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ULTIMA ORA, SE IL PAZIENTE PSICHIATRICO È PERICOLOSO PER SÉ E PER GLI ALTRI SI DEVE AVVERTIRE QUALCUNO?

Post n°8589 pubblicato il 13 Marzo 2016 da psicologiaforense

Andreas Lubitz, il copilota della Germanwings che nel marzo del 2015 fece schiantare l'aereo contro le Alpi francesi, era infermo di mente ... Ma nessuno avvertì  chi di dovere  dei rischi legati al suo stato mentale per questione di privacy...


"DISTURBI PSICHIATRICI RILEVANTI E GRAVI"

Il rapporto  sulla strage  reso noto oggi rivela che psichiatri e psicologi  avevano disposto il  ricovero in una clinica psichiatrica  per Andreas Lubitz. E questo  due settimane prima della incredibile tragedia  in cui rimasero uccise 150 persone.


Gli inquirenti dell'Ufficio di inchiesta e di analisi per la sicurezza dell'aviazione civile (Bea) hanno sollecitato la definizione di «regole chiare» che consentano di violare il segreto medico in caso di problemi psicologici di un pilota: «Devono essere chieste regole più chiare per sapere quando è necessario violare il segreto medico», ha detto l'esperto Arnaud Desjardins. «Diversi medici privati sapevano che (Andreas Lubitz, il copilota che ha fatto schiantare il velivolo, ndr) era malato» e «questa informazione non è stata trasmessa alle autorità aeronautiche nè al datore di lavoro Germanwings», ha detto alla presentazione del rapporto a le Bourget.

NOTA INTEGRATIVA

Nell'immaginario collettivo, un pilota è una persona in perfetta forma, fisica e psichica. E i controlli periodici delle compagnie aeree dovrebbero dare questa garanzia. Secondo le regole dell'European Aviation Safety Agency, però, un precedente nel corso dell'esistenza, per depressione, anche grave, non costituisce di per sé un impedimento a chi voglia volare, per professione, nella vita. E anche chi avesse manifestato tendenze suicide, prima di iniziare la sua carriera, può essere riabilitato, a un certo punto, e arrivare a guidare un aereo di linea, se ritenuto guarito. È quello che sembra dimostrare, del resto, il caso del copilota di Germanwings, Andreas Lubitz, che ha provocato il disastro aereo delle Alpi. Nel paragrafo dedicato ai problemi psichiatrici dell'Acceptable Means of Compliance and Guidance Material Part-Med dell'Easa si legge: "Una singola azione autodistruttiva, o ripetute azioni di deliberato autolesionismo comportano la squalifica. Una dichiarazione di idoneità può essere considerata soltanto dopo una piena considerazione di un caso individuale e possono richiedere una rivisitazione psichiatrica o psicologica". Nello stesso capitolo, si prendono in considerazione "disordini psicotici", escludendo chi ne fosse affetto categoricamente "se non nel caso in cui si possa identificare inequivocabilmente una causa scatenante transitoria", che sia passata e "non ricorra" in futuro. Fra gli ostacoli che impediscono l'idoneità del pilota ci sono "i disordini organici mentali", a meno che non vi sia il parere favorevole di uno psichiatra; "l'assunzione di sostanze psicotrope"; e "malattie come schizofrenie, disturbi schizotipici e disturbi delusionali", rispetto ai quali si può essere riabilitati per il volo "solo se si ritenga che la diagnoasi iniziale sia stata sbagliata o poco accurata". Ache i disordini dell'umore costituiscono un impedimento all'idoneità, e anche in questo caso spetta allo specialista la valutazione, così come per i disordini della personalità. Nell'elenco presentato dalla normativa c'è anche il caso di chi assuma alcol o droghe: "disordini caratteriali" dovuti all'assunzione di sostanza del genere "con o senza dipendenza squalificano", si legge. Una licenza di idoneità può essere, in tal caso, "rilasciata soltanto dopo un periodo di due anni che documenti sobrietà e di libertà dall'uso della sostanza"

 
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