Editoriale
La Questua è nata con il proposito di chiedere ala nostra comunità di fare le cose che non si possono non fare. Ora, dopo un anno di attesa e di silenzio, abbiamo capito che con l'ipocrisia e l'egoismo individuale imperanti, dal pacifico chiedere non si ottengono nemmeno briciole. Parlare al cuore ed alla morale delle persone non è più possibile, al punto che nella stessa cultura la solidarietà è considerata un concetto, nenanche un valore, irrazionale. Allora, dopo il dolore, la delusione e l'attesa, ora solo una via è possibile: la politica del non fare.
SCUOLA
SCUOLA
Difendiamo la Scuola dei nostri bambini, contro la patria italiana e le famiglie che votano chi la vuole distruggere !
Cobas http://www.cespbo.it
Cobas Trieste http://www.cespbo.it/trieste.htm
La Questuanalisi
Il libro
La palla contro il muro
Guido Conti
Il lettore si ritrova in una duplice dimensione leggendo la storia di Luca. Da un lato si identifica con i personaggi e soffre vivendo la drammaticità irresolubile del conflitto, dall'altra tale conflitto è causato da sciocchezze quotidiane abissali, normalmente costanti nella cultura contemporanea, che i personaggi non avrebbero messo in campo se avessero letto questo libro.
Il Film
Babel
Babel mette in scena i destini globalizzati che si incontrano in una situazione senza controllo, con effetti a catena. Drammatico il colpo sbagliato di un bambino che si trova in un attimo i fari del mondo puntati nela sua innocente e pura colpa
Babel è il film di Alejandro González Iñárritu |
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"Non è necessario perdersi nel deserto marocchino o essere nel centro del quartiere di Shibuya per provare la sensazione di sentirsi soli". Alejandro Gonzales Inarritu
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Film
Nella Valle di Elah http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=49526
Psicologia
Psicologi
Paolo Crepet http://paolocrepet.it
I Registi
Nanni Moretti http://ec.eurecom.fr/~giorcell/Nanni
Stanley Kubrick http://www.archiviokubrick.it
I questuanti
Po-Etica
Moneta sonante che tutto compri
onda assordante che i gemiti copri
di genti erranti con occhi impauriti
e deboli corpi imploranti e dimagriti
Diritti ai Valori
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- Save The Children
- Medici senza Frontiere
- Unicef
- Solidarietà
- I Diritti dei Bambini
- Non bombe ma solo caramelle
- La Costituzione Italiana
- Convenzione ONU Diritti dei Bambini
- Il Gabbiano
- Genitori e Figli
- Bambini scomparsi
- Democrazia Valori Diritti
- Accoglienza per i poveri
- Morti bianche
- Biodetersivi
- Carta dei Diritti Umani
- Medici con l'Africa
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- Miglioriamo il mondo
- Adottare a distanza
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- Comunità di S.Martino al Campo
- Amnesty International
- Invalidi civili
- Morti sul lavoro
- Stelle
- Astronomia
- Scuola
La Questua dei Diritti Umani
La Questua è il giornale fondato da Roberto Sinico
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Gregory Bateson http://filosofico.net/bateson.htm
L'Odissea
L'Odissea è il quotidiano che peregrina navigando in un tempo laterale ma storico, combattendo i mostri dell'Umanità
Post n°33 pubblicato il 22 Dicembre 2018 da la_questua
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Post n°32 pubblicato il 15 Aprile 2010 da la_questua
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Post n°30 pubblicato il 01 Aprile 2010 da la_questua
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Post n°29 pubblicato il 01 Aprile 2010 da la_questua
