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« I DUBBI SESSUALI PIÙ CER...PER LA TERZA VOLTA PERDO... »

LUTTO NEL MONDO DELLA CULTURA, SCOMPARSO DARIO FO, ULTIMO PREMIO NOBEL ITALIANO

Post n°8725 pubblicato il 13 Ottobre 2016 da psicologiaforense

Se n’è andato. L’attore sommo e il sommo drammaturgo. Il regista, lo scenografo, l’impresario. Lo scrittore e il pittore. L’uomo di sinistra fuori dal coro, il militante senza bandiere. Il giullare che si fa beffe del potere, il Nobel che fa infuriare gli intellettuali scornati. Dario Fo. Morto a 90 anni e sette mesi per problemi polmonari. Era ricoverato da 12 giorni all’ospedale sacco di Milano. Un’esistenza lunga e fortunata. «Esageratamente fortunata», ripeteva lui che a differenza di quelli mai contenti sapeva dire grazie alla sorte. Quando mai il figlio di un capostazione, nato il 24 marzo del 1926 in un paesino del lago Maggiore, poteva sognare quel destino buffo che le stelle avevano in serbo per lui?


DARIO FO, ADDIO AL MERAVIGLIOSO GIULLARE CHE REINVENTÒ LA PAROLA TEATRALE PER SBEFFEGGIARE I POTENTI

«PERCHÉ, SEGUENDO LA TRADIZIONE DEI GIULLARI MEDIOEVALI, DILEGGIA IL POTERE RESTITUENDO LA DIGNITÀ AGLI OPPRESSI. »
(Motivazione premio Nobel 1977)


DARIO FO (SANGIANO, 24 MARZO 1926 – MILANO, 13 OTTOBRE 2016) è stato un drammaturgo, attore, regista, scrittore, autore, illustratore, pittore, scenografo e attivista italiano. Vincitore del premio Nobel per la letteratura nel 1997 (già candidato nel 1975). I suoi lavori teatrali fanno uso degli stilemi comici propri della Commedia dell'arte italiana e sono rappresentati con successo in tutto il mondo. In quanto attore, regista, scrittore, scenografo, costumista e impresario della sua stessa compagnia, Fo fu uomo di teatro a tutto tondo. È famoso per i suoi testi teatrali di satira politica e sociale e per l'impegno politico di sinistra. Con la moglie Franca Rame fu tra gli esponenti del Soccorso Rosso Militante.


