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PSICOLOGIA FORENSE, PSEUDOLOGIA, LA BUGIA PATOLOGICA, BUGIARDI NATI, QUANDO PARLARE E' MENTIRE, MENZOGNA,

Post n°7904 pubblicato il 17 Maggio 2014 da psicologiaforense

Molti reputano il mentire   come un atto fisiologico che permette una certa sopravvivenza , soprattutto, in ambito sociale.....  La bugia consente di difenderci da critiche, ci permette di mostrarci al meglio davanti alla gente e, in molte occasioni, ci permette di ottenere dei risultati.... 


I "FORZATI" DELLA BUGIA

 

Quando la menzogna diventa sintomo di patologia? Vi sono delle condizioni in cui si può perdere il contatto con la realtà, trasformando una bugia in verità assoluta, almeno nella mente di chi la racconta.  Inoltre, una menzogna, se reiterata, si trasforma in realtà.  In questo caso, la bugia patologica può avere due vie:  evolversi in una perdita di contatto con la realtà o in una trappola autoindotta. Nella prima il soggetto si trova immerso all’interno di una realtà che percepisce come frustrante, monotona e, spesso, routinaria. Tale condizione appare insopportabile ed il soggetto tenta di evadere costruendo, a livello immaginario, realtà parallele, contornate da dimensioni insolite e che suscitano, non solo in se stesso ma anche nell’eventuale ascoltatore, reazioni di meraviglia, perplessità e altre forme di emozione. Questa realtà risulta più gratificante e solo l’idea di abbandonarla per tornare a quella precedente crea reazioni di angoscia intollerabili. Il soggetto, per difendersi da questa reazione, si sente costretto a rinforzare la sua fantasia, contornandola di altri dettagli verosimili per il suo sistema di credenza e lo fa al punto tale da abbracciare totalmente  questa nuova realtà costruita anche sotto l’aspetto emotivo e cognitivo. Essa diventa vera! Il soggetto comincia anche rifiutare l’idea  che sia stato proprio lui a costruirla, nega a se stesso questo lavoro di costruzione e lo sostituisce completamente alla vecchia realtà. Qualsiasi cosa avrà costruito da quel momento la sosterrà come vero perché tale è diventato per il suo sistema di percezione.  La nuova esperienza deve essere vera, pena la brusca ricaduta in una realtà che è stata rifiutata. Il rifiuto di accettare la vecchia dimensione è solo una difesa verso l’angoscia che da essa ne deriva. Il soggetto si autoinganna e lo fa con grande maestria! In pratica è vittima di se stesso!

 

La seconda possibilità,  più frequente, è quella in cui il soggetto mente sapendo di mentire, ma la sua menzogna ha uno scopo ben preciso, convincere gli altri di una realtà che egli ritiene possibile anche se non l’ha realmente vissuta. Il racconto di un’esperienza insolita, come l’aver visitato una navicella aliena o aver parlato con la Madonna, può celare anche questa forma di menzogna patologica: “io credo che sia possibile un evento tale e la mia bugia ha solo lo scopo di confermare ciò che è vero per me, anche se non l’ho sperimentato”. Una volta entrato in questo circolo, il soggetto, ovviamente, non può più uscirne poiché rischierebbe di smentire una realtà per lui importante e sulla quale ha investito le sue emozioni . La reiterazione  di questa menzogna è, per lui, una sorta di missione orientata a diffondere e confermare, in chi lo ascolta, il suo credo. Questa bugia non ha alcuna valenza di truffa o di burla, ma ha un compito dall’elevato valore emotivo.