E' possibile accettare che le Persone muoiano di fame ? Ogni giorno muoiono nel mondo 35.000 bambini perchè le nazioni ricche pensano di più al rendimento dei capitali finanziari ed alla guerra che alla vita delle persone. Come ha affermato l'ONU basterebbe l'1% del PIL mondiale per risolvere il problema. Dobbiamo allora fare la questua. Visto che i ricchi non si privano nemmeno di un centesimo, il problema deve essere risolto dal basso: ogni cittadino che per reddito paga tasse, per legge, sia obbligato a pagare una tassa in più di 1 Euro. In questo modo si raggiungerà la percentuale necessaria. In questi giorni si sono prese misure importanti, forse per acquietare le coscienze. Come sempre le nazioni ricche ed egoiste troveranno il modo per non rispettarle. Dopo alcuni giorni abbiamo appreso, infatti, che il modo è stato trovato: dilazionare la risoluzione del problema al 2050. Tale decisione è una condanna per tutti |
Post n°28 pubblicato il 01 Aprile 2010 da la_questua
Poche sono le armi per combattere un sistema ingiusto che lascia morire di fame milioni di persone nel mondo. Una di queste è l'anticonsumismo. Nelle nostre vite si può cominciare per gradi. Per esempio, la prima è l'uso dei mezzi pubblici, la corriera. Andiamo a lavorare, alzandoci un po' prima ma il beneficio non è solo economico. La lettura, in viaggio, è un'arricchimento detratto ai grandi capitali in termini di conoscenza, qualità e senso della vita |
Post n°27 pubblicato il 30 Marzo 2010 da la_questua
Per essere più competitivi in economia, tagliamo i servizi scolastici ai bambini, l'assistenza agli anziani, la sanità ai malati ? Chiediamo a tutti i governanti di non diminuire progressivamente il servizio di sostegno scolastico ai bambini disabili ed a quelli in difficoltà, pensando che nessuno se ne accorge. Tali misure sono il segno dell'inciviltà. amoralità e crudeltà di un popolo e di una nazione che con i soldi risparmiati si rimpinzano di futili ed edonistici consumi. Chiediamo ai ricchi di non prendersela con i nostri bambini!
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Post n°26 pubblicato il 25 Marzo 2010 da la_questua
Il cittadino medio può verificare se mancano d'avvero le risorse da destinare ai servizi socio assistenziali e quindi deve provvedere da se' ? Quando con grande sacrificio selezioniamo i rifiuti li portiamo ai cassonetti della differenziata, non è che finiscono tutti alla discarica comune? come possiamo verificare ? |
Post n°25 pubblicato il 20 Marzo 2010 da la_questua
Dalle piccole cose si comprende il degrado sociale e culturale Si vedono spesso genitori che portano in ritardo i loro figli a scuola, ma la cosa non li sembra turbare. Nessun affanno, ed il messaggio che arriva ai bambini è che la scuola non è una cosa tanto importante. Da queste piccole cose si apprende come sia ormai forse irreversibile e tragico il degrado sociale e culturale.
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Post n°24 pubblicato il 16 Marzo 2010 da la_questua
Dimezzate ancora le ore di sostegno scolastico ai bambini in difficoltà Per il prossimo anno scolastico, i bambini che per la Legge 104 dovrebbero essere tutelati nel loro diritto ad un'istruzione paritaria, avranno ancora meno ore di sostegno. Cambiano i governi e la famosa alternanza produce una progressiva riduzione dei servizi essenziali ed etici. S'intravvede l'obiettivo da raggiungere: azzeramento dei servizi in pochi anni, così non servirà nemmeno privatizzarli secondo gli intendimenti del Ministro Brunetta o superarli secondo la visione "progressista" di Abete.
