Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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ANSIA, FOBIE, CRISI ANSIOSE, PAURE, IL PANICO QUOTIDIANO, TSUNAMI DELLA MENTE, VOLERSI MALE, IL TEMPO DELL'ANGOSCIA

Post n°8028 pubblicato il 25 Settembre 2014 da psicologiaforense

Rimuginiamo troppo, impostiamo la giornata sempre nello stesso modo e con schemi mentali rigidi, chiediamo troppo a noi stessi... l'ansia è frutto di questi e di altri atteggiamenti negativi... Il primo attacco di panico è un'esperienza sconvolgente. Molti pazienti lo raccontano come l'esplodere nella vita quotidiana di un improvviso e profondissimo senso di morte. Da quel momento, la loro vita cambia radicalmente e vivono nell'angosciante prospettiva della "paura di aver paura"....




UNA VITA  NELLA TRAPPOLA DELLA PAURA

Mettono sottosopra  tutto il nostro mondo e ci straziano la vita.  Sono gli attacchi di panico  ovvero una manifestazio­ne inattesa di ansia intollerabile, che si accompagna a sintomi fisici neurovegetativi e ad un vissuto psicologico di terrore e morte imminente. ECCO I SINTOMI: Palpitazioni, tremore, nausea, vertigini, sudorazione, oppressione al torace e sen­sazione di soffocamento, oltre alla paura di perdere totalmente il controllo sui propri pensieri e sulle proprie azioni e di morire. Al suo apparire l'attacco di panico viene spesso confuso con un attacco cardiaco, dato che i sintomi sono molto simili. È un processo che ricorre nel tempo, spesso con gli stessi "percorsi" e segnali mentali, a volte addirittura causato dalle stesse situazioni o ambienti.

 

 

ALCUNI  VOLTI DELL'ANSIA
Possiamo distinguere tra an­sia da pessimismo, ansia da trauma, ansia da stress e ansia da ossessioni. L'ansia da pessimismo si presenta soprattutto con ricorrenti pensieri pessimistici e sensazioni di eventi negativi immi­nenti, l'ansia da trauma invece è definita "disturbo post-traumatico" ed è causata da eventi trau­matici passati, come incidenti o lutti, o anche semplicemente separazioni affettive o delusioni lavorative. L'ansia da stress è provocata da un eccessivo stato di stanchezza psicofisica, mentre quella ossessiva deriva dai numerosi pensieri che l'individuo stesso riconosce come opprimenti e irragionevoli, ma dei quali non riesce a liberarsi.

 
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Commenti al Post:
villari1980
villari1980 il 25/09/14 alle 15:57 via WEB
Ci si cura meglio con la psicoterapia o con i farmaci?
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 25/09/14 alle 16:45 via WEB
Dipende da caso a caso. Non si può generalizzare inoltre bisogna tener conto di molteplici variabili: età, situazione socio-familiare, stato di salute generale, patologie croniche, stile di vita, ecc... Premesso tutto questo, di solito, i risultati migliori si ottengono con una terapia integrata (psicoterapia cognitiva + farmaci).
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 25/09/14 alle 16:52 via WEB
... in ogni caso i farmaci possono essere molto utili in tre particolari situazioni del paziente DAP: 1) quando l'ansia condiziona la normale vita quotidiana cioè tiene in "ostaggio" il malato; 2)quando l'ansia è generalizzata e i sintomi durano da più di sei mesi; 3) quando l'ansia "sconfina" in patologie psicofisiche più gravi.
(Rispondi)
 
Diaspro25
Diaspro25 il 25/09/14 alle 16:04 via WEB
Aggiungerei anche l'ansia da consapevolezza, cioè quella che tutto a un tratto irrompe nella propria vita, creando uno sconquasso interiore pari solo alla bomba che fu sganciata su Hiroshima. Dopo restano solo macerie, e tentativi faticosissimi di ricostruire un nuovo sè stesso, perchè quello che eravamo fino all'altro ieri non esisteva affatto. Palpitazioni, sudorazione, fitte all'altezza del cuore, mancanza di respiro e la sensazione di soffocamento che prende alla gola: tutti sintomi dell'attacco di panico, spesso scambiato per infarto e che in alcuni casi porta dritto al pronto soccorso. Io l'ho superato, circa 5 anni, con i fiori di bach e la determinazione nel cercare di volermi bene. Riconoscermi, finalmente...
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 25/09/14 alle 16:58 via WEB
E' un disturbo CHE PUO' MIGLIORARTI LA VITA, inoltre puoi trasformare l'ansia in forza e ritrovare la gioia di vivere. In alcuni casi in alternativa agli psicofarmaci si possono utilizzare la fitoterapia, le essenze naturali, ecc... Ovviamente la cura deve essere "SU MISURA". Niente fai da te....
(Rispondi)
 
 
Diaspro25
Diaspro25 il 25/09/14 alle 20:04 via WEB
Nel mio caso ci arrivai grazie a una naturopata simpatica e bizzarra che mi erudì sull'uso delle piante e le essenze naturali, imparai a memoria tutte le proprietà dei fiori, lessi un sacco di libri sull'argomento fino a essere quasi capace di curarmi da sola e magari qualcun'altro. Prima però ero passata per il dottore di base, feci una puntatina dallo psicologo che mi diede la spinta finale per capire cosa dovevo fare, e un brevissimo (15 giorni) periodo sotto l'effetto del lexotan che non ho mai più ripreso e mai riprenderò. Fu in quel momento che capii di non aver bisogno di psicofarmaci che alleviassero i sintomi degli attacchi di panico, ma di risolverli alla radice... mi rendo conto che non siamo tutti uguali, bisogna sempre consultare lo specialista e non fare pasticci con i farmaci, ma sono convinta che nel caso degli attacchi di panico si dovrebbe fare un tuffo all'interno di sè stessi, avere il coraggio di arrivare fino in fondo dove c'è la melma e fare di tutto per rimuoverla. Perchè il corpo spesso reagisce con sintomi e malanni vari, fino ad arrivare addirittura al cancro se l'anima è distaccata da esso o ammalata. Ovvio che è un parere, il mio, basato solo su esperienze personali...
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 25/09/14 alle 20:14 via WEB
......... e ricordare sempre che con l'ansia le maniere forti non funzionano anzi ... dichiararle guerra la rinforza.
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 25/09/14 alle 20:18 via WEB
Sono felicissima che Tu ne sia uscita così bene! Non capita spesso di sentir parlare di una tanto significativa risoluzione sintomatica:-))
(Rispondi)
 
 
 
 
Diaspro25
Diaspro25 il 26/09/14 alle 07:26 via WEB
Sempre molto interessanti i tuoi post. Buongiorno! ^_____^
(Rispondi)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 25/09/14 alle 17:40 via WEB
La mia patologia è l'ansia da ossessione. Recepisco e somatizzo, con eccessivo realismo, tutte le brutte notizie che riguardano la quotidianità: ladri in casa, scippi, aggressioni alle donne, raggiri ai danni di persone anziane, incidenti stradali fasulli, insomma, sono un patetico, pavido e assillante profeta con i mei: "attenta alla borsa, attenta a non aprire alla porta, attenta quando guidi in posti poco sicuri, attenta a....attenta a...attenta a........". Sono apprensivo, esagero e i fatti, le notizie e le sciagure che vediamo attorno a noi, mi danno...ragione!!!! Il prossimo invito sarà: "Attenta all'Isis!". Ansia troppo manifesta! Buona sera Giulia'...sono andato in ansia per il tuo breve silenzio. la prima cosa a cui ho pensato è stata alla forte grandinata a Venezia. Ho pensato: vuoi vedere che Giuliana ha colto l'occasione per una sciatina scambiando grandine per neve?
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 25/09/14 alle 17:47 via WEB
eheheheheh ero a Mestre dove ha solo piovuto.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 25/09/14 alle 17:49 via WEB
L'ansia è una risorsa che si è fatta disturbo.....
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 25/09/14 alle 18:02 via WEB
L'ansia, la cui etimologia latina è associata a concetti quali il sentirsi soffocare, è un sintomo che possiamo tranquillamente definire "universale", grazie alla sua diffusione e pervasività. Il dato più esplicativo, però, emerge da una ricerca effettuata a campione nel 2013, su una popolazione di età compresa tra i 17 e gli 85 anni. Il 76% degli intervistati ha dichiarato di convivere con questo "disturbo" ogni giorno, di questi il 14% ha ammesso di assumere ansiolitici "fai da te". È un risultato che conferma la crescita (+ 11 %) del consumo di psicofarmaci, avvenuta negli ultimi cinque anni e che ha trasformato una "risorsa" emotiva nata con l'uomo... in epidemia da curare.
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 25/09/14 alle 17:54 via WEB
io ce l'ho di tutti e quattro i tipi..pensa un pò!!
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 25/09/14 alle 18:07 via WEB
Lo stato ansioso nasce come "aiuto". Ora viene iper-curato con psicofarmaci. Nel tuo caso, però, è stato curato tardi e male. Inoltre hai uno "stile di vita" ed una alimentazione che favoriscono il disagio
(Rispondi)
 
 
maraciccia
maraciccia il 25/09/14 alle 18:55 via WEB
però gli attacchi di panico, almeno come i primi..non li ho avuti più..a parte quando viaggio di notte..devo guidare io, allora tutto è più facile, ma se guida un altro sto proprio male male
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 25/09/14 alle 19:09 via WEB
ho già detto che sei curata male. E' tutta sofferenza inutile....
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 25/09/14 alle 19:15 via WEB
L'ansia, nel tuo caso, è un segnale di allarme, una spia che sta ad indicare che DEVI CAMBIARE STRADA (terapia, STILE DI VITA, RELAZIONI, ALIMENTAZIONE...) e poi, MARA, FAI DELLA LEGGEREZZA LA TUA GRANDE GUIDA E SCENDI DALLA GIOSTRA DELLE ABITUDINI. E' il momento di infrangere il circolo vizioso in cui l'ansia si rafforza!
(Rispondi)
 
g1b9
g1b9 il 25/09/14 alle 18:15 via WEB
L'ansia è ridicola al confronto degli attacchi di panico.. chi non ne ha mai vissuto uno non riesce neppure ad immaginare cosa sia... eppure Giuliana, credimi, quando ne hai vissuti tanti riesci a conviverci e quasi a controllarli. E sai perché? in fondo non muori mai. Comunque i farmaci aiutano a distanziarli sempre più nel tempo... forse si guarisce, forse invecchiando cambia il nostro rapporto con la morte, che non spaventa più.
Buon pomeriggio, mia cara!
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 25/09/14 alle 18:27 via WEB
Ciao Carissima:-))) Il 50% dei "miei" pazienti è affetto da DAP (disturbo attacchi panico). E' una patologia che si può vincere e non fare ritornare più. Quando il disturbo è strutturato è indispensabile una psicoterapia e l'uso mirato di antidepressivi. Di solito in due mesi i miglioramenti sono già molto significativi... Invece con i tranquillanti (benzodiazepine) l'ansia si cronicizza.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 25/09/14 alle 18:37 via WEB
QUANDO E' IL MOMENTO DI RICORRERE ALLO SPECIALISTA (psichiatra-psicoterapeuta)? QUANDO: L'ansia è continua e ti impedisce di lavorare e/o di fare molte delle cose che vorresti fare;Dormi male; Hai paura a stare da solo; Hai paura a uscire di casa; Hai solo brutti pensieri o pensieri fissi che ti fanno "avvitare" ; Non riesci a prendere nessuna decisione e rimani sospeso; Sei iperprotettivo e asfissiante con gli altri, quasi morboso...
(Rispondi)
 
zanna1999
zanna1999 il 25/09/14 alle 18:48 via WEB
Bromazopam a fiumi..ha,ha…a parte i scherzi, mi è capitato anche questo nella vita.E devo dire che non sono mai più stata quella di prima. ..serena serata , cara Giuliana
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 25/09/14 alle 19:07 via WEB
Sì, Lexotan... è una benzodiazepina e cura solo i sintomi...
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 25/09/14 alle 19:16 via WEB
BUONA SERATA NAT:-)))
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 25/09/14 alle 20:21 via WEB
L’ansia toglie il respiro, non è un caso che “rilassarsi” si dica anche “riprendere fiato”. Fai caso a come respiri: il respiro è corto e rimane in gola? Prenditi cinque minuti e cerca di respirare in modo più lento e regolare. Comincia col rilassare le spalle, seduto o in piedi, lasciale cadere, inspira dal naso senza forzare: senti i polmoni e la pancia che si riempiono di aria? Adesso ... espira lentamente fino a sgonfiare un immaginario palloncino.
(Rispondi)
 
 
zanna1999
zanna1999 il 25/09/14 alle 21:40 via WEB
Il respiro e regolare ma ho spesso i muscoli del corpo in tensione…
(Rispondi)
 
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