 
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Commenti al Post:
gioia58_r
gioia58_r il 13/10/16 alle 09:49 via WEB
Era veramente un grande uomo, che ha amato la vita, il teatro...ma soprattutto la moglie Franca, che ora lo sta aspettando, buongiorno
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psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/16 alle 10:25 via WEB
Uno dei rari casi in cui la logora espressione di circostanza: "lascia un vuoto incolmabile" si attaglia perfettamente alla scomparsa di una nota personalità. Difficile immaginare, nell'attuale panorama culturale italiano, qualcuno di pari talento artistico e spessore intellettuale. Condoglianze a Jacopo e agli altri familiari.
(Rispondi)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 13/10/16 alle 10:25 via WEB
Eclettico, funambolo, menestrello, intelligente, buffone, padrone della scena, intelligibile ma comprensibile, fine dicitore, mattatore, letterato, acculturato, maestro delle genti, girovago nella sua terra e...italiano. Buona giornata Giuliana.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/16 alle 11:22 via WEB
Il cordoglio della politica e della cultura. Renzi: "Italia perde uno dei grandi protagonisti del teatro". Grillo: "Sarai sempre con noi". Saviano: "Grande dolore e smisurata riconoscenza verso un genio vero"
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Leopoldo il 13/10/16 alle 10:30 via WEB
Che strano il destino. Oggi l'Accademia di Svezia consegnerà il Premio Nobel per la Letteratura. Nove anni fa il nome del vincitore era stato quello dell'italiano Dario Fo. Uno "scandalo", l'ennesimo nella carriera di un uomo che è stato regista, attore, scrittore, scenografo, pittore. In molti, infatti, avevano contestato quella scelta. Ma lui, come sempre aveva fatto, non si era curato delle critiche.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/16 alle 11:23 via WEB
Fino all'ultimo ha mantenuto il suo spirito da 'giullare' che lo ha sempre contraddistinto. Anche durante una cerimonia solenne come quella della consegna del premio Nobel, Fo aveva preparato un discorso che solo lui avrebbe potuto pronunciare: "Alcuni amici miei, letterati, artisti famosi, intervistati da giornali e televisioni, hanno dichiarato: 'Il premio più alto va dato senz'altro quest'anno ai Membri dell'Accademia svedese che hanno avuto il coraggio di assegnare il Nobel a un giullare!'. Eh sì, il Vostro è stato davvero un atto di coraggio che rasenta la provocazione. Basta vedere il putiferio che ha causato: poeti e pensatori sublimi che normalmente volano alto... e poco si degnano di quelli che campano rasoterra... si sono trovati all'istante travolti da una specie di tromba d'aria. Ebbene, io applaudo e sono d'accordo con loro".
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Francesco Maria il 13/10/16 alle 10:32 via WEB
La carriera di Fo può essere riassunta in una parola: scandalo. Mistero Buffo, l'opera più nota dell'artista, ne è l'esempio lampante per l'avversione che generò nelle gerarchie ecclesiastiche. Ma spessissimo la censura si esercitò sui suoi sketch. A cominciare da quelli messi in scena a Canzonissima nel 1962 che gli costarono la messa al bando per 14 anni dalla Rai. Fortissimo e rivendicato il suo impegno sociale e politico. Che si tradusse in pièce teatrali come Morte accidentale di un anarchico (sulla morte di Pinelli), Il Fanfani rapito, Non si paga non si paga, Pum pum! Chi è? La polizia. E che negli ultimi anni lo avevano portato ad impegnarsi, in prima linea, a sostegno del MoVimento 5 Stelle. Per rappresentare la sua arte, Fo aveva inventato una vera e propria lingua: il grammelot. Un miscuglio di suoni, parole dialettali, nonsense linguistici che gli valse nel 1997 il Nobel per la letteratura. Tra le polemiche.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/16 alle 11:24 via WEB
E' verissimo.
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/16 alle 11:25 via WEB
Pochi minuti fa il figlio Jacopo non ha risposto alle domande di chi lo intervistava ma ha affermato: "Se n'è andato sereno"
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Nicola il 13/10/16 alle 10:35 via WEB
ra il 9 ottobre 1997 quando Dario Fo fu insignito del prestigioso premio Nobel per la letteratura, con la seguente motivazione: "Perché, seguendo la tradizione dei giullari medievali, fustiga il potere e riabilita la dignità degli umiliati". Allora Fo commentò: "Con me hanno voluto premiare la Gente di Teatro". Adesso il giullare dei giullari se ne andato, per fustigare, ha fustigato, quanto ha potuto. Per riabilitare umiliati ed oppressi il cammino è ancora lungo...
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psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/16 alle 11:26 via WEB
Grazie, per questo commento.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/16 alle 11:27 via WEB
"La scomparsa di Dario Fo ci colpisce nel profondo. Perdiamo uno dei più grandi rappresentanti della letteratura, del teatro e della cultura milanese e italiana. Fo è stato uno dei migliori interpreti della storia del nostro tempo. Milano non dimenticherà i suoi insegnamenti", sono state le parole del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, mentre il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e l'assessore regionale alle Culture Cristina Cappellini sottolineano che "con la scomparsa di Dario Fo Milano e la Lombardia, oltre che il Paese, dicono addio non solo a una indiscutibile figura di spicco del panorama culturale internazionale, ma anche a un grande cultore e divulgatore delle lingue locali".
