I due Messia

Giovanni di Gamala e Yeshua ben Panthera

 

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« I fariseiGli esseni »

I nazariti

Post n°394 pubblicato il 13 Maggio 2010 da paralotti

I nazariti vivevano in riva al mar Morto, nelle grotte o in minuscoli monasteri. Il colmo era che, tra loro, quasi non si freguentavano; la loro storia interna comunque racconta che originariamente, avevano formato un unico popolo, ma che poi, a un certo punto, c'era stato uno scisma molto sottile e si erano divisi in nazariti ed esseni all'incirca cento anni prima della nascita di Gesù. C'era chi aveva seguito la "linea dura" e chi una linea "relativamente più morbida"; i nazariti erano per la linea dura. Era come se in loro c'era come l'intento costante di convincere gli altri, tant'è che venivano percepiti come anime guerriere. Il loro aspetto fisico e il loro abbigliamento, erano globalmente identici a quelli degli esseni, se non fosse per il fatto che spesso andavano in giro con il capo cosparso di cenere e una quantità di rasoi fatti di semi colorati di rosso appesi al collo. Dal momento che erano più visibili degli esseni, il nome di questo popolo scompariva spesso dietro al loro, e daltronde quante volte si sentiva uomini e donne parlare del Maestro Gesù chiamandolo "il Nazarita", oppure il "Nazareo", che era la stessa cosa, mentre Gesù era semplicemtne un Esseno. I veri nazariti, però erano scandalizzati all'idea che qualcuno potesse pensare che il Rabbi Gesù fosse uno di loro, protestavano e spesso per questo si arrabbiavano. Per loro, quell'Uomo, era un empio, un provocatore, perchè sfidava quasi tutte le loro interdizioni. Sebbene Gesù non mangiasse carne come loro, sapevano che aveva accettato più di una volta un po' di agnello dai beduini, vicino a Jericho; una cosa per loro impensabile! In questo modo rispondo ai molti che sostengono che Gesù fosse vegetariano, Lui, il Maestro, per dovere di ospitalità spesso accettava di mangiare la carne, e questo dimostra ancora una volta, che in Lui nulla era fisso e che il "Movimento" che risvegliava le coscienze era alla base del suo insegnamento!

 

 

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Commenti al Post:
sofiastrea
sofiastrea il 13/05/10 alle 18:19 via WEB
tutti uguali eppur diversi...tra linea dura e morbida la diversità...dice molto di come si costruiscono e alimentano le differenze. Ciao Otto :-))
 
 
Hefetz
Hefetz il 13/05/10 alle 19:20 via WEB
Bravo paralotti, vedi che con un po' di ritardo ci sei arrivato? Gesù mangiava tranquillamente carne d'agnello durante i pranzi dove era invitato e consumava carne d'agnello per el feste pasquali. Non è forse lui che ha detto." Che contamina l'uomo non è quello che entra nel suo stomaco che poi va a finire nella fogna, ma quello che esce dalla sua bocca". Non andare a cercare questa frase nei tuoi vangeli apocrifi, non al troveresti! E' sempre un divertimento passare dal tuo blog.
 
   
paralotti
paralotti il 14/05/10 alle 11:27 via WEB
Veramente l'esatta versione faceva parte di un discorso che abbracciava più punti e comprendeva il senso profondo che possiamo dare alla preghiera che poteva saziare l'anima, il cibo a cui non si doveva cmq rinunciare e sull'elemosina che nel senso più vero era un dono che si faceva a se stessi e che in un mondo più giusto non aveva motivo d'esistere. Ecco le parole tradotte dal Vangelo di Tommaso: Gesù disse loro, "Se digiunate attirerete il peccato su di voi, se pregate sarete condannati, e se farete elemosine metterete in pericolo il vostro spirito.Quando arrivate in una regione e vi aggirate per la campagna, se la gente vi accoglie mangiate quello che vi offrono e prendetevi cura dei loro ammalati. Dopo tutto, quello che entra nella vostra bocca non può rendervi impuri, è quello che viene fuori dalla vostra bocca che può rendervi impuri." E' sempre un divertimento leggere i tuoi commenti, visto che questa frase si trova nel Vangelo di Tommaso; sta a noi ed alla ns apertura di cuore comprenderne il senso... Non gettate perle ai porci ed a ognuno il suo, per chi ha orecchie per intendere, intenda! L'umiltà che tu non conosci è una grande dimostrazione di forza e non di debolezza...
 
