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Post n°7996 pubblicato il 20 Agosto 2014 da psicologiaforense
Disturbi psicosomatici, disagio psico-fisico, insonnia, gastralgie, ansia, depressione e stress colpiscono la donna se il marito va in pensione: a sostenerlo è una articolata ricerca dell’Università di Padova in collaborazione con l’università di Osaka e con altre università...
"SINDROME DA MARITO IN PENSIONE" E' un dato clamoroso, da non crederci: lui va in pensione e a star male è lei... Eppure i sintomi sono lì a documentare che l'«emergenza» è reale: si va dall'ansia all'insonnia, dal mal di testa fino anche alla depressione...
La presenza costante del marito in casa, secondo quanto emerge dagli studi effettuati provoca nella moglie un sovraccarico di richieste e compiti in grado di spezzare l’equilibrio psicofisico della donna. Così, le nuove esigenze dell’uomo, in casa per ventiquattro ore al giorno, causano nelle donne una vera e propria crisi di adattamento che produce sintomi come ansia, insonnia, mal di testa, gastralgie, disturbi psicosomati, ansia e, a volte, depressione. A confermare questi dati una recentissima ricerca di due docenti di questa università (Padova) i proff. Marco Bertoni e Giorgio Brunello che sottolineano: … i nostri studi evidenziano la necessità da un lato di analizzare la pensione come un processo che colpisce entrambi i membri della coppia, dall’altro di prestare maggiore attenzione alla preparazione per la pensione dal punto di vista psicologico, in modo da evitare o attenuare le conseguenze sulla salute mentale di entrambi i coniugi. DA ULTIMO, bisogna tenere presente che la "sindrome del marito pensionato" non riguarda solo le mogli casalinghe. Infatti, gli effetti più forti riguardano le donne che lavorano, che risultano già stressate dal proprio impiego e che hanno meno tempo per soddisfare le richieste ‘supplementari’ che arrivano dai mariti in pensione…
Commenti al Post:
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villari1980 il 20/08/14 alle 18:56 via WEB
Abituarsi ad avere per casa una persona che prima era presente perlopiù di sera e durante i fine settimana non è cosa facile: se, da una parte, per l’ex lavoratore è dura dover familiarizzare con una vita senza più lavoro e con molto più tempo libero a disposizione da impiegare, dall’altra anche per la donna che si ritrova ad avere in casa una persona che fino a poco tempo prima era quasi sempre fuori non è affatto semplice. Capisco il disagio e lo "sconvolgimento" di vita.
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psicologiaforense il 20/08/14 alle 20:43 via WEB
Questa è l'età della saggezza. Bisogna riprogrammare la propria vita personale e di coppia senza seguire i vecchi copioni di vita.
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psicologiaforense il 20/08/14 alle 20:46 via WEB
Cero che come scrive Cannavò ci si trova a barcamenarsi in un contesto di vita difficile con pensioni d'oro, stipendi d'oro, consulenze d'oro. Una parte dell'Italia si arricchisce grazie all'intreccio di politica e affari, cosa pubblica e interessi privati, derubando l'altra parte dell'Italia: quella dei pensionati, dei lavoratori dipendenti, dei precari, degli imprenditori onesti. A vent'anni da Tangentopoli il Paese, da Nord a Sud, è sprofondato negli scandali.
(Rispondi)
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job1111 il 20/08/14 alle 18:59 via WEB
Avendo i soldi si può girare il mondo, un po' come fanno i pensionati americani che si comprano un camper di lusso e se ne vanno in paradisi terrestri. Quasi tutti i pensionati italiani non arrivano alla terza settimana e devono anche aiutare i figli disoccupati. Una tragedia pazzesca. Altro che disturbi psicosomatici!
(Rispondi)
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psicologiaforense il 20/08/14 alle 20:50 via WEB
E pensare che secondo la famosa previsione di Keynes, noi Occidentali all'inizio del Terzo millennio (quindi OGGI) avremmo avuto "abbastanza" per soddisfare tutte le nostre necessità... lavorando non più di tre ore al giorno !!! Mai previsione fu più errata.
(Rispondi)
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monellaccio19 il 20/08/14 alle 19:48 via WEB
Stavo per scrivere io l'altro giorno su questo argomento. Indovina perchè ho rinunciato???? AhAhAhAhAhAh!!!! Ho pensato, perchè dovrei darmi la zappa sui piedi? Capsici a'mme!!!!!
Ciao cara, mi hai tolto definitivamente un incombenza insopportabile sotto il profilo....mazzate!!!!!! AhAhAhAhAhAh!!
