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« Messaggio #354come si chiama questa immagine? »

ENZO BIAGI STA AFFRONTANDO L'ULTIMA AVVENTURA DELLA VITA

Post n°355 pubblicato il 02 Novembre 2007 da psicologiaforense
 

Enzo Biagi, il grande giornalista e saggista. E' stato ricoverato presso la clinica Capitanio una settimana fa. 
Oggi le condizioni di Biagi si sono aggravate divenendo assolutamente  "critiche". Il giornalista e' assistito dai suoi familiari.

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Il grande giornalista italiano è nato il 9 agosto 1920 a Lizzano in Belvedere, un paesino dell'Appennino tosco-emiliano in provincia di Bologna. Di umili origini, il padre lavorava come aiuto magazziniere di uno zuccherificio, mentre la madre era una semplice casalinga. Dotato di un talento innato per la scrittura, fin da bambino si dimostra particolarmente versato per le materie letterarie. Le cronache riportano anche un suo celebre "exploit", quando cioè un suo tema particolarmente riuscito venne addirittura segnalato al Pontefice. Allo scoccare del diciottesimo anno di età, diventato maggiorenne, si dà al giornalismo, senza per questo abbandonare gli studi. Intraprende i primi passi della carriera lavorando in particolare come cronista al Resto del Carlino e, a soli, ventuno anni diventa professionista. Quella, infatti, era l'età minima per entrare nell'albo professionale. Come si vede, insomma, Biagi era uso bruciare tutte le tappe. Nel frattempo, in tutta Europa cova il germe della guerra che, una volta innescato, inevitabilmente avrà delle ripercussioni anche nella vita del giovane ed intraprendente giornalista. Allo scoppio della secondo conflitto mondiale, infatti, è richiamato alle armi e, dopo l'8 settembre del 1943, per non aderire alla Repubblica di Salò, varca la linea del fronte aggregandosi ai gruppi partigiani operanti sul fronte dell'Appennino. Il 21 aprile 1945 entra in Bologna con le truppe alleate e annuncia dai microfoni del Pwb la fine della guerra.
Il dopoguerra a Bologna è per Biagi un periodo di numerose iniziative: fonda un settimanale, "Cronache" e un quotidiano "Cronache sera". Da questo momento, prende avvio in modo definitivo la grande carriera di quello che diverrà uno dei giornalisti
italiani più amati di sempre. Nuovamente assunto al Resto del Carlino (in quegli anni Giornale dell'Emilia), nel ruolo di inviato e di critico cinematografico, rimarrà negli annali per delle memorabili cronache sulle inondazioni del Polesine. Un primo incarico davvero prestigioso lo ottiene negli anni che vanno dal 1952 al 1960 dove, trasferitosi a Milano, dirige il settimanale "Epoca". Fin da subito, inoltre, intrattiene un rapporto molto stretto con il mezzo televisivo, strumento mediatico che ha contributo non poco ad estendere la sua popolarità e a farlo amare anche dai ceti meno colti e letterati. Il suo ingresso in Rai è datato 1961 e si è protratto in pratica fino ai nostri giorni. Bisogna sottolineare che Biagi ha sempre espresso parole di gratitudine e di affetto nei confronti di questa azienda alla quale, indubbiamente, ha anche dato tanto. Nel corso della sua presenza nei corridoi di viale MAZZINI , è riuscito a diventare direttore del Telegiornale mentre, nel 1962 fondò il primo rotocalco televisivo "RT". Inoltre, nel 1969 diede vita ad un programma tagliato su misura per lui e per le sue capacità, il celebre "Dicono di lei", basato su interviste a personaggi famosi, una sua specialità. Sono anni di intenso lavoro e di soddisfazioni non da poco. Biagi è richiestissimo e la sua firma, poco a poco, compare su La Stampa (di cui è inviato per una decina d'anni), la Repubblica, il Corriere della sera e Panorama. Non contento, dà avvio ad un'attività di scrittore mai più interrotta e che lo ha visto immancabilmente in testa alle classifiche di vendita. Si può tranquillamente affermare, infatti, che il giornalista abbia venduto nel corso degli anni qualche milione di libri. Anche la presenza televisiva, come detto, è costante. Le principali trasmissioni televisive condotte e ideate da Biagi sono "Proibito", inchiesta di attualità sui fatti della settimana e due grandi cicli di inchieste internazionali, "Douce France" (1978) e "Made in England" (1980). A queste si aggiungano una quantità notevole di servizi sul traffico d'armi, la mafia ed altri temi di stretta attualità della società italiana. Ideatore e conduttore del primo ciclo di "Film dossier" (datato 1982), e di "Questo secolo: 1943 e dintorni", nel 1983, ha conquistando il pubblico anche con numerose altre trasmissioni: "1935 e dintorni", "Terza B", "Facciamo l'appello (1971)", "Linea diretta (1985, settantasei puntate)"; nel 1986 presenta le quindici puntate del settimanale giornalistico "Spot" e, negli anni '87 e '88, "Il caso" (rispettivamente undici e diciotto puntate), nell'89 è ancora alle prese con "Linea diretta", seguita in autunno da "Terre lontane (sette film e sette realtà)" e "Terre vicine", incentrate sui mutamenti dei paesi ex comunisti dell'Est. Dal 1991 ad oggi Biagi ha realizzato con la Rai un programma televisivo all'anno. Di questi si possono enumerare "I dieci comandamenti all'italiana" (1991), "Una storia" (1992), "Tocca a noi", "La lunga marcia di Mao" (sei puntate sulla Cina), "Processo al processo su tangentopoli", e "Le inchieste di Enzo Biagi".

Nel 1995 dà vita a "Il Fatto", programma giornaliero di cinque minuti su avvenimenti e personaggi italiani, che viene ripreso in tutte le stagioni successive, sempre con altissime percentuali di ascolto. Nel 1998 presenta due nuovi programmi, "Fratelli d'Italia" e "Cara Italia", mentre nel luglio 2000 è la volta di "Signore e Signore". Del 2001 è invece "Giro del mondo", un viaggio tra arte e letteratura: otto puntate con alcuni tra i grandi scrittori del Novecento. Dopo settecento puntate de "Il Fatto", Biagi è stato al centro di aspre polemiche a causa di una sua presunta faziosità negativa nei confronti dell'allora Presidente del Consiglio BERLUSCONI, il quale ha espressamente rimproverato il giornalista di non essere equanime. Il Consiglio di Amministrazione della Rai, pur non avallando ufficialmente queste critiche, ha ad ogni modo modificato l'originaria e prestigiosa collocazione oraria del programma (posto poco dopo la fine del telegiornale della sera) il quale, in seguito alle proteste dello stesso Biagi, difficilmente vedrà ancora la luce.

Dopo cinque anni di silenzio torna in tv nella primavera del 2007 con il programma "RT - Rotocalco Televisivo".

Enzo Biagi, nel corso della sua lunghissima carriera, ha pubblicato più di ottanta libri, tutti di grande successo.

