Il paranormaleIn questo blog trovate numerosi post sui misteri..... |
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Post n°66 pubblicato il 07 Dicembre 2010 da mysterydgl1
In questi ultimi anni stiamo assistendo ad un cambiamento di posizione da parte delle autorità sul fenomeno Ufo. |
Post n°65 pubblicato il 03 Dicembre 2010 da mysterydgl1
Ciao a tutti voi, oggi Venerdì 3 Dicembre questo blog compie 2 anni!!!! Siete in molti a visitarlo, anche se scrivo pochi articoli per motivi di tempo e approfitto dicendo che non stò abbandonando il blog. Vi ricordo che se volete inviare articoli da pubblicare qui potete scrivere alla mia email: raffy_1990@libero.it, dandomi anche il vostro nome da scrivere sotto, oppure se siete iscritti in questo servizio potete pubblicarlo voi direttamente linkando anche il vostro blog se volete. Mando un saluto a tutti voi e spero che i prossimi post che scriverò vi piacciano. A presto!!!! |
Post n°64 pubblicato il 23 Settembre 2010 da mysterydgl1
In questo filmato fatto recentemente in Argentina si vede passare dietro alla persona intervistata una strana creatura. Si pensa che si tratti di qualcosa che ruoti in aria o un grumo di polvere che passa vicino la telecamera senza essere messo bene a fuoco. E' difficile dire con sicurezza che si tratti di un alieno, ma prima di dirlo vanno scartate le altre ipotesi. Vi consiglio di vedere il video, buona visione. . |
Post n°63 pubblicato il 14 Settembre 2010 da mysterydgl1
Un globo di luce è stato avvistato e filmato da un testimone (Erik Jimenez) nei cieli della città di Phoenix, Arizona. |
Post n°62 pubblicato il 06 Settembre 2010 da mysterydgl1
Mu è il nome di un ipotetico continente scomparso, che si pensa essere situato in Oceano pacifico prima che sia affondato sotto le acque. In un testo come il Ramayana, poema epico indù scritto dal saggio e storico Valmiki, per ordine di Narana, sommo sacerdote del tempio Rishi a Ayhodia,c’è scritto « e vennero in Birmania dalla terra della loro origine nell'Est », cioè in direzione dell'oceano Pacifico. Un altro documento che conferma la storia delle tavole sacre e di Valmiki è il Manoscritto Troano, oggi conservato nel British Museum. È un antico libro Maya scritto nello Yucatan. Parla della « Terra del Mu », usando per il Mu gli stessi simboli che troviamo in India, in Birmania e in Egitto. Altro riferimento è il Codex Cortesianus, un testo Maya all'incirca della stessa epoca del Manoscritto Troano. Poi vi sono il Documento Lhasa e centinaia di altri raccolti in Egitto, Grecia, America Centrale, Messico, i graffiti scoperti nell'Ovest degli Stati Uniti. Nel continente sarebbero vissute 64.000.000 di esseri umani che erano dieci tribù o popoli, ognuno distinto dall'altro, ma tutti sotto un unico governo. Molte generazioni prima, il popolo aveva scelto un re e aggiunto il prefisso Ra al suo nome. Egli divenne poi capo ieratico e imperatore sotto il nome di « Ra Mu. » L'impero ebbe il nome di « Impero del Sole. » Tutti professavano la stessa religione, la venerazione della Divinità tramite simboli. Tutti credevano nella immortalità dell'anima, la quale alla fine tornava alla « grande sorgente » donde era venuta. Tale fu la venerazione della Divinità, che mai ne pronunziavano il nome, e nella preghiera o nella supplica si rivolgevano sempre a Lui attraverso un simbolo. « Ra il §ole » fu usato come simbolo collettivo per tutti i Suoi attributi. Nelle terre del Mu prosperarono sette grandi città, le principali sedi di religione, scienza e dottrina. Molte altre furono le grandi città, i piccoli centri e villaggi sparsi dovunque nelle tre zone. Molte città furono costruite alla foce di grandi fiumi, o nelle loro vicinanze, poiché là erano i centri commerciali e di traffico e da là partivano e arrivavano le navi che toccavano tutte le parti del mondo. Il Mu fu la madre e il centro della civiltà, del sapere, dei traffici e del commercio della terra; tutti gli altri paesi del mondo erano sue colonie o imperi coloniali. In base a documenti, iscrizioni e tradizioni, l'avvento dell'uomo sulla terra si verificò nel Mu e per questa ragione il nome « terra di Kui » fu aggiunto a quello di Mu. Avevano fondato colonie in tutte le parti del mondo. Grandi navigatori come erano, le loro navi facevano servizio continuamente tra una colonia e l'altra, caricando mercanzie e passeggeri. Questa terra fù condannata da una temibile calamità, per