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Post n°20 pubblicato il 03 Febbraio 2010 da la_questua
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Post n°19 pubblicato il 24 Novembre 2008 da la_questua
Nella settimana mondiale per l'infanzia il governo ha tagliato i due terzi delle risorse da inviare all'Unicef. I bambini ogni giorno rischiano la vita nelle scuole e si tagliano le risorse per la loro messa in sicurezza, ai bambini stranieri viene impedito di stare con gli altri perchè non conoscono bene la lingua italiana. |
Post n°18 pubblicato il 10 Novembre 2008 da la_questua
Oggi abbiamo inserito tra i nostri link il testo integrale della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo, di cui ricorre il 60° anno. I principi in essa affermati costituiscono un momento molto alto per la nostra umanità. Peccato che la stessa umanità ha in se un qualcosa di molto basso, quasi criminale perché non si adopera affinchè essi siano rispettati concretamente. Un esempio su tutti, i milioni di morti per fame. E’ perverso indicare una volontà scritta e poi non applicarla, senza nemmeno ammetterlo. |
Post n°17 pubblicato il 27 Agosto 2008 da la_questua
La scuola che vedete nella foto (cliccare sopra per ingrandire), è così decrepita da cinque anni. Assomiglia ad un rudere post bellico. Li dentro ci vanno dei bambini. Ora, seguendo il "pensiero" di Brunetta, chi si è sognato di cominciare a metterci sopra quelle impalcature che stazionano false ormai da cinque anni? Non vorranno mica cominciare i lavori di ristrutturazione? Basta con gli sprechi! facciamo causa! Facciamo causa a chi pensa perversamente di aumentare il personale delle scuole, degli ospedali, delle case di riposo, di chi eroga imopunemente gli insegnanti di sostegno per i bambini..... |
Post n°16 pubblicato il 30 Luglio 2008 da la_questua
Luom ha 11 anni ed e' l'ultimo di 5 figli. Con il fratello di 13 anni Fonte Emergency |
Post n°15 pubblicato il 25 Giugno 2008 da la_questua
A cosa sono serviti i movimenti, i girotondi, Piazza San Giovanni, il Palavobis ? Alla fine gli italiani hanno pensato che la battaglia per l'etica nella politica fosse un che di superfluo al confronto della miseria sociale ed economica nella quale sono precipitati. Dopo una campagna elettorale infiammata dal tema "la terza settimana" si è tornati alla politica del fare, del fare in modo di difendersi i propri interessi personali, senza dignità e senza la minima vergogna per la gogna morale.Sull'altro fronte, sembra che la sconfitta della sinistra sia stata interpretata come la definitiva vittoria del capitalismo selvaggio che tutto tritura per onorare la libertà, la libertà di sopprimere l'altro. sopprimere il veto del partitino, sopprimere chi ha fame, sopprimere chi crede in un mondo umano. Adesso in parlamento c'è un solo partitino, che dall'opposizione fa i veti: basta con i veti, basta con i piccoli partitini, ci vuole la politica del fare diceva...pur con una nobile battaglia ha postato tanta acqua al mulino degli interessi forti. |
Post n°14 pubblicato il 06 Giugno 2008 da la_questua
Torino, 04 giugno 2008
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Post n°13 pubblicato il 03 Giugno 2008 da la_questua
La Costituzione e gli Italiani brava gente. Caccia ai Rom di Alessandro Balducci. Non e' un Bel Paese quello in cui viviamo noi oggi e in cui dovranno vivere i nostri figli e le generazioni di domani. Profondamente tristi ed inquietanti sono le foto dei campi Rom incendiati da bande di cittadini arrabbiati (o camorristi?); inquietanti e dolorose le immagini delle famiglie di nomadi sgomberate, che si allontanano sui mezzi della Polizia per non essere linciati dalle stesse bande. Coloro che con "geometrica potenza" hanno assaltato ed incendiato i campi evacuati a Ponticelli sono dei teppisti organizzati che - si spera - verranno assicurati quanto prima alla giustizia. Perché la legge è uguale per tutti. E invece ci risulta che quei teppisti e incendiari da strada, se ne stavano fino a ieri tranquillamente