Creato da prepa il 03/11/2010

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Torniamo!!

Post n°17 pubblicato il 15 Febbraio 2011 da prepa

La nostra avventura cilena sta per finire!! Il 17 partiamo per l'Italia, una decina di giorni prima del previsto. Nessun intoppo con i documenti, tutto è filato liscio e così ecco che ritorniamo. Dobbiamo dire che forse nostra figlia ci ha contagiato visto che né io né mio marito abbiamo particolarmente voglia di partire.... Del resto ora dobbiamo affrontare la vita vera... impegni, lavoro ecc. mentre qui abbiamo vissuto una "pausa" molto particolare, sempre tutti insieme, un po' qui e un po' là.

Siamo stati bene, in un Paese accogliente che avremmo desiderato conoscere ancora di più. Proviamo una strana sensazione: da un lato il desiderio di rivedere la famiglia e gli amici e anche vedere come B. si inserirà nel nuovo contesto e dall'altro una certa tristezza per lasciare il luogo che ha visto piano piano costituire la nostra nuova famiglia. Per noi il Cile non è più un Paese lontano, più o meno sconosciuto; credo che ormai sia una parte di noi, anche se in una maniera del tutto personale.

Vogliamo ringraziare tutti coloro che ci hanno seguito in questo periodo, che ci hanno scritto sul blog o via mail, che ci hanno visto e sostenuto su Skype. Ci ha fatto piacere, non ci siamo mai sentiti soli.

A presto, dunque dal "nostro" Cile 

 
 
 

Valparaiso e Vina del Mar

Post n°16 pubblicato il 10 Febbraio 2011 da prepa

Oggi è la prima giornata di pioggia a Santiago!! Pare sia piuttosto insolito questo tempo in questa stagione. Così approfitto per aggiornare il blog.

Martedì siamo stati a Valparaiso, città a un'ora e mezza di auto a Nord di Santiago. Abbiamo affittato un furgoncino da 12 posti perché eravamo tre coppie con tre bimbe, più la nostra referente che ci ha fatto da guida.

Valparaiso (dal 2003 entrata tra i siti patrimonio dell'umanità protetti dall'Unesco) ci è piaciuta molto, con i suoi cerros, le case colorate e il mare. Ci ricordava molto Genova!! Da lì abbiamo proseguito per vedere il lungomare di Vina del Mar fino, poco più a Nord, alla spiaggia di Renaca. Queste ultime sono località piuttosto turistiche e io (mamma) che volevo andare al mare in Cile - quando invece siamo stati per laghi - non ho perso l'occasione di mettere i piedi nelle acque nell'Oceano Pacifico...non penso che riuscirei a fare il bagno in questo "mare", effettivamente troppo freddo. B. mi ha seguita ed è bastato un attimo per bagnarci i pantaloncini. Risate assicurate!!

L'interazione con le sue amiche (la terza bimba, bellissima, di 10 anni, una vera scatenata) prosegue bene. Ma tutte e tre assieme diventano tre teppiste. Adios alla nostra B. dolce e tranquilla: ci ricorda molto di più il nostro bielorusso.... (che non vedo l'ora di sentire). Ma va bene così.

Nei prossimi giorni prevediamo gite a Fantasilandia (parco giochi tipo Gardaland, ma molto più piccolo, se ho inteso bene) e alla casa di Neruda, la Chascona, che la mamma vuole vedere a tutti i costi.

 

 
 
 

Certe notti...!!

Post n°15 pubblicato il 05 Febbraio 2011 da prepa

Questi cinque giorni a Santiago sono stati piuttosto impegnativi. Alle spalle già avevamo qualche notte insonne di Temuco, dove non ha più funzionato il fatto di dormire nella stessa stanza per tranquillizzare la nina. E dopodiché le abbiamo provate tutte con scarsi risultati.

Le abbiamo detto: "B. fino a quando non ti sentirai tranquilla dormi con mamma nel lettone e papà nel divano letto, d'accordo?". Un sorriso, ma....

Notte numero 1: Pipì a letto!! B. va a dormire di là con papà e mamma nella parte del letto rimasta asciutta...

Notte numero 2: piagnucolando.. "Quiero dormir con papà!!!" Dopo qualche trattative con poche motivazioni per dire di no, la mamma nel divano letto e papà con B. Ma alle 4 B. viene nel letto con la mamma. Naturalmente tralascio le alzate e chiamate che si ripetono nella notte.

Notte numero 3: Riproviamo, sempre con continue alzate notturne, complice anche una zanzara, dico una, che è stata sufficiente per rovinare il sonno di papà.