     
Hefetz
Hefetz il 14/05/10 alle 15:44 via WEB
Paralotti in Matteo, 15,11 c'è la frase in questione. E siccome qui nel tuo blog nel periodo pasquale tu e le tue fans parlavate di un Gesù vegetariano, ho voluto semplicemente ricordartelo.
 
     
paralotti
paralotti il 14/05/10 alle 16:00 via WEB
Caro Hefetz io non ho mai parlato di Gesù vegetariano! Ho scritto e ti lascio copiato il mio commento di allora, che Gesù non avrebbe mai sacrificato un agnello... che è molto diverso, vista l'epoca in cui ha vissuto, per dovere di ospitalità assaggiare o mangiare carne di agnello con i beduini o altro tipo di carne. Eccoti il commento per rinfrescarti la memoria. Non è una sciocchezza ciò che ha scritto Alf; Gesù rispettava qualsiasi essere e non avrebbe mai potuto sacrificare con un atto barbaro un agnello perchè così comandava la tradizione ebrea. A tal proposito ti cito un po' di storia: molti accusano l'Imperatore Costantino del fatto che il Cristianesimo abbia subito una brutta svolta al Concilio di Nicea del 325 d.C., ma ti assicuro che il danno era già stato fatto tre secoli prima che Costantino nascesse. Il danno era stato fatto al tempo stesso degli apostoli ed in particolare da un certo Saul di Tarso, il futuro Paolo delle Epistole, uno pseudo discepolo del Maestro perchè non l'aveva mai conosciuto, e per questo in seguito denominato "Il falso discepolo di Gesù". Saul insieme ad altri, aveva cercato di comprimere la magnificenza di ciò che Gesù veramente era nei confini ristretti, nelle forme limitate, dell'essere la capra e l'agnello quintessenziale dello Yom Kippur, il rito degli ebrei. E fu in quei primissimi tempi che Gesù per la prima volta cominciò a essere visto come salvatore che era venuto per intercedere e frapporsi tra la vendetta di Dio e noi, e aiutare una razza umana che aveva bisogno di essere salvata. E, naturalmente, la cosa crebbe col passare degli anni, per cui oggi è molto difficile pensare a Gesù o all'intero Cristianesimo senza pensare al salvatore sofferente e alla nostra colpa come razza umana che deve continuamente essere alleviata agli occhi di Dio. Ecco dunque da dove arriva la tradizione barbara di sacrificare l'agnello nel periodo Pasquale, perchè anche per i cristiani, il suo sacrificio è per analogia paragonato al sacrificio di Gesù, che muore sulla croce per i nostri peccati e ci purifica con la sua morte. Come puoi notare questa del sacrificare l'agnello è una faccenda esclusiva di noi uomini, non certo di Gesù. Era Ebreo? Lui non apparteneva a nessuna religione o casta, anche se i primi insegnamenti li ha avuti alla scuola Essena nel Kmer, un monastero che esiste ancora oggi. Infine L'uomo Gesù era straordinariamente libero, libero e sconcertante, non metteva mai barriere, nè divieti, come sempre ci hanno fatto credere i Padri della Chiesa. Incarnava un meraviglioso messaggio di libertà e temperanza, cosa che aveva sempre fatto venire i brividi ai farisei... quelli di allora, come quelli di oggi e ce ne sono tanti! Otto Ps: scusa se mi sono intromesso Alf:-)
 
