Creato da Agua.y.Pigmento il 12/03/2007

pianetaMARTE

Planimetria dell' arte

 

 

Post N° 14

Post n°14 pubblicato il 12 Settembre 2007 da Agua.y.Pigmento

"Per sempre diversi, inversi, avversi e perversi".

Recita così la locandina delle feste Pervert all'Hollywood di Milano.

Punto di riferimento per gli amanti del genere sado-maso e fetish.

Si entra solo in abbigliamento di tendenza "Stictly dress code",

ovvero vestiti di lattice, gomma, puntali, cinture borchiate,

tacchi a spillo, pircing.

Protagonisti fissi dei mercoledì sera trasgressivi "artisti" internazionali:

Demask da Amsterdam, Marcelo la vacca assassina da Ibiza,

Murray e Vern da Londra.

Si respira una creatività NICHILISTA , rabbiosa, che strappa e riduce

abiti e ideologie, divorando gli occhi di immagini virtuali,

plastiche.

Donne e uomini molto più vicini ad essere mutanti o cyborg. 

La nascita di questo "stile artistico"  si colloca sulle strade pericolose

della metropoli: " Il punk couture" con tutta la forza trasgressiva

dei giovani ribelli che popolano i sobborghi di metropoli come

Londra,Parigi,NewYork e della stessa Italia mammona, dove comunque

l'atmosfera è più soft.

Il senso di questo movimento è da vedersi nell'assorbimento della

totale anarchia e bisogno trasgressivo, da parte di larghe fasce

generazionali, che entrano in osmosi con queste manifestazioni

per alienarsi contro il senso comune, distruggendo.

Eretici, sanculotti, dadaisti contemporanei armati di nuovi simboli e

feticci, che tentano di estraniarsi dai canoni sociali usano questa

"finta trasgressione" diventata più moda che vera e propri avversione.

Generazioni incatenate, dietro clichè mercenari.

 
 
 

Post N° 13

Post n°13 pubblicato il 11 Settembre 2007 da Agua.y.Pigmento

"La storia futura non produrrà più rovine.

 Non ne ha il tempo" (Marc Augé, "Le temps en ruines")

La poesia opera delle diagnosi compiendo confronti.

Ne trae conseguenze di giudizio,

componendo metafore espressive efficaci, quando vi riesce,

capaci di incidere il corso degli eventi.

"The Ground Zero" come "il muro Occidentale o del pianto",

come viene chiamato a Gerusalemme

il muro residuo del tempio di Salomone.

Il muro e' un luogo di transito,

dove gli Israeliti sostengono che "Dio" ascolti.

Laicamente intendendo e' il luogo del valore.

Vi cresce anche una pianta,

segno di vita, interrotta ma viva:

nei ricordi,

nelle pietre mute e deflorate,

nelle vite spezzate ma pulsanti di innocenza.

Un muro fatto di identita' incenerite ed ammassate,

in una costruzione invisibile che si regge in piedi da sola.

Un luogo di consapevolezza,

dove la "terra", nonostante cemento e anni

ancora vomita sangue.

 
 
 

Post N° 12

Post n°12 pubblicato il 09 Settembre 2007 da Agua.y.Pigmento

La cultura spazzatura e' gia' ricca di una sua letteratura,

in vendita sotto forma di riviste, videocassette e fanzine.

La Fanzine, contrazione underground di fan-magazine,

e' vera e propria spazzatura editoriale che nn si trova in edicola.

Il pubblico "Trash" evita il libro per evitare la fatica di leggere.

Contemporaneamente  mancando la domanda,

 manca anche l'offerta di "best seller" spazzatura.

Purtroppo i critici non la pensano allo stesso modo,

distruggendo con le loro zampacce rozze scrittori piu' o meno dotati,

inseguendo il miraggio di diventare recensore ufficiale dell'Espresso.

Così ecco che tutti i romanzi d'amore vengono definiti Trash,

da questi "intellettuali" che non li hanno mai letti.

L'osservatore sensibile invece, mettendo ben a fuoco la vista,

scopre che "Liala" era assolutamente originale, mentre invece

"Luciana Peverelli" che ha sempre tentato di imitarla,

era la vera esponente "spazzatura" di questo genere.

