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guarire dal cancro

guarire dal cancro si può e raggiungere l'eterna giovineezza

 

 

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Guarire dal cancro si può (progetto eternità)

Post n°20 pubblicato il 04 Ottobre 2010 da progettoeternity
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Gli Antiossidanti contro il cancro

I bioflavonoidi (proantocianidine)
e i composti polifenolici:

Possono con il loro potere antiossidante essere di primaria importanza nella lotta contro tutte le malattie degenerative e mortali come il cancro, il loro potere contro i radicali liberi ,oggi è oggetto di svariati studi e ricerche che sempre di più dimostrano la loro importanza ed efficacia nella prevenzione e cura contro tutte le malattie.

Di seguito alcune proprietà dimostrate del Resveratrolo del Picnogenolo e della Quercitina.

Il Resveratrolo:

Il resveratrolo è una sostanza che ha attirato molto interesse tra i ricercatori che si occupano di integratori per la prevenzione di patologie o per rallentare l'invecchiamento. Dal momento che si tratta di una sostanza che si può trovare nel vino, molte ricerche "favorevoli" sono state citate dagli amanti di questa bevanda. Periodicamente capita di assistere a servizi di telegiornali e di leggere articoli su riviste di ampia diffusione che tessono gli elogi di un consumo costante di vino; pensare di contrastare l'infarto o l'invecchiamento bevendo vino è però una grande illusione. Per comprendere perché, occorre capire innanzi tutto cos'è il resveratrolo e a cosa può servire.
Cos'è il resveratrolo
Il resveratrolo appartiene alla famiglia di composti polifenolici ed è presente negli acini dell'uva, nel vino, in alcune bacche e semi oleosi (arachide) e in particolari piante. Per esempio, nella medicina tradizionale asiatica si utilizza la pianta Polygonum cuspidatum, particolarmente ricca di resveratrolo, per curare i disturbi al cuore e al fegato. Nell'uva è contenuto solo nella buccia, mentre il contenuto nel vino dipende dalla pianta della vite, dalla locazione geografica di coltivazione e dal tempo di fermentazione. Come conseguenza, il contenuto di resveratrolo dipende dal tipo di vino ed è maggiore nel vino rosso che in quello bianco o rosato.
L'azione del resveratrolo
- Le attività biologiche di questa sostanza sono diverse. Come sostanza antinvecchiamento, il resveratrolo è considerato un antiossidante, è attivo contro alcuni radicali liberi e impedisce l'ossidazione del colesterolo LDL. Questo primo effetto è quindi la motivazione di chi sostiene la sua efficacia contro l'invecchiamento e nella riduzione del rischio cardiovascolare, calcolato basandosi sui valori di colesterolo. Tuttavia gli effetti antiossidanti sono stati osservati in vitro, e non in vivo, quindi non si hanno conferme sulla sua utilità nell'organismo umano.
L'analogia della struttura chimica del resveratrolo con quella di un potente estrogeno sintetico ha suggerito la possibilità che il resveratrolo possa funzionare come antagonista dell'attività ormonale, in particolare nell'impedire l'assorbimento di estrogeni. Dal momento che questi complessi meccanismi sono coinvolti anche nella crescita delle cellule tumorali (per esempio in quelle del tumore al seno), alcune ricerche cercano di capire come sfruttare il resveratrolo come possibile integratore dalla funzione antitumorale. Tuttavia le ricerche sono discordanti, in quanto hanno raggiunto conclusioni opposte sul fatto che il resveratrolo possa essere un agonista o un antagonista della ricezione di ormoni estrogeni [1]. Il resveratrolo è stato studiato anche per la possibilità di impedire la trasformazione di alcune sostanze in sostanze cancerogene [2]. Tale effetto però è stato osservato solo in culture di cellule. Alcune ricerche hanno visto inoltre che, aggiungendo resveratrolo a culture di cellule tumorali, la loro crescita è risultata rallentata, come pure la loro capacità di autoalimentarsi tramite l'attività di angiogenesi (creazione di nuovi vasi sanguigni che alimentano il tumore) [3]. Comunque sia, l'ipotesi di sostanza antitumorale è, basandosi sulle ricerche attuali, da considerarsi azzardata.
L'effetto antinfiammatorio sarebbe invece supportato dalle capacità del resveratrolo di inibire alcune reazioni, come la ciclo-ossigenasi, esattamente come fanno i più classici antinfiammatori. Anche questo effetto però è stato osservato solo in vitro [4].
Reale efficacia del resveratrolo - Come visto al punto precedente, la maggior parte dei benefici ipoteticamente derivanti dall'assunzione del resveratrolo è stata verificata, non sempre in modo concordante da tutte le ricerche effettuate, solo per culture in vitro e non sull'organismo umano. Tuttavia, le ragioni che mettono seriamente in dubbio l'utilità del resveratrolo sono ancora più semplici: il dosaggio e la biodisponibilità. Tutti gli esperimenti condotti riguardavano dosi di resveratrolo molto elevate; le cavie di laboratorio sono state alimentate con dosi di 300 mg/kg! Perché il resveratrolo possa avere effetto, deve avere una concentrazione nel sangue consigliata di almeno 10 mg/l (Yu e al., 2003). In altri termini devono circolarne nel nostro corpo circa 50 mg. La buccia dell'acino di uva rossa contiene circa 50-100 microgrammi di resveratrolo/grammo di peso secco e la sua concentrazione nel vino rosso è dell'ordine di 0,3-0,5 mg/l. Un individuo di 70 kg, per assumere le stesse dosi testate in laboratorio, dovrebbe mangiare 3-6 kg di buccia di acini di uva al giorno!
La biodisponibilità invece indica la capacità del corpo umano di assorbire una sostanza: la biodisponibilità del resveratrolo è bassissima, in quanto viene metabolizzato molto velocemente. Una dose di 25 mg lascia tracce di concentrazione nel plasma trascurabili e dopo 30-60 minuti circa i valori di picco sono circa 10-100 volte inferiori alle dosi utilizzate negli esperimenti in laboratorio! [5].
Vino e resveratrolo
I produttori di vino e gli esaltatori della dieta mediterranea pongono l'accento sui benefici del consumo di vino come sorgente primaria di resveratrolo. Tuttavia, anche in questo caso, il fallimento quantitativo è evidente. Anche considerando una dose ben lontana da quelle testate in laboratorio, per esempio 50 mg al giorno (indipendentemente dal peso del soggetto), occorrerebbe bere parecchi litri di vino, come evidenziato in questa tabella:
VinoMassimo contenuto di resveratrolo totale (mg/litro) [6]Dose giornaliera di vino (in litri) equivalente a 50 mg di resveratrolo
Vino bianco1,827,7
Vino rosato3,514,2
Vino rosso12,54
Succo d'uva rossa8,75,7

