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« IL RITORNO CRONACHE DI UN SIGNORE GENTILE »

I RAMI DEGLI ASSESSORI

Post n°34 pubblicato il 04 Settembre 2008 da penelopekaulon

Questa volta, signori e signore, non è più l’assessore al ramo a preoccuparsi, o meglio, non solo lui. Il pericolo coinvolge un po’ tutti, sì, tutti i rami degli assessori sono in pericolo. Pericolo incendi. E, molto pragmaticamente, cosa pensano di fare? Anzi, ufficialmente è l’assessore Napoli che si espone in prima persona, stando a quanto scritto nell’articolo pubblicato da “Calabriaora” il 3 Settembre. Insomma, pensano di far presidiare questi rami dai soldati. Mioddio. I soldati avranno qualcosa di meglio da fare? E il cosiddetto corpo forestale dello Stato, a che serve? Be’, mi pare ovvio, il ramo presidiato dal soldato, fa un altro effetto. E’ tutta un trucco psicologico, questa caccia al piromane. Ma analizziamo la figura del piromane. Il piromane può avere due nature: nel primo caso, afflitto da disturbi di tipo mentale, nel momento in cui appicca il fuoco, trovarsi come ostacolo una guardia forestale o un soldato, non gli cambia la vita, lui ha come priorità assoluta quella di incendiare, è una cosa indispensabile; nel secondo caso, non si può parlare specificamente di piromane, ma più che altro di criminale comune assoldato da criminale non proprio comune e, come tutti immaginiamo, questo fidatissimo scagnozzo avrà ben pensato a come evitare il fallimento dell’impresa e calcolato tutto per evitare di farsi beccare, seppure beccato (cogliere il suddetto con le mani nel sacco è comunque un compito adatto a qualsiasi membro delle forze dell’ordine, non obbligatoriamente ad un membro dell’esercito), il fulcro della vicenda sta comunque nel fine più alto a cui questo incendio serviva, che dev’essere individuato, anche quest’incombenza non richiede, com’è facile supporre, una necessaria collaborazione da parte dell’esercito. E’ un processo logico così complicato da svolgere? Si tratta semplicemente di essere realisti. Affrontato l’argomento dal punto di vista logico, passiamo a quello pratico e più concreto.

Prevedere un incendio è difficile, se non impossibile. Non si può assolutamente “monitorare” un territorio come quello di Caulonia (se l’incendio del 5/6 Agosto avesse avuto i risvolti che il nostro sindaco presume, probabilmente ci saremmo levati di torno una bella gatta da pelare, visto che oltre un terzo del paese sarebbe andato distrutto! Bruciati gli alberi, bruciato il problema ) nella sua totalità, senza enormi difficoltà pratiche. Piantoniamo ciascun albero (e vi assicuro che ce ne sono)? Non si può. E’ una questione di educazione e di coscienza civica. Un coinvolgimento della cittadinanza in toto sarebbe l’ideale, sì auspicabile e meravigliosamente difficile da realizzare.

Mi permetterei di suggerire, a questo punto, una soluzione coraggiosa, per il nostro assessor dei rami. L’ispirazione mi è stata fornita dall’edotta citazione di Cavallo, che paragona l’odierno piromane, il cattivo della situazione, a Nerone. Prego, controllare come reagì Seneca, il saggio della situazione…

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Commenti al Post:
difensoredelcomune
difensoredelcomune il 24/09/08 alle 15:11 via WEB
W IL ROGO …. IN ATTESA CHE CULTURA SIA! Solo oggi leggo il caro e parentale messaggio N. 34 del 4.9.08 di PenelopeKaulon ed anche se di solito ho cose più interessanti da fare, trattandosi di commentatori giovani(…!?)che abbisognano di approfondimenti culturali, rispondo a “ i rami degli assessori”. Siete pronti a leggere? Ho una notizia favolosa da darvi: ora si è capito come debellare gli incendi!No, non è sensazionalismo: trovato il male,trovato il rimedio.Individuate, dopo studi approfonditi(sic!) le tipologie dei priromani, si è capito come bisogna agire:aspettare, aspettare….(all’infinito,forse),se no, che meridionali saremmo? Un’attesa legata ad una rivoluzione culturale, che appartiene più ala fantasia che alla speranza leggendo penelopeKaulon.Ma se la cultura è la risultanza di due fattori interagenti, quali le conoscenze e la predisposizione personale a farsi plasmare, entra in gioco un fattore genetico, sul quale – ahimè – non possiamo intervenire, ma solo fidarci della provvidenzialità della biologia che intervenga con una mutazione. Siamo figli della magna Grecia, e se ci gloriamo per le nostre origini nei vari settori della cultura, ricordiamoci, contestualmente, degli incendi descritti nella migliore epica, che fanno risalire alla memoria il nostro “focoso” passato. L’auspicato intervento dell’Esercito quale contributo alla prevenzione incendi, non è frutto di un gusto purtroppo, già appagato e soverchiato a causa delle rtristi vicende della nostra terra, ma riguarda solo la consapevolezza di un potenziamento delle risorse, insieme a qulle già operative, per una maggiore presidio del territorio….nell’attesa che cambi la cultura, per la quale è,forse purtroppo necessario, ancora un periodo non breve, senza correre il rischio che, nel frattempo,la nostra terra diventi un rogo . E’ desideroio di tutti che i rami non siano presidiati dai militari, bensì dagli uccelli, a ciò preposti da madre natura, prego: farsi cultura ornitologica(potrebbe tornare utile per altri impieghi!!) I vari Neroni rischiano di far sparire, oltre che i rami,anche gli uccelli, si consiglia, pertanto,di farne incetta, prima che diventino una specie rara, o ancor più introvabile, visti i gusti dell’epoca. Il povero Seneca non lo tirerei in causa, né con il fuoco, né con i rami:non c’entra! È vittima eroica di una supposta congiura politica che appartiene, per fortuna, ad altra storia.. Opportunamente si chieda venia al grande filosofo, addicendo come pretesto il caldo sciroccale di una tarda estate, che ha sbiadito la mente e i suoi colori, per la confusione relativa alle reminiscenze storico-filosofiche. Per quei frustrati che se la prendono con tutti nel commentare il messaggio non avendo di meglio da ricordare che le “prostitute”, rammento che l’assessore ai rami più che specialista nella più antica arte del mondo , vantando la sua origine araba, è solo specialista politico alla “sodomizzazione ” - pratica di cui il commentatore nè sa qualcosa avendogliela fatta più volte provare ….forse piacevolmente ? Franco Napoli
 
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