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/16 alle 11:28 via WEB
Commosso su Facebook il saluto di Roberto Saviano: "Non c'è intellettuale, poeta, scrittore, drammaturgo, attore cui io sia più legato che a Dario Fo. E gli sono debitore per l'appoggio e la protezione. Dario Fo e Franca Rame non mi hanno mai fatto mancare il loro sostegno e la loro vicinanza. Mi sono stati incondizionatamente vicini. Amici veri... Il dolore che provo ora è grande e smisurata è la riconoscenza verso un genio vero, non solo del teatro e della letteratura, ma soprattutto della vita".
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 13/10/16 alle 11:42 via WEB
NOOO...lo apprendo qui!! Il nostro sincero sostegno..il guitto..poeta di vita e per la vita
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/16 alle 12:01 via WEB
il cappello a sonagli ha smesso di tintinnare....
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/16 alle 12:22 via WEB
Dario Fo prima di entrare in ospedale ha detto: "Se mi capitasse qualcosa, dite che ho fatto di tutto per campare"
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Utente non iscritto alla Community di Libero
IL MAESTRO il 13/10/16 alle 11:43 via WEB
L’ultima svolta è del ’97, quando Dario riceve il Nobel per la Letteratura. Che putiferio. I letterati gridano allo scandalo: il Nobel a un giullare? gemono. E il giullare incassa con orgoglio, devolve una parte dell’assegno agli handicappati, acquista per loro pulmini speciali, dopo di che mette un po’ in ombra la coccarda dell’attore e dipinge, scrive libri (La figlia del papa, Razza di zingaro, Dario e Dio) mentre riceve lauree honoris causa alla Sorbona di Parigi e alla Sapienza di Roma. Fa notare che prima di lui Roma ha concesso l’onorificenza a due soli teatranti: Pirandello e Eduardo. «Attento te…» ammonisce. Sa di essere diventato un monumento e la cosa non gli dispiace: crede di aver creato l’ultima «opera dello sghignazzo» e l’ha scritta su se stesso.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/16 alle 12:01 via WEB
Proprio così, grazie!
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 13/10/16 alle 11:44 via WEB
Incantava coi suoi monologhi pazzi..si fa per dire..ma pieni di reale
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/16 alle 12:02 via WEB
A 90 anni e 7 mesi, tre anni dopo l’amata Franca Rame, se n’è andato anche Dario Fo. Era ricoverato da dieci giorni all’ospedale Sacco per alcune complicazioni polmonari. «10 giorni fa in stato di insufficienza respiratoria legato a una patologia presente da anni. Una malattia silente e progressiva», ha detto Delfino Luigi Legnani, il direttore del reparto di pneumologia. E ha aggiunto una nota di colore: «I suoi collaboratori mi hanno detto che qualche giorno prima» dell’aggravarsi delle sue condizioni «aveva cantato per ore. Una cosa incomprensibile» vista la situazione.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Santippe il 13/10/16 alle 11:45 via WEB
Coscienza critica, fustigatore dei costumi, polemista inesausto, ma sempre avanti a sinistra. Il Dario Fo “politico” è inscindibile da quello artistico, perché per lui il teatro e la letteratura erano la continuazione della politica con altri mezzi. È il vecchio motto della commedia, alla fine: «Castigat ridendo mores», corregge i costumi ridendo.
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maraciccia
maraciccia il 13/10/16 alle 11:45 via WEB
Uomo di mondo..per una sola donna..la sua Franca
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psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/16 alle 12:03 via WEB
Nel ’54 Dario incontra Franca Rame, bionda e splendida discendente di comici raminghi. La sposa in chiesa e con lei forma una coppia artistica che riempie i teatri borghesi, prima con quelle farse riprese dal vecchio repertorio ottocentesco rinnovate però da una straordinaria inventiva mimica, poi con le commedie, sette, una all’anno o quasi. E’ un teatro dai toni clowneschi e di immaginarie torte in faccia: Non tutti i ladri vengono per nuocere, Gli arcangeli giocano a flipper, Aveva due pistole con gli occhi bianchi e neri, Chi ruba un piede è fortunato in amore, Isabella, tre caravelle e un cacciaballe, Settimo: ruba un po’ meno, La colpa è sempre del diavolo. Lei fa la svampita, lui è l’istrione un po’ circense che, oltre a scrivere i testi, disegna le scene e i costumi. Il conto in banca cresce con le risate delle platee, ma in quelle risate, chissà come, vibra una specie di campanello d’allarme.
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maraciccia
maraciccia il 13/10/16 alle 11:46 via WEB
Lo avrò per sempre come maestro
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psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/16 alle 12:04 via WEB
Grillo parlante che sberleffava il potere...
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maraciccia
maraciccia il 13/10/16 alle 11:47 via WEB
Sempre avanti a sinistra,...hai detto bene
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psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/16 alle 12:06 via WEB