Da questi dati appare evidente come sia impossibile pensare di assumere una dose minima di resveratrolo tramite il vino, anche se gli effetti antitumorali, antinvecchiamento e per la prevenzione di patologie cardiache fossero confermati anche sull'organismo umano. Quattro litri di vino al giorno sono sufficienti per distruggere anche il fegato più resistente!
Il resveratrol è un composto protettore prodotto dall'uva rossa (e qualche altra pianta) per difendersi contro i parassiti. Molti studi hanno mostrato che il resveratrol è un antiossidante potente che protegge la salute umana con meccanismi multipli. E' al resveratrol che la ricerca attribuisce una buona parte di effetti protettori del famoso "paradosso francese".
Sfortunatamente non c'è quasi più resveratrol nel vino rosso per l'utilizzazione generalizzata di pesticidi, quando prima ne avevamo da 8 a 10 mg per litro. Abbiamo potuto localizzare, intanto, una sorgente di resveratrol di qualità farmaceutica, estratto direttamente da uva rossa di cultura biologica che ritiene l'equilibrio naturale di tutti i suoi composti attivi: polifenoli, flavonoidi, antociani e oligoproantociani (OPC). L'estratto è in seguito arricchito di resveratrol estratto dalla pianta Polygonum cuspidatum e standardizzato per apportare il 10% di resveratrol. E' l'estratto più naturale e più potente che si possa trovare sul mercato. Il resveratrol è senza dubbio il fitonutrimento più efficace e più studiato che si possa prendere per conservare e proteggere la propria salute. E' una soluzione consona a molti dei problemi che riscontrano gli esseri umani invecchiando:
•L'Organizzazione Mondiale della Sanità indica che il resveratrol riduce da solo il 40% del rischio cardio-vascolare. Il resveratrol è più efficace della vitamina E, e agisce più a lungo contro le forme da radicali liberi, per impedire l'ossidazione delle lipoproteine a bassa densità (LDL). Inibisce l'aggregazione delle piastrine sanguigne bloccando l'azione della trombina e di altri fattori aggreganti. Favorisce la produzione di ossido nitrico che rilassa e dilata le arterie. Riduce il tasso di trigliceridi e di colesterolo nel sangue come il fattore intrinseco dell'ipertensione endotelina-1.
•Il resveratrol è il solo prodotto naturale la cui utilizzazione sia a questo punto valida per bloccare lo sviluppo delle cellule cancerose nei differenti stadi: Uno studio pubblicato nella importante rivista "Science" ha mostrato che il resveratrol blocca la proliferazione delle cellule cancerose durante tre stadi importanti del loro sviluppo. La somministrazione di resveratrol a dei topini per 18 settimane ha permesso di ridurre il numero dei tumori cutanei 98%. Il resveratrol uccide le cellule cancerose che siano o non estrogeno dipendenti e che siano portatrici o no del gene p53. Uno studio austriaco ha mostrato che il resveratrol bloccava lo sviluppo delle metastasi ossee in certi tipi di cancro. Altri studi hanno dimostrato che permette di migliorare, in certi casi, gli esiti della chemioterapia. Blocca anche gli effetti promotori dei regimi troppo ricchi in acido linoleico. Contrariamente a molti medicamenti il resveratrol non distrugge le cellule sane ma le protegge. La sua azione anti cancro è realmente varia, potente e sofisticata.
•Dopo studi preliminari, il resveratrol protegge il cervello dallo stress ossidativo solo o in combinazione di altri antiossidanti. Si conosce che lo stress ossidativo ha un ruolo importante nello sviluppo della maggior parte delle malattie neurodegenerative.
•Uno studio cinese viene a dimostrare che il resveratrol protegge il midollo spinale dall'infiammazione con una efficacia comparabile a quella del medicamento prednisone, ma con una protezione antiossidante supplementare, quando viene iniettato immediatamente dopo una ferita. Il resveratrol ha ugualmente migliorato la prognosi e ridotte le conseguenze permanenti di un attacco cerebrale in ratti pretrattati per 21 giorni.
•Il resveratrol, dopo uno studio condotto alla Harvard Medical School, attiva un gene di longevità in certi ceppi di lievito e permette di accrescere la loro speranza di vita del 70% i suoi effetti si manifestano come quelli della restrizione calorica (solo metodo scientificamente dimostrato per accrescere la longevità ) per l'attivazione dei geni SIR. I ricercatori per il momento non hanno lavorato che su dei lieviti, mosche e nematodi, ma fanno notare che gli esseri umani stessi possiedono questi geni.

Poligonum cuspidatum:

Il Poligonum è una delle fonti più ricche di resveratrolo. Nota sin dall'antichità ed impiegata in toto come erba lassativa, ha assunto oggi importanza rilevante proprio per l'elevata concentrazione di resveratrolo presente nelle radici. Sempre più numerosi sono infatti i riscontri che all'assunzione di composti con attività antiossidante sia associabile una riduzione del rischio di insorgenza di malattie croniche quali le malattie cardiovascolari. In particolare sono molti gli studi a sostegno degli effetti benefici per l'organismo proprio del resveratrolo, ritenuto oggi uno dei più potenti antiossidanti. Il resveratrolo è un composto che si trova naturalmente in molti prodotti alimentari di origine vegetale, quali l'uva rossa e le arachidi; si trova inoltre in alcune piante, di cui il Poligonum cuspidatum, o Japanese knotweed, o Caprifoglio giapponese, è la fonte elettiva arrivando a contenere quantità anche 400 volte superiori a quelle dell'uva. Il resveratrolo inibisce l'ossidazione del colesterolo LDL, nonché l'aggregazione piastrinica e parallelamente riduce il livello di colesterolo e di trigliceridi; induce un effetto vasodilatatore del sistema arterioso. Gli studi farmacologici hanno evidenziato altri meccanismi per il resveratrolo: uno dei più interessanti è l'azione fitoestrogenica, che si attua sia simulando l'azione degli estrogeni endogeni che attraverso la competizione con i recettori cellulari di questi ormoni; questi effetti sono utili per la protezione della donna dalle malattie cardiovascolari conseguenti agli sbilanci ormonali della menopausa. Va sottolineata l'importanza delle fonti naturali e standardizzate di resveratrolo per la presenza del fitocomplesso e per la diversa attività biologica degli isomeri della molecola: è stato osservato che il trans-resveratrol, cioè quello naturalmente presente nella pianta del Poligonum, è l'isomero bioattivo a differenza del cis-resveratrolo che non è dotato delle stesse proprietà biologiche.

 

 

 
 
 
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