 

 
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>> ENZO BIAGI..... su PAPERE E PANNOCCHIE
Ricevuto in data 03/11/07 @ 01:06
ENZO BIAGI STA AFFRONTANDO L'ULTIMA AVVENTURA DELLA VITA Enzo Biagi, il grande giornalista e sagg... (continua)
 
>> ENZO BIAGI..... su Blog del Giorno
Ricevuto in data 03/11/07 @ 01:10
ENZO BIAGI STA AFFRONTANDO L'ULTIMA AVVENTURA DELLA VITA Enzo Biagi, il grande giornalista e sagg... (continua)
 
Commenti al Post:
pippo_217
pippo_217 il 02/11/07 alle 23:45 via WEB
Cara Psi, a volte mi sembra di tenere il mio tesoro, chiuso e al sicuro, protetto, nel mio pugno. Ma basta un poco d'acqua ed esso scivola via irrimediabilmente. Forse sbaglio io a crederlo mio, a volerlo trattenere...
(Rispondi)
 
rimescolareilvolga
rimescolareilvolga il 03/11/07 alle 01:11 via WEB
pubblicato sul blog del giorno
(Rispondi)
 
TheLion46
TheLion46 il 04/11/07 alle 09:46 via WEB
Buongiorno e buona domenica,un saluto..Gianni
(Rispondi)
 
giordana2007
giordana2007 il 04/11/07 alle 20:47 via WEB
i miei auguri al DOTTOR BIAGI... RESISTI SIAMO TUTTI CON TE !
(Rispondi)
 
adolfodgl5
adolfodgl5 il 04/11/07 alle 20:48 via WEB
AUGURI D UN DICITORE DI VERITA'
(Rispondi)
 
agostino88
agostino88 il 04/11/07 alle 20:49 via WEB
un grande maestro di giornalismo.. ma anche di Vita... FORZA ENZO BIAGI! FORZA, FORZA, FORZA!!!!!!!!!!
(Rispondi)
 
arza1
arza1 il 04/11/07 alle 20:51 via WEB
"La prognosi resta riservata, ma l'ho trovato relativamente bene rispetto a ieri sera. Rimane lucido e mi sembra che ci sia stato un lieve miglioramento". Lo ha affermato Ferruccio De Bortoli, direttore de 'Il Sole 24 Ore', lasciando la casa di cura Capitanio, dove e' ricoverato da una settimana Enzo Biagi. Con il giornalista, in gravi condizioni di salute, De Bortoli ha detto di "aver parlato molto, abbiamo tanti ricordi in comune".
(Rispondi)
 
arza1
arza1 il 04/11/07 alle 20:52 via WEB
ha saputo vincere battaglie che non si credeva vincibili
(Rispondi)
 
arza1
arza1 il 04/11/07 alle 20:52 via WEB
VINCERA' ANCHE QUESTA!!!!!!!
(Rispondi)
 
umberta8080
umberta8080 il 04/11/07 alle 20:53 via WEB
FORZA BIAGI PREGHIAMO TUTTI PER TE...
(Rispondi)
 
summainiuria
summainiuria il 04/11/07 alle 20:54 via WEB
Enzo Biagi, ricoverato da giorni alla clinica Capitanio di Milano, è in condizioni stazionarie ma molto affaticato. Lo hanno reso noto, uscendo dalla clinica, le figlie Carla e Bice. Il giornalista, rivolgendosi a un'infermiera che gli chiedeva come stava, ha detto: "Mi sento come le foglie su un albero in autunno, ma tira un forte vento". Biagi ha ricevuto la visita dell'amico e regista Loris Mazzetti. "Le condizioni renali sono buone - ha detto Carla - rimane la prognosi riservata per le condizioni cardiache, non ci sono quindi novità di rilievo rispetto alle ore precedenti, anche se è stata una giornata un po' più difficile perchè papà è molto affaticato". "Lui continua ad essere molto disponibile e gentile con tutti - hanno spiegato le due figlie - e cerca di riservare un sorriso a chiunque si avvicina". Le due figlie hanno poi detto ai giornalisti presenti che se la situazione dovesse mutare uscirà dall'ospedale un medico per riferire. "Non siamo delle rocce fino a questo punto", hanno detto. Enzo Biagi, nonostante sia molto affaticato per non aver riposato la notte scorsa, "è molto lucido" e non ha perso la voglia di scherzare. Numerosissimi i messaggi di affetto pervenuti alla clinica da parte di amici e gente comune.
(Rispondi)
 
auroraml
auroraml il 04/11/07 alle 20:56 via WEB
MI COMMUOVONO QUESTE PAROLE:Biagi: ''Sto come le foglie su un albero in autunno'' “Papà è molto affaticato e le sue condizioni di salute rimangono stazionarie”. Sono le parole delle figlie di Enzo Biagi, Carla e Bice, ricoverato in condizioni crtiche da una settimana alla clinica 'Capitanio' di Milano a causa di problemi cardiaci e polmonari. Scherzando con un’infermiera che gli ha chiesto come stava, la nota penna del “Corriere della Sera” ha così risposto “come le foglie su un albero in autunno…, ma tira un forte vento”.
(Rispondi)
 
bibiosa
bibiosa il 04/11/07 alle 20:59 via WEB
CHE STUPIDAGGINI....
(Rispondi)
 
bibiosa
bibiosa il 04/11/07 alle 21:00 via WEB
CHE IDIOZIE, LEGGETE QUI:
(Rispondi)
 
bibiosa
bibiosa il 04/11/07 alle 21:00 via WEB
(segue) Poichè, come cantava Billy Joel, "solo i migliori muoiono giovani", ecco che assistiamo, nuovamente, alla nascita di un mito e ripercorriamo le tappe di un processo di beatificazione che trasfigura la storia personale di un individuo. John Kennedy jr. "l’eroe", "il simbolo di una generazione" e, inevitabilmente "l’icona del suo tempo". John jr. come suo padre, come James Dean, come lady Diana. John nel ricordo sconsolato delle cameriere di Tribeca, il suo quartiere, e di quanti, vicini di casa e turisti, depongono fiori e legano palloncini al suo portone. John jr. nelle lacrime dei pellegrini al cimitero di Arlington, dove salutò la bara del suo babbo presidente. John jr. nelle decine di migliaia di messaggi commossi e nelle poesie messe in circolazione su Internet. John jr. nel coro dolente dei media, inginocchiati a piangerlo, dove anche un iconoclasta come Christopher Hitchens, che demolì madre Teresa di Calcutta nel libro "La posizione della missionaria", canta lodi senza riserve. "Solo i migliori muoiono giovani": per confermarsi allora "migliore" e per conquistarsi l’immortalità, John jr. doveva, appunto, morire. E farlo in fretta. Perchè i Grandi che invecchiano al riparo della loro saggezza ci stancano: le loro sembianze si dilatano, come per Marlon Brando, le loro opinioni mutano o si consolidano nella difesa del potere che hanno conquistato: portiamo le magliette di "Che" Guevara e non quelle di Fidel Castro. L’unico eroe è, infine l’eroe morto: avrebbe avuto lo stesso successo "Titanic" se Leonardo di Caprio non fosse rimasto ibernato per sempre nell’oceano e nella sua sconsiderata passione? Morendo giovane, John jr. si è conquistato uno "status" che lo consegna al Pantheon dei miti d’America e rimane, per sempre, il figlio di una nazione.
(Rispondi)
 
bibiosa
bibiosa il 04/11/07 alle 21:01 via WEB
ENZO AVREBBE APPENA SORRISO... CON BONOMIA...
(Rispondi)
 
casadei.lisetta
casadei.lisetta il 04/11/07 alle 21:01 via WEB
MA E' una ecatacombe....
(Rispondi)
 
casadei.lisetta
casadei.lisetta il 04/11/07 alle 21:02 via WEB
franco angeli, deceduto
(Rispondi)
 
casadei.lisetta
casadei.lisetta il 04/11/07 alle 21:02 via WEB
don benzi, deceduto
(Rispondi)
 
casadei.lisetta
casadei.lisetta il 04/11/07 alle 21:03 via WEB
francesco introna ( amico di sico) deceduto
(Rispondi)
 
casadei.lisetta
casadei.lisetta il 04/11/07 alle 21:04 via WEB
il giornalista e scrittore Massimo Consoli (61 anni), tra i fondatori del movimento gay italiano. ...D E C E D U T O
(Rispondi)
 