     
Hefetz
Hefetz il 15/05/10 alle 14:51 via WEB
Paralotti come al solito quanto sei colto in fallo ti defili. Tu sostieni che la frase si trova nel vangelo apocrifo di Tommaso, io ti ho risposto che si trova prima di tutto nel Vangelo di Matteo, capitolo 15, versetto 11.Forse non lo sai, ma il Vangelo di Matteo, come si deduce dal ritrovamento del frammento di un papiro (il P. magd. G.K 18) è il più antico in assoluto, essendo stato redatto trta il 40 e il 60 d.C. Sveglia paralotti!
 
     
paralotti
paralotti il 15/05/10 alle 19:54 via WEB
Non andare a cercare questa frase nei tuoi vangeli apocrifi, non al troveresti! E' sempre un divertimento passare dal tuo blog". Come vedi, figliolo, la frase qui sopra è farina del tuo sacco! Il tuo commento qui sopra sostiene " che la frase si trova prima di tutto nel Vangelo di Matteo"; sostieni dunque due versioni diverse, a quali dobbiamo dare credito? Eccoti alcune indicazioni relative ai quattro Vangeli cosidetti canonici; Sappiamo che il giovane Marco si è fondato sulla comprensione dell'insegnamento che era testimonianza di Simon Pietro, analfabeta, per far scrivere a un altro il suo Vangelo giacchè, come Pietro stesso, neanche lui sapeva scrivere... Levi ossia Matteo, si dedicò più tardi allo stesso compito, nel tentativo di completare l'opera di Marco, ma il suo testo cerca di convincere gli ebrei che Gesù è proprio il Messia atteso da Israele, egli ha ovunque intenzioni politiche; il terzo Vangelo canonico, è quello di Luca, ma Luca non fu testimone oculare. Scrisse in base a ciò che gli dissero alcune persone sopravvissute, che erano state contemporanee di Gesù, e questo intorno agli anni "70 della nostra era. Bisogna anche sapere che Luca era stato uno dei compagni di Paolo; il Vangelo attribuito a Giovanni è il più tardivo. E' anche il più mistico, ma è anche quello che è stato più rimaneggiato, perchè la prospettiva infinita che lasciava trapelare era di disturbo. Per quanto riguarda i Vangeli canonici che troppo facilmente crediamo non essere mai mutati, e dunque indiscutibili nella loro forma, non è affatto così. Tanto per cominciare, perchè non abbiamo nessun manoscritto originale, ma soltanto copie che sono state ritoccate nel corso delle generazioni e delle varie traduzioni; inoltre, perchè il carattere canonico di quei testi è stato dichiarato tale soltanto nell'anno 397, in occasione del Terzo Concilio di Cartagine. Quanto al titolo che li ha resi sacri, è diventato ufficiale solo con il Concilio di Trento, nel 1546. La maggior parte erano scritti sul papiro e il più antico che si sia ritrovato fino ad oggi appartiene alla tradizione di Giovanni; è altamente incompleto, e potrebbe risalire intorno all'anno 130... Sveglia Hefetz!Ma forse con te mi sto ripetendo, e poi è molto difficile far entrare in chiodo in pezzo di acciaio!
 
     
Hefetz
Hefetz il 15/05/10 alle 20:45 via WEB
Mi dispiace per te paralotti, ma ho forti dubbi che tu capisca l'italiano. Il frammento di paioro con una frase del vagelo di Matteo che ho citato, sottoposto alla prova del carbonio 14 ha datio una datazione che va dal 40 al 60 d.C.( WWW hard_rain/manoscritti.htm). Poi è falsa la tua affermazione che Pietro fosse analfabeta. Tra gli Ebrei non c'erano analfabeti perché tutti nella sinagoga dovevano saper leggere la Torah, e anche Pietro sapeva leggere. Stammi bene.
 
     
paralotti
paralotti il 16/05/10 alle 11:44 via WEB
Povero te, Hefetz, eh si Gesù si circonda di poveri e ignoranti pescatori, che diventano improvvisamente ebrei e leggono la Torah... Sai benissimo che chi sapeva leggere ed era schiavo di regole e dogmi, erano i farisei e i sadducei, la casta eletta dell'epoca, esattamente quei personaggi che dominavano le coscienze del popolo e che Gesù chiamava " Un nido di vipere"! Tutti gli apostoli non sapevano nè leggere e nè scrivere, a parte Matteo (Levi) e Giovanni!
 