Allo stesso modo gli "aulici" si comportano

con i romanzi gialli di fantascienza;

la narrativa per ragazzi; i ricettari o i galatei;

 le raccolte di poesie o aforismi.

Procedendo solo ispirati per ripartizioni in scrittori che soffrono,

e scrittori che non soffrono,

i "criti-kitsch" non distinguono mai l'iniziatore dall'emulatore,

per cui ci appare una visione stravolta e poco obbiettiva,

in cui la Lambertucci rincorre Messaguè

 e i giallisti italiani

 cercano di fotografare il quartiere milanese del Giambellino,

come fosse il Bronx.

PURO o forse NO_SENSE?

 
 
 

Post N° 11

Post n°11 pubblicato il 04 Maggio 2007 da Agua.y.Pigmento

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Sei per la visione materialistica dell'esistenza?

Noi viviamo in un tempo privo  di fondamenta.

Come potenziamento discorsivo di tale affermazione

utilizzerei il linguaggio dell'arte,

che accetta la continuità del quotidiano attraverso il linguaggio

della vetrina.

Prima del grande Wharol, l'antenato nobile resta Baudelaire,

che nei suoi "scritti sull'arte" consacra i caratteri dell'indifferenza

e dell'equivalenza della merce.

Gli artisti tentano perlopiu' di stupire.

Il desiderio di stupire ed essere meravigliati e' legittimo.

Poe scrive :"E' una gioia meravigliare, e' una gioia sognare".

Dal momento che il bello e' stupefacente,

sarebbe logico supporre

che cio' che e' stupefacente  sia esclusivamente bello.

Ma non e' necessariamente cosi',

poichè x "bello" troviamo un concetto in continua evoluzione

e dalle caretteristiche decisamente singolari.

L'arte si mercifica,

si immola ai vigenti canoni estetici,

si inserisce sempre piu' rapidamente nella via del progresso,

e per progresso intendo

la diminuzione progressiva dell'anima

e la dominazione progressiva della materia.

Credo che l'esigenza mondiale,

sia una rivoluzione anti-materialista.

Intendo dire che abbiamo bisogno d'una rivoluzione

che ci porti a superare

il modo inautentico di trattare le cose.

 
 
 

Post N° 10

Post n°10 pubblicato il 26 Aprile 2007 da Agua.y.Pigmento

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G. Capoano

Cos'è la pittura?

"Parlami. -Scrive Thomas Eliot in la terra desolata- Perche' non parli mai?

Parla. A cosa stai pensando. A cosa?... Cos'è quel fruscio? Il vento sotto la porta.

Che sta facendo il vento?"

La pittura e' un fruscio di vento e aria,

acqua e polvere,

colore che si stende e diventa luce.

Una luce che si dipana su frammenti di vita  per rendere

visibili le cose di ogni giorno.

Alla domanda che sta facendo il vento Eliot rispondeva:

"Niente, ancora niente. E non sai niente? Non ricordi niente?"

In pittura il vento e' luce che abita fra noi,

nelle curve dei nostri gesti,

nelle architetture delle nostre emozioni,

negli atti della vita,

nelle attese del futuro,

nella memoria del tempo.

"Ricordo -scrive ancora Eliot- quelle sono le perle che furono i suoi occhi"

La pittura e' una perla donata ai nostri occhi per vedere ancora,

per guardare il mondo con stupore.

 
 
 

THE BLOG TRANSLETER

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Robert Mapplethorpe,

il fotografo americano

morto prematuramente di Aids nel 1989,

che suscitò scalpore!

"POCHI RIESCONO A VEDERE ARTE IN UN NUDO

I PIU' CI VEDONO TRASGRESSIONI E OSCENITA'"

Accusato di pornografia e induzione all'oscenità,

 durante la sua mostra

 The Perfect Moment

 nel 1990 a Cincinnati

- che esponeva sette ritratti sadomaso –

dovette affrontare un processo

 contro gli istituti ufficiali e religiosi.

Oggi l'eco dei suoi scandali

 non si è ancora placato

"L'INQUISIZIONE ESISTE ANCORA"

 

 

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