partire da anidride ftalica, orto-diclorobenzene e AlCl3 (via Friedel-Crafts) e successiva fusione alcalina del dicloroantrachinone. Poi, se vuoi, puoi sbizzarrirti a fare sul prodotto tutti i saggi qualitativi per gli antrachinoni (peraltro molto usati in erboristeria come purganti... ne avevo accennato tempo fa). Ciao! MC
 
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