     
Hefetz
Hefetz il 16/05/10 alle 16:32 via WEB
Continui a non rispondere. 1)gesù era ebreo come tutti i iscepoli 2) Gesù conosceva tutte le 614 regole della legge giudaica e le metteva in pratica, e come tutti gli ebrei il sabato andava alla sinagoga dove chiunque poteva alzarsi e commentare un passo biblico perché tutti erano alfabetizzati. 3) Gesù ha detto che non è venuto a cancellare neppure uno iota della legge, ma a completarla. 4) Ti ho parlato del Messia sofferente profetizzato da Isaia e da Davide, e neppure sai chi sono i profeti e i salmisti. 5) continui a parlare dell'antichità del vangelo di Tommaso, e sostieni che studiosi lo hano confermato. Quali studiosi???. Io ti ho detto che il Vangelo di Matteo è stato scritto pochi anni dopo l'ascesa al cielo di Gesù, e ci sono le prove scientifiche. Ecc. ecc. Hai preso per oro colato ciarpame sparso da predicatori prezzolati venuto da oltre oceano, e ignori la fede dei tuoi padri e due mila anni di storia, scritta col sangue di milioni di martiri. Non conosci la Bibbia, la storia di Israele, le esanze ebraiche, fai una confusione terribile, stai aggrappato al tuo vangelo di Tommaso... Paralotti temo che tu ti sia avviluppato in una ragnatela che una delle tante sétte fondamentaliste ti ha teso!Più o meno come i Testimoni di Geova, ecc. E non c'è verso di farti ragionare. Esistono dei centri specializzati che fanno molto per tirare fuori persone sfortunate come te.
 