Notte numero 4: Stravolti da quanto detto, dormiamo, con qualche breve sosta, fino alle 10!!! Evviva.

Come si può comprendere la piccola sta affrontando un cambiamento molto impegnativo e sente la tensione e forse anche la partenza che si avvicina. Ci sarà da lavorare nei prossimi mesi per rassicurarla e aiutarla a comprendere meglio il suo vissuto.

Dicevo partenza vicina, perché tra l'altro, per coincidenze fortuite, la sentenza è arrivata a Santiago e abbiamo così potuto avviare la procedura per i documenti. Per scaramanzia non vogliamo dire nulla, ma potremmo partire prima del previsto.  

Oggi, per la cronaca, visita al bellissimo Museo Interattivo. Ci siamo divertiti molto!

 

 
 
 

Una nuova amica

Post n°14 pubblicato il 01 Febbraio 2011 da prepa

Gli ultimi giorni della nostra vacanza li abbiamo trascorsi piacevolmente a Valdivia, dopo la visita alle cascate Huilo Huilo e al lago Panguipulli e Rinihue, zone davvero splendide.

Ci sarebbe piaciuto arrivare più a Sud, per vedere le bellezze del vulcano Osorno e della zona circostante, ma significava fare troppi km e troppe ore di macchina e così abbiamo deciso di fermarci a Valdivia, città universitaria circondata da fiumi. Lì ci siamo imbattuti nella "Fiesta della cerveza" (qui ha sede il birrificio Kunstmann), abbiamo visto i leoni marini con grande sorpresa di B. che non smetteva di osservarli. Questi buffi animali stanno sempre vicino al mercato, dove, per gli amanti del pesce, ci sono bancarelle spettacolari con "mariscos" e pesci di dimensioni gigantesche, almeno per chi, come noi, è abituato da sempre a vedere vongole e telline dell'Adriatico!!! Due giornate molto piacevoli tra gite in pedalò e in barca per visitare i forti spagnoli del 1600 di Corral e Niebla.

Tornati a Santiago abbiamo conosciuto una famiglia italiana che sta facendo il nostro stesso percorso, così B. ha potuto conoscere un'altra bimba. A vederle sembrano due gemelline: stessa età, stessa corporatura, stesso peso, stesso taglio di capelli!! È stato amore a prima vista: l'una (la nostra) timida e silenziosa (ma non con noi....) l'altra estroversa e chiaccherina. Se la ridevano e non volevano più staccarsi.

L'aspetto più interessante è che l'altra bimba non vede l'ora di andare in Italia e speriamo che la sua influenza aiuti B. a superare i suoi timori verso questa terra ignota e sconosciuta che finora tanto la spaventa!!

 

 

 

 

 
 
 

Da evitare....

Post n°13 pubblicato il 29 Gennaio 2011 da prepa

La famiglia dorme, questa volta è il papà che scrive per raccontarvi qualche episodio simpatico accaduto durante questo primo tempo di permanenza in Cile. 

Il tutto accade, in quanto un po’ superficialmente si pensa che qualche vacanza in Spagna (in ben altra età) e l’aggiunta della “s” all’ultima lettera delle parole italiane siano sufficienti per gestire il problema della lingua spagnola.

 

Non dire mai al primo incontro con il proprio figlio/a, durante un commovente abbraccio, "ciao" seguito dal nome di vostra figlia. "Ciao" in cileno significa arrivederci e quindi è come se al primo incontro la si congedasse subito e la stessa/o potrebbe rimanerci molto male.

Inutile dire che sono caduto in questo errore e ancora non mi spiego come B. possa rimanermi accanto.

 

Durante la prima udienza per l’adozione, nelle presentazioni personali che vengono richieste dal giudice cileno sullo stato civile della coppia, non aggiungere una “n” allo stato civile casado (sposato) che diventa cansado (stanco), in quanto crea un po’ di imbarazzo, comunque sarebbe stato peggio dire “cansado di ser casado” (fino a lì non sono arrivato)….

 

Se vi trovate in un supermercato cileno e vedete un affettato chiamato "pavo" che somiglia al prosciutto cotto, e vostra moglie vi chiede che animale è, anche se siete “cansati” non rispondete “pavone”, in quanto sarebbe molto difficile giustificare come possano esserci molti affettati di pavone in Cile  e come l’affettato di pavone sia così delicato….


CHI-CHI-CHI---LE-LE-LE         VIVA CHILE

 

 
 
 

I nostri primi 15 giorni

Post n°12 pubblicato il 26 Gennaio 2011 da prepa

Sono solo 15 giorni dal nostro primo incontro e ci sembrano una vita. B. è felice delle nuove avventure che le proponiamo, tra piscine e bagni nel lago. Villarrica e Pucon ci sono piaciute, così come tutta la zona.