casadei.lisetta
casadei.lisetta il 04/11/07 alle 21:05 via WEB
NON MUOIONO SOLO I FAMOSI:
(Rispondi)
 
casadei.lisetta
casadei.lisetta il 04/11/07 alle 21:05 via WEB
Simone Abate il 18enne morto a seguito di un tragico scontro con un avversario sul campo del Santa Marinella, durante una partita tra la squadra di casa e l'Anguillara Calcio. ''La tremenda notizia - ha aggiunto il sindaco - ha profondamente sconcertato tutta Anguillara, sconvolta da un tragico evento che segna i nostri ragazzi nel pieno della gioventu' e mina la spensieratezza caratterizza a livello dilettantistico un gioco di squadra come quello del calcio''.
(Rispondi)
 
casadei.lisetta
casadei.lisetta il 04/11/07 alle 21:06 via WEB
QUESTO E' UN BOLLETTINO DI GUERRA NON LE FESTIVITA' DI TUTTI I SANTI.....
(Rispondi)
 
casadei.lisetta
casadei.lisetta il 04/11/07 alle 21:07 via WEB
e poi stragi sulle strade, a causa DI CECCHINO IMPAZZITO, PDER PIRATI, PER rom UBRIACHI E FUORI DI SENNO, ECC....
(Rispondi)
 
casadei.lisetta
casadei.lisetta il 04/11/07 alle 21:08 via WEB
non e' la festa dei santi... ma dei demoni.... ( PER NON PARLARE DELLA POVERA MEREDIT A PERUGIA) ECC...ECC..ECC...
(Rispondi)
 
deontologiaetica
deontologiaetica il 04/11/07 alle 21:10 via WEB
e vero'
(Rispondi)
 
deontologiaetica
deontologiaetica il 04/11/07 alle 21:11 via WEB
ci sono decine di morti ammazzati in questo ponte....
(Rispondi)
 
diego1930
diego1930 il 04/11/07 alle 21:15 via WEB
Biagi sa far vibrare la corda poetica, temperandola con quella ironica: con un occhio piange e fa piangere, con l'altro ride, e fa ridere o almeno sorridere. Ma la sua ironia che non traligna mai in sarcasmo, è più da trattoria o da dopolavoro che da salotto o da club
(Rispondi)
 
doctorlegum
doctorlegum il 04/11/07 alle 21:16 via WEB
auuri ENZO ti siamo vicinissimi nella preghiera e nello spirito
(Rispondi)
 
dottoresottile
dottoresottile il 04/11/07 alle 21:18 via WEB
riporto qui di seguito, integralmente, una testimonianza forte:
(Rispondi)
 
dottoresottile
dottoresottile il 04/11/07 alle 21:18 via WEB
"Pagine corsare" E Pasolini mi disse: «Ho cancellato la parola speranza» Enzo Biagi, Corriere della Sera 10 ottobre 2006 Ricordo certi colloqui con Pier Paolo Pasolini e soprattutto una frase: «Vedo di fronte a me un mondo doloroso e sempre più squallido. Non ho sogni, quindi non mi disegno neppure una visione futura». Nelle sue parole c'erano innocenza e bisogno di verità. Non temeva la vecchiaia né aveva più paura della morte: «Ne ho avuta molta a vent'anni. Ma era giusto perché allora, attorno a me, venivano uccisi dei giovani, venivano trucidati. Adesso non l'ho più. Vivo un giorno per l'altro, senza quei miraggi che sono alibi. La parola speranza è completamente cancellata dal mio vocabolario». Perché concludo il libro con Pasolini? Perché in poche parole lui è riuscito a rappresentare uno stato d'animo che è anche mio. È vero, mi sono nascosto dietro le parole del poeta, ma non è facile mettere a nudo quello che si prova, si è sempre un po' portati a recitare una parte. Anche per me lo scrivere non ha rappresentato solo il lavoro, è stato tutto nella mia vita. So bene che è un mio grande limite, ma non sarei capace di fare niente altro, non ho hobby, non so pescare, giocare a carte, il giardinaggio non mi ha mai attratto, faccio sempre più fatica a leggere, mi interessano solo le biografie nella speranza di trovare un po' della mia vita e dei miei pensieri in quelli degli altri. Non ho mai avuto frequentazioni mondane, raramente partecipo a iniziative pubbliche, perché mi danno la sensazione di essere ancora più solo. Sto con la mia famiglia e frequento pochi amici: Loris, che mi scrocca sempre un pasto caldo, Missoni che ha per me un grande affetto, ricambiato, Giancarlo Aneri e Giorgio Bocca con i quali mi incontro per il premio «È giornalismo». Infine Franco Iseppi che mi tiene informato sulle vicende della Rai e per lui credo sia diventato un incubo la mia domanda: «È previsto qualcosa per noi? Ci faranno fare qualcosa?». Ma gli amici servono anche per questo. Ricordo quando fu direttore generale della Rai, e la prima volta che lo andai a trovare al settimo piano di viale Mazzini, là dove c'è il cavallo, mi tolsi la soddisfazione di andare a pisciare nel bagno dove erano stati i grandi direttori generali: Ettore Bernabei e Biagio Agnes. Gli amici della mia generazione, invece, uno alla volta se ne stanno andando: Federico Fellini, Dario Zanelli, Renzo Renzi, Giuliano Lenzi, Sandro Bolchi, l'ultimo Pietro Garinei. Mi manca la sua telefonata domenicale che arrivava anche quando la Roma aveva perso. Mi mancano i suoi commenti a quello che scrivo, mi manca il suo affettuoso: «Tieni duro». Mi mancheranno le nostre discussioni guardando la partita in tv nelle sere d'agosto, e le nostre silenziose passeggiate nei boschi. Da quando Pietro era rimasto vedovo, quei pochi giorni che si concedeva lontano dal suo Sistina, li passava con me a Pianaccio. Il ruolo del regista non lo abbandonava mai; come arrivava organizzava la mia giornata: «Enzo devi camminare. Domani andiamo a Porretta. Andiamo a prendere i prosciutti a Pietracolora». E alla sera mi diceva: «giochiamo», che voleva dire metterci a cantare le nostre canzoni, e quasi sempre vincevo io perché me ne ricordavo di più. Inevitabile era la sigla di chiusura prima della buonanotte: «Roma nun fa' la stupida stasera» di Garinei e Giovannini, musica di Trovajoli, interpreti Pietro e Enzo. Per scrivere un libro che parla anche della vita dell'autore, la mia segretaria Pierangela mi ha preparato tanto materiale e una scatola di vecchie foto dove ho trovato quelle di quando andavo a scuola a Bologna, che si fanno a fine anno: tutti in fila, i più piccoli in piedi sulla panca nascosta dai più grandi e il maestro al centro. Rivedo i miei compagni: sorridenti, pantaloni alla zuava, chi aveva i soldi portava i maglioni come Robert Taylor, che fu un bellissimo di Hollywood. (...) C'è qualcuno che ha detto che questa generazione, la mia, non ha avuto altro che il tempo di morire. Ma c'è una cosa che è ancora più triste, perché è vero che ci sono molti morti nella nostra vita, ma come ha detto Bernanos, «più morto di tutti è il ragazzo che io fui». Voglio dire che quello che la guerra ha portato via e che nessuno ci potrà mai più rendere sono le illusioni, i sogni e gli errori dei vent'anni. Forse è qui la nostra unica grande attenuante, quella di una generazione che non ha mai avuto la giovinezza.
(Rispondi)
 