Da sempre di indole anarchica, filo-maoista negli anni 70, con grandi scontri con gli apparati del Pci, negli ultimi anni Dario Fo aveva aderito idealmente alla battaglia del Movimento 5 Stelle. Che infatti lo ricorda calorosamente. "La morte di Dario Fo priva il Paese di una grande voce critica, una guida civile e spirituale - afferma in una nota il gruppo parlamentare del Movimento alla Camera -. Ma priva pure il M5S di un punto di riferimento fondamentale, un compagno di viaggio allegro, geniale e profondo. Esprimiamo il nostro cordoglio più sentito per la scomparsa del premio Nobel e la nostra vicinanza al figlio Jacopo e a tutti coloro che, come noi, volevano tanto bene al grande maestro".
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maraciccia
maraciccia il 13/10/16 alle 11:55 via WEB
Tende le braccia, allontana l'uomo da sé e dice tremente:"Ti pregi, no' me tocàr a mi,che mi fiola son, puta son,zòvina son,tosa son et garsonnèta".
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psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/16 alle 12:08 via WEB
Sì, l'Italia perde uno dei suoi protagonisti
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psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/16 alle 12:11 via WEB
"Gli sono stato vicino, ero accanto a lui quando mio papà se ne é andato". La voce di Jacopo Fo, il figlio unico di Dario Fo e Franca Rame, è stanca, carica di dolore. "Da circa una decina di giorni non stava bene. Aveva problemi polmonari, una fibrosi che gli causava dolori. Lo abbiamo portato in ospedale. Nelle ultime ore aveva necessità di prendere degli antidolorifici. Non si è accorto di niente. Mio padre aveva un rapporto tutto con la corporeità. Se ne è andato sereno”. Gli amici in ospedale. Tra le persone che hanno visto Dario Fo ieri, nelle ultime ore di vita, ci sono il leader del Movimento 5 stelle Beppe Grillo, l'attore Moni Ovadia, Carlo Petrini, gastronomo e sociologo a cui il Nobel era legato, lo scrittore Stefano Benni e il pianista Enrico Intra. Ancora nulla si sa della camera arente e dei funerali, ma in entrambe le occasioni parteciperà una numerosa delegazione 5 Stelle e, con ogni probabilità, Beppe Grillo e Davide Casaleggio.
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gas.o0
gas.o0 il 13/10/16 alle 13:01 via WEB
1altro grande che ci lascia... I suoi grandi lavori.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/16 alle 13:16 via WEB
Sì, Il grande insegnamento di Fo, ricorda il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato il sorriso: "La sua testimonianza, che ricordiamo sempre unita in un sodalizio indistruttibile a quella di Franca Rame, è offerta alle giovani generazioni con quel sorriso e quella voglia di allegria che ha manifestato e che non deve mai abbandonare, anche davanti a momenti difficili...La qualità della sua opera artistica, la capacità di inventare linguaggi e forme nuove di espressività, l'ironia e il sarcasmo, usati per indagare comportamenti e realtà sociali, sono riusciti a superare la soglia dell'eccellenza riscuotendo grandi apprezzamenti, in Italia e nel mondo. Il premio Nobel per la Letteratura, conseguito nel 1997, ha costituito l'alto riconoscimento ai suoi meriti".
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Utente non iscritto alla Community di Libero
De Bertolini il 13/10/16 alle 13:20 via WEB
Il cordoglio della politica e della cultura. Renzi: "Italia perde uno dei grandi protagonisti del teatro". Grillo: "Sarai sempre con noi". I funerali sabato alle 15 in Piazza Duomo a Milano.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/16 alle 13:33 via WEB
Ha detto anche questo: "Dato che esistono oratori balbuzienti,umoristi tristi,parrucchieri calvi, potrebbero anche esistere politici onesti"
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Utente non iscritto alla Community di Libero
IL MONACO il 13/10/16 alle 13:22 via WEB
«Dario Fo è sempre stato legato da affetto e ammirazione per San Francesco, lo testimoniano alcuni suoi scritti come la poesia per il Santo `Il dono della Pace´ e il racconto `La leggenda della fonte tiepida”. Così Padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa e del mensile del Sacro Convento di Assisi, ricorda il premio Nobel per la letteratura venuto a mancare nella notte a Milano. «Ci legava un rapporto di amicizia - continua il Frate - Tanto che spesso è intervenuto sulla nostra rivista». Una voce laica che nel 1999 ha dedicato anche un’opera teatrale al Santo: ´Lu Santo Jullàre Françesco’. Un monologo che ha portato sulla scena un’immagine lontana dalle agiografie francescane accanto ai personaggi dell’Italia medievale: Papi e Cardinali, soldati sui campi di battaglia, monaci e contadini.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/16 alle 13:36 via WEB
«Sono ateo, ma lascio aperto il dubbio. L’idea di un amore realizzato in dettagli incredibili, come ad esempio gli insetti che cercano il fiore, il quale si è “truccato” per attirali, poi si uniscono e corrono via pieni di humus... È qualcosa di stupendo, paradossale e inspiegabile. E non può spiegarlo nemmeno la scienza, di cui peraltro sono fanatico. Per questo inorridisco di fronte alla distruzione della terra, un crimine orribile legato alla volontà di dominio». Dario Fo
(Rispondi)
 
