Creato da pedro_luca il 06/05/2011
Viaggio nel divenire della vita .Questo blog aggiornato saltuariamente non rappresenta una testata giornalistica né è un prodotto editoriale (Legge 62 del 07.03.2001).

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

I miei Blog Amici

Citazioni nei Blog Amici: 2
 

I miei link preferiti

 

« Il fatto di PaviaLa ragazza »

Le tracce

Post n°550 pubblicato il 30 Luglio 2014 da pedro_luca
 

.

Sulle tracce di Kurosawa

Microdramma in tre pose

I° Fattore

 Che bella giornata, calda ma leggermente ventilata, d'altronde siamo a metà luglio, e normalmente si soffoca dall'afa. Il giardino è in ordine, stamattina ho tagliato l'erba ed ora ammiro orgoglioso il lavoro fatto. Non ho voluto mettere recinzioni, ho visto quelli svizzeri e me ne sono innamorato, così ho messo solo una bassa siepe a delimitarlo. Penso che così sia libero, della sua bellezza ne possono godere anche gli altri. Sono le due del pomeriggio, mia moglie è andata dalla suocera con le due figlie e la piscina è già pronta colma d'acqua. Mi sistemo lo sdraio, prendo un the freddo e mi distendo al sole un'oretta prima di farmi un bel tuffo in piscina. Ah, mi stavo dimenticando la crema abbronzante, poi finisce che mi scotto e, con la pelle che mi ritrovo, divento simile un serpente. E' strano come, quando c'è un leggero venticello ed i raggi solari hanno più forza, si avverta meno il calore. Mi appisolo, sbircio il giardino tra le fessure delle palpebre semichiuse, sonnecchio, lascio filtrare sugli occhi spicchi di raggi di luce colorata. Scorgo un'ombra, ascolto il respiro regolare che mi accompagna nel dormiveglia. Apro maggiormente gli occhi e l'ombra si trasforma in un uomo seduto per terra ai margini del giardino, al sole. Lo guardo meglio, è uno straniero, uno di quelli che se ne vanno in giro a vendere cianfrusaglie. Si vede che sta soffrendo, tutto sudato e sporco, con una smorfia implorante stampata sul volto. “Ehi, senti, togliti da lì. Mettiti pure lì, all'ombra, e se hai sete prendi pure l'acqua della fontanella che vedi là, vicino a quel muretto”. Quello si alza e mi indica la borsa, so già dove vuol arrivare:”No. Non mi serve niente, anzi, se prendo qualcosa poi devo far discussioni con la moglie. Va bene così.” Quello si sistema vicino alla fontanella, apre il suo borsone, estrae una specie di pizzetta ed incomincia a mangiare. Prendo evado a farmi un tuffo in piscina. Oh, il refrigerio che si ha nell'acqua ed il senso di abbandono sono impagabili. Mi trastullo un po', che bello sguazzare come un bambino. Esco dalla piscina, m'è venuta voglia di un gelato, vado in casa e dal frigo ne prendo un paio, uno lo do a quel tizio là fuori. Esco e mi avvicino, quello se ne sta accovacciato all'ombra. “Senti, vuoi un gelato ?.Parli italiano ?”. Quel tizio sgrana due grandi occhi neri : “Io parlare un poco italiano, vuoi comprare ?.” Dicendo questo mi indica nuovamente la borsa.” Io non compero niente, dai prendi questo gelato che ti rinfresca un po'”

Mentre quello si scarta il cornetto io torno alla sdraio, accendo in compact e mi sparo un po' di rock mentre mi gusto il cornetto preferito, panna e nocciola.
Me ne sto un'oretta così, ascoltando musica e crogiolandomi al sole. Vedo quel tizio alzarsi e, cosa fa? “Oh, ma che fai, ti metti a pisciare lì, nel giardino, ma da dove vieni ?”
Quello, invece di smettere, continua ad insozzarmi il giardino.”Oh, ma fai apposta ?”. Mi alzo, lui si gira “Mi scappava, non tenere, scappare piscia”. Ma guarda tu cosa mi deve capitare :”Ma da dove vieni, sei un baluba, per fare queste cose. Dai pulisci lì, prendi la canna dell'acqua e pulisci, lascia le cose come le hai trovate, hai capito ?. Quello continua a guardarmi con quella faccia da ebete. “Spostati che prendo la canna dell'acqua, dai”. Quello si alza, con gesto di insofferenza mi lancia improperi nella sua lingua, il suo sguardo non era più così mansueto: “Tu non dire parole me. Tu non dire brutte cose me. Io fatto come casa mia, non fatto niente male,capito ?.”
Prendo la canna ed incomincio a pulire quell'angolo di giardino: “Cosa hai detto ?, non ho capito”
Lui indica il compact e mi fa segno che ha il volume troppo alto e non sente .Si avvicina “Chiudere questo ta.ta.ta”., emette le mani sul compact “Non musica, solo casino, non capire cosa dire “.
“Oh, non toccare le cose che non sono tue, e poi tu capisci quando vuoi tu. Questa è musica che piace a me e la ascolto tutte le volte che voglio, siete voi baluba che non la capite, non potete comprenderla”.Lo spingo lontano dal tavolino.”Che mi sporchi tutto “
“No, tu sei porco, tu anima cattiva, tu cattivo,tu dici parole cattive, tuo cuore non buono”
“Ma senti questi, questi straccioni, vengono qua a mangiarci addosso e poi ci fanno anche la predica. Andatevene a casa vostra,che nessuno vi ha invitato.”
Quello si avvicina minaccioso ed urla: “Oh, tu cattivo, tu smetti dire cose contro me “
Adesso mi sono veramente incavolato, non ci vedo più dal nervoso.
“Sei tu che devi toglierti dalle scatole, vai via perché altrimenti ti caccio a pedate, ti spacco quella testa di cavolo che ti trovi, e lavati un po che puzzi peggio di una capra”
Gli sparo un getto d'acqua addosso, oh, quello estrae un coltello e viene verso di me.
Lascio la canna e prendo il bastone e gli balzo addosso.
Ci avvinghiamo, riesco a colpirlo col punteruolo di ferro in testa, sento solo un forte dolore al petto.
Non sento dolore, sento solo il pensiero della moglie e vedo in un lampo il sorriso delle bambine, ciao piccole.

 Continua ................


 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

Ultimi commenti

Ultime visite al Blog

loriele2010psicologiaforenselicsi35pestrong_passiondinobarilipedro_lucapantaleoefrancatoniogurinlorenzoemanuetekilalE03lacey_munrocall.me.Ishmaelblack.whaleElemento.Scostante
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963