dottoresottile
dottoresottile il 04/11/07 alle 21:19 via WEB
A U G U R I !!!!! ENZO... FORZA E N Z O !!!!
(Rispondi)
 
elvia4
elvia4 il 04/11/07 alle 21:21 via WEB
RIPORTO: Auguri a Enzo Biagi per i suoi 84 anni. Piaccia o meno, è uno dei pochissimi maestri del giornalismo italiano. Pubblico la bella intervista rilasciata oggi a Schiavi del Corriere della Sera. Biagi, 84 anni tra ricordi e malinconia «In quest’Italia sono un sopravvissuto» «Nella politica è l’ora del dilettante, per fortuna c’è Ciampi a darci fiducia» PIANACCIO (Bologna)- E’ un’altra estate che si gonfia di ricordi. Enzo Biagi si volta indietro e dice: «E’ un esercizio al quale sono preparato». Domani compie 84 anni. «Com’è passato tutto in fretta. Era ieri, e io ero un ragazzo che giocava lì fuori». Nella casa di Pianaccio il giorno si consuma nell’attesa. Dal giardino si vedono i faggi, i boschi, l’Appennino selvatico che divide Emilia e Toscana. «Mi sento un sopravvissuto», confessa. «Uno che può dire senza imbarazzo: è accaduto mezzo secolo fa. Io c’ero». Gli capita spesso di fare l’appello, come a scuola. C’è sempre uno in meno. «Mi porto dietro l’infanzia, i volti e le storie del mio paese. Ho girato il mondo, ma mi sembra di non essere mai andato via da qui». E’ avvolto dalla malinconia, il grande cronista che ha raccontato tutto, e oggi deve fare i conti con una solitudine che pesa: «Dalla vita ho ricevuto più di quel che mi aspettavo. Ma in poco tempo ho dovuto pagare il prezzo di tutto». Ci sono dolori che non guariscono mai. Biagi, in un anno, ha perso la moglie e la figlia. «Cara Lucia - ha scritto nella Lettera d’amore a una ragazza di una volta - penso che la mia vita sia stata felice. Ma il conto è arrivato tutto d’un colpo. Tu mi hai lasciato, Anna è morta all’improvviso, sono stato calunniato e offeso nel mio lavoro». E’ difficile descrivere uno stato d’animo. Biagi lo fa così: «Sono un uomo timido, solitario, dominato da un forte senso di tristezza». Continua a scrivere perché è il suo modo di reagire, perché anche la moglie avrebbe approvato. «Berlusconi ha detto da Bucarest che ho fatto un "uso criminoso" della tv. Dalla Rai, dopo 41 anni di servizio, mi hanno mandato una disdetta con la ricevuta di ritorno. Bene, rifarei tutto quello che ho fatto. Sono sempre stato dalla parte di quelli che non vincono, di quelli che difendono certi valori di onestà e di decenza». Non le piace questa Italia? «Una volta a New York mi chiesero se ero orgoglioso dell’Italia per Leonardo, Fermi, Marconi. No, ho risposto. Lo sono per l’umanità della mia gente che si rivela nei momenti difficili». E questo lo è? «Non mi sembra dei migliori. Basta sfogliare i giornali. In politica sembra l’ora del dilettante. Sulle vetrine scrivono: "Saldi". Bisognerebbe leggere: "Soldi". Con lo stipendio si vive tre settimane, la quarta è optional. Per fortuna ci sono figure come Ciampi, che aiutano a trovare un po’ di fiducia». Il presidente Ciampi è suo coetaneo... «Lo stimo e apprezzo il suo sforzo per dare ideali e speranza. Credo che debba risolvere più problemi degli altri che lo hanno preceduto». Tocca sempre ai grandi vecchi insegnare qualcosa? «Non esistono insegnanti, esistono esempi. Ci sono genitori che dicono: io parlo tanto con mio figlio. Ma se sono noiosi, io dico: povero figlio». Che cosa pensa della devolution? «E’ una parola che non capisco. La Lega crede in una cosa inesistente che si chiama Padania. Per me il fiume sacro non è il Po, ma il Piave». La Rai oggi è migliore o peggiore? «E’ lo specchio della realtà italiana». I programmi, allora. «Bisognerebbe chiederlo a chi li fa, al governo. Viviamo una situazione anomala rispetto al resto del mondo, c’è un premier che controlla Rai, reti private, la più grande casa editrice e un quotidiano». Suggerisca qualcosa. «Serve un po’ di coraggio e qualche velina in meno. Propongo un tema: siete contenti di questo governo? Cosa vorreste? Che cosa ci manca?» Ritorniamo a Benigni, al Fatto dello scandalo? «Benigni è geniale, mi ricorda i cantastorie che andavano di paese in paese. E Il Fatto è stato giudicato il programma più importante della tv negli ultimi vent’anni». Anche Montanelli era dalla sua parte? «Di Montanelli sono onorato di essere stato amico fino all’ultima sera. Nel giornalismo ha lasciato un vuoto incolmabile. Quando mi hanno dato la cittadinanza onoraria di Fucecchio sono stato solo con lui, al cimitero. "Indro - gli ho detto - mi dicevi che Berlusconi bisognava provarlo come un vaccino. Forse abbiamo sbagliato la dose..."». Giornalista per vocazione, come lei... «Ho fatto il giornalista come si può fare il prete». Ha scritto che loro sono stati i più grandi rivoluzionari... «Confermo. Ho conosciuto don Milani che insegnò l’uso delle parole ai contadini di Barbiana, don Mazzolari che predicava la libertà ai parrocchiani e don Zeno che fondò Nomadelfia. Ricordo le parole di don Zeno: bella fatica che fate voi a voler bene a quelli che avete messo al mondo. E’ a quegli altri che bisogna voler bene». Dei grandi amici, chi le manca? «Mi manca Fellini. Una sera gli dissi: "Federico, sei quasi un genio". Risposta: "Togli il quasi per piacere".». E l’avvocato Agnelli? «Quando ero in difficoltà mi ha sempre offerto un posto. Prima di morire mi telefonò: debbo dirle cose importanti. Non le saprò mai». Il cardinal Martini ha detto che si farebbe confessare da uno come lei. «Lo ringrazio, se metterà una buona parola con il Signore». Qualcuno da invidiare tra i ricchi e potenti della Terra? «Mai conosciuto qualcuno che meritasse di essere invidiato». Una frase che resta? «Non tornare nel posto dove si è stati felici. Non è mia, è di Dolmann, il cinico e arguto interprete dei colloqui tra Hitler e Mussolini». E Pianaccio, allora? «Mi aiuta a stare nella realtà. Qui c’è la mia infanzia, i suoni, i rumori, le paure. Qui mi addormentavo con la musica della pioggia sul selciato e prima recitavo l’atto di dolore. Qui leggevo i Miserabili e mi piaceva Gavroche. Qui sognavo, con i ragazzi della via Paal. Adesso aspetto». Suonano alla porta. Biagi si affaccia. C’è un tassista di Bologna. Porta le valigie di un vecchio amico, Pietro Garinei. «Tenga duro», gli dice. «Me lo dicono in tanti», risponde Biagi. «Coraggio, non si arrenda», lo saluta. Il giornalista guarda i ritratti di famiglia sul cassettone. «Per essere felici bisogna essere in due», dice. «Quando è sera e fai la cronaca della giornata senti che manca qualcosa di caro». Domani è il 9 agosto. Suoneranno le campane della chiesa: buon compleanno, Enzo. Giangiacomo Schiavi 8 agosto 2004 -
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elvia4
elvia4 il 04/11/07 alle 21:21 via WEB
A U G U R I ... M A E S T R O !!!!!!!!!!!!
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elvia4
elvia4 il 04/11/07 alle 21:22 via WEB
riporto e documento:
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elvia4
elvia4 il 04/11/07 alle 21:23 via WEB
"La prognosi è ancora riservata, però c'é un leggero miglioramento": lo ha spiegato ai giornalisti, parlando delle condizioni del padre, Bice Biagi. "Mio padre ha parlato sempre, anzi non ha mai smesso di parlare - ha detto ancora la figlia, a fianco della sorella Carla - ci chiede delle nostre figlie e commenta quello che succede". Monsignor Ravasi: abbiamo pregato insieme A visitare Biagi, stamani il neovescovo monsignor Gianfranco Ravasi: "L'ho trovato molto bene, questa mattina abbiamo potuto parlare anche abbastanza a lungo - ha spiegato all'uscita dalla clinica - e ricordare soprattutto quella sorta di saluto molto intenso che lui ha voluto farmi prima della mia partenza per Roma a settembre". "Noi ci conosciamo da tempo, lui è molto affezionato a me come io lo sono a lui ormai da molti anni - ha aggiunto monsignor Ravasi -. Ho potuto anche pregare con lui, ha voluto dire il Padre nostro e l'Ave Maria ed era consapevole e pienamente in dialogo con me". "E' una situazione molto impegnativa - ha concluso il vescovo - ma certamente si vede che lui ha molta speranza e molto desiderio di continuare, tanto è vero che ci siamo scambiati un appuntamento in futuro a casa sua". Don Mazzi: l'ho ricordato al mio "padrone" Anche don Antonio Mazzi, il fondatore della Comunità Exodusi, è andato, dopo monsignor