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Messaggi del 23/04/2015

 

LA NOTIZIA CURIOSA DEL GIORNO,NIENTE FOTO CON I CANI

Post n°8260 pubblicato il 23 Aprile 2015 da psicologiaforense

Zermatt vieta le foto con i cani San Bernardo

Lo ha deciso il comune. La Protezione svizzera degli animali che aveva denunciato le condizioni di detenzione e di lavoro dei quadrupedi si felicita della scelta

 

Vietato utilizzare i cani San Bernardo per le fotografie con turisti. È quanto ha deciso il comune di Zermatt. In un comunicato odierno la Protezione svizzera degli animali (PSA) - che aveva denunciato le condizioni di detenzione e di lavoro dei quadrupedi - si felicita della scelta. La PSA criticava lo spazio insufficiente a disposizione dei cani, i locali non riscaldati e le pessime condizioni di igiene. Per le foto inoltre dovevano rimanere immobili nella neve per diverse ore e a volte sopportare bambini a cavalcioni sulle loro schiene, con il rischio che ciò poteva comportare. Mettendo fine a tali pratiche Zermatt dimostra "che ama gli animali", precisa la PSA nella sua presa di posizione. L'organizzazione ricorda di aver criticato "per anni" le condizioni di detenzione dei cani e il mese scorso ne aveva anche denunciato penalmente i proprietari. Ora si dice pronta ad occuparsi degli animali. I detentori che desiderano aiuto per piazzare i loro quadrupedi "in pensioni migliori" possono rivolgersi alla PSA.


NOTA INTEGRATIVA

Il cane di San Bernardo,  gigante assoluto della sua specie, è una razza canina tra le più conosciute al mondo.Come tutti i molossoidi è sempre molto attaccato al proprio padrone (con il quale resta cucciolo per tutta la vita) e a coloro che considera amici, particolarmente ai bambini con i quali ha un ottimo rapporto, inoltre è un cane molto socievole, con una forte personalità. È un cane noto per il suo carattere equilibrato. Determinato, pronto alla guardia e al controllo del territorio (senza per questo essere mai aggressivo con l'uomo avendo praticamente cancellato con la selezione multisecolare l'istinto predatorio), è dotato di una struttura estremamente poderosa (i maschi possono superare anche i 100 kg), ed è perciò in grado di essere un valido cane da guardia ed avvisatore con fulminea percezione del pericolo e ottima reattività nervosa. Ancora oggi, se addestrato, può svolgere al meglio i suoi antichi compiti di cane da soccorso in montagna. La sua resistenza al freddo ed alla fatica in altitudine sono proverbiali. Eccellente anche come cane da catastrofe e per la "pet-therapy"

Fonte: comune di Zermatt

 
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SVOLTA EPOCALE, DIVORZIO LAMPO, OK DEFINITIVO DELLA CAMERA,6 MESI PER RITORNARE SINGLE, PROTESTANO I CATTOLICI, TUTTE LE NOVITÀ

Post n°8259 pubblicato il 23 Aprile 2015 da psicologiaforense

Sei mesi per dirsi addio. Al massimo un anno, se si decide di ricorrere al giudice.  Con il sì definitivo della Camera il divorzio breve è legge. Il provvedimento è passato a Montecitorio con 398 sì, 28 no e sei astenuti. Il gruppo della Lega ha votato contro. Per l’Italia si tratta di una vera e propria svolta visto che si va a modificare una norma di oltre 40 anni fa. Non saranno, dunque, più necessari tre anni per mettere fine al proprio matrimonio. Non solo, il testo che è stato approvato prevede molte novità anche sulla comunione dei beni e sui figli... 

 

IL DIVORZIO BREVE... ANZI LAMPO È LEGGE:  SÌ DELLA CAMERA A LARGHISSIMA MAGGIORANZA

LA LEGGE VARRÀ PER TUTTE LE COPPIE, SIA QUELLE CON PROLE, SIA QUELLE SENZA FIGLI. ” AVANTI, È LA VOLTA BUONA” HA TWITTATO IL PREMIER MATTEO RENZI.


QUESTE  LE PIÙ SIGNIFICATIVE  NOVITÀ:
1) fine delle lungaggini. 6 mesi per la separazione consensuale (12 mesi per quella giudiziale) indipendentemente dalla presenza o meno di figli. Il termine decorre dalla comparsa dei coniugi davanti al presidente del tribunale.
2) La comunione dei beni si scioglie quando il giudice autorizza i coniugi a vivere separati o al momento di sottoscrivere la separazione consensuale.
3) Il «divorzio breve» sarà operativo anche per i procedimenti in corso.

CRITICHE E PREOCCUPAZIONI
Forti le reazioni critiche. Famiglia Cristiana lamenta:  «da oggi in Italia basteranno appena sei mesi per rompere il legame matrimoniale ed essere divorziati; al massimo un anno, se si decide di ricorrere al giudice, contro i tre anni che servivano fino a oggi. Un tempo che diversi esperti, psicologi e mediatori familiari, considerano necessario per consentire alla coppia quantomeno di riflettere sulla propria decisione. Soprattutto se ci sono di mezzo i figli. Non sono poche le coppie che,  dopo un attento esame e una pausa di rimeditazione, hanno cambiato idea e non si sono più separate». E ancora: «ridurre il matrimonio a qualcosa di sempre più simile a un patto elastico di convivenza, che si può sciogliere in brevissimo tempo e con estrema facilità, è un pericolo per tutti a cominciare dai figli, le vere vittime di questi casi. A parole, tutti i politici affermano di voler difendere la famiglia ma purtroppo si legifera in senso esattamente contrario come dimostra questa riforma». Rincara la dose il senatore Giuseppe Marinello (Ncd) «Non è stata approvata una buona legge per l’Italia: la storia ci insegna che la fretta è cattiva consigliera e in questo caso abbreviare i tempi per dirsi addio produrrà solo due aumenti: di divorzi ma anche di rimorsi». 

 
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