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Messaggi del 10/03/2015

 

RIFLESSIONE DELLA SERA,

Post n°8201 pubblicato il 10 Marzo 2015 da psicologiaforense

Molte persone, soprattutto nei paesi ricchi, pensano di non avere mai tempo. In realtà sono abituate a misurarlo in termini economici e credono che troppo tempo libero sia uno spreco e una minaccia....


 

IL PARADOSSO DEL TEMPO "LIBERO"

 

 

Nel 1930 la previsione suonava come una promessa: in futuro gli orari di lavoro saranno brevi e le vacanze lunghe. “I nostri nipoti”, osservava John Maynard Keynes, “lavoreranno tre ore al giorno”, e probabilmente  solo se ne avranno voglia. Già ai tempi di Keynes i progressi economici e tecnologici avevano ridotto notevolmente gli orari di lavoro, e non c’era motivo di dubitare che la tendenza sarebbe continuata. Automobili sfreccianti ed elettrodomestici sempre più efficienti assicuravano un risparmio di tempo e fatica in ogni ambito della vita. Gli psicologi cominciavano a preoccuparsi: cosa avrebbe fatto la gente con tutto quel tempo libero? Ma alla fine avere troppo tempo libero non si è rivelato uno dei problemi più pressanti dell’esistenza. Infatti, oggi tutti sembrano sempre indaffarati. Nel mondo del lavoro il “problema costante della mancanza di tempo” tormenta i manager di ogni paese e la situazione è peggiorata ulteriormente negli ultimi anni, soprattutto per i lavoratori che hanno figli. E tutti gli aggeggi che dovrebbero farci risparmiare tempo in realtà si portano via una buona parte della giornata, tra lunghe attese nel traffico, voci robotiche da interrogare e email da cancellare. Perché le persone vanno così di fretta? Il tempo sulla terra è incerto e fuggevole, ma ognuno di noi ne ha a sufficienza per fare un respiro profondo, immergersi in pensieri profondi e annusare profondamente delle rose. “La vita è lunga, se sai farne uso”, ammoniva Seneca. Oggi,  la vita moderna, con le sue perdite di tempo, la sua fame di denaro, il suo egoismo e la sua superficialità,  ci esaspera. Tutti corrono, corrono e corrono, ma per andare dove? Perché? La gente rinuncia al tempo da dedicare a sè, ma ne vale la pena? Io francamente consiglierei: stendetevi sotto un albero, mettete le braccia sotto la testa, meravigliatevi del punto in cui siete arrivati e  sorridete...

 
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