 
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Commenti al Post:
francesco19502
francesco19502 il 18/05/14 alle 00:32 via WEB
C'è la menzogna dei bambini, quella degli adulti, quella dei politici o quella particolare categoria di menzogna che è rivolta a noi stessi e che chiamiamo autoinganno.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/05/14 alle 11:14 via WEB
Come ho scritto in altro post: Dalla menzogna «biblica» di Eva e Caino agli inganni «telematici» del Sexgate: la bugia è sempre stata una costante della storia umana. Prestata alla politica come strumento di lavoro e ai mass media come stile, nel corso del tempo è stata facile bersaglio dei cultori dell'etica, ma anche «divertissement» letterario o semplice illusione per i bimbi che hanno creduto a Babbo Natale.
(Rispondi)
 
francesco19502
francesco19502 il 18/05/14 alle 00:33 via WEB
Così, Di fatto, non possiamo conoscere noi stessi se prima non conosciamo la sottile dinamica della bugia e dell'autoinganno.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/05/14 alle 11:17 via WEB
Questo è perfettamente vero!
(Rispondi)
 
francesco19502
francesco19502 il 18/05/14 alle 00:34 via WEB
Guarda Annamaria Franzoni o chi vede il diavolo o crede di essere stato rapito dagli alieni o di essere posseduto dal re delle tenebre.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/05/14 alle 11:17 via WEB
Sì, la bugia patologica...
(Rispondi)
 
jennyfertrav
jennyfertrav il 18/05/14 alle 07:11 via WEB
Mentire sapendo di mentire per autocompiacersi, spesso è un aiuto a proseguire nella speranza che quel che è menzogna si trasformi in realtà acquisita...
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/05/14 alle 11:19 via WEB
E' pericoloso!
(Rispondi)
 
 
 
jennyfertrav
jennyfertrav il 18/05/14 alle 12:51 via WEB
E cosa non lo è nella vita di tutti i giorni? ;)
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/05/14 alle 13:07 via WEB
eheheheh hai letto: "Emergenza e psicologia. Mente umana, pericolo e sopravvivenza", dell'amica e collega Vanna Axia, edito da Il Mulino, 2006
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
jennyfertrav
jennyfertrav il 18/05/14 alle 13:17 via WEB
No perdona l'ignoranza, ma non ho letto nulla in merito, dovrò erudirmi in materia, promesso ;)
(Rispondi)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 18/05/14 alle 08:26 via WEB
La seconda possibilità, mi sembra più corrente e più facile da riscontrare. Infatti, nella tua dettagliata e puntuale descrizione, pareva ti fossi imbarcata in una profonda analisi della politica, con la chiara intenzione di stilare un elenco dei nostri uomini migliori: i politici! Se ciò fosse accaduto, avresti impiegato tutta la note per citare circa 2.500 nomi!!! Buona domenica Giuliana.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 18/05/14 alle 08:27 via WEB
Un classico per Carle', ops...notte... credo vada scritto con due T. Pardon.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/05/14 alle 11:19 via WEB
la bugia può anche essere una forma di cortesia. Di qui però all'occultamento sistematico della verità, c'è una bella differenza. Insomma, come al solito è una questione di misura, di buon senso.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/05/14 alle 11:16 via WEB
eheheheh Se i ministri delle Finanze fossero sempre sinceri, non ci sarebbe neanche l'illusione che le tasse forse un giorno diminuiranno.
(Rispondi)
 
zanna1999
zanna1999 il 18/05/14 alle 11:21 via WEB
Le bugie hanno gambe corte! :-))) Buona domenica ,Giu :-)
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/05/14 alle 13:11 via WEB
eheheh Carissima NAT, non so se MARCO sia d'accordo eheheheh ma si usa dire così: Solo le donne, e le mogli in particolare, sanno quanto la bugia sia necessaria e benefica al loro uomo.
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 18/05/14 alle 14:31 via WEB
ecco appunto..necessaria e benefica..a fin di bene insomma..
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 18/05/14 alle 14:32 via WEB
io credo che prima o poi tutti siamo costretti a mentire. Bugiardi nati!
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 18/05/14 alle 14:33 via WEB
m'aspettavi su queste asserzioni...dì la verità!
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/05/14 alle 16:07 via WEB
No ti aspettavo sulla PSEUDOLOGIA..
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 18/05/14 alle 18:07 via WEB
Pseudologia..beh..direi che potrei rientrare nella prima delle due forme...ma non sono patologica
(Rispondi)
 
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