a passeggio nei loro quartieri e nelle loro vie, come se nulla fosse accaduto. Allo stesso modo ci piacerebbe vedere, una volta tanto, assicurati alla giustizia i teppisti degli stadi e gli squadristi che si annidano nei vari club calcistici: e invece, anche nell'ultima domenica di campionato, abbiamo dovuto sopportare le loro violenze gratuite e gli scontri con la polizia. E, a quanto mi risulta, nessuno di loro è stato fermato. Noi dell'Osservatorio, che ci adoperiamo per difendere con diverse azioni i diritti civili, abbiamo nel nostro DNA la Costituzione repubblicana ed il principio secondo il quale la legge è uguale per tutti. Purtroppo, invece, a 60 anni dalla promulgazione della Carta Fondamentale, siamo ancora a dover difendere e denunciare gli stravolgimenti della Carta Costituzionale e/o la loro mancata applicazione nella vita di tutti i giorni. Se un Rom ruba il portafogli a un Italiano, parte subito una massiccia campagna mass-mediatica accompagnata dallo stillicidio di parole d'ordine razziste provenienti dai soliti noti esponenti di forze politiche tanto estremiste quanto irresponsabili; col risultato che la pubblica opinione è portata a pensare che "tutti i Rom siano dei ladri". La responsabilità penale è individuale e ne risponde l'individuo che ha commesso il reato, non l'etnia alla quale lui appartiene. Del resto, di fronte al brutale e raccapricciante omicidio della 14enne di Niscemi (forse addirittura in stato interessante!) da parte di tre suoi coetanei, a nessun giornalista o opinionista nostrano è saltato in mente di dire che gli adolescenti di Niscemi "sono tutti assassini". Oggi è comodo prendersela con i Rom: nessuno li difende, non si possono permettere di pagare profumate parcelle agli avvocati e quindi, quando vengono giudicati e riconosciuti colpevoli, vanno subito in galera, senza Appello o Cassazione; non hanno patroni politici o "santi in paradiso", come si dice nell'italica terra. Quindi sono il capro espiatorio ideale. Una classe politica inconcludente ed incompetente, che non essendo all'altezza della situazione drammatica economica e sociale in cui versa il Paese, cerca in qualche modo di distogliere l'attenzione additando un'etnia come la responsabile di tutti i mali; è un film gia' visto, purtroppo. Come dice in un'intervista Amos Luzzatto, ex presidente delle comunità ebraiche: "Noi ebrei sappiamo bene cosa significhi essere perseguitati, demonizzati, sterminati. Per questo, da ebreo italiano e da cittadino democratico, non posso che guardare con orrore e preoccupazione alla campagna d'odio verso i Rom". Ma se a più di 60 anni dalla fine della seconda guerra mondiale scatenata dal fascismo e dal nazismo, siamo ancora qui a dover rivedere film già visti, al riemergere di fantasmi di un tragico passato che non passa mai, non sarà forse il caso che questo Paese si convinca una volta per tutte della necessità di fare i conti con le sue responsabilità e con la sua memoria? Non è giunto il momento per questa nazione di buttare al macero il falso mito degli "Italiani brava gente" e di riconoscere le sue responsabilità nella genesi dell'Olocausto, nelle persecuzioni razziali, nei crimini contro l'umanità commessi in tempo di guerra contro Etiopi, Somali, Libici, Croati, Serbi, Sloveni, Greci, Albanesi, Rom? Se dopo più di 60 anni siamo ancora pronti a ricominciare coi pogrom e coi linciaggi, se tutta l'Europa (ma anche i Paesi fuori dall'Europa) ci guarda con inquietudine e sospetto, allora ha ragione chi dice che essendo mancata una "Norimberga" italiana, il popolo italiano non ha mai elaborato e preso coscienza pienamente delle vicende, dei meccanismi e dei silenzi omertosi e colpevoli che contribuirono - negli anni '20 - alla distruzione della democrazia e del sistema parlamentare ed all'instaurazione di un regime populista, autoritario e guerrafondaio. In questo contesto, e soprattutto negli ultimi anni, c'è stata - è vero - una certa rinnovata attenzione sui tragici eventi di quel periodo ma questa rinnovata