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Messaggi di Maggio 2016
Post n°354 pubblicato il 29 Maggio 2016 da tombeurdefemme2010
Maggio. Stessa casa, stessa cena, sei mesi dopo, sembra che il tempo si sia fermato. Ma le parole non sono un ricordo, sono il presente, un pensiero vivo, ora piú che mai, incapaci di invecchiare e di seguire le occasioni del momento… Amore mio sono le 23:56 e sono solo in questa casa forse troppo grande per una persona sola. Ho fatto una doccia veloce, ho indossato il pigiama, infilato le cuffiette e acceso il lettore mp3 per entrare in atmosfera. Scorrono le prime note di “ I believe I can fly” e mi prende un senso di vuoto…poi mi balena un idea. Prendo il portatile, mi sdraio sul letto mentre la musica continua a scorrere. Apro il foglio bianco di word sulla metà sinistra dello schermo e comincio a cercare nella cartella foto la tua immagine sorridente, finalmente la trovo e la sistemo in modo da poter fissare quegli occhi che mi fanno perdere ogni ragione. Ora sono pronto per far volare i miei pensieri sopra le note della musica…Di colpo il tempo cessa di esistere, provo, inutilmente a scrivere. Nulla. Le dita non riescono a trattenere il gigantesco vortice di emozioni che la musica e il tuo sguardo rinnovano ogni istante dentro di me. Mi sento impotente. Milioni di pensieri mi riempiono la testa e non riesco a mettere insieme due righe. La musica, come un disco rotto continua a ripetere la stessa canzone senza stancarmi. Distrattamente mi accorgo che il tempo passa, che non ho più voglia di provare a fermare i miei pensieri. E’ l’una e mezza passata e sono stanco di non riuscire a scrivere. Adesso voglio assaporare in silenzio le emozioni che mi assalgono quando fisso i tuoi occhi, voglio riuscire a sentire il suono dei nostri pensieri che si cercano, che si incontrano. A tra poco Amore mio bellissimo…quattro anni. Siamo cambiati, il mondo é cambiato mentre tutto dentro il mio cuore é rimasto uguale. Sono passate le due dopo mezzanotte, lentamente, richiudo il portatile per poter sentire i tuoi pensieri, e mentre mi abbandono, mi accorgo della novità. Ora più che mai riesco a comprendere quanto tu sia importante per me… …ed è meraviglioso!
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Post n°353 pubblicato il 19 Maggio 2016 da tombeurdefemme2010
Abbracciami ancora, appena apri gli occhi al mattino, e prima di chiuderli la sera,
Abbracciami quando mi sentirò perso e distante, quando non posso sentire il profumo della tua pelle.
Abbracciami ogni volta che non possiamo stare insieme, fallo con la mente, io lo sentirò.
Abbracciami dopo ogni risata che rallegrerà la tua vita e dopo ogni pianto che la rabbuierà.
Abbracciami fino a farmi male, fino a farmi sentire il battito del tuo cuore, che unirò al mio.
Abbracciami sempre.