     
paralotti
paralotti il 16/05/10 alle 17:27 via WEB
Gesù era Esseno, non hai mai parlato di regole e di dogmi, è stato portatore di libertà e amore allo stato puro, ha insegnato con l'esempio a non ascoltare i farisei dell'epoca, e ad assumersi le proprie responsabilità nel corso della propria vita. Oggi se tu non fossi accecato dalla tua arroganza e dal tuo orgoglio, dai tuoi dogmi e dalle tue regole pietrificate nel tempo comprenderesti le sue parole senza tempo. Ebbene mio caro fondamentalista cattolico, il suo vero messaggio si sta realizzando oggi, il messaggio che tu povero essere non comprenderai mai. Il tempo è giunto ed oggi il Maestro, seduto all’ombra di una pianta d’ulivo, l’albero sacro, e assaporando i profumi di gelsomino, il suo fiore preferito, ci direbbe queste parole: “Fratelli, per chi ha orecchie per intendere e mani per agire di non pregare il Mio sole! Non v’è sole che appartenga a Me più che a voi, e che voi dobbiate adorare. Pregate dunque il vostro sole, offritevi a tutti i soli che ne formano uno soltanto. Allora converserete con Colui che E’. Dico a coloro che conoscono il Volere che ormai sono tutti messaggeri del Flusso che viene, e di Colui che lo conduce. Da questi anni in poi, ogni uomo deve farsi portatore responsabile delle bellezze e delle brutture che il suo cuore fa dischiudere in lui: ecco perché l’Amore lancia il suo appello! Ma imprimetevelo nel petto, e giù, fin sotto la pianta dei piedi, perché non è un appello come gli altri… Non è un appello alla lotta, perchè ciò che combattete, immancabilmente rafforzate, non è un appello di parte, non è un grido d’aiuto, né il richiamo d’una morale, d’un dogma o d’un partito. Fratelli, è l’appello dell’Uomo all’uomo…! Per milioni di anni, questo appello vi è stato lanciato dai profeti e dai costruttori di fede, dai figlio dell’Uno, ognuno foriero d’una pagina della vostra coscienza: le loro parole sono state deformate, e sovente ne è rimasta solo l’ombra, che vi ha lasciati ad attendere dei salvatori. Invece vi saranno semplicemente date delle guide, che saranno come fiori sul vostro cammino; se vi accadrà di incontrarne i calici aperti, non coglieteli, non fatene mazzi da venerare e non uccideteli. L’Amore non si venera… è semplicemente ciò che respirate, è quel altro voi stesso che non conoscete più… Fratelli, colui che cerca un maestro si cerchi, si affretti per essere il conduttore del proprio carro. Da quando è nata, l’umanità ha coniugato tutti i modi della dipendenza, attraverso i corpi e le anime, attraverso il suo sangue, il denaro, i dogmi. Ormai, Io vi dico che la Vita penetra in colui che scopre lo spazio illimitato del suo spirito: non lo spazio dei sogni, ma quello della cessazione dei sogni, lo spazio che rinvia l’uomo al suo giusto posto, lungi dai guru e dalle chiese appassite, fino al gioiello della sua propria origine. Colui che ha male nel suo corpo, cerchi nella sua propria anima… Colui la cui anima piange vada incontro al suo Spirito… Ma che non vi si rifugi! Non si indietreggia davanti agli assalti del mondo. Bisogna padroneggiarli con lo Spirito, e sapere infine ringraziare la loro spada iniziatrice. La Terra, oggi, si disgrega, e se vi parlo così non è né per stimolare un amore che leghi le mani né per fortificare una volontà di rivolta guerriera. Si, Io vi dico che il vostro mondo deve cadere. Ma non deve cadere nel sangue. Deve cadere dall’alto della sua vanità, sbriciolandosi sui piedi d’argilla che l’hanno sostenuto fin qui. Tocca a voi, a voi uomini farlo cadere in silenzio, lasciarlo morire d’inedia e non nel rumore delle armi. Giacchè bisogna voltar pagina, fatelo: ma siate ben consci del fatto che l’Ombra attende che voi diveniate ombra… Nulla di più semplice, vi basta odiarla… ed è proprio ciò che essa vi chiede! Un giorno, alla fine del vostro cammino, avrete tutte le filosofie della Terra e dei Cieli, le avrete mangiate e non vi avranno nutriti. Ci sono migliaia di uomini che si ingozzano di parole e le ruminano per tutta la vita. Oggi fratelli, Io vi chiamo a prendere in mano il vostro cuore e ad agire. In tutti coloro di cui incrocerete lo sguardo, deponete un fuoco che, come un grido, dirà: Tu, la cui veste è così candida, tu la cui metafisica è così bella, tu che hai acquisito il rispetto della tua società con pezzi di carta, tu che sai dire così bene IO… Perché hai imparato la malattia?... Perché sai come soffrire e invecchiare?... Qual è la forza che ti fa girare la testa dall’altra parte, quando un uomo muore? Oggi, fratelli, Io chiamo ogni essere a dare un taglio netto ad ogni discorso, ad ogni prosternazione, ad ogni minaccia, ad ogni prostrazione. Io chiamo alla Vita, Una, con il solo nome che essa abbia mai avuto: Amore. Non si dica più “Come?” … Il perdono e la tolleranza