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Stupidità, demenza digitale, un generale ottundimento, limitazione nei processi ideativi, limitazioni nelle capacità critiche

Post n°8440 pubblicato il 09 Ottobre 2015 da psicologiaforense

stupidità


"Stupido è chi lo stupido fa" diceva con incrollabile candore Forrest Gump. Per il prof. Carlo M. Cipolla invece gli stupidi esistono davvero: sono una categoria di persone dalle caratteristiche inconfondibili e incorreggibili sulle quali si è divertito a infierire nel suo libro cult "Allegro ma non troppo". Chi dei due ha ragione? Purtroppo, sostiene Paolo Legrenzi, la stupidità non è assenza di intelligenza e può colpire chiunque... Lo stupido ripete inconsciamente i propri errori, è incapace di correggerli, regolamentarsi. Non è in grado di scegliere che strada imboccare. Certo compiere una "stupidaggine" è ben diverso dall'essere un individuo stupido.Imboccare la direzione "sbagliata" non fa l'uomo stupido. È scegliere di tentare, e non è stupido. È giusto ricordare questa differenza, ma si torna sempre allo stesso bivio:

  • compiere azioni stupide fa l'uomo stupido
  • l'uomo stupido può compiere solo azioni stupide.

 
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Commenti al Post:
geishaxcaso
geishaxcaso il 09/10/15 alle 19:13 via WEB
possiamo definire la stupidità come assenza di connessione con la realtà? Nel senso di non prendere in considerazione il rapporto di causa effetto che normalmente si innesca tra le cose? ...è parecchio che mi arrovello su questa cosa, perchè ho a che fare con alcune persone un po' così, diciamo. questa definizione di Legrenzi è illuminante....
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/10/15 alle 20:32 via WEB
Scrivevo altrove: Un comportamento stupido dovrebbe essere meno vantaggioso di un comportamento intelligente; ma se è così, come mai dopo tre milioni di anni di evoluzione esistono ancora innumerevoli esemplari della specie "Homo stupido" al di là di ogni ragionevole dubbio? Si direbbe che qualcosa non funzioni nel principio darwiniano secondo cui i più adatti alla sopravvivenza (i sani, i belli, i forti, gli intelligenti) vengono selezionati a danno dei meno adatti. Delle due, l'una: o Darwin ha sbagliato, o la stupidità costituisce un vantaggio evolutivo. Mentre l'intelligenza, forse, è addirittura un handicap. L'osservazione sperimentale della nostra società, e in particolare degli individui che essa seleziona per porli ai posti di comando, favorisce la seconda ipotesi.
(Rispondi)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 09/10/15 alle 19:51 via WEB
No, tranquilla, lo stupido è connesso e lo sa bene per suo convincimento. Sono i limiti che possiede e che non conosce, il vero problema!!! Le stupidaggini le facciamo tutti, ne diciamo tante ma nel tempo, non lasciano tracce se siamo in grado con i nostri comportamenti e le nostre scelte, di diradare ogni dubbio che possa cogliere i nostri interlocutori. Lo stupido "perenne", colui che insiste, che reitera con atti e parole, crede di essere nel giusto comportamentale, è convinto di essere alla stregua di chi si relaziona con lui. Non è sufficiente dirgli: "Ma no dire stupidaggini!". Lui è convinto che non lo siano e solo il tempo o particolari periodi di osservazione con medici di riferimento, potrebbero risollevare il suo intelletto presumibilmente sopito e poco slegato. La titolare del post potrebbe eventualmente e se ne ha voglia, spiegarci meglio e fugare ogni nostra paventata convinzione. Buona serata.
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 09/10/15 alle 20:41 via WEB
ahahahahahah...grandioso 'sto post!!
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 09/10/15 alle 20:42 via WEB
l'ho condivido..troppo forte!!..e s'adatta bene a tanti!
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 09/10/15 alle 20:43 via WEB
ciao..sono in pausa cena..e stasera ho il sostituto..*__*
(Rispondi)
 
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