Il 10 gennaio 2011 è una data che non potremo mai più dimenticare. Dopo un incontro con la psicologa e l'assistente sociale del Sename regionale che ci hanno rassicurati di quanto B. fosse ansiosa di incontrarci, siamo finalmente arrivati all'hogar.
Il nostro primo abbraccio è avvenuto in una minuscola stanzetta di fronte a cinque persone che ci guardavano, fotografavano e riprendevano per quanto possibile.
B. era sorridente ma non diceva una parola, quanto a me (la mamma) non sono riuscita a dirle nemmeno "Hola B.". L'ho abbracciata e le ho detto "Ciao" che in spagnolo vuole dire "Arrivederci" (!!!). Le 4 parole che potevamo dirle nella sua lingua sono svanite nel nulla, non riuscivamo a parlare. Nemmeno a versare una lacrima. Eravamo tutti paralizzati dall'emozione.
Ci siamo un pochino pù sciolti guardando insieme l'album che le avevamo inviato. Da lì siamo andati a pranzare in un romanticissimo ristorante sull'Oceano pacifico, sempre insieme alla referente, la psicologa e l'assistente sociale che seppur presenti cercavano di essere il più discrete possibili.
B. ci studiava e osservava, sempre in silenzio, davanti a un gigantesco piatto di patatine fritte!
Il momento più commovente è stato quando, tornati all'hogar, B. ha salutato per l'ultima volta le sue "companeros" dell'hogar tra le lacrime sue e delle amichette che ci guardavano dicendo "ecco la mamma e il papà"!!..... In quel momento è stato impossibile trattenere le lacrime e con un nodo in gola abbiamo anche conosciuto e salutato la direttrice del'istituto, una donna dolcissima che tutto sembrava tranne la direttrice, una vera mamma che ha cresciuo B. da quando aveva un anno. Quante cose avremmo voluto chiederle!!!
Pensavo al coraggio che hanno i nostri figli adottivi a lasciare per sempre un mondo che li ha cresciuti ed amati fino a quel momento, affidandosi a perfetti sconosciuti che imparano a chiamare mamma e papà!! chissà cosa significa per loro..
Nel ritorno in macchina si è addormentata tra le nostre braccia, ma poi, con un pianto sommesso, di cui nemmeno ci eravamo accolti, B. ha mostrato tutta la tensione di quel momento.
Le è tornato il sorriso una volta entrati nell'aparthotel. Ha cominciato a parlare un pochino di più, ora che era finalmente sola con noi, tutti e tre stravolti da emozioni comunque indescrivibili!!
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il 17/02/2011 alle 14:44
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