Domani ci avventuriamo ancora più a Sud a videre le cascate Huilo Huilo (pare siano tra le più grandi del Cile) e vediamo, nei prossimi giorni, dove arriveremo.

La famiglia alterna momenti di allegria e serenità a momenti più "delicati". Nostra figlia, infatti, è una "bambina da manuale", nel senso che, come abbiamo sentito raccontare in tutte le salse tra testimonianze, libri e corsi in questi anni, mostra le tipiche manifestazioni di chi si sta adattando a un nuovo contesto familiare e di chi desidera (lo speriamo sempre!!) appartenere a due genitori che la amano. Noi ce la mettiamo tutta, a volte è abbastanza semplice, altre meno. Un esempio: la regressione!! Vuole stare in braccio (24 Kg), vuole farsi vestire, farsi lavare, e fa stupidi capricci!!

E poi il cibo!!!! Vorrebbe mangiare a tutte le ore, ovviamente prediligendo le schifezze, così stiamo cercando di mettere i primi paletti al riguardo.

Quanto a noi, riguardo al cibo certo non ci tiriamo indietro. Finora abbiamo assaggiato un po' di tutto: empanadas, humitas, pastel de choclo... Non credo che se continueremo così dimagriremo. Ci manca ancora di assaggiare la bevanda tipica cilena, il pisco sour, ma attendiamo di trovare il momento adeguato prima di cadere stesi a terra!!!

Proviamo a inserire nel blog in alto, sotto la voce Foto alcune fotografie. Qui nel post non riusciamo.

 

 
 
 

Finalmente una famiglia!!

Post n°11 pubblicato il 22 Gennaio 2011 da prepa

Comincio dalla fine. Cioè da oggi, 21 gennaio 2011, altra data storica per noi che siamo diventati ufficialmente, guiridicamente, legalmente (o quant'altro) una famiglia.

Il giudice ha dato il suo ok. Noi commosssi e provati dopo un'altra notte insonne e B. che si è messa a piangere e alla domanda del giudice "Tu eres feliz?" ha risposto "No"!Le è tornato il suo solito sorriso e la sua allegria dopo un po', tra i baci e gli abbracci che ci dà e che riceve.

Eravamo comunque più o meno preparati a reazioni per certi aspetti sorprendenti per noi adulti, perché già da qualche giorno B. aveva chiaramento dichiarato che lei in Italia non ci vuole venire: "No quiero", diceva. La psicologa ci aveva rassicurato facendoci riflettere su diversi aspetti della sua personalità e della sua storia, ricordandoci di quanto fosse importante rassicurarla sul fatto che noi le vogliamo bene e che senza di lei non andiamo più da nessuna parte, cosa per noi scontata, ma non, evidentemente, per questi figli del cuore che ci mettono alla prova senza che ce ne rendiamo conto.

Oggi, di questi primi 10 giorni insieme, è stata in assoluto la giornata più faticosa.

Tornando indietro a lunedì e martedì, invece, al Parque Conguillio ci siamo divertiti, siamo stati bene in mezzo a una natura suggestiva, tra canyon, lagune ai piedi del vulcano ricoperto di neve, le auracarie (alberi tipici di questa zona) e domani partiamo per una settimana di "vacanza" alla scoperta di questa regione, dove è nata nostra figlia, e una delle più belle di tutto il Cile.

Torneremo a Santiago il 31 nella lunga attesa dei documenti.

 

 
 
 

In giro per Temuco

Post n°10 pubblicato il 16 Gennaio 2011 da prepa

In questi giorni abbiamo esplorato la città di Temuco, capitale della Araucania. Una città senza particolare fascino, punto di partenza per visitare la bellissima regione dei Laghi che speriamo di conoscere a breve almeno un pochino. Per il momento abbiamo visitato il Mercado Comunal, il Museo della Ferrovia di Pablo Neruda, abbiamo giocato a bowling e siamo stati al parco con molti giochi per i bambini (quello del capriccio del primo giorno) dove B. si è poi divertita molto.
La sua occupazione preferita, però, è quella di baciare e abbracciare papà e mamma, la mattina nel lettone, per poi esplorare ogni centrimetro quadrato delle nostre facce, evidenziando i capelli bianchi e quelli neri, gli occhi marroni e quelli azzurri, il naso "chiquitito" della mamma e quello un po' meno chiquitito del papà, e poi le rughe, che noi abbiamo e lei no.. Non ci risparmia niente!! Comunque è una coccolona incredibile, al momento, e ama molto anche tornare nell'aparthotel dove alloggiamo che sente proprio come casa sua.
Il momento più critico resta la notte, in quanto B. ha un sonno ancora piuttosto agitato. Abbiamo, quindi, chiesto di cambiare appartamento per poter dormire tutti nella stessa stanza sperando che si possa tranquillizzare.