(Rispondi)
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psicologiaforense il 20/08/14 alle 20:53 via WEB
EHEHEHEH avevo notato che hai ottime capacità autoprotettive e che ti muovi secondo ciò che ti detta l' intelligenza guidata dall'esperienza. Buona serata carissimo Amico:-)))
(Rispondi)
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Nuvola_vola il 20/08/14 alle 20:56 via WEB
Succede anche questo... Ma io credo che con pazienza tutto si risolve... Stare tutto il giorno dentro casa non va bene.. Ci sono annoia e si diventa pesanti in tutti i sensi. Trovarsi cose da fare aiuterebbe molto... Capisco la donna che essendo la regina della casa possa sentirsi non libera. Buona serata. Un saluto
(Rispondi)
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psicologiaforense il 20/08/14 alle 21:09 via WEB
Ciao!!! Per il benessere della coppia sarebbero importanti due cose. La prima. Che ciascuno avesse il suo spazio vitale in cui potesse liberamente agire in autonomia. La seconda. Che si stia assieme e, nel rispetto dell'altro, ci si dividano i compiti in modo che nessuno sia il gregario dell'altro.
(Rispondi)
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Nuvola_vola il 20/08/14 alle 21:22 via WEB
Perfetto direi. La libertà così non si perde affatto... Aiutarsi piuttosto che creare problemi inutili... Buonanotte mia cara
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mark_marchi il 20/08/14 alle 21:14 via WEB
Dopo una vita di matrimonio, se il legame è saldo l'età della pensione è una benedizione: i figli si sono sposati e tu puoi fare il nonno e guardare crescere i tuoi nipotini. Cosa si può chiedere di più? Inoltre puoi andare in vacanza quando non ci va nessuno: in giugno e in settembre in posti bellissimi che in agosto sarebbero proibitivi. Infine bisogna coltivare degli hobby e mantenersi attivi.
(Rispondi)
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silvia1996e il 20/08/14 alle 21:46 via WEB
Penso invece a quando andrà in pensione il mio compagno e lo sarò anch'io (se Dio vorrà) e inizieremo a girare e a viaggiare ancora più di adesso e sicuramente nessuna depressione arriverà nella nostra coppia. Interessante post, anche perché di solito appena i mariti vanno in pensione schiattano nel giro di un anno! ;)
(Rispondi)
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psicologiaforense il 21/08/14 alle 11:30 via WEB
Sì, una nuova vita "ON THE ROAD". Condividere il "tempo della pensione" fa sì, dove la relazione è positiva, che prevalga la voglia di "fare squadra" ancora più di prima. Il partner diventa, allora, il miglior alleato in un rapporto che arricchisce entrambi.
(Rispondi)
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maraciccia il 20/08/14 alle 22:05 via WEB
mica solo quando vanno in pensione..!..anche quando sono in ferie...ahahah..ciao principessa..capacità di adattamento, qualche spazio separato, e qualche hobbit non condiviso..insomma un pò di reciproca libertà..il giusto, non troppa!
(Rispondi)
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psicologiaforense il 21/08/14 alle 11:31 via WEB
Tu hai già il posto prenotato nello studio legale di tua figlia : nuovo lavoro e nuova vita!
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Yaris167 il 20/08/14 alle 23:24 via WEB
Ho diverse colleghe per le quali la riforma Fornero è un vantaggio perché andranno a 66 anni...altre che sperano in consulenze esterne ( anche non remunerate) per mantenere il lavoro.. che dire? NO COMMENT!!
(Rispondi)
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Yaris167 il 20/08/14 alle 23:26 via WEB
Buona notte Carissima Giuliana!! :-))
(Rispondi)
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psicologiaforense il 21/08/14 alle 11:33 via WEB
EHEHEHEHEHEH TU ed io le vediamo tutti i giorni... La pensione LOGORA LA COPPIA? Certo, se è disfunzionale e asfittica!
(Rispondi)
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PaulineDumas il 21/08/14 alle 00:42 via WEB
Uff a quel momento quando sarà preferisco non pensarci ancora. Un caro saluto. Paola
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psicologiaforense il 21/08/14 alle 11:41 via WEB
CARISSIMA PAOLA, non sei ancora giunta al giro di boa dei 50 anni e non c'è tempo per proiezioni future così lontane come la pensione. Adesso è il momento di apprezzare sempre più i piccoli piaceri della vita e a trarne beneficio. E ancora, di vivere positivamente, in modo dinamico, felicitandoti per le tue capacità e affrontando i rischi con serenità e saggezza. UN FELICE GIOVEDI' A TE E A TUTTI I TUOI CARI:-))
(Rispondi)
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psicologiaforense il 21/08/14 alle 11:49 via WEB
Grazie. Anche se pensiamo sia difficile superare certi "tornanti" della vita abbiamo solo bisogno di maggior fiducia in noi stessi, di viziarci un po' e di trascorrere il nostro tempo tra i nostri affetti più cari
(Rispondi)
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barbatomario7 il 21/08/14 alle 13:30 via WEB
Evidentemente è perché quando il gatto non c'era il topo ballava. Adesso, dopo il pensionamento del marito, non può "ballare" più.
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psicologiaforense il 21/08/14 alle 15:50 via WEB
No, il problema è che alcuni uomini raggiunta l'età della pensione soffrono di una crisi determinata da una forma di "vuoto esistenziale" . Per questi motivi, a volte, PENSIONE vuol dire DEPRESSIONE . E quando la tristezza e il vuoto la fanno da padroni i rapporti familiari e di coppia ne soffrono drammaticamente.
