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Pdl, per Alfano Schifani ha ragione, domani ufficio presidenza

ROMA (Reuters) - Il segretario del Pdl Angelino Alfano concorda con il presidente del Senato, Renato Schifani, che ha invitato il partito a non perseguire un "grillismo di imitazione" facendo anche autocritica sugli errori dell'ultimo governo di Silvio Berlusconi. Perciò è stata convocata per domani una riunione dell'ufficio di presidenza per esaminare la situazione.

"Le parole di Schifani sono serie, forti e talvolta dolorose, ma vere. Occorrer agire - e subito - ed anche per questo abbiamo convocato domattina l'ufficio di presidenza del Pdl", dice Alfano in una nota.

In una lettera a Il Foglio Schifani dice che la credibilit all'estero dell'ultimo governo di centro destra è precipitata di giorno in giorno perché "Berlusconi sosteneva una linea e il ministro [Giulio] Tremonti l'esatto contrario; e va detto anche che la rottura con Gianfranco Fini segnò un punto di debolezza della coalizione e che la campagna condotta dai giornali di area sulla casa di Montecarlo ha finito per trasformare un contrasto politico in una frattura irreversibile".

"Occorre sapere che cosa dire. Occorre, insomma, una linea politica che ci dica quantomeno se è strategicamente preferibile contrastare Grillo con un grillismo d'imitazione o se non sia invece il caso di attestarsi su una linea di responsabilit che eviti al Paese di precipitare nel dissesto di bilancio e alla politica di trascinarci in una ingovernabilit simile a quella che si è determinata in Grecia con la frantumazione dei partiti", continua Schifani nella lettera.

"Sono convinto, se mi è consentita una sottilineatura, che il grillismo ci porterebbe dritti all'isolamento e che la conseguente incapacit di riaggregare il blocco moderato sarebbe un danno enorme per la politica e, più in generale, per la democrazia di questa amatissima Italia. Da qui la mia richiesta di una urgente e ineludibile operazione verit ", aggiunge il presidente del Senato.

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Calcio: partita Genoa-Siena, sono 18 gli indagati per reati piu' gravi

Genova, 6 giu. - (Adnkronos) - Sale a 18 il numero dei tifosi del Genoa indagati per i reati piu' gravi commessi durante la partita di calcio Genoa - Siena nello stadio genovese di Marassi il 22 aprile scorso. A causa delle intemperanze di alcuni tifosi la partita era stata sospesa per tre quarti d'ora e i giocatori del Genoa erano stati costretti a levarsi la maglietta.

I diciotto sono accusati di vari reati, come violenza privata, minacce, danneggiamento, violazione della legge sulla sicurezza negli stadi per avere scavalcato le barriere protettive e divisorie, lancio di oggetti pericolosi. I tifosi colpiti da daspo (divieto di andare allo stadio) per i disordini di Genoa Siena sono circa 110.

Tv, Corte europea condanna Italia a pagare 10 mln a Europa 7

MILANO (Reuters) - La Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato l'Italia per non avere concesso per circa un decennio le frequenze al canale tv Europa 7, riconoscendo al suo rappresentante legale Francescantonio Di Stefano 10 milioni di euro per danni materiali e morali.

"In particolare la corte ha rilevato che le leggi in vigore al tempo mancavano di chiarezza e precisione [...]. La Corte ha concluso che le autorit italiane non sono riuscite a mettere in atto una legislazione e un contesto amministrativo adeguati a consentire un effettivo pluralismo mediatico", si legge in una nota pubblicata sul sito del tribunale.

Europa 7, pur avendo ottenuto nel 1998 una concessione televisiva, non ha mai potuto trasmettere perché le frequenze necessarie sono sempre state utilizzate da Rete 4, la terza rete del gruppo Mediaset, di propriet della famiglia dell'ex-presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. - Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia