Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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« FILOSOFARE, PER CHI «SA...RIFLESSIONE DELLA SERA ... »

SE DICE «SENZA DI TE NON VIVO», ATTENTE! NON È UNA FRASE D’AMORE, MA UNA MINACCIA GRAVE.

Post n°8657 pubblicato il 05 Luglio 2016 da psicologiaforense

Nella cultura maschilista la sessualità si coniuga con l'aggressività e con il dominio. Ogni otto minuti viene assassinata una donna. In Italia ne viene uccisa una ogni due giorni. Sono prede facili, indifese, e il loro numero aumenta in maniera allarmante, a riprova che il femminicidio non è solo un atto empio e feroce ma anche il frutto di una cultura del disprezzo nei confronti della femminilità, di una modalità distorta di vivere i rapporti umani, di una visione dell'amore come smania brutale di possesso. 

 

NESSUNA PIÙ


Continua con una scadenza drammatica la serie dei femminicidi nel nostro Paese.  Luoghi diversi,  donne-vittime differenti ma tutte unite da un triste destino. I loro compagni, in apparenza affettuosi e legati da un amore sincero, ad un certo punto,  in seguito a  interminabili litigi o a separazioni, scatenano la loro violenza fino alla brutale uccisione. Tutti siamo attraversati dalle stesse domande: perché tanta lucida follia? Cosa scatta in questi uomini di fronte al fallimento di un rapporto?  Sarebbe più rassicurante pensare a severe patologie psichiatriche invece sono uomini normali, comuni bruciati dalla gelosia  e dalla mania di possesso. Le donne, infatti, non sono più partner  di una relazione ma diventano  delle cose da possedere a tutti i costi.  Mancando gli elementi razionali per giustificare tanto odio ci si affida al pathos  delle emozioni scatenanti  che offuscano il cervello e il cuore.  Cosa fare?  Ricordare ad ogni  donna  che la gelosia quando si presenta è morbo infido e che ogni piccola  manifestazione di violenza può ingigantirsi  in maniera abnorme.  Attenzione dunque ai primi segnali.

 
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Commenti al Post:
diogene51
diogene51 il 05/07/16 alle 15:48 via WEB
Bisognerà considerare la gelosia e la smania di possesso come delle malattie psichiatriche. Però è ovvio che è sull'educazione che si gioca tutto. In un certo senso questo post è vicino al precedente, perché chi non è amichevole verso il prossimo, una volta raggiuntolo e visto che può soddisfare i suoi bisogni, tenderà a considerarlo come una cosa sua, l'agognato raggiungimento di ciò che gli dà quella stabilità che gli manca. Tutti noi se siamo soli sentiamo un poco di angoscia, perché non possiamo esprimere quella spinta verso gli altri che abbiamo, ma non ci sentiamo incompleti, difettati. Evidentemente questi gelosi criminali hanno un senso di tragica incompiutezza, che li porta a considerare l'altro come parte che non può essere scissa da sé, che deve essere tenuta a costo di farla diventare una cosa morta. Direi che alla base c'è anche un'incapacità di vedere gli altri come individui indipendenti ma di potenziali soddisfattori dei propri bisogni. Il grave problema è come far passare queste considerazioni in un programma educativo, martellare la gente con queste notizie, parlando di questi delitti nei talk show al posto delle infinite quisquilie su cosa ha detto il politico di turno, invece di relegarle a trasmissioni in onda da mezzanotte alle due. Scusami per queste riflessioni a braccio...
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psicologiaforense
psicologiaforense il 05/07/16 alle 15:54 via WEB
Punto di vista interessante...
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psicologiaforense
psicologiaforense il 05/07/16 alle 15:56 via WEB
Come scrivevo in altro post: Anche nell'uomo ordinario il rifiuto sessuale scatena risentimento e talora rabbia e violenza. Solo pochi decenni fa era impossibile per una donna sottrarsi a una richiesta di prestazioni sessuali del marito, come si fosse trattato di una insubordinazione grave, il non riconoscimento del suo dominio. Il pene, insomma, è un simbolo di potenza prima ancora di un organo per il piacere sessuale. Importante è averlo, esibirlo. Così si arriva all’uccisione del partner: si tratta di un comportamento frequente fondato su un sentimento tra i più forti dell’uomo contemporaneo.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 05/07/16 alle 15:58 via WEB
Il tutto comincia con le frustrazioni e con la capacità di tollerarle. La frustrazione è un malessere dovuto al sentirsi considerato in modo difforme da quanto ci si attende e si ritiene di meritare. Un abbandono, un “tradimento”, una separazione… . La percezione della frustrazione varia da soggetto a soggetto tanto da caratterizzare le personalità. Nel femminicidio il gesto sessuale si apparenta con il dominio dell'uomo sul partner, di grado tale da giungere al “bisogno di uccidere” . Del resto, secondo Freud, quando un bambino assiste alla scena primaria, cioè alla relazione tra i genitori, ne porta l'impressione di una lotta. La sessualità ha una componente aggressiva e le caratteristiche di una relazione di dominanza-sottomissione: “Dunque la violenza corrisponde alla componente aggressiva dell'istinto sessuale che è divenuta indipendente e in maniera esagerata ha, per spostamento; usurpato la sua posizione dominante”. Il piacere sta nella dimostrazione del proprio potere, vero elemento stimolante ed erotizzante. E' indubbio che la violenza nell'uomo si lega al potere e il potere al sesso.
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diogene51
diogene51 il 05/07/16 alle 16:08 via WEB
E il potere è ancora più forte, come nel noto proverbio siciliano...
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psicologiaforense
psicologiaforense il 05/07/16 alle 16:41 via WEB
Sì, "'O cummanà è meglio d'o fottere" (de gustibus ...)
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dinobarili
dinobarili il 05/07/16 alle 17:29 via WEB
Interessantissimo post. Dino
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psicologiaforense
psicologiaforense il 07/07/16 alle 11:29 via WEB
Grazie Dino, buona giornata:-))
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Butturfly66
Butturfly66 il 05/07/16 alle 17:36 via WEB
ciao Giuliana...mi capita spesso di prendere tale argomento in famiglia... lo facevo quando era più piccola mia figlia per insegnarle che nessuno può erigersi al di sopra di lei per sottometterla, lo faccio ora con mio figlio, che sta crescendo e desidero lo faccia sapendo che non è con la violenza che si ottiene l'amore...il compito di noi mamme è fondamentale, soprattutto con questa generazione cresciuta a pane e tecnologia...ho visto ragazzini trattare le proprie madri senza rispetto e questo perché da piccoli non si è messo un limite alla confidenza che ci si può prendere...ecco che poi da adulti si comportano nella stessa maniera con le donne e se per caso non ottengono da loro ciò che vogliono, perdono la ragione e se lo prendono con la forza...mia madre che ha oltre 70 anni e mio padre che ne ha più di 80, mi dicono spesso che questo non è il mondo che hanno conosciuto e che il rispetto è stato perso per strada...
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Superblogger
Superblogger il 05/07/16 alle 18:12 via WEB
Se adesso ci si mettono anche i sacerdoti ad assolvere e giustificare gli assassini, allora vuol dire che questa storia del femminicidio è destinata a durare chissà per quanto tempo ancora.
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monellaccio19
monellaccio19 il 05/07/16 alle 18:43 via WEB
Sono compulsioni da possesso ossessivo. Scusa la mia ignoranza, ma i reiterati attacchi dimostrano sempre che ci sia una ancestrale paranoia culturale. La donna è mia!!!! Sei la mia donna, sei stata con me e quindi non è possibile che accada altro. Le mani? le mani si usano per i ceffoni distribuiti solo per ricordare quel maledetto possesso che non va mutato. La violenza mortale poi, è l'atto estremo che mette fine al rapporto per la serie: "Niente per me e niente per nessuno". Per questa ragione, spesso notiamo che anche figli piccoli vengono coinvolti per la stessa ragione, cancellare tutto il pacchetto completamente per quell'unione che la donna sta rifiutando per le sue buone ragioni. Scusa la cruda esposizione ma anche in questa nuova mania omicida, troppe chiacchiere e le vittime aumentano. Buona serata.
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 05/07/16 alle 22:03 via WEB
Ma quanto sono stata fortunata io...mi vien da dire..^__^, sera Principessa..sono alla prima chiamata del dopo cena.. a plus tard!
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psicologiaforense
psicologiaforense il 07/07/16 alle 13:33 via WEB
Scusa Mara, mettimi in ordine questi versi: il nulla o come deve essere chiamato che disegna ad ogni alba il tuo profilo la linea lontanissima di questi occhi sia lodato sia gridato
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zanna1999
zanna1999 il 05/07/16 alle 23:23 via WEB
umn uomo geloso e un uomo insicuro. Notte cara ...domani si vedrà
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maraciccia
maraciccia il 05/07/16 alle 23:37 via WEB
dolcenotte Giuliana..cambierà mai questo modo malato di rapportarsi all'altro? Forse le nuove generazioni saranno più immuni da certe devianze..speriamolo..
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LA.QUARTA.LUNA
LA.QUARTA.LUNA il 06/07/16 alle 09:31 via WEB
Tragedie senza fine dettate da motivazioni assurde.
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gabbiano642014
gabbiano642014 il 06/07/16 alle 11:16 via WEB
Buongiorno...Che fare? Responsabilizzare le donne alla consapevolezza del proprio sè,spiegare loro che la gelosia è anche i primi gesti di violenza non sono casuali.Le azioni irrazionali d'affetto nel possesso non sono la condivisione orientata all'alto contenuto dell'amore.
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 06/07/16 alle 11:17 via WEB
Ti auguro una buona giornata :)Patty
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geishaxcaso
geishaxcaso il 06/07/16 alle 12:58 via WEB
....c'è immaturità di fondo, incapacità di cogliere i rapporti di causa-effetto (se una coppia non funziona la colpa non è mai di uno solo), incapacità di assumersi le proprie responsabilità e di accettare i fallimenti. Per la verità non credo che siano disturbi solo maschili, ma un uomo arrabbiato è fisicamente (e naturalmente) più pericoloso di una donna, e se esplode la rabbia può uccidere. Le donne proprio perchè solitamente meno forti fisicamente degli uomini è difficile che in un eccesso di rabbia possano riuscire ad uccidere un uomo.... le donne uccidono meno ma ricorrono ad altre strategie per rovinare la vita all'ex di turno. e non si fanno scrupoli, mediamente, ad usare i figli come scudo umano. parlo ovviamente di persone (uomini e donne) immature, fragili, irresponsabili.... sono troppo pessimista?
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nina.monamour
nina.monamour il 06/07/16 alle 13:41 via WEB
Ciao Giuliana, sono i "bravi mariti", i "bravi padri" gli uomini che massacrano le donne, non si nasce femminicidi, ma lo si può diventare; cco perché è importante imparare a riconoscere la violenza non esplicita. Parlare di femminicidio, di violenza sulle donne significa affermare che non tutti gli uomini sono assassini, ma alcuni uomini uccidono le donne che hanno amato, o con le quali sono in relazione a vario titolo, perché esiste consenso, che giustifica la violenza e ogni gesto (discriminatorio e irrispettoso della dignità delle donne) che la precede. E' un fenomeno sociale concreto e preoccupante, che colpisce sempre e solo le donne, l'uomo che vede la donna come una sua proprietà, che non accetta la sua volontà e finisce per toglierle la vita, è una realtà. Il problema é che il maschio ha un grosso problema con il possesso e non ha ancora capito che le donne non sono oggetti da possedere. Mi auguro che una legge più dura, molto dura per chi usa violenza contro le donne venga approvata al più presto, ma credo che la strada da percorrere sia ancora lunga ma che una presa di coscienza collettiva possa senz'altro aiutare noi donne a uscire dal silenzio e renderci per prime capaci di denunciare le violenze subite, che il più delle volte avvengono tra le mura domestiche. E' importante, necessario giá dalla piú tenera etá educare i bambini/e a trattarsi nella maniera giusta, iniando all'eliminazione di tutti i luoghi comuni come sesso debole o forte, partecipazione attiva del maschio e della femmina a tutti i doveri casalinghi compreso stirare e fare pulizia e cambiare i pannolini ai propri figli, paritá di retribuzione a uguale prestazione, rispetto rigoroso verso il piú debole non solo fisicamente.
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nina.monamour
nina.monamour il 06/07/16 alle 13:41 via WEB
Buon pomeriggio cara.
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sagredo58
sagredo58 il 06/07/16 alle 22:34 via WEB
Più che in aumento ritengo che dei cosiddetti "femminicidi", termine che trovo abominevole e deformante, se ne parli oggi molto di più di un tempo.
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simona_77rm
simona_77rm il 07/07/16 alle 00:56 via WEB
Siamo in un degrado assoluto. Crolla ogni mia speranza di rivedere l'umanità risollevarsi dal disfacimento morale in cui stiamo precipitando..
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simona_77rm
simona_77rm il 07/07/16 alle 00:59 via WEB
Buonanotte cara Giuliana. Sono felice che tu abbia ripreso a pubblicare in questo tuo bellissimo blog. Bentornata. Spero che tu ora stia bene, un abbraccio, ti auguro una splendida giornata :)
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tkoy
tkoy il 07/07/16 alle 15:08 via WEB
NESSUNA PIU'!!!!!!!!!!!!!!!!
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dinobarili
dinobarili il 07/07/16 alle 16:49 via WEB
Un saluto da Pavia in una calda giornata di luglio. Dino
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