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Messaggi del 11/10/2015
Post n°8445 pubblicato il 11 Ottobre 2015 da psicologiaforense
Non sempre ci si rende conto se si è vittime di un amore distruttivo. Essere dipendenti affettivi significa vivere intrappolati in una "bolla" che non ci permette di vedere la realtà... DIPENDENZA AMOROSA
1. Vivo con grande angoscia e stress un rapporto d’amore che impedisce la mia realizzazione. Vorrei liberarmi da quel mondo “senza vita” in cui sono immerso ma la paura dell’abbandono mi paralizza per cui vivo in una situazione di insicurezza permanente. 2. La "sindrome dell’amore" cioè la paura inconscia e priva di fondamenti reali di venire presto abbandonato modifica profondamente il mio comportamento e interferisce nelle relazioni con il mio partner. Sarebbe utile che io lavorassi di più sulla mia fiducia e sulla mia autonomia personale. 3. Soffro di una certa tendenza ad essere condizionato così cambio inconsapevolmente il mio comportamento tanto che a volte manipolo gli altri o al contrario sono manipolato. 4. Sono consapevole dei meccanismi che portano alla dipendenza amorosa in questo modo sono riuscito a costruire una vita di coppia equilibrata che mi protegge dagli eccessi della sindrome dell’amore.
Post n°8444 pubblicato il 11 Ottobre 2015 da psicologiaforense
AMSTERDAM Un sellino portapacchi giallo, sul quale caricare i turisti per le vie di Amsterdam: gratuitamente e solo per il piacere di condividere un pezzo di strada. Si chiama “Yellow Backie” il progetto messo in piedi da Hanny Kooij, Wilmar Versprille, Matthijs Groos e Martin Luyckx, quattro ragazzi che da anni si occupano di noleggio bici, e che hanno cercato di offrire una risposta al malumore che sempre più serpeggia tra gli abitanti della capitale olandese, stanchi di trovarsi le strade affollate di visitatori e di dover improvvisare spericolati zig zag tra i pedoni. «Ci sono diversi problemi con il sovraffollamento e il turismo che invade Amsterdam ogni giorno - spiega Martin – Così tra le possibili soluzioni c’è stata quello del far incontrare, fisicamente, chi la città la vive e i suoi ospiti. La bicicletta è un mezzo di trasporto perfetto, è economico, salutare e non danneggia l’ambiente. E poi è una cosa normalissima nei Paesi Bassi dare un passaggio a qualcuno. Il “sellino giallo” è una logica conseguenza di tutto questo. E il suo funzionamento è semplicissimo: basta scriverci una mail con una motivazione simpatica e originale spiegando perché si desidera diventare un Backie Driver. Se riteniamo la richiesta adatta convochiamo la persona nella nostra officina e montiamo il sellino. Quando un turista vede un ciclista con una bicicletta con il portapacchi giallo può urlare “Backie!” e chiedere uno “strappo”. Dal lancio dell’iniziativa sono già 250 le richieste, e attualmente sono un centinaio i driver che pedalano quotidianamente in attesa di essere fermati. Tra le motivazioni più frequenti il desiderio di fare nuove amicizie, rendere meno noioso il viaggio verso il lavoro e avere una scusa per rallentare e trovare il tempo per accorgersi di quello che si può vedere e gustare lungo l’itinerario. «È esattamente ciò che stiamo cercando di fare. Tutti noi dovremmo rallentare di tanto in tanto per poter entrare in contatto con altre persone: di solito siamo di fretta, scappiamo e ignoriamo ciò che non conosciamo. La frase tipica di chi chiede un passaggio è: “Mi porti in fondo alla strada?”. La dimostrazione che basta davvero poco per cambiare una città». FONTE: LA STAMPA DI TORINO
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Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49