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LAPSUS. DOVE VIVE PENELOPE.

Post n°41 pubblicato il 25 Agosto 2009 da penelopekaulon

 

 Penelope è una quasi ventenne che vive in un paese presuntuoso dal quale si protegge mediante un guscio di noce.

Nel paese in cui vive Penelope i giornali e le istituzioni danno nomi strani alle iniziative che promuovono e incorrono spesso e volentieri in dolorosi equivoci.

Le istituzioni hanno organizzato dei volontari affinchè dessero una pulita e una mano di vernice in certi posti, non chiedetemi dove, e hanno dato un nome a questa iniziativa. L'hanno chiamata "Campo di lavoro", almeno così hanno detto i giornali e i giornalisti. Penelope si protegge mediante un guscio di noce.

I volontari in questione sono in grossa percentuale stranieri* a cui vengono offerti, se non altro, vitto e alloggio.

*Straniero: per straniero s'intende un soggetto umano che abbia in dotazione non dalla natura che lo caratterizza, ma dalle entità astratte che lo riconoscono, i seguenti attributi:

- provenire da un posto che non faccia parte dell'Unione Europea (ecco perchè l'amministrazione comunale non ha ritenuto opportuno impiegare alcuni dei tanti rumeni che vivono qui e sono costretti, non essendo assistiti da alcuno e non rientrando in alcun progetto di accoglienza, per necessità, a fare i lavori più faticosi per ricevere come compenso una miseria, dando loro l'opportunità di lavorare in condizioni sicure e dignitose e di essere adeguatamente retribuiti);

- provenire da un posto che non sia il Marocco (ecco perchè l'amministrazione comunale non ha ritenuto opportuno impiegare alcuni dei tanti marocchini che vivono qui da parecchi anni e sono contretti non essendo assistiti da alcuno e non rientrando in alcun progetto di accoglienza, per necessità, a fare i lavori più faticosi per ricevere come compenso una miseria, dando loro l'opportunità di lavorare in condizioni sicure e dignitose e di essere adeguatamente retribuiti);

- dare una mezza idea di radical- chic, magari con un pizzico di esotismo, non so se mi spiego;

- sorridere alle telecamere e alle macchine fotografiche, o meglio, essere in grado di dimostrare di esistere (la gente poco interessante, quella silenziosa, non fa per noi) e, possibilmente, saper cantare.

Le istituzioni non sono corrette e Penelope è dunque costretta a ricostruire da sè le regole del vivere civile. Le istituzioni hanno appiccicato degli antiestetici manifestini di colore nero con delle macchie giallo senape a ridosso o, spesse volte, proprio sopra, alcuni manifesti dalla parvenza più gradevole, blu, con la luna. Penelope ricorda con piacere quei manifesti blu, le sono noti, li ha visti per una decina d'anni di seguito: sono quelli neri, che non riconosce. Ricorda: Tarantella Power, l'evento che si pubblicizza sui manifesti blu, con la luna, e che avrà luogo a Badolato, è alla sua decima edizione, mentre il Kaulonia Taranta Festival è solo alla sua seconda edizione. La prima edizione del Kaulonia Taranta Festival, vale a dire quella dell'anno scorso, è stata messa su con i soldi che erano stati destinati ad un progetto preciso che l'ARPA, l'associazione che ha allevato la Tarantella e che continua ad allevarla, pur avendole cambiato residenza, aveva presentato a chi doveva sborsarli. Il comune, di fatto, ha chiesto e ottenuto dei fondi per il lavoro dell'ARPA, non per quello di Eugenio Bennato. Penelope si protegge mediante un guscio di noce, poi, per sicurezza, scappa a Badolato. Non ne vuole a che sapere di un Festival in cui si usa la K per scrivere Caulonia, laddove la K allude ad un potenziale legame con la Magna Grecia di cui non interessa niente a nessuno. E nemmeno di un Festival dell'autocelebrazione, in cui si spende, a quanto pare, una cifra vertiginosa, cinque volte quella che è servita all'ARPA per organizzare Tarantella Power.

Penelope, bigotta e sbigottita, si sofferma ancora a riflettere sulle interessanti scelte di parole. Tarantella. Musica etnica. Gente. L'ultima serata di Tarantella Power prevede un concerto dell'Orchestra Popolare Calabrese con Piero Pelù.  L'ultima serata del Kaulonia Taranta Festival prevede Taranta Opera, una consacrazione della Tarantella alla musica classica. Megalomane, se non addirittura soporifero.

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Data di creazione: 27/05/2007
 

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