Ravasi, a trovare il giornalista. In quel momento però Biagi era addormentato e così don Mazzi ha salutato le figlie. "Siccome ogni volta che lo vedevo mi diceva: 'ricordami al tuo 'padrone" oggi l'ho fatto e spero di avergli portato fortuna - ha spiegato don Mazzi -. E' un uomo semplice e molto profondo, poco formale e credo anche un uomo di fede. C'é un clima molto sereno nella sua famiglia". Effettivamente quando la figlia di Enzo Biagi è scesa a parlare con i cronisti, pur stanca, aveva un volto più sereno rispetto a ieri. "Combatte come un leone" "Sta combattendo come un leone. E' un signore che sta reagendo e ha una tempra incredibile". Ha detto Carla Biagi, l'altra figlia di Enzo. Carla Biagi ha inoltre spiegato che il padre, che ha ricevuto anche le visite di Ferruccio De Bortoli e di alcuni giovani colleghi, con questi ultimi si è informato su "come va il giornale e cosa fanno". Alle figlie e alle nipoti che lo stanno assistendo ha detto "cose preziose, come dice un padre in certe situazioni". La signora, ripetendo che "é molto lucido e molto sereno", ha comunque detto: "non è il Papa, non facciamo bollettini medici".A chi gli ha chiesto se fosse stato emesso un bollettino medico ha risposto "non facciamo bollettini medici". La signora ha inoltre aggiunto che suo padre "é lucidissimo, sta ricevendo i suoi amici, ovviamente scaglionati, perché è stanco".
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elvia4
elvia4 il 04/11/07 alle 21:24 via WEB
DON MAZZI : ogni volta che lo vedevo mi diceva: 'ricordami al tuo 'padrone" oggi l'ho fatto e spero di avergli portato fortuna -
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elvia4
elvia4 il 04/11/07 alle 21:25 via WEB
OGNI VOLTA CHE LO VEDEVO MI DICEVA: 'RICORDAMI AL TUO 'PADRONE" . OGGI SIAMO IN MILIONI A RICORDARLO A DIO!!!!
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bibiosa
bibiosa il 04/11/07 alle 21:34 via WEB
E' ANDATO A TROVARLO UN PRETE SUO AMICO DA SEMPRE E IL DOTT. BIAGI HA VOLUTO CHE DICESSERO ASSIEME QUESTE PREGHIERE:
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bibiosa
bibiosa il 04/11/07 alle 21:35 via WEB
NON ti ricordare, o Signore, delle nostre iniquità, nè delle iniquità dei nostri padri: Perdonaci, o buon Signore, perdona il tuo popolo, il quale tu hai redento col tuo preziosissimo sangue, e non voler essere adirato contro di noi per sempre. Risposta. Perdonaci, buon Signore. Indi il Ministro , Oriamo. Signore, abbi misericordia di noi. Cristo, abbi misericordia di noi. Signore, abbi misericordia di noi. PADRE nostro, che sei ne’ cieli, Sia santificato il tuo Nome. 11 tuo regno venga. La tua volontà sia fatta in terra, Come in cielo. Dacci oggi il nostro pane cotidiano. E rimettici i nostri debiti, Come noi ancora li rimettiamo ai nostri debitori. E non indurci in tentazione; Ma liberaci dal maligno. Amen. Ministro. O Signore, salva il tuo servo; Risposta. Che si confida in te. Ministro. Mandagli aiuto dal tuo santuario; Risposta. E difendilo potentemente. Ministro. Non permettere, che il nemico abbia alcun vantaggio sopra di lui; Risposta. E non lasciar che il maligno s’ accosti a lui per nuocerlo. Ministro. Sii a lui, o Signore, torre di fortezza, Risposta. Contro gli assalti del suo nemico. Ministro. O Signore, ascolta le nostre orazioni. Risposta. E venga il nostro grido fino a te.
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deontologiaetica
deontologiaetica il 04/11/07 alle 21:36 via WEB
SEGUE COSI' X QUELLO CHE NE SO IO
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deontologiaetica
deontologiaetica il 04/11/07 alle 21:37 via WEB
NON E' AFFATTO DETTO CHE IL MONSIGNORE ABBIA RECITATO AL CAPEZZALE DI BIAGI QUESTA PREGHIERA.....
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deontologiaetica
deontologiaetica il 04/11/07 alle 21:37 via WEB
O SIGNORE, riguarda giù dal cielo, osserva, visita e soccorri questo tuo servo. Guardalo con gli occhi della tua misericordia, dagli consolazione e ferma confidenza in te, difendilo dal pericolo del nemico e mantienilo in perpetua pace e sicurtà: per Gesù Cristo nostro Signore. Amen. ASCOLTACI, Onnipotente e misericordiosissimo Iddio e Salvatore; spiega la tua solita bontà inverso questo tuo servo che è travagliato da malattia. Fa, te ne supplichiamo, che questa tua paterna correzione serva a santificarlo; affinchè il sentimento della sua debolezza accresca forza alla sua fede, e dia maggior sincerità al suo pentimento: Acciocchè, se ti piacerà di rendergli la sua primiera salute, possa menare il rimanente della sua vita nel tuo timore, ed a tua gloria: o altrimenti dàgli la grazia di ricevere in tal modo la tua visitazione, che, dopo la fine di questa vita penosa, dimori con te nella vita eterna; per Gesù Cristo nostro Signore. Amen. ¶ Indi il Ministro esorterà i' infermo in questo, o altro simile modo. Lord's Prayer DILETTISSIMO, sappi che l’ Onnipotente Iddio è il Padrone della vita e della morte e di tutte le cose ad esse appartenenti, come la gioventù, la forza, la sanità, la vecchiaia, la debolezza e la malattia. Perciò, qualunque sia il tuo male, tieni per cosa certa, che è una visitazione di Dio. E per qualsiasi. cagione questa malattia ti sia stata mandata; o per provare la tua pazienza ad esempio degli altri ed acciocchè la tua fede sia nel giorno• del Signore trovata lodevole, gloriosa, ed onorevole, ad accrescimento di gloria, e di eterna felicità; o che ti sia stata mandata per correggere e per emandare in te tutto ciò che può dispiacere agli occhi del tuo Padre celeste; tieni per cosa certa, che se ti penti veramente de’ tuoi peccati, e sopporti la tua malattia con pazienza, confidandoti nella misericordia di Dio, per amor del suo diletto Figlio Gesù Cristo, e gli rendi umilmente grazie per la sua paterna visitazione, sottomettendoti interamente alla sua volontà, ciò ridonderà a tuo vantaggio, e ti aiuterà ad avanzarti nella retta via che mena alla vita eterna. ¶ Che se l' infermo sia gravemente ammalato, il Parroco potrà finir qui la sua esortazione, o altrimenti continuerà. PERCIÒ prendi in buona parte il castigo del Signore: Perciocchè (siccome dice S. Paolo nel Capitolo duodecimo agli Ebrei) il Signore gastiga chi egli ama, e flagella ogni figliuolo che egli gradisce. Se voi sostenete il gastigo, Iddio si presenta a voi come a figliuoli; perciocchè qual è il figliuolo, che il padre non gastighi? Che se siete senza gastigamento, del qua! tutti hanno avuta la parte loro, voi siete dunque bastardi, e non figliuoli. Oltre a ciò, ben abbiam avuti per gastigatori i padri della nostra carne; e pur li abbiamo riveriti: non ci sottoporremo noi molto più a! Padre degli spiriti, e vivremo? Poichè quelli per pochi giorni, come parea loro, ci gastigavano; ma questo ci gastiga per util nostro, acciocchè siamo partecipi della sua santità. Queste parole, caro fratello, sono scritte nella sacra Scrittura per nostra consolazione ed istruzione; acciocchè sopportiamo pazientemente, e con rendimento di grazie la correzione del nostro Padre celeste, quante volte piaccia alla sua grande benignità di visitarci con qualunque sorta di avversità. E non dovrebbe esservi consolazione maggiore per ogni Cristiano, che il conformarsi a Cristo nel soffrire pazientemente avversità, tribolazioni e malattie. Poichè egli stesso non salì al gaudio, se non dopo aver sofferto dolore: non entrò nella sua gloria, se non dopo essere stato crocifisso. Così veramente il nostro cammino per arrivare al gaudio eterno è di soffrire quaggiù con Cristo; e la nostra porta per entrare nella vita eterna è di morire volontieri con Cristo; acciocchè possiamo risorgere dalla morte, e dimorare con lui nella vita sempiterna. Ora dunque, sopportando pazientemente la tua malattia, la quale ti è di tanto spirituale profitto, ti ammonisco, nel Nome di Dio, a ricordarti della professione che facesti a Dio nel tuo Battesimo. E poichè, finita questa vita, se ne deve render conto al giusto Giudice, dal quale ognuno ha da essere giudicato senza riguardo di persone, io ti ammonisco di esaminare te stesso e il tuo stato, così verso Dio, che verso gli uomini: acciocchè, accusando e condannando te stesso per i tuoi propri falli, possa tu, per amore di Gesù Cristo, trovare misericordia presso il