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Post n°352 pubblicato il 09 Maggio 2016 da tombeurdefemme2010
E’ notte sono circa le due e tu dormi , e io ti osservo e penso che nell’oscurità ognuno appare per quello che è. E’ notte, un corpo stanco che dorme, ignora che il mondo continua a girare, il cuore continua a battere e il sangue a scorrere nelle vene. Forse sogni. Tutti sogniamo, ma chissà perchè della maggior parte di quei sogni non rimane memoria. Mi viene da pensare che è come se quella notte tu non abbia neppure vissuto, come se tu fossi scomparso per una notte intera da questo mondo, e poi, appena spunta l’alba, ti ritrovi qui e non sai nemmeno perché. Tutto quello che si dice sull’amore è vero: che ti strappa il cuore, che ti fa soffrire, piangere, che ti uccide lentamente, a volte. Ma c’è ancora qualcosa che non è stata detta: anche se tutto ciò fosse vero, l’amore rimane l’unica cosa che dà un senso alla tua vita. Ci si può perdere negli occhi di un’amico, si può desiderare molto l’abbraccio di una madre un giorno in cui tutto sembra andare storto, si può perfino provare simpatia per una sconosciuta che passa sotto la nostra finestra . Ma nessuno passerebbe la notte sveglio a guardare un’amico o la propria madre o sorella dormire, sapendo che il giorno dopo non è nemmeno domenica, ma che come ogni altro giorno della settimana ci si deve svegliare presto e andare a lavoro. Diresti che sono pazzo… si, di te amore mio. Ecco, il trucco è questo. Trovare qualcuno per cui sei capace di fare le cose più impensabili, e quelle più dolci, quegli occhi in cui potresti perderti; quegli occhi che riconosceresti anche se ti ponessero in un’immensa piazza di fronte a migliaia di donne scelte uguali alla tua donna al tuo amore, e io, tra quelle migliaia di donne punterei il dito verso di te e direi eccoti qui amore. Non c’è nessuna magia, l’amore forse è uno dei meccanismi che ha messo appunto l’evoluzione, forse è un gioco, ma nessuno può dire che non esiste… Se così non fosse, io starei qui, steso accanto a te nell’ombra, perdendo inutilmente il mio sonno, la vita non avrebbe senso e per quel che mi riguarda potrebbe anche terminare qui, senza di te, domani, oppure oggi stesso. Nell’istante in cui ti scrivo il mio cuore potrebbe cessare di battere… Non resteremo per sempre sulla Terra, un giorno i nostri corpi saranno cenere, e non sarà mai abbastanza il tempo per amarci… Anche questa notte, come le altre, noi la trascorriamo in quel mondo dove non c’è memoria… Amiamoci quanto basta, ma non amiamoci troppo così faremo in modo che non sia mai abbastanza…
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Post n°351 pubblicato il 07 Maggio 2016 da tombeurdefemme2010
Gli amanti sono come equilibristi. Procedono, ondeggiando, su un cavo sottile rischiando, ad ogni passo, di cadere nel vuoto. Continuano ad andare avanti speranzosi senza avere mai la certezza della terra sotto i piedi. Basta un nulla, un fatale inciampo ed ecco smarrito l’equilibrio. La fatale consacrazione del fallimento. Non resta altro che il ricordo nel dormiente cerimoniale della Solitudine. L’Estate rimane nascosta dietro le fioriture di ginestre, mentre la terra muta giace sventrata dagli aratri e spogliata della sua chioma più bella. |
Post n°350 pubblicato il 04 Maggio 2016 da tombeurdefemme2010
Se non ci sei, ti creo dal nulla. Cerco di colmare la tua assenza. E’ una cosa molto difficile, ma io ci provo. I miei dipinti, per la maggior parte, sono sempre stati caratterizzati da figure femminili. Ma mai ho provato a trasferire la sagoma del tuo corpo, i contorni del tuo viso in una tela. Devo rimediare: Traccio con la matita sulla tela uno schizzo, una forma intrisa di energia, che vada oltre la resistenza e la lontananza, per instaurare un nuovo, vivo e sublime sentimento d’amore. Cerco di richiamare nei miei occhi la tua immagine che amo più di ogni cosa. Passo le dita sulle prime linee tracciate sulla tela. Ho come l’impressione di sfiorarti. Sento l’emozione salirmi dentro come un fiume in piena; Provo il desiderio di immergermi nella tela. La mia mano stringe la matita, ti lasci modellare con una sorta di tenerezza mai provata: ricompongo il tuo corpo sfiorato e sognato. Voglio la mia regina e provo e riprovo ed ecco che appare, finalmente, la sembianza desiderata; prima nella visione della mia coscienza, poi nella sostanza, per diventare parte inseparabile di me. Cerco un contatto accessibile, solo per me. Cerco te perché non posso e non voglio dimenticarti. Non importa la dimensione, potrei anche crearti a grandezza naturale o renderti invisibile, l’importante è poterti abbracciare con lo sguardo anche da lontano. Ora ho finito; sei così incredibilmente seducente ai miei occhi che sembri viva. Forse la tua pelle di luna non è ancora perfettamente lucida, ma la tua bellezza è così pura che cancella ogni mio dubbio. Sei la mia opera, mi appartieni per sempre. O forse no; i nostri corpi senza volto e senza nome svaniranno nei fondali della memoria? Ma io non mi arrendo. Se non ci sei, ti creo dal nulla.
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