sono in mano a tutti! Acuite in ciò la vostra volontà, e giorno dopo giorno le deviazioni del pensiero si assottiglieranno. Non accusate i vostri governanti dei mali che vi affliggono. Sono sempre i giusti rappresentanti di coloro che li vogliono e che li tollerano. Sappiate che un corpo di luce non si veste mai a lutto. Non sono i vostri governanti che provocano le guerre di questo pianeta; essi traggono le loro forze dalle anime dei loro popoli, dalle anime di voi tutti. Oggi, vi trovano soltanto fiele! Sotto quale sole vorreste dunque che essi coltivassero la Pace? Vi dico che c’è solo una forza che può unire i cuori: non sarà il dono d’un dio, ma il dono di ognuno di voi all’altro. La Terra degli uomini è ammalata per i pensieri umani, che ingombrano la sua atmosfera sottile come i gas degli altiforni inquinano le vostre città. Un giorno potrà accadere che ne possiate quasi toccare le forme anarchiche. Sono le scorie dell’egoismo che si accumulano da millenni… Fratelli, non potete operare sugli altri se non attraverso voi stessi, nessuno ha mai ricostruito il mondo senza ricostruire se stesso… Così non aspettateMi, perché sono già qui. Non apparirò pubblicamente sulle vostre piazze, ma in seno al vostro raggiante silenzio. Non solo nel cristallo della meditazione, ma soprattutto nel vostro rifiuto di mantenere il giogo delle abitudini e delle convenzioni. Espellete i cuori e i corpi dalle caste, perché le vostre catene e quelle che infliggete alla Terra le avete create voi. Rifiutate il veleno dei mass media, che è il sonnifero dell’indipendenza…” Che la Terra sia la vostra forgia, che l’Acqua sia il vostro specchio, che il Fuoco sia la vostra fiducia, e che l’Aria sia il nutrimento. Così il vostro abito sarà di neve… Passare la vita, passare il tempo… ecco due nozioni da sradicare dalle coscienze che vogliono la trasfigurazione di questo mondo; il Padre che in verità è l’Uomo ha bisogno, all'inizio del nuovo secolo, di arieti dal cuore d’agnello. A chi vuol vivere la vita nell’azione, a chi si tende verso l’annullamento della sofferenza e delle energie dell’ingiustizia, dico che non è più tempo d’interrogarsi. Vi sono due modi per guidare la vita terrestre fino alla prossima tappa, e sono indissociabili: la preghiera, che è un fermento nei regni sottili, e l’azione che è un seme in via di germinazione. Le coscienze, risvegliandosi, cessino d’alimentare lingue che smentiscono il braccio, o braccia che combattono la lingua. Siate Uno, non vì è prezzo da pagare per questo. Se in fondo al vostro essere non ne siete persuasi, cercate allora uno specchio che sappia rinviarvi la vostra vera immagine. Infine c’è una sola vibrazione che possa raccontarvi la Storia… e ve ne racconterà solo le briciole che la vostra anima è in grado di ammettere e di preservare. Sappiate dunque che l’amore di ognuno che si identifica con l’Amore di tutti è la Bibbia suprema, il dono dell’Uomo all’uomo, il dono dell’Infinito a ciò che egli scopre continuamente della sua Creazione. Un universo non è mai chiuso. Ecco perché la Verità, se è una, si costruisce continuamente, essa è incoglibile perché le sue manifestazioni sono in perpetua espansione. Il possederla interamente sarà sempre una chimera, e ciò è perfetto. Quando una creatura capisce questo, essa è la Mia messaggera, e prende il sorriso della Saggezza. Sa di servire da ponte con ciò con cui non si è ancora integrata, e possiede quell’umiltà che la farà diventare Sole… Ha la bellezza vera… la Bellezza!” Il vero sfortunato ed il vero ateo sei tu, perchè la tua chiesa ti ha fatto credere che si possa perdere il proprio destino per tutta l'eternità a causa del proprio comportamento di una singola vita, e questo pensiero ateo ha molte drastiche implicazioni. Ovviamente questo la dice lunga sul Dio in cui credi. E' davvero un Dio che ama, quello che permette che accadano cose del genere? Pensa alle implicazioni create per duemila anni. Se si crede in un inferno di tormenti eterni, il problema fondamentale che si pone è, se Dio è onnipotente e un gruppo rinnegato di ribelli continua a persistere e a resistere contro di lui, non solo per un lungo periodo ma per sempre, cosa ne è dell'onnipotenza di Dio? Questo gli toglierebbe completamente il terreno sotto i piedi. In altre parole: se crediamo in un inferno di eterni tormenti siamo in realtà degli atei perchè abbiamo negato la realtà di Dio! QUINDI L'INFERNO E' UNA CREDENZA ATEA MENTRE LA MAGGIOR PARTE DELLE PERSONE RELIGIOSE COME TE CREDONO DI NON ESSERE MAI TANTO VICINI ALLA VERITA' DELLA LORO RELIGIONE COME QUANDO SI BATTONO E ALZANO LA VOCE SU QUESTI ARGOMENTI. SONO ATEI!... SE SOLTANTO POTESSi CAPIRLO! Sei tu lo sfortunato che ha bisogno urgentemente di essere curato! Quando comincerai ad usare la tua testa? Stammi bene!
 
