Creato da dott.nippur il 15/09/2010
Il blog del malcontento democratico

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

I miei Blog Amici

Citazioni nei Blog Amici: 2
 

Ultime visite al Blog

ITALIANOinATTESAgiovanni.artioliVittorio_The_Dreamerchopin83cE03mara_dolcemaraenrico505Elemento.Scostanteclaudio2012sdott.nippurCosimino1968mrjnkslacey_munrofrancesca632velodicristallo
 

Ultimi commenti

Chi può scrivere sul blog

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« Cos'è la destra cos'è ...Povero amministratorucci... »

Purtroppo non si dimette

Post n°315 pubblicato il 20 Ottobre 2013 da Cosimino1968

Quattro giorni fa il responsabile economico del PD (non so se sia proprio questa la dicitura esatta) ha minacciato di abbandonare il governo e, contemporaneamente, ha spiegato sull'Huffington post le ragioni della sue decisione con un articolo dal titolo molto eloquente: "La spesa pubblica non va tagliata".

Tramite alcuni grafici ha cercato di dimostrare che la Spesa Pubblica in Italia è persino troppo bassa e che, quindi, andrebbe alzata (anche riqualificata, ha aggiunto, bontà sua).

Fassina sostiene che la spesa pubblica italiana, al netto degli interessi, come se questi fossero una variabile trascurabile, è in calo (negli ultimi due anni) ed è più bassa, in termini pro-capite, di quella di Germania, Francia, Olanda e UK.

Stesso discorso per le sue componenti: spesa sanitaria e spesa per istruzione terminando il proprio articolo con l'affermazione, che mi sento di condividere, che gli effetti di un taglio della spesa pubblica, pure accompagnata da un taglio delle imposte, avrebbe effetti recessivi.

Incredibilmente, anche su un giornale bolscevico come l'HP, Fassina è stato massacrato: la gente non ne può più di tasse.

Non ho però trovato, tra i commenti, spunti interessanti di discussione o confutazioni dei dati di Fassina, così sono andato a cercarmeli.

Prima di riportare ciò che ho trovato, ci sarebbe un aspetto molto importante da ricordare al Sig. Fassina: nel 2011 il rapporto Debito/PIL era del 76% in Germania, 87% Francia, 85% UK e 69% Olanda; l'Italia era al 120%

Se l'Italia avesse un debito pubblico anche solo al 90% del PIL (500 miliardi di euro in meno ... ) risparmierebbe, ogni anno, almeno 25 miliardi di euro di interessi (per il solo debito più basso) ed almeno altri 15 miliardi di differenziale sullo spread (un debito più basso "spaventerebbe" meno i mercati ed i nostri tassi medi scenderebbero almeno di un punto percentuale); insomma, la nostra spesa pubblica è gravata da 40 miliardi di euro che Fassina fa finta di dimenticare nei suo conteggi.

Dato che, poi, riempirebbe d'orgoglio il fine economista del PD: nella spesa per interessi l'Italia è al secondo posto in Europa, dopo la Grecia!!!

Fassina, poi, parla di Sanità ed Istruzione, dove non siamo leader di spesa ma, di nuovo, dimentica qualcosa in cui siamo maestri: la spesa pensionistica, dove siamo addirittura primi (http://www.quadrantefuturo.it/media/18747/spesaeuropa.pdf)

Molto interessante, poi, un documento reperibile a questo indirizzo

http://www.univa.va.it/web_v3/agenda.nsf/be0cf5e60d71717ec125717e002b2f68/c3cb2524c77d7240c1257a84004709ce/$FILE/Report%20Spesa%20Pubblica.pdf

In quel documento si riporta che la spesa pubblica italiana è di 2,5 punti percentuali superiori che in Germania (circa 40 milioni di euro); ne consiglio la lettura agli stomaci forti ... ed a Fassina (che, però, non capirebbe).

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963