attenzione ha puntato i riflettori soprattutto sui tragici fatti di sangue e sulle vendette avvenute verso la fine della guerra e nell'immediato dopoguerra. Eventi sui quali e' sempre doveroso fare operazione di ricostruzione storica ma che sono stati purtroppo strumentalizzati in chiave revisionista slegandoli dal clima di odio e di violenza che ha caratterizzato la nascita e l'instaurazione del fascismo, la guerra e poi la lunga sequela di massacri e stragi perpetrati dopo l'8 settembre dalle truppe tedesche in ritirata. E così a fronte di un proliferare di libri e saggi sulla "scia di sangue" che ha accompagnato la fine della guerra (ma che, va riconosciuto onestamente, ha interessato tutti i Paesi che si sono liberati dai nazi-fascisti) agli Italiani non si consente di vedere l'interessantissimo documentario "Fascist Legacy" sui crimini di guerra commessi dalle truppe d'occupazione di Mussolini, nonostante esso sia stato acquistato dalla Rai quasi 20 anni fa! Ecco perché sono da prendere seriamente gli allarmi lanciati non solo da Amos Luzzatto ma anche da Stefano Rodotà che, in un lucido commento di denuncia, comparso alcune settimane fa su un grande quotidiano nazionale, ebbe a dire: "Una ventata razzista e forcaiola sta attraversando l´Italia, e rischia di consolidarsi. Ammettiamo pure che grandi siano le responsabilità della sinistra, nelle sue varie declinazioni, per non aver colto il bisogno di rassicurazione di persone e ceti, spaventati dalla criminalità "predatoria" e ancor più dall´insicurezza economica, vittime facili dei costruttori della "fabbrica della paura". Ma questa ammissione può forse diventare una assoluzione, un modo rassegnato di guardare alle cose senza riconoscerle per quello che davvero sono?". La campagna d'odio sui Rom è una spia, un segnale: il segnale di una situazione di estrema gravità rappresentata dalla caduta della coscienza civile, dalla perdita della memoria storica e dall'abbandono di una cultura del diritto e dei diritti. Del resto chi incendia i campi degli zingari, con molta probabilità - anzi, quasi con certezza - è anche quello che viene assoldato dalle stesse organizzazioni criminali che hanno intombato in Campania una montagna alta come l'Everest di rifiuti provenienti da tutta Italia, col risultato che adesso nelle discariche campane non c'è più posto per gettare neanche un pezzo di carta. Ed allora, cosa c'è di meglio di dare addosso al Rom? Osservatorio sulla legalità: http://www.osservatoriosullalegalita.org/index.html |
Post n°12 pubblicato il 03 Giugno 2008 da la_questua
Capita spesso che ci indignamo per le ingiustizie, i soprusi, le prevaricazioni, le violenze e che, alla fine, il nostro interlocutore stanco e seccato, ci risponda : "Basta con queste tue nevrotiche lamentele, non puoi cambiare il mondo, è una battaglia inutile..." Coe si consolida la rassegnazione nelle nostre coscienze, l'assuefazione al male? Viviamo bombardati da messaggi che a furia di ripetere, ci intimano di non occuparci egli ri ma di noi stessi e se non basta e siamo resistenti, ci provocano con la paura dell'altro. Finchè cediamo e rimane sola, in un'angolino remoto dell'anima, una pia utopia. |
Post n°11 pubblicato il 03 Giugno 2008 da la_questua
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Post n°10 pubblicato il 27 Maggio 2008 da la_questua
A rischio poverta' il 24% dei minori italiani, quasi uno su quattro. Lo sostiene il quarto rapporto su "I diritti dell'infanzia e dell'adolescenza in Italia", presentato oggi dal Gruppo CRC Circa 900mila i giovani che abbandonano prematuramente gli studi, mentre persistono, anche se continuano a essere sommersi, fenomeni di sfruttamento e abusi come lavoro minorile, prostituzione e pedo-pornografia on line Infanzia, Italia: risorse ad hoc e politiche più centrate sulla tutela dei diritti dei bambini per combattere povertà, sfruttamento e violenze ai danni dei minori Sono alcune delle indicazioni del Gruppo di Lavoro per la CRC* che oggi diffonde il 3° Rapporto su “I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia”, oggetto anche di un’audizione presso la Commissione Parlamentare per l’Infanzia Risorse e politiche espressamente destinate alla tutela dei minori e la non più rinviabile istituzione di un Garante nazionale per l’Infanzia. Maggiori tutele, interventi e misure in favore di un numero crescente di bambini in povertà, vittime di sfruttamento lavorativo e sessuale, o di gravi e a volte sottovalutate forme di violenza - come quella “assistita” - e di minori particolarmente vulnerabili e che necessitano di supporto, come i bambini coinvolti e ascoltati nei procedimenti giudiziari. Si stimano in circa 2 milioni i bambini in povertà. Tra i 450 e i 500 mila quelli costretti a lavorare. E’ in esponenziale diffusione anche a causa dell’uso del cellulare il mercato della pedo-pornografia online e arriverebbero a 1 milione i bambini e bambine vittime di violenza “assistita”, cioè testimoni di abusi e maltrattamenti ai danni soprattutto di fratelli e madri. Sono alcune delle indicazioni e dei dati che emergono da “I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia - 3° Rapporto di Aggiornamento sul monitoraggio della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza in Italia”. Un ampio dossier sulla condizione dei minori nel nostro paese e sul grado di rispetto della Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, ratificata dall’Italia il 27 maggio 1991 (vedere nota in calce). Il rapporto è stato redatto dal Gruppo di Lavoro per la CRC, un network di 62 organizzazioni e associazioni del terzo settore, coordinato da Save the Children Italia. “L’attività di monitoraggio che abbiamo condotto nel corso di questo anno ci spinge a non abbassare il livello di attenzione e a sollecitare un sempre più forte e convinto impegno nella tutela e promozione dei diritti dei bambini”, commenta Arianna Saulini, Coordinatrice del Gruppo di Lavoro per la CRC e Responsabile Advocacy di Save the Children Italia. “E’ innegabile infatti e sotto gli occhi di tutti come un numero crescente di bambini e bambine versi in condizioni di difficoltà, vulnerabilità, disagio e sfruttamento. E’ quindi necessario”, continua, “migliorare e implementare politiche, leggi e interventi a favore dei minori”. Le politiche, la legislazione italiana, le risorse per l’infanzia e l’adolescenza. Gli standard di vita dei bambini. Lo sfruttamento economico e sessuale. Le violenze sui minori. Il sistema della giustizia minorile e l’ascolto dei bambini nei processi. Sono alcuni dei principali temi presi in esame dal rapporto (ma vi sono capitoli anche sulla chiusura degli istituti, i minori stranieri non accompagnati, il diritto all’istruzione) che, per ogni argomento affrontato, enuncia e propone anche delle raccomandazioni. Più politiche e fondi per l’infanzia e subito un Garante Nazionale A proposito, per esempio, dei provvedimenti legislativi e amministrativi che ogni stato dovrebbe prendere per dare piena attuazione ai diritti dei bambini e degli adolescenti, “rileviamo buone intenzioni e buoni propositi da parte del Governo ma, nei fatti, una certa lentezza e incongruenza nell’approntare strumenti fondamentali per la tutela dei minori”, commenta Arianna Saulini. “Nella Finanziaria 2007, per esempio, si cita il ripristino del Fondo per l’Infanzia salvo poi non dire a quanto ammonti e lasciando permanere dubbi sulla sua effettiva esistenza”. Le risorse per l’infanzia e l’adolescenza sono, in generale, frammentate tra molti dicasteri o incluse in fondi non espressamente dedicati ai bambini bensì alla famiglia. “Accogliamo con favore l’incremento delle risorse stanziate per la famiglia”, prosegue Arianna Saulini, “ma siamo preoccupati che le politiche familiari globalmente intese rischino di oscurare la prospettiva di porre sempre al centro il bambino nell’allocazione dei finanziamenti, al fine di tutelarne il superiore interesse”. A destare preoccupazione anche la non operatività dell’Osservatorio Nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, deputato