     
Hefetz
Hefetz il 16/05/10 alle 19:28 via WEB
Quanta fatica per niente paralotti! Macini chiacchiere chlometriche chesono la vacuità del nulla, metti in bocca a Gesù parole che sono solo frutto deella tua fantasia. Dell'inferno e del paradiso ne parla Gesù dei vangeli, non io! E io non insegno a Dio a fare il suo mestiere. paralotti sarebbe tutto molto più semplice su tu al tuo dio cambiassi nome. Ecco l'icona del Gesù che tu rappresenti fa parte della nostra fede e della nostra tradizione,lascialo in pace per favoer! E poi nessuno ti ha ancora insegnato che gli "esseni" erano una setta sorta all'interno del giudaismo, e quindi erano di razza ebraica come Gesù, gli Apostoli, Maria, davide bramo e Giacobbe, ecc. a tutti gli effetti?
 
 
paralotti
paralotti il 14/05/10 alle 15:22 via WEB
Il variopinto mondo in cui Gesù ha gettato il seme più di duemila anni fa... che stia finalmente germogliando oggi? Definiamolo in primis nel ns cuore e poi vediamo che succede e quale metamorfosi avviene:-) Ciao sofia bella:-))))
 
sofiastrea
sofiastrea il 14/05/10 alle 17:47 via WEB
Vorrei dire a Hefets che più fan di lui :-))non c'è nessuno, che conosce bene la vita di Gesù così come l'hanno tramandata i Vangeli, che non comprendo la sua arrabbiatura con te Otto perchè in fondo nessuno lo obbliga a leggerti e commentarti...comunque c'è è sempre arrabbiato, cova parole di rabbia che butta a piene mani nel tuo blog...dovrebbe cercare di capire da dove arriva tutta questa rabbia...firmato una fan di Gesù nelle vesti di Otto :-))
 
 
Hefetz
Hefetz il 15/05/10 alle 14:38 via WEB
Cercherò di risponderi "pacatamente" sofiastrea. Non sono solo "arrabbiato", ma anche indignato di fronte alla manipolazione della figura di Gesù, nostro Salvatore,che viene fatta quotidianamente in questo blog! Tu mi chiedi perché vengo a commentare, se non approvo quanto vi è riportato. Perché il Papa ci ha invitato a navigare per aiutare chi si trova in difficoltà. E Paralotti a mio avviso è uno di questi. Se gli da fastidio la mia presenza, mi metta in lista nera, tanto ci sono abituato. Lui scrive (in buona fede?) di cose che non conosce. Un esempio? Incolpa S. Paolo di aver manipolato l'immagine di Gesù e di aver inventato la storia dell'agnello sacrificale e del Messia sofferente. Neppure sa il paralotti che ben 8 secoli prima di Cristo Isaia nei tre Canti del servo ha profetizzato il Messia sofferente. Addirittura Davide, 1200 anni prima di Cristo, nel Salmo 22 che ti invito a leggere, descrive minuziosamente la Passione del Signore. Tralascio la marcia indietro sul Gesù vegetariano che mangiucchierebbe la carne che gli viene offerta dai beduini, e sul suo rifiuto a sgozzare gli agnelli. Quanto era a Nazareth, in famiglia, da ebreo osservante che frequentava la sinagoga e rispettava le 614 prescrizioni della Torah, sgozzava l'agnello quando celebrava la Pasqua con Maria e Giuseppe. Durante la sua vita pubblica dava ordine ai discepoli di farlo, come quando ordinò loro di andare a Gerusalemme a preparare la sua ultima Pasqua! Scusami, ma di storia e di tradizioni ebraiche me ne intendo abbastanza, sia per essere la mia famiglia di origine ebraica, sia per i miei soggiorni in Terrasanta. Io ho incontrato Gesù dentro la Chiesa cattolica, e lo amo, e soffro quando vedo all'opera maldestri manipolatori che calpestando 2000 anni di storia,di sacrifici, di martiri, e interpretano a loro piacimento testi apocrifi e chiaramente falsi. Tutto qui.
 