nostro Padre celeste, e non essere accusato e condannato in quel terribile giudizio. Perciò ti reciterò gli Articoli della nostra Fede, affinchè tu conosca se credi, o no, siccome un Cristiano deve credere. Exhortation ¶ Qui il Ministro reciterà gli Articoli della Fede, dicendo in questo modo: CREDI tu in Dio Padre Onnipotente, Creatore del cielo e della terra? Ed in Gesù Cristo unigenito suo Figlio Signor nostro? E che fu concepito di Spirito Santo, nato di Maria Vergine: che patì sotto Ponzio Pilato, che fu crocifisso, morto, e sepolto; che discesce all’inferno, e anche il terzo dì risuscitò da morte; che salì al cielo, e siede alla destra di Dio Padre Onnipotente; e che di là ha da venire alla fine del mondo, a giudicare i vivi e i morti? E credi tu nello Spirito Santo; la santa Chiesa Cattolica; la Comunione de’ Santi; la Remissione de’ peccati: la Risurrezione della carne: e la vita eterna dopo la morte? ¶ L’ infermo risponderà, Io credo tutto questo fermamente. ¶ Allora il Ministro esaminerà se egli sia veramente pentito de’ suoi peccati, e se in carità con tutti; esortandolo a perdonar d’i tutto cuore a tutti coloro che l' hanno offeso; e se egli ha offeso alcuno, a domandargliene perdono: e se ha fatto torto o danno ad alcuno, a farne risarcimento per quanto gli è possibile. E se non abbia prima disposto de’ suoi beni, bisogna che egli lo ammonisca a fare il suo Testamento, e palesare i suoi Debiti, di quanto sia debitore, e di quanto sia creditore; per maggiore discarico di sua coscienza, e per la quiete de’ suoi Esecutori Testamentari. Ma sarebbe cosa ben fatta l' ammonire spesso ciascuno a metter ordine agli affari suoi temporali, mentre gode ancora della salute. ¶ Le ammonizioni sopraddette posson farsi dal Ministro prima di cominciare la sua Preghiera, come egli stimerà più convenevole. ¶ Il Ministro non deve tralasciare d’ eccitare caldamente l' ammalato a fare delle Limosine ai poveri, come ne ha de’ mezzi. ¶ Quindi il Ministro reciterà la Colletto seguente. Creed Oriamo. O MISERICORDIOSISSIMO Iddio, il quale, secondo la moltitudine delle tue misericordie, cancelli in tal modo i peccati di coloro i quali veramente si pentono, che tu non più li ricordi: Apri l’occhio della tua misericordia sopra questo tuo servo, che brama ardentemente la remissione e il perdono. Rinnova in lui, o amorosissimo Padre, tutto ciò che è decaduto per la frode e per la malizia del Demonio, o per la sua propria fragilità e volontà carnale; mantieni e conserva questo infermo nell’ unità della Chiesa, di cui è membro; abbi riguardo alla sua contrizione, accetta le sue lagrime, mitiga il suo dolore, come sembrerà a te più espediente per lui. E poichè egli ripone la sua piena confidenza nella tua sola misericordia, non gli imputare le sue colpe passate, ma fortificalo col tuo santo Spirito; e, quando ti piacerà levarlo da questo mondo, prendilo nella tua pace, per i meriti del tuo dilettissimo Figlio Gesù Cristo nostro Signore. Amen. ¶ Poi il Ministro dirà questo Salmo. SALMO 130. De profundis. SIGNORE, io grido a te da’ luoghi profondi: Signore, ascolta il mio grido; Sieno le tue orecchie attente: alla voce delle mie supplicazioni. Signore, se tu poni mente alle iniquità: chi potrà durare, o Signore? Ma appo te v’ è perdono: acciocchè tu sii temuto. Io ho aspettato il Signore: l' anima mia l’ ha aspettato: ed io ho sperato nella sua parola. L’ anima mia riguarda al Signore: più che le guardie non riguardano alla mattina, stando a guardar quando verrà la mattina. Aspetti Israele il Signore: perciocchè appo il Signore v’ è benignità, e molta redenzione. Ed egli riscatterà Israele: di tutte le sue iniquità. ¶ Aggiungendo questo. O SALVATORE del mondo, che ci hai redento colla tua Croce e col tuo prezioso Sangue, Salvaci, e soccorrici, noi te ne preghiamo umilmente, o Signore. ¶ Indi il Ministro dirà, L’ONNIPOTENTE Signore, il quale è una torre fortissima a tutti quelli che pongono la lor confidenza in lui, al quale tutte le cose che sono in cielo, in terra, e sotto la terra, si piegano e ubbidiscono, sia ora e sempre la tua difesa; e ti faccia conoscere e provare, che non vi è alcun altro Nome sotto il cielo dato all’ uomo, nel quale, e pel quale, tu possa ricevere sanità e salvazione, eccettuato solamente il Nome del nostro Signore Gesù Cristo. Amen. ¶ Qui il Ministro può usare qualunque parte del servizio di questo libro, che crede opportuno, a seconda dell’ occasione e dopo ciò dirà, NOI ti raccomandiamo alla benigna misericordia e protezione di Dio. Il Signore ti benedica, e ti guardi. Il Signore faccia risplendere la sua faccia verso di te, e ti sia propizio. Il Signore alzi la sua faccia verso te, e ti dia pace, ora ed in eterno. Amen. Preghiere che possono dirsi colle precedenti, od una parte delle stesse a discrezione del Ministro. Preghiera per un Fanciullo infermo. ONNIPOTENTE Iddio, e misericordioso Padre, dal quale solo procede la vita e la morte; Riguarda dal cielo, noi te ne supplichiamo umilmente, con gli occhi della misericordia, questo fanciullo, che ora giace sul letto dì malattia. Visitalo, o Signore, colla tua salute; liberalo, nel tempo opportuno da te stabilito, dal male che lo affligge nel corpo, e salva la sua anima per la tua misericordia; Acciocchè se sarà tuo beneplacito prolungare i suoi giorni qui in terra, possa vivere a te, ed essere instrumento della tua gloria, servendoti fedelmente e facendo del bene nella sua generazione; od altrimenti, accoglilo in quei celesti tabernacoli, dove le anime di coloro, che dormono in Gesù Cristo godono in eterno il riposo e la felicità. Concedi questo, o Signore, per amor delle tue misericordie, nello stesso nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio, che vive e regna con te e lo Spirito Santo, sempre un sol Dio, ne’ secoli de’ secoli. Amen. Prayers Prayer for a Sick Child Preghiera per un ammalato, quando vi sia poca speranza di guarigione. O PADRE delle misericordie, e Dio di ogni consolazione, unico nostro aiuto in tempo di bisogno; Noi ricorriamo a te per soccorso in favore di questo tuo servo, il quale giace qui sotto la tua mano in grave infermità di corpo. Riguardalo benignamente, o Signore; e quanto più sta in lui perendo il suo corpo, tanto più fortifica di continuo in lui, te ne preghiamo, l’anima sua colla grazia del tuo Santo Spirito. Dagli un sincero pentimento di tutti gli errori della sua vita passata, ed una ferma fede nel tuo Figlio Gesù Cristo; acciocchè i suoi peccati sieno cancellati per la tua misericordia, ed il suo perdono sia suggellato in cielo, prima che egli parta da questo mondo, e non sia più veduto. Noi sappiamo, o Signore, che niuna cosa è impossibile appo te; e che, se tu vuoi, puoi ancora risanarlo e concedergli una più lunga dimora fra di noi: Nulladimeno, poichè secondo ogni apparenza il tempo della sua dissoluzione s’ avvicina, preparalo, e disponilo talmente per l’ ora della morte, che dopo la sua partenza da qui in pace e nel tuo favore, l’ anima sua sia accolta nel tuo eterno regno, per i meriti e per la mediazione del tuo unico Figlio Gesù Cristo, nostro Signore e Salvatore. Amen. Prayer for a Sick Person, when there is but small hope for Recovery Preghiera per raccomandare l' anima di un moribondo. ONNIPOTENTE Iddio, col quale vivono le anime de’ giusti, rese perfette, dopo che sono state liberate dal lor carcere terreno; Noi raccomandiamo umilmente l’ anima di questo tuo servo, nostro diletto fratello, nelle tue mani, come nelle mani di un fedel Creatore e misericordiosissimo Salvatore; supplicandoti umilissimamente, che sia essa preziosa nel tuo cospetto. Lavala, te ne preghiamo, nel sangue di quell, immacolato Agnello, che fu ucciso per toglier via il peccato del mondo; acciocchè essendo essa monda, e purgata da qualunque bruttura, che abbia contratta in mezzo di questo misero e malvagio mondo, per le concupiscenze della carne, o per le astuzie di Satana, sia presentata pura e senza macchia innanzi a te; per i meriti di Gesù Cristo unico tuo Figlio nostro Signore. Amen. Commendatory Prayer at the point of departure Preghiera per coloro che sono agitati di mente o di coscienza. O BENEDETTO Signore, Padre delle misericordie, e Dio d’ ogni consolazione; Noi ti supplichiamo, di riguardare con pietà