volontà divina. Brontolii dalle viscere della terra, seguiti da terremoti e eruzioni vulcaniche, sconvolsero le sue parti meridionali. Lungo le sponde a sud ondate enormi, da cataclisma, si riversarono dall'oceano sulla terra e molte belle città furono distrutte. I vulcani eruttarono fuoco, fumo e lava. Poiché il suolo era pianeggiante, la lava non si sparse, ma si accumulò formando dei coni che successivamente divennero rocce vulcaniche, ancor oggi visibili in certe isole del sud. Alla fine l'attività vulcanica cessò. I vulcani si spensero e da allora sono rimasti tranquilli. Una volta cessata l'attività vulcanica, il popolo del Mu superò gradatamente la paura. Le città distrutte furono ricostruite e il commercio e i traffici ripresero vita. Molte generazioni dopo quella calamità, quando ormai il fenomeno era stato relegato nella storia del passato, il Mu fu di nuovo vittima dei terremoti e catastrofi che eliminò Il Mu e i suoi 64.000.000 di abitanti. Il continente fu squarciato e sprofondò, fù coperto, rimasero creste di monti e punte di terra affioranti dalle acque che formarono isole e gruppi di isole, ma si presentarono frastagliate e dentellate a causa dell'attività vulcanica che si era verificata sotto. Tutte quelle sporgenze e creste furono invase, fino alla massima capienza, dall'umanità fuggita dalla terra che sprofondava. Sulle isole sparse in mezzo a un oceano tempestoso, si ammucchiarono i superstiti della popolazione del Mu, in attesa che le terribili scosse cessassero. Avevano assistito alla rovina dei templi, dei palazzi, delle navi, delle strade, tutti inghiottiti dalle acque. Quasi tutta la popolazione si era inabissata durante la catastrofe. I pochi scampati furono privi di mezzi. Pochi riuscirono a sopravvivere. Una parte di quei frammenti non sommersi del continente perduto vanno oggi sotto il nome di Isole dei Mari del Sud, e certi loro abitanti possono rivendicare, come remoti antenati, gli antichi abitanti del Mu. Dopo un certo periodo di giorni, l'atmosfera si liberò abbastanza del fumo e dei vapori solforosi. Il sole, forando il velo di nuvole, scese sullo scenario. Le isole di nuova formazione erano stipate di uomini e donne terrorizzati, da coloro che erano, per fortuna o per disgrazia, ancora vivi. Quale sarebbe stato il loro futuro? Molti avevano smarrito la ragione, per esistere, solo una cosa restò loro: abbassarsi ai più infimi livelli di barbarie e, almeno per un certo tempo, cibarsi l'uno dell'altro. Pelli di animali, se ne erano rimasti, e foglie a fibra robusta dovettero essere, in seguito, il loro abbigliamento. Pietre, lance, frecce dovettero essere le loro armi di difesa e di offesa. Gli arnesi affilati furono certamente ricavati da selci e conchiglie. Ma la cosa principale fu: dove procurarsi il cibo? Molti, non v'è dubbio, morirono di stenti, di paura, di fame, e i loro cadaveri furono cibo per i superstiti. In tal modo, iniziò il primo cannibalismo e la prima ferocia selvaggia. Dalle loro ceneri è sorta la nuova civiltà attuale. L’ archeologo Koslow iniziò delle ricerche, si trovò di fronte ad una delle più sconcertanti scoperte. In una pittura murale erano effigiati due giovani sovrani: il loro stemma era rappresentato da un cerchio diviso in quattro parti, con al centro un segno uguale alla lettera "M". questo sigillo è di importanza eccezionale se si considera la data a cui viene fatta risalire la tomba. Consideriamo per una attimo questo disegno: secondo la teologia occulta della antica religione ebraica, il cerchio rappresenta la Terra, le quattro suddivisioni le componenti principali e cioè aria, acqua, terra e fuoco, mentre la figura centrale ha un preciso significato politico o religioso come "L' occhio di Dio" o il "pentacolo di Ezechiele", simbolo quest' ultimo ripreso in seguito dalla Massoneria. Questa "M" posta al centro del sigillo rinvenuto potrebbe avere significato politico e costituire il simbolo del regno dei due sovrani. Non potendo ovviamente avanzare ipotesi più precise sul nome dell' ignoto Paese, gli studiosi si sono trovati concordi nel chiamarlo secondo la fonetica della lettera M, cioè Mu. E, d' altra parte il Deserto dei Gobi si chiama originariamente Sha-Mo, e questa desinenza si ritroverà in tutto ciò che può essere collegato al Regno misterioso.
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INFO
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