   
paralotti
paralotti il 16/05/10 alle 11:02 via WEB
Quando agirai con la tua testa e con il tuo cuore... hai sempre bisgono che qyualcuno ti dica cosa fare e dove andare? La storia millenaria della nostra Terra è piena di Esseri come Gesù uccisi per l'ignoranza dell'uomo... ed era facile per un profeta fare il profeta. Ciò che conta è il senso che si vuol dare a quella morte, a quel sacrificio. Come ben sai quasi tutti i testi non riconosciuti dai Padri della Chiesa, tra cui il più importante, il Vangelo di Tommaso o Quinto Vangelo, che alcuni studiosi ritengono sia il più antico ed il più vero, non mettono in evidenza il supplizio e la morte di Gesù, ma si soffermano sul suo universale messaggio senza tempo, un messaggio che non separa e che ha sempre messo in crisi i dogmi e le regole di una Chiesa ormai ridotta all'apnea totale, visto l'allontanarsi delle nuove generazioni da essa, perchè sentono il profondo bisogno di cose spirituali cche li rendano responsabili delle loro azioni... E veniamo al punto mio caro fondamentalista cattolico! Quando i responsabili di una società, come la tua Chiessa, frenano, amputano o censurano in modo cospicuo l'insegnamento del Maestro Gesù, commettono un atto gravido di conseguenze. Si permettono infatti di frenare l'evoluzione della coscienza umana, ponendo le loro opinioni e i loro interessi momentanei al di sopra dell'Intelligenza che ha fatto agire il Messaggero Divino. Gesù si fidava e si fida della capacità di crescita degli uomini e delle donne della Terra, Egli opera in base a un coraggio portatore di Ascensione, ma certo non ignorava e ignora che intere generazioni di persone avrebbero preteso di agire in suo nome, muovendosi però nella direzione opposta e cioè quella del livellamento verso il basso. Se c'è una cosa che ha finito per distogliere buona parte di questa nostra società dalle sue radici giudaico-crristiane, è proprio il fatto che, per secoli, siamo stati guidati su una via religiosa totalmente staccata dalla realtà storica e umana; il Cristo Gesù ci è sempre stato presentato come uscito da un blocco di marmo, perfetto fin dall'inizio, e dunque come avulso dal principio universale di evoluzione. Facendo del suo stato di Realizzazione un qualcosa di definitivamente non umano, si è finito per accentuare la scissione che già esisteva fra il mondo dello Spirito e quello della Materia ed alla fine l'insegnamento vero, il suo messaggio votato all'Uno viene minato, e il dualismo quindi promosso a scapito dell'Unità. La Chiesa cattolica invece, ignorando buona parte dei fondamenti della Parola del suo stesso ispiratore, perlopiù continua a fare di noi peccatori eterni, la cui anima sarà salvata soltanto se riconosceranno il Cristo come loro sovrano assoluto, adorandolo ciecamente, e facendo di lui il Figlio unico di Dio, un modello inaccessibile. Con uno schema del genere, al massimo si può aspirare a diventare nella coscienza collettiva, un santo, eternamente in noiosa preghiera, slegato dalla condizione umana, una sorta di eletto che parteggia per una data religione, la quale si pone al di sopra di tutte le altre. Il Messaggio cristico è di una bellezza e di una forza troppo importanti per non cercare di restituirlo nella sua verità prima! Queste parole le ho scritte tempo fa e senza nessuna remora te le ripropongo! Non credi che un Gesù dentro una Chiesa ci sia un po' stretto? Il Maestro appartiene all'universo intero, il suo messaggio è come il Sole che ogni mattina ci regala la vita; credendo di farlo vostro, lo avete cristallizzato, rimpicciolito, e molte persone accostandolo alla Chiesa cattolica giudaica-romana, se ne sono allontanati! Tutto qui.
 
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Un blog di: paralotti
Data di creazione: 24/03/2008
 

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La mia storia (2006)

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