Padre PaoloQuando il Signore chiama... |
Sei passato in mezzo a noi come una meteora! Ci hai rallegrati con il tuo aperto sorriso, il tuo entusiasmo, la tua grande voglia di vivere, la tua gioia di essere sacerdote, di essere "per gli altri", soprattutto per i poveri... poi ti sei sottratto al nostro sguardo perchè dovevi ripetere un sì generoso ed incondizionato a Colui al quale ti eri totalmente donato solo qualche anno prima e che ti ha voluto per sempre con sè.
Messaggi del 12/06/2008
In Paolo traspariva quanto avesse preso sul serio il servizio di Dio attraverso la Chiesa, la Comunità, i poveri, suoi signori e padroni, come amava considerarli da fedele figlio di San Vincenzo. Era evidente nella sua vita lo sforzo per l’attualizzazione del programma paolino: "Tutte queste cose, che prima avevano per me un grande valore, ora che ho conosciuto Cristo, le ritengo da buttar via" (Fil. 3, 7). L’amore di Cristo, scelto come unico e sommo bene, attraverso la logica del Discorso della Montagna, vibrava in tutta la sua vita apostolica, convinto come era della bellezza e della sublimità del servizio di Dio, nella libertà del cuore, della vita tutta donata a Lui ed ai fratelli. In quest'arco così breve di tempo, la presenza di padre Paolo tra i giovani soprattutto, ha testimoniato che fare dono della propria vita a Dio nella castità, nella povertà e nella obbedienza è sfidare i criteri di piacere, di benessere, di libertà a tutti i costi, anche senza personale responsabilità, ed affermare che la felicità autentica, la libertà vera e profonda, l’amore senza limiti, si trovano solo e unicamente in Dio. La morte, lungi dal farcelo sentire lontano, è per noi testimonianza di vita eterna; è affermare la legge del chicco di grano che dà vita solo se si lascia disfare sotto terra. (Suor Consiglia, delle Suore d’Ivrea di Lecce) |
Resta l'amarezza di non poter vedere la sua imponente figura, il suo perenne sorriso, la gioia di vivere la sua vocazione sacerdotale tra la gente, tra i suoi ragazzi, la disponibilità verso chiunque gli chiedesse una mano. Le ultime parole di padre Paolo dimostrano chiaramente una delle sue più vive aspirazioni: "Dite ai miei ragazzi che è bello esser Preti". (Pier Paolo) |
Simpatico, allegro, pieno di entusiasmo, ma anche serio, competente, coscienzioso, coerente, disponibile, costantemente proteso verso gli altri, ma soprattutto animato da una sconfinata, incrollabile fede, quella fede che ha pervaso tutta la sua vita e che ne supera la fugacità. (Lidia, universitaria del Pensionato Sacro Cuore di Lecce) |
Mi colpì dal primo momento la sua riservatezza; cortese, premuroso, parlava con tutte noi, però era sempre molto riservato. Faceva piacere vedere in quel sacerdote l’immagine di Cristo, per cui ispirava fiducia, sincerità, ma nello stesso tempo serietà e rispetto. Un sacerdote che ha dato un esempio contrapposto a chi, cercando di «ammodernarsi», facilmente si secolarizza. (Michela, universitaria del Pensionato Sacro Cuore di Lecce) |
Insieme alle nostre universitarie partecipavamo giornalmente alla Liturgia Eucaristica che egli celebrava da noi. Eravamo affascinate dalla parola calda, persuasiva, dall’ardore e dalla fede del Ministro di Dio, desideroso di donare ai fratelli la gioia e la felicità della grazia che fa pregustare sulla terra l’eterna beatitudine del cielo. Dal suo volto traspariva la bellezza dell’anima. Gentile, premuroso, intelligente, dolce e inquietante, entusiasta della sua vocazione sacerdotale e missionaria, sapeva trasfondere negli altri questo santo entusiasmo e il candore della sua fede. (Suor Maristella Roma, Discepola del Sacro Cuore) |
Ricordo la volontà di collaborazione di padre Paolo, la sua sollecitudine per gli alunni, la sua educazione, il suo rispetto per gli altri, ma anche la sua severità morale e la sua cordialità... In breve tempo egli era riuscito a testimoniare il Vangelo con la parola, con la vita e il sacrificio, manifestando nel contempo la propria gioia per essere in mezzo al mondo. (prof. Francesco Russo, Preside della Scuola Media Statale Zimbalo di Lecce) |
Questo blog nasce per raccogliere le testimonianze (ricordi, fotografie) di tutti coloro che hanno conosciuto padre Paolo Monterisi, Missionario Vincenziano originario di Trani scomparso all'età di 34 anni il 1 giugno 1988 stroncato da un male incurabile.
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