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Messaggi del 26/03/2015

 

UTILIZZATORI FINALI. SESSO, POTERE, SENTIMENTI. IL LATO NASCOSTO DEGLI ITALIANI,

Post n°8224 pubblicato il 26 Marzo 2015 da psicologiaforense

Il viaggio in uno dei temi più nascosti e controversi in Italia. Il giornalista e conduttore televisivo Riccardo Iacona si è addentrato in uno spaccato del nostro Paese, indagando il tema rovente del sesso mercenario. I numeri parlano di nove milioni di prestazioni sessuali a pagamento all’anno in Italia e di una platea di due milioni e mezzo di clienti. Tra cronaca e testimonianza diretta, l’inchiesta di Iacona racconta un fenomeno di cui poche istituzioni ormai si curano e di un paese dove l’educazione sentimentale e sessuale è diventata un tabù.

 

UTILIZZATORI FINALI

 

La vita parallela e segreta di milioni di maschi italiani. Dopo "Se questi sono gli uomini", il libro che ha documentato i tanti casi di violenza sulle donne da parte di mariti, compagni ed ex fidanzati, Riccardo Iacona propone un racconto ancora più crudo e spiazzante, ma necessario. Che cosa stanno diventando le relazioni di coppia in Italia? Queste pagine registrano la voce più inconfessabile dei maschi italiani. Padri di famiglia, mariti all'apparenza integerrimi, fidanzati premurosi che frequentano abitualmente escort di lusso, prostitute di strada o bordelli oltreconfine. Milioni di clienti. O ancora uomini che farebbero carte false pur di portarsi a letto una minorenne, fregandosene di rischi, denunce, controlli. Sono loro stessi a parlare, finalmente. Senza filtri. Tra cronaca e testimonianza diretta. Dal caso delle "baby squillo dei Parioli" alle altre lolite e ninfette che oggi riempiono le aule dei tribunali. E ancora i tantissimi minorenni, ragazzi e ragazze, incontrati fuori dalle scuole, per i quali il sesso è ormai pura merce di scambio, usa e getta. Scomparse le istituzioni, decimati i consultori e i servizi sociali, l'educazione sentimentale e sessuale è diventata un tabù, meglio tacere. Ed è proprio questo silenzio che produce mostri.

 

RICCARDO IACONA, Utilizzatori Finali, Chiarelettere, 2014

 
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FARE COME LA VOLPE CON L'UVA, MENTIRE A SE STESSI, RAZIONALIZZAZIONE, DISSONANZA COGNITIVA

Post n°8223 pubblicato il 26 Marzo 2015 da psicologiaforense

Esopo, Fedro… la saggezza  dei narratori antichi! Spacciandole e contrabbandandole per fiabe per bimbi gli Autori  si  trasformarono in macchine fotografiche viventi, tramandandoci, attraverso i racconti, verità e saggezza al di là del tempo e della cultura.


 

 

È FACILE DISPREZZARE QUELLO CHE NON SI PUÒ OTTENERE

 

 

Navigando in rete  mi è tornata alla memoria "LA VOLPE E L'UVA"   una delle più celebri favole attribuite a Esopo. I riferimenti alla favola nel linguaggio comune assumono quasi le caratteristiche del proverbio.  "FARE COME LA VOLPE CON L'UVA" significa, metaforicamente, reagire a una sconfitta sostenendo di non aver mai desiderato la vittoria, o disprezzando il premio che si è mancato di ottenere.. In altri termini non riuscendo a saltare abbastanza in alto tanto da  addentare il grappolo, la volpe affamata, coda fra le gambe, se ne va, dichiarando, un clamoroso giudizio  mistificatorio: “…tanto non è ancora matura…”. Così chi ha perso imputa agli altri la colpa della sconfitta e si lamenta  “non hanno capito il mio messaggio”. Come sempre  la colpa è degli altri. La reazione dell'animale è, in psicologia,  una forma esemplare di razionalizzazione   e di dissonanza cognitiva.  

 
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