e compassione questo tuo afflitto servo. Tu scrivi cose amare contro di lui, e fai sì che senta le sue passate iniquità; la tua ira si aggrava sopra di lui, e la sua anima è piena di turbamento; Ma, o misericordioso Iddio, che hai voluto che la tua santa Parola fosse scritta per nostro ammaestramento, acciocchè noi, colla pazienza, e colla consolazione delle tue sante Scritture, potessimo avere speranza; dagli un vero conoscimento di se stesso, e delle tue minacce e promesse; affinchè non rigetti la sua confidenza che deve avere in te, nè la ponga in altri che in te. Dagli forza contro tutte le sue tentazioni, e risana tutte le sue infermità. Non voler triturare la canna rotta, nè spegnere il lucignolo fumante. Non voler serrare, per ira, la tua compassione; ma fagli udire giubilo ed allegrezza, acciocchè le ossa, che tu hai infrante, festeggino. Liberalo dal timore del nemico, ed alza lo splendor della tua faccia verso lui, e dagli pace; per i meriti, e per la mediazione di Gesù Cristo nostro Signore. Amen. Prayer for Persons troubled in Mind or in Conscience Preghiera che può dirsi dal Ministro a pro di coloro che sono presenti, durante la visita. O DIO i cui giorni sono eterni, e le tue misericordie senza limiti, Noi profondamente ti supplichiamo, conscii della brevità ed incertezza della vita umana, che il tuo Santo Spirito ci dirigga nel mezzo di questa valle di miserie in santità ed in giustizia in tutti i nostri giorni, e che dopo d’averti servito in questa nostra vita, possiamo esser raccolti ai nostri Padri, avendo il testimonio di una buona coscienza, nella comunione della chiesa cattolica, nella sicurezza di certa fede, nel conforto di una ragionevole, religiosa e santa speranza nel tuo favore,o Dio nostro, ed in carità perfetta col mondo. Tutto ciò noi te lo chiediamo per Gesù Cristo Nostro Signore. Amen. Prayer which may be said by the Minister in behalf or all present at the Visitation Preghiera che può usarsi in caso di un subitaneo avvenimento e d’imminente pericolo. O MISERICORDIOSO Padre noi ci refuggiamo sotto l’ ali della tua misericordia a pro di questo tuo servo che qui languisce colpito subitaneamente dalle tue mani, se è tua volontà, preserva la sua vita, acciocchè v’ abbia tempo a pentirsi, ma se tu hai altrimenti ordinato, fa si che la tua misericordia gli supplisca l’ attuale opportunità di aggiustare la sua lampada. Eccita in lui tal pentimento dei suoi trascorsi peccati, tal fervido amore per Te, che in breve faccia tutto il suo dovere di molti giorni e fra le lodi che i tuoi Santi e beati angeli canteranno all’onore e gloria della tua misericordia per tutta l’eternità, possa ancor questa associarsi alla tua ineffabile gloria d’aver redenta l’anima di questo tuo servo dalla morte eterna e che l' hai fatto partecipe della vita immortale che è per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore. Amen. Prayer which may be said in case of sudden surprise and immediate danger Preghiera di Ringraziamento pel principio della guarigione. GRANDE ed Onnipotente Iddio che ci abbassi sino alla tomba, e che di nuovo ci innalzi a vita; Noi benediciamo la tua meravigliosa bontà per aver cambiato in gioja le nostre mestizie ed in letizia il nostro lutto, ripristinando così questo nostro fratello in certa misura alla sua primiera salute. Benedetto sia il tuo Santo Nome che tu non l’ hai dimenticato nella sua infermità; ma che l’ hai visitato coi tuoi divini conforti e lo hai sopportato in pazienza, sottomettendolo alla tua volontà e che alla fine l’ hai sollevato a tempo opportuno. Compi in lui, te ne supplichiamo questa tua misericordia, e rendi efficaci i mezzi per la sua guarigione, affinchè essendo restituito alla salute del corpo, al vigore della mente ed all’ allegrezza dello spirito, possa venire al tuo tempio per offrirti un’ oblazione con gran-d’allegrezza, e di benedire il tuo Santo Nome per tutte le tue bontà verso di lui per Gesù Cristo Nostro Salvatore al quale con Te e collo Spirito Santo sia ogni onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen.
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deontologiaetica
deontologiaetica il 04/11/07 alle 21:38 via WEB
LA PREGHIERA COSI' E' COMPLETA...
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adolfodgl5
adolfodgl5 il 04/11/07 alle 21:41 via WEB
AUGURI
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agostino88
agostino88 il 04/11/07 alle 21:42 via WEB
PRONTA GUARIGIONE!!!
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arza1
arza1 il 04/11/07 alle 21:43 via WEB
ANCHE I GRANDI SI AMMALANO!!!AUGURI DOMANI VOGLIAMO VEDERTI IN TV
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auroraml
auroraml il 04/11/07 alle 21:44 via WEB
la mia preghiera ti sollevi
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desnudamaia
desnudamaia il 04/11/07 alle 21:45 via WEB
Lei ha vinto battaglie apparentemente invincibili fin da quando era giovanissimo... VINCERA' ANCHE QUESTA!!!!!
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estinette
estinette il 04/11/07 alle 21:47 via WEB
AUGURI, noi tutti giovani siamo con Lei e per Lei.....
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agostino88
agostino88 il 04/11/07 alle 22:04 via WEB
UN UNIVERSO DI AUIGURI A ENZO BIAGI!!!!!
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agostino88
agostino88 il 04/11/07 alle 22:04 via WEB
AD ESSERE PRECISI LA PREGHIERA SEGUE COSI':
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agostino88
agostino88 il 04/11/07 alle 22:04 via WEB
Emendo tutti gli uomini soggetti a molti improvvisi pericoli, mali, ed infermità, ed essendo sempre incerti del tempo nel quale debbono partire da questa vita; perciò, affinchè ognuno sia sempre apparecchiato a morire, quando piaccia all’ Onnipotente Iddio di chiamarlo, i Parrochi di quando in quando (ma particolarmente in tempo di Pestilenza, o di altro male contagioso) esorteranno diligentemente i toro Parrocchiani a ricevere frequentemente la santa Comunione del Corpo e del Sangue di Cristo nostro Salvatore, quando sarò pubblicamente amministrata in Chiesa; acciocchè, così facendo, abbiano minor cagione d’ inquietudine, se essendo visitati all’ improvviso dal Signore, non potessero riceverla. Ma se i’ ammalato non può andare in Chiesa, e brama di ricevere la Comunione in casa; allora dovrò per tempo avvertirne il Parroco, facendogli ancora sapere quanti altri saranno per comunicarsi con lui (che dovranno esser per lo meno due) e dopo che sarò stato preparato in casa dell’ infermo un luogo decente, con tutte le cose necessarie, perchè il Parroco possa amministrare il Sacramento con la dovuta riverenza ivi celebrerà la santa Comunione, cominciando con la Colletta, Epistola, ed Evangelo, seguenti. Colletta. ONNIPOTENTE, sempiterno Iddio, Creatore del genere umano, il quale gastighi coloro che ami, e flagelli ciascuno che tu gradisci; Noi ti preghiamo ad aver misericordia di questo tuo servo visitato dalla tua mano, ed a concedergli che sopporti con pazienza la sua infermità, e che ricuperi la sua salute del corpo, se ciò sia la tua benigna volontà, e che in qualunque tempo la sua anima dovrà partire dal corpo, ti sia presentata senza macchia alcuna; per Gesù Cristo nostro Signore. Amen. Epistola. Ebrei xii 5. FIGLIUOL mio, non far poca stima del gastigo del Signore, e non perdere animo, quando tu sei da lui ripreso. Perciocchè il Signore gastiga chi egli ama, e flagella ogni figliuolo che egli gradisce. Evangelo. S. Giovan. v. 24. IN verità, in verità io vi dico, Che chi ode la mia parola, e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna, e non viene in giudizio, anzi è passato dalla morte alla vita.
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lasuocera0
lasuocera0 il 04/11/07 alle 22:05 via WEB
MI DANNO FASTIDIO TUTTE QUESTE PREGHIERE
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lasuocera0
lasuocera0 il 04/11/07 alle 22:05 via WEB
COSA FATE??????
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lasuocera0
lasuocera0 il 04/11/07 alle 22:06 via WEB
GUFATE?????
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lasuocera0
lasuocera0 il 04/11/07 alle 22:06 via WEB
NON E' ANCORA MORTO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
(Rispondi)
 