al fondamentale ruolo di coordinamento delle politiche per l’infanzia. E fra gli organismi la cui creazione non è più rinviabile il Gruppo di Lavoro indica il Garante Nazionale per l’Infanzia, un sorta di difensore e tutore dei bambini, in grado di perseguire e indagare su eventuali violazioni dei loro diritti. Povertà, lavoro minorile, sfruttamento sessuale, violenza intrafamiliare: diritti negati Diritti come quello a una vita dignitosa, alla privacy, all’integrità fisica e psicologica, alla protezione. “Un numero non sempre quantificabile ma rilevante di minori nel nostro paese è deprivato di alcuni o di tutti questi diritti, ritrovandosi a vivere ogni giorno in condizioni di grave disagio, sofferenza e pericolo”, sottolinea ancora Arianna Saulini. Secondo il rapporto del Gruppo di Lavoro per la CRC, sono circa 2 milioni i bambini e gli adolescenti che vivono in famiglie sotto la soglia della povertà nel nostro paese. E i bambini, in relazione alle altre fasce di età (giovani, anziani, ecc…), presentano l’incidenza più alta di povertà, pari al 17% della popolazione infantile. Sul totale dei minori poveri 2/3 vive nel Sud Italia dove è povero 1 bambino su 3, con la Sicilia a detenere il triste primato con il 41% di bambini poveri. “La povertà infantile nel nostro paese continua a essere un fenomeno poco conosciuto ma non per questo meno rilevante nella gravità e diffusione sul territorio nazionale”, commenta la Coordinatrice del Gruppo di Lavoro per la CRC. E ugualmente poco noto è il lavoro minorile. Si stima che siano tra i 450 e i 500 mila di età compresa fra i 10 e i 14 anni i minori vittime di sfruttamento economico e costretti a lavorare precocemente: si tratta di lavori che in genere nascono come collaborazione alle attività o imprese di famiglia per poi trasformarsi in lavori più pesanti alle dipendenze di parenti o conoscenti. Molto difficile quantificare invece il numero di minori vittime di gravi forme di sfruttamento sessuale come la tratta o la pedo-pornografia anche via Internet. A quest’ultimo riguardo il rapporto del Gruppo di Lavoro denuncia l’allarmante diffusione della pedo-pornografia online attraverso i cellulari: i telefonini di nuova generazione consentono infatti lo scambio di immagini o video a carattere pedopornografico; inoltre tra i giovani è frequente la tendenza a riprendere e inviare immagini relative alla propria vita privata, tendenza che incrementa il mercato della pedo-pornografia in rete Ma la lista delle violazioni dei diritti dei minori nel nostro paese non si ferma qui: “Dobbiamo rilevare fra i fenomeni più gravi ma anche più sottovalutati, la violenza sui bambini di cui si tende a minimizzare sia la diffusione che il danno che può procurare a breve e lungo termine”, spiega ancora Arianna Saulini. Fra le forme di violenza il rapporto del Gruppo di Lavoro solleva il velo, tra l’altro, sulla cosiddetta violenza assistita, quella che vivono e introiettano i bambini e le bambine che abbiano assistito al maltrattamento o all’abuso sessuale di un fratello o della propria madre. Si stima che possano raggiungere la cifra di 1 milione i minori in Italia segnati da questa pressoché sconosciuta forma di violenza domestica e intrafamiliare. I bambini nei processi giudiziari: rischio di essere due volte vittime Il rapporto del Gruppo di lavoro dedica quindi un capitolo ai bambini e alle bambine coinvolti nei procedimenti giudiziari. “Abbiamo potuto constatare disomogeneità, approssimazione e a volte gravi carenze nell’applicazione delle misure di protezione previste per i minori che prendono parte a un processo”, sottolinea la Coordinatrice del Gruppo di Lavoro per la CRC. “E’ soprattutto in occasione dell’ascolto dei minori vittime di abuso che queste tutele, pur previste dalla normativa, sono talora disattese, con la conseguente rivittimizzazione del bambino, che subisce così una seconda violenza”. Nella delicatissima fase dell’incidente probatorio, l’audizione del bambino spesso non avviene in forma protetta, cioè con un vetro