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Piergiorgio il 13/10/16 alle 14:05 via WEB
Ho letto che gli elogi spellano le parole. Io non ho mai condiviso Dario Fo. Non mi ha mai detto nulla. Non condividevo il suo essere giullare sulla scena e qualche volta anche in politica. Letteratiamente non meritava il Nobel per la letteratura. Io sono uno di quelli che ha protestato duramente quando è uscita fuori la notizia del Nobel a Fo. Non nego e lo ripeto ora. Non mi sembrava e non mi sembra un personaggio che possa aver lasciato un segno carattetizzante nel contesto letterario. Quella suo opera buffa è il già visto brectiano. Il suo essere giullare è il già consolidato tra un Cecco Angiolieri e un Jacopone da Todi giullare di Dio. Quel suo teatro “zampettante” è la maschera di Pulcinella, Arlecchino e una recita veneziana. Pierfranco Bruni. La voce di Maruggio.
(Rispondi)
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/10/16 alle 16:06 via WEB
A prescindere che il teatro è stato la vita per Dario Fo, con la sua scomparsa, umanamente comprensibile il dolore dei familiari, non è che ci sia un vuoto enorme nel mondo del teatro, ci pensano certi politici a fare teatro tutti i giorni sulla tragedia dei cittadini elettori contribuenti italiani. Leggendo alcuni giornali mi è venuta in mente una frase di Montanelli, "Sulle tombe, in Italia, c'è sempre scritto "Uomo di specchiata onestà e rettitudine, di integerrima onestà; padre di famiglia esemplare". Per una volta si può evitare questa ipocrisia "tombale" e dire che accanto a parecchi pregi, l'uomo aveva anche molti difetti? Eh, se ne aveva, buon pomeriggio G.
(Rispondi)
 
Scost_Mat
Scost_Mat il 13/10/16 alle 22:18 via WEB
Un grande del teatro, un genio nell'arte della parola . Ma anche uomo di sinistra estrema. Un'idea politica abbastanza sfortunata e che se fosse stata condivisa dalla maggioranza degli italiani, avremmo seguito le sorti economiche dei paesi dell'est.
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