lasuocera0
lasuocera0 il 04/11/07 alle 22:07 via WEB
E CHE VIVA ALMENO ALTRI 100 ANNI!!!!! FORZA BIAGI SIAMO TUTTE ( MA PROPRIO TUTTE) CON TE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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eucarmide
eucarmide il 04/11/07 alle 22:07 via WEB
AUGURI DOTT BIAGI!!!!!!!!!!!!!!!!!!
(Rispondi)
 
flozanussi
flozanussi il 04/11/07 alle 22:17 via WEB
auguri vivissimi di pronta guarigione
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fmolinari
fmolinari il 04/11/07 alle 22:18 via WEB
senza di te carissimo Enzo Biagi siamo tanto soli... fai di tutto per guarire e tornare in TV
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giordana2007
giordana2007 il 04/11/07 alle 22:19 via WEB
tra poco, tutto questo apparterrà al passato
(Rispondi)
 
igina85
igina85 il 04/11/07 alle 22:19 via WEB
la Sua assenza è difficile da sopportare, torni presto
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luigiarusso
luigiarusso il 04/11/07 alle 22:21 via WEB
presto starà benissimo: è questo l'augurio più sincero che tutti gli italiani Le formulano con profonda devozione
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luiginoluigina
luiginoluigina il 04/11/07 alle 22:22 via WEB
guarisca presto, ci è indispensabile
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fragolarossa1960
fragolarossa1960 il 04/11/07 alle 22:22 via WEB
solo un bacione psico...io passo, in silenzio come lo sono i miei passi...smack...
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matteo81_1981
matteo81_1981 il 04/11/07 alle 22:23 via WEB
tutto il mondo Le è affettuosamente vicino con gli auguri di una immediata guarigione
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mdardani
mdardani il 04/11/07 alle 22:23 via WEB
il saperLa malato ci annichilisce
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santinazs
santinazs il 04/11/07 alle 22:26 via WEB
questo periodo ci ha fatto comprendere, ancora una volta, quanto lei sia prezioso
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servoarbitrio
servoarbitrio il 04/11/07 alle 22:29 via WEB
A U G U R I S S I M I !!! TORNI TRA NOI!!!!!
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