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Messaggi del 02/07/2014

Cambiare tutto per poco o niente rinnovare

Post n°110 pubblicato il 02 Luglio 2014 da pasquale.zolla

Renzi e l’innovazione per modernizzazione l’Italia

Tutto si vuol cambiare per poco o nulla rinnovare

Non c’è ora e momento che in tv non si parli di Renzi e delle riforme che, a parole, sono ormai cosa fatta per rendere l’Italia un Paese al passo con i tempi.

Restano però sempre e solo parole! Perché se si vuole veramente innovare l’Italia è necessario che non solo le istituzioni, ma anche le imprese e i cittadini siano parte attiva, creando un dialogo aperto e leale, altrimenti si continuerà a tirare a campare, come da sempre, affidando alle parole ciò che si dovrebbe fare ma che non viene mai fatto.

L’Italia da tempo è divenuta la Cenerentola dell’Europa soprattutto per la dilagante corruzione proprio in quelle istituzioni che dovrebbero combatterla.

Un dialogo non per sostenere le proprie lobby, ma per trovare soluzioni utili per tutti i cittadini, a cominciare dalla disoccupazione che continua a crescere come la malerba.

Un dialogo che definisca un modello concreto di economia che metta in relazione le priorità del governo con le proposte avanzate e trovare una soluzione che sia utile all’intera comunità.

Insomma il governo Renzi, i gruppi politici, le imprese e i cittadini dovrebbero essere uniti per dar vita ad un dialogo serio per stimolare un nuovo civismo fatto di passione, correttezza e partecipazione per rilanciare il Paese e metterlo al passo coi tempi.

Modernità e innovazione, quindi, dovrebbero far parte dell’intero popolo, per cui è necessario che tutti facciano la propria parte alla ricerca di soluzioni ottimali.

Il tempo per cambiare tutto per non canbiare niente è ormai acqua passata e la gente lo ha dimostrato con l’allontanarsi sempre più dalla politica e dai partiti che non hanno più ideologie e anche a causa della corruzione dei loro rappresentanti nei vari Enti che hanno creato un sistema, con leggi ad personam, per fare quattrini a spese degli onesti cittadini.

Anche se sei sulla strada giusta, caro Renzi, non farti travolgere dagli altri aspettando il loro contributo e cavalcando il successo ottenuto.

Non stare comodamente seduto ad aspettare, altrimenti farai la fine di tanti altri pulcinella dalla parola a doppio senso.

Cambia annualmente poche cose alla volta, cominciando dal necessario, e solo così arriverai a fare ciò che oggi ti sembra impossibile.

Adesso l’Italia e gli Italiani hanno bisogno di sopravvivere alla catastrofe che i tuoi predecessori ti hanno lasciato in eredità, per cui cerca di fare poco ma fallo bene e subito!

Ricordati che ciò che si vuol far sparire non sempre si estingue. In qualche modo cova sotto la cenere dell’indifferenza e poi, all’improvviso, riappare, riaccende la luce, torna sotto i riflettori. E la dimostrazione più lampante è l’immunità parlamentare e l’abolizione del Senato che sta dimostrando quanta falsità c’è tra i gruppi parlamentari che, come se nulla fosse, continuano a “ciarlare” di voler innovare!

Un cosiglio, se possibile! Comincia dalle tasse, perché i comuni, con la Tasi, metteranno col culo per terra l’intero popolo italiano pur di mantenere i privilegi e gli stipendi da nababbi dei rappresentanti eletti con promesse di cambiamenti per i cittadini.

 

 Pe purtà u Pajése ò’ passe k’i timbe

Kare Rènze ka nfaje ka prerekà

ka òggnèkkóse abbesuggna kaggnà

p’u Pajése nustre ò’ passe k’i timbe

purtà, d’è paróle te staje facènne

arravògghjà è l’Italje staje purtanne

vèrze nu vikule cike pekkè ninde

a ‘kkussì se kaggne. Kunne t’haja rènne

k’abbesuggna akkumenzà k’u fà

kuille ka pe mò necessarje éje,

p’arrevà ò pussibbele è chjane chjane

ò’ mbussibbele. Nenn’abbesugna avezà

munuminde è prubbléme, è celizzje

è è piseme d’ajìre; avaste kaggnà

póke kóse òggnè anne p’aùttenè

resurtate ngredibbele. Si vuje

avaramènde kaggnà pe purtà

u Pajése ò’ passe k’i timbe faje

u duvére tuje sènza tròppe ciarle

pekkè avaste ‘na chjande kurate

bbóne p’u putè allassà cchjummègghje

de kume te l’hanne fatte trùuà.

 

Per portare il Paese al passo coi tempi

Caro Renzi che non fai che predicare

che tutto bisogna cambiare

per il nostro Paese al passo coi tempi

portare, dalle parole ti stai facendo

travolgere e l’Italia stai portando

verso un vicolo cieco perché niente

così si cambia. Ti devi rendere conto

che bisogna cominciare col fare

ciò che per adesso è necessario,

per arrivare al possibile e lentamente

all’impossibile. Non bisogna alzare

monumenti ai problemi, alle tragedie

e ai fardelli di ieri; basta cambiare

poche cose all’anno per ottenere

risultati fenomenali. Se vuoi

veramente cambiare per portare

il Paese al passo coi tempi fai

il tuo dovere senza troppe chiacchiere

perché basta una pianta curata

bene per poterlo lasciare meglio

di come te lo hanno fatto trovare.


 

 
 
 
 

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