(Rispondi)
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barbatomario7 il 21/08/14 alle 17:27 via WEB
Ci sarebbero tanti hobby e passioni da coltivare dopo la pensione, abbastanza da sentirsi utili e non soffrire di "vuoto esistenziale". In ogni caso gli uomini sono proprio incontentabili: chi lavora vorrebbe andare in pensione e chi si trova in pensione vorrebbe tornare a lavorare!
(Rispondi)
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sanvass il 21/08/14 alle 14:10 via WEB
Ancora peggio quando il marito è disoccupato e sta a casa disperato e pensieroso.
Bisognerebbe programmare prima cosa fare una volta in pensione. Ci sono tanti hobbies e passioni da seguire, altro che stare a casa a guardare la TV.
Se poi ci sono problemi di saluta. questa è un'altra storia.
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psicologiaforense il 21/08/14 alle 15:57 via WEB
Esattamente. PREVENIRE il disagio del singolo e della sua famiglia quando PENSIONE vuol dire DEPRESSIONE. Allora, per PREVENIRE, già ANNI prima del pensionamento pianificare e predisporre concretamente quello che faremo in pensione (attività che ci piacciono e che non abbiamo mai avuto il tempo di fare,meglio se di gruppo).
ATTENZIONE bisogna "FARE" senza se e senza ma... perché meno si fa, meno si farebbe.
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carloreomeo0 il 21/08/14 alle 17:03 via WEB
Ciao a tutti, non preoccupatevi la nostra classe politica sta già lavorando da tempo affinché questo problema venga definitivamente debellato o drasticamente ridotto: da una parte aumentando l'età pensionabile e dall'altra facendo in modo che lavorare continuativamente sia sempre più arduo e di conseguenza anche la maturazione dei contributi diventi sempre più difficile o si protragga a tempo indefinito nel tempo. Da tempo però sta sempre prendendo piede un'altra e più grave patologia, come accennava Sanvass, derivante dalla sindrome del disoccupato, categoria in forte espansione, sempre grazie all'alacre lavoro della nostra classe politica, che presenta in linea di massima, gli stessi sintomi, ma accentuati, di quella del pensionato, ma a differenza di quest'ultima non garantisce alcun reddito.
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psicologiaforense il 23/08/14 alle 11:37 via WEB
Siamo su un piano inclinato, è inevitabile che rotoliamo verso il basso...
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ormalibera il 22/08/14 alle 08:25 via WEB
Posso confermare. All'inzio del pensionamento di mio marito ed io ancora al lavoro è stata dura. Poi, in via naturale, ci si è organizzati. Lui ha una casetta con giardino in periferia e la mattina se ne va lì. Torna a casa mangiamo e poi vi fa ritorno. Accudisce stupende galline allo stato brado, fa lavoretti in legno e poi ciò che gli va di fare. Insieme andiamo alla campagna dove abbiamo olivi secolari e frutta. Pensionata anch'io posso confermare che stare sempre insieme è deleterio per qualsiasi rapporto. In questo modo abbiamo ritrovato un equilibrio che non abbiamo mai avuto in più che trentennale matrimonio. Bisogna vivere la propria vita e poi ritrovarsi insieme, un collante incredibile.
(Rispondi)
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psicologiaforense il 23/08/14 alle 11:35 via WEB
Grazie davvero per questo commento :-)) Conferma probante della saggezza di Kahlil Gibran: Amatevi l'un con l'altra/
ma non fatene una prigione d'amore;/
piuttosto, vi sia un moto di mare/
tra le rive delle vostre anime./
Riempitevi a vicenda le coppe,/
ma non bevete da una coppa sola./
Datevi cibo a vicenda,/
ma non mangiate dello stesso pane./
Cantate e danzate insieme/
e siate giocondi, ma ognuno di voi sia solo,/
come sole sono le corde del liuto,/
sebbene vibrino di una musica eguale./
Datevi il cuore,/
ma l'uno non sia rifugio all'altro./
Poiché soltanto la mano della vita/
può contenere i vostri cuori./
Ergetevi insieme, ma non troppo vicini:/
poiché il tempio ha colonne distanti/
e la quercia e il cipresso non crescono/
l'uno all'ombra dell'altro.
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arw3n63 il 29/08/14 alle 17:09 via WEB
Consiglio periodo d'adattamento, un paio di anni in cassaintegrazione prima del pensionamento :-)così ci si abitua. Amiche, quando hanno saputo che LUI era in casa 24 ore su 24 mi guardavano come a dire "porella, che disgrazia le è capitata" effettivamente per un periodo mi sono sentita soffocare. All'arrivo del pensionamento ho tirato un sospiro, perchè avere un cassaintegrato è peggio di avere in casa un pensionato, credetemi. Il trucco sta anche nel far sì che il neo pensionato si trovi qualcosa da fare fuori casa, insomma non che si rinchiuda sul divano, occorre imparare a ritagliarsi nuovi spazi, reinventarsi. Però sento di donne che dicono che quando lui andrà in pensione, loro se ne andranno a lavorare perchè non ce la possono fare.
(Rispondi)
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