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HALLOWEEN

Post n°90 pubblicato il 29 Ottobre 2008 da Spatakkio


Il 31 di Ottobre è ormai alle porte, 
perciò ho deciso di raccogliere qualche notizia sulla famosa festa di
Halloween. Francamente non pensavo di imparare qualcosa di nuovo, ma
internet aveva in serbo per me gradite sorprese.
Innanzi
tutto bisogna sorprendentemente sfatare il mito che Halloween sia una
festività americana; si tratta, infatti, di una celebrazione che ha
radici europee con importanti richiami alla tradizione cattolica.Per
cominciare, posso dirvi che il nome Halloween (in Irlandese Hallow
E’en), deriva dalla forma contratta di
All Hallows' Even, dove Hallow è la parola arcaica inglese che significa Santo; quindi la vigilia di Tutti i Santi (Ognissanti, invece, in inglese è All Hallows’ Day).
La
festa ha origini antichissime: viene fatta risalire a quando le
popolazioni tribali usavano dividere l'anno in due parti in base alla
transumanza del bestiame. Tra i popoli che celebravano questa
ricorrenza si ricordano i Celti. Essi erano in prevalenza pastori, a
differenza di altre culture europee, come quelle del bacino del
Mediterraneo. I ritmi della loro vita erano, dunque, scanditi dai tempi
che l'allevamento del bestiame imponeva, tempi diversi da quelli dei
campi. Alla fine della stagione estiva, i pastori riportavano a valle
le loro greggi, per prepararsi all'arrivo dell'inverno e all’inizio del
nuovo anno. Per i Celti, infatti, l'anno nuovo non cominciava il 1°
gennaio come per noi oggi, bensì il 1° novembre,
quando terminava ufficialmente la stagione calda ed iniziava la
stagione delle tenebre e del freddo. Il passaggio dall'estate
all'inverno e dal vecchio al nuovo anno veniva celebrato con lunghi
festeggiamenti chiamati Samhain:
in quel periodo dell’anno i frutti dei campi erano assicurati, il
bestiame era stato ben nutrito dell'aria fresca e dei pascoli dei monti
e le scorte per l'inverno erano state preparate. La comunità, quindi,
poteva riposarsi e ringraziare gli Dei per la loro generosità.
Lo
Samhain, inoltre, serviva ad esorcizzare l'arrivo dell'inverno e dei
suoi pericoli. Non stupisce perciò che il tema principale della
festività fosse la morte: durante la stagione invernale la vita sembra
tacere, mentre in realtà si rinnova sottoterra, dove tradizionalmente,
tra l'altro, riposano i morti.
I Celti credevano che alla vigilia di ogni nuovo anno, cioè il 31 ottobre,
Samhain chiamasse a sé tutti gli spiriti dei morti, che ritornavano
sulla terra per impossessarsi del corpo dei vivi, per questo nei
villaggi venivano spenti tutti i focolari domestici per tenere lontani
gli spiriti. Questo costituiva un vero e proprio rito che coinvolgeva
tutta la popolazione e consisteva nello spegnere il Fuoco Sacro
sull'altare e tutti i focolari domestici, per poi riaccendere il
mattino seguente un nuovo fuoco,simbolo dell'inizio del nuovo anno, con
legna raccolta casa per casa dai bambini. Si narra inoltre che, in
questa notte, le Fate e gli Elfi erano soliti fare alcuni “scherzetti” agli umani, portandoli a perdersi nelle Colline delle Fate,
dove rimanevano intrappolati per sempre. I Celti quindi, per
guadagnarsi il favore di queste creature magiche, erano soliti offrire
del cibo o latte che veniva lasciato sui gradini delle loro case
(questa è l’antichissima origine del Trick or Treat – Dolcetto o Scherzetto).
Le
moderne maschere raffiguranti creature spettrali e tenebrose derivano
probabilmente dall'usanza dei Celti di travestirsi, nella notte del 31
ottobre, con pelli di animali uccisi per spaventare gli spiriti. Così
mascherati tornavano al loro villaggio illuminandosi il cammino con
lanterne costituite da rape intagliate e riempite con le braci del
Fuoco Sacro (vedi
Jack O'Lantern). I colori tipici di queste celebrazioni, rimasti in voga per secoli e utilizzati anche oggi ad Halloween, erano l'arancio e il nero; l'arancio per ricordare la mietitura e la fine dell'estate, e il nero per simboleggiare l'arrivo della stagione delle tenebre.Quando,
attraverso le conquiste romane, Cristiani e Celti vennero a contatto,
queste tradizioni, sebbene bizzarre e del tutto incompatibili con il
Cristianesimo, non scomparvero e resistettero anche ai tentativi di
diversi papi di estirparle. Tra i provvedimenti messi in atto dalla
Chiesa Cattolica per estirpare questi riti è sicuramente importante
quello di Papa Gregorio che nell'835 spostò la festa di
Tutti i Santi dal
13 maggio al 1 novembre; ma tale fu la resistenza della cultura
popolare che nel X secolo la Chiesa aggiunse una nuova festa: il 2
novembre,
Giorno dei Morti, in memoria delle anime dei defunti i loro cari si mascheravano da angeli e diavoli e accendevano un grande falò.
Di epoca cristiana è anche la rielaborazione di Dolcetto o Scherzetto in una versione molto simile a quella in cui lo conosciamo oggi. Nell’Europa del IX secolo d.C.  tale rito veniva chiamato dagli Inglesi souling, ovvero "elemosina di anime". A quell'epoca il 2 novembre i Cristiani vagavano di villaggio in villaggio chiedendo in elemosina del “pane dell'anima”,
un dolce di forma quadrata guarnito con uva passa, in cambio della
promessa di pregare per le anime dei defunti. Più "dolci dell'anima"
una persona riceveva, più preghiere questa persona prometteva di
recitare per i defunti della famiglia che aveva donato il pane.Come
questa festa europea sia sbarcata in America è storia relativamente
recente. Verso la metà del XIX secolo, l'Irlanda fu investita da una
terribile
carestia,
ancor oggi ricordata con grande partecipazione dagli irlandesi. In quel
periodo per sfuggire alla povertà, molte persone decisero di
abbandonare l'isola e di tentar fortuna negli Stati Uniti,
dove crearono, come molte altre nazionalità, una forte comunità.
All'interno di essa venivano mantenute vive le tradizioni ed i costumi
della loro patria, e tra di essi il 31 Ottobre veniva celebrato
Halloween. Ben presto, questa usanza si diffuse in tutto il popolo
americano, diventando quasi una festa nazionale.Questo breve racconto sulle origini della festa di Halloween
finisce qui: non mi resta che augurare a quelli di voi che si
travestiranno una divertentissima serata (e attenti agli spiriti)!

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
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