Domani partiamo per due giorni e andiamo a visitare il Parque Nacional Conguillìo, "riserva della Biosfera" istituita dall'Unesco. Speriamo bene!!!


 
 
 

Prima udienza

Post n°9 pubblicato il 12 Gennaio 2011 da prepa

La prima notte B. ha detto di non voler dormire da sola e così ha dormito nel lettone con noi e solo verso mattina ha voluto tornare nella sua stanza. Ci è sembrato un buon segnale di fiducia verso di noi!!
La mattina dopo, ancora all'alba, ci siamo alzati per andare alla prima udienza dal Giudice.
Alla sua prima esperienza di adozione internazionale, il Giudice, molto giovane, è stato piuttosto formale. Comunque tutto è andato bene e hanno fissato la seconda e ultima udienza fra 10 giorni.
B. è una bamina davvero dolce, ride, scherza, è molto affettuosa, riusciamo a capirla abbastanza bene e a farci capire. Ha fatto già il suo primo inspiegabile capriccio, non volendo entrare in un parco giochi. Vedremo nei prossimi giorni come procede il tutto.
Siamo ancora frastornati. Dopo anni di attesa tutto accade in un momento. Diventi una famiglia e non sai nulla o quasi di tua figlia. Una sensazione stranissima...
Con il papà, come da progamma, è particolarmente affettuosa, lo cerca, lo vuole vicino, ma non ha mai allontanato o rifiutato baci o carezze anche da parte mia.
Ora che scrivo loro stanno dormendo abracciati, io non riesco ancora a rilassarmi. Ma ora vado....

 
 
 

Un'emozione paralizzante

Post n°8 pubblicato il 12 Gennaio 2011 da prepa

Il 10 gennaio 2011 è una data che non potremo mai più dimenticare. Dopo un incontro con la psicologa e l'assistente sociale del Sename regionale che ci hanno rassicurati di quanto B. fosse ansiosa di incontrarci, siamo finalmente arrivati all'hogar.
Il nostro primo abbraccio è avvenuto in una minuscola stanzetta di fronte a cinque persone che ci guardavano, fotografavano e riprendevano per quanto possibile.
B. era sorridente ma non diceva una parola, quanto a me (la mamma) non sono riuscita a dirle nemmeno "Hola B.". L'ho abbracciata e le ho detto "Ciao" che in spagnolo vuole dire "Arrivederci" (!!!). Le 4 parole che potevamo dirle nella sua lingua sono svanite nel nulla, non riuscivamo a parlare. Nemmeno a versare una lacrima. Eravamo tutti paralizzati dall'emozione.
Ci siamo un pochino pù sciolti guardando insieme l'album che le avevamo inviato. Da lì siamo andati a pranzare in un romanticissimo ristorante sull'Oceano pacifico, sempre insieme alla referente, la psicologa e l'assistente sociale che seppur presenti cercavano di essere il più discrete possibili.
B. ci studiava e osservava, sempre in silenzio, davanti a un gigantesco piatto di patatine fritte!
Il momento più commovente è stato quando, tornati all'hogar, B. ha salutato per l'ultima volta le sue "companeros" dell'hogar tra le lacrime sue e delle amichette che ci guardavano dicendo "ecco la mamma e il papà"!!..... In quel momento è stato impossibile trattenere le lacrime e con un nodo in gola abbiamo anche conosciuto e salutato la direttrice del'istituto, una donna dolcissima che tutto sembrava tranne la direttrice, una vera mamma che ha cresciuo B. da quando aveva un anno. Quante cose avremmo voluto chiederle!!!
Pensavo al coraggio che hanno i nostri figli adottivi a lasciare per sempre un mondo che li ha cresciuti ed amati fino a quel momento, affidandosi a perfetti sconosciuti che imparano a chiamare mamma e papà!! chissà cosa significa per loro..
Nel ritorno in macchina si è addormentata tra le nostre braccia, ma poi, con un pianto sommesso, di cui nemmeno ci eravamo accolti, B. ha mostrato tutta la tensione di quel momento.
Le è tornato il sorriso una volta entrati nell'aparthotel. Ha cominciato a parlare un pochino di più, ora che era finalmente sola con noi, tutti e tre stravolti da emozioni comunque indescrivibili!!

 
 
 
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