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Messaggi del 06/10/2016

 

ALLARME ALCOLISMO FRA LE GIOVANISSIME, BEVONO PIÙ DEI LORO COETANEI MASCHI, UN FENOMENO SENZA PARI IN OCCIDENTE

Post n°8709 pubblicato il 06 Ottobre 2016 da psicologiaforense

 

È allarme alcolici in Gran Bretagna fra le adolescenti, ormai a rischio di ubriachezza - fin da quando hanno appena 15 anni - più dei coetanei maschi. Lo sottolinea oggi il Times, rilanciando i dati di una ricerca commissionata a livello internazionale dall'Ocse.


Vi si scopre che le ragazze britanniche più giovani bevono mediamente in quantità superiore ai ragazzi. Un fenomeno senza pari in Occidente e che il Regno Unito condivide con due soli altri Paesi in dimensione simile: il Canada e la Svezia.


Nel dettaglio, un terzo delle quindicenni del regno ammettono d'essersi ubriacate già almeno due volte, mentre la percentuale scende a un quarto fra i ragazzi della stessa età.

 
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ANCHE I PESCI, COME GLI UCCELLI, CANTANO ALL'ALBA

Post n°8708 pubblicato il 06 Ottobre 2016 da psicologiaforense

Muto come un pesce, si è soliti dire. Niente di più falso. Una ricerca congiunta dell’Università britannica di Exter e di quella australiana di Curtin​ – pubblicata sulla rivista scientifica Bioacoustics – ha dimostrato che i pesci riescono a produrre melodie che niente hanno da invidiare a quelle degli uccelli.

«I pesci cantano principalmente all’alba e al crepuscolo – ha spiegato Steve Simpson, biologo dell’Università di Exter –. Per certi versi, il loro comportamento ricorda quello degli uccelli nelle foreste». Inoltre, i pesci producono questi cori per segnalare ai propri simili la presenza di un pericolo oppure per indicare la propria posizione.


Ogni specie di pesce emette suoni unici: ad esempio, l' Hyporthodus nigritus emette frequenze più basse mentre i pesci della famiglia Ogcocephalidae emettono suoni simili ad un “ba ba ba”Ma perché, fino ad oggi, il canto dei pesci è stato un ignorato? Innanzitutto perché è impercettibile all’orecchio umano. E poi perché le bolle emesse dai pesci nascondono ulteriormente questi suoni. «Solo di recente si è iniziato a studiare questo fenomeno, che potrà fornirci importanti indicazioni sullo stato di salute degli ecosistemi marini», ha concluso Robert McCauley.


Fonte rivistanatura.com

 
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