sadiki cafe

domani.

ci sposiamo [in modo simbolico]?
e se ti fossi fermato alle prime due parole io sicuramente sarei andata a sbattere da qualche parte. o sarei rimasta ferma immobile al semaforo verde di porta saragozza.
e le macchine dietro avrebbero iniziato a suonare e io me ne sarei fregata.
ci sposiamo [in modo simbolico]?
“con il post-it?”
come meredith e derek. come in quel video che ho postato.
“pensa a guidare adesso”
ed io come faccio a guidare con fegato cuore reni e polmoni scombussolati. che secondo me quando si è felici -tanto- gli organi si scambiano di posto. che si crea talmente tanto casino dentro, che davvero non sai più dov'è che ti batte il cuore. io come faccio a guidare così?
e nel momento che ci fermiamo sono le gambe a non reggere più.
“devo chiedertelo in ginocchio?”
è strano poi come quel pezzettino di strada mi porterà il sorriso tutte le volte. quell'angolo di strada vicino all'autolavaggio. allo stadio. all'ufficio. vicino persino al cimitero. è così che ci si innamora delle cose stupide.
poi ci prendiamo una birra e una pepsi con il limone e penso che sia bello così.
quindi riassumendo, mi sposo, in modo simbolico che ancora non so come, ma mi sposo.

come parlo di te.

usciti dal baraccano fino in piazza santo stefano ti ho guardato in tutte quelle volte che ti sei voltato.
da quando quella ragazza ha salutato alessandro e mentre si allontanava mi hai detto “lei è la mia ex”.
e io non l'ho vista. e se l'avessi saputo prima avrei guardato tutto di lei. i capelli, lo sguardo, la bocca. persino il sedere. sarei andata alla ricerca di un difetto in quel coprispalle nero che indossava, nella maglia bianca. nella tonalità della voce.
brutto argomento le ex. proprio orribile. ho cercato sempre di evitare. e così ho fatto anche sabato sera.
provo gelosia anche verso quelle persone che ti hanno trattato male. che ti hanno lasciato e ti han fatto percorrere con l'amaro in bocca mezza bologna su una bmx senza freni. e quando prima di addormentarci mi dici che ti è piaciuto il fatto che non mi sia infastidita nel dirmi chi era lei io non rispondo e chiudo gli occhi. e ti vedo anche in mezzo al nero della stanza. vedo il tuo braccio che mi stringe mentre ti volti a cercare.
ed io forse al posto tuo avrei fatto la stessa cosa. anch'io mi volto ancora alla rotonda dell'expert. nonostante il tempo passato, ci sono quei tratti di strada e fermate di autobus dove mi volto ancora indietro. ma forse ormai è diventata più abitudine che ricerca.
ma spero che la vita sia un po' come nei film dove i buoni vincono sempre. dove io, che del male penso di non avertene mai fatto, vinco te. dove nonostante tutto, alla fine, le parole e le promesse vengono mantenute e non esistono corse in bici, gelosie o ragazze con tre cm di matita nera sotto gli occhi che ti spappolano il fegato.

beloved.one

non so più scrivere. o meglio non faccio in tempo ad arrivare davanti al pc che tutto quello che avevo per la testa scompare! e mi ritrovo qui davanti a questo schermo bianco senza sapere che dire. eppure minuti fa è come se sentissi l'urgenza di buttare giù qualcosa. fretta di dire delle robe che forse se non ci son più vuol dire che tanto importanti non erano.

non riesco più ad andare a letto presto e ogni vibrazione del telefono spero sia un bacio e una buonanotte. e la cosa bella è che se durante la notte il mio telefono emette segnali di vita sei sempre tu. e così mi chiedo tu dove te ne sei andato in tutto questo tempo senza di me.

penso che molto probabilmente non riuscirò mai a farti una vera e propria sorpresa. di quelle che quando apri fai 'oooh'. l'unica volta che non ci hai preso è stato quando insieme ad una maglietta ho messo un gratta e vinci e un biglietto urbano dell'autobus che chiedeva esplicitamente "posa il culo sul 99 e vieni a trovarmi/salvarmi".
perchè l'altra sera ti sentivo mentre parlavi di lanci con il paracadute. che sarebbe stato bello come regalo di laurea. e forse quando succederà non ci crederai mai che è da mesi che è quello che vorrei fare. e poi dentro mi dico "pazienza, ho una vita per stupirti"

sempre e per sempre

e io non ti amo come se fossi un organo vitale. perchè sai d'amore non si muore e che io sappia nessuno ne è mai morto.
ti amo come se fossi una mia gamba. che senza sopravvivo. le belle giornate di sole come oggi le vedrei ugualmente ma il viverle sarebbe diverso. senza di te sorriderei meno e le cose che faccio non sarebbero le stesse di adesso.
l'amore ti cambia. quello vero ti migliora. e io quando mi guardo allo specchio vedo una persona che piano sta crescendo e sta ottenendo le cose che ha sempre voluto e sognato. perchè spesso, sai, mi dico che io a te ti ho sempre cercato.
ogni tanto quello che è successo ci fa venire gli occhi lucidi, e non so te, ma io le lacrime le trattengo dentro con la forza. poi a casa mi metto a rileggere quei vecchi messaggi. lo faccio e non lo so il perchè ma ne sento il bisogno. come sento il bisogno di sentirmi dire quella parola.

sempre.

mi incoraggia, mi da la forza e la pazienza.
perchè io la mia vita non vedo l'ora di cominciarla con te.
aspetto. tra un gelato al pistacchio e una custodia dell'ipod. aspetto te, che sei l'unica cosa per cui vale ogni gesto che faccio.

pił che cercare, voglio vivere quello che mi capita.

perché se un sentimento non lo sfoghi poi vengono i brufoli. o un ictus.
perchè, io, adesso, che ho quel biglietto e quel nome potrei fare quello che non ho fatto quella mattina. potrei dirti in faccia che donne come te mi vergogno si possano chiamare tali. potrei darti quel pugno molto più forte e farti male. voglio farti male. 
ma non faccio nulla. non trovo neppure la forza per alzare una piuma.
distrutta e sconfitta. debole e indifesa.
mi butto sul lavoro. affondo la testa in altri pensieri
tradita per la seconda volta. bugie. 
aggiungere particolari e avvenimenti a situazioni perdonate, come a voler apparire più pulito. perchè?
mando giù. perchè so che smetterà di far male diventando semplice fastidio. graffi con sangue che scorre. perchè qui sotto c'è qualcosa. sottopelle tu non vedi quello che c'è. manco te lo sei mai chiesto forse. perchè eri impegnato a cercare altrove. e non solo da un mese o da chissà quanto tempo. da sempre. 

ma in fondo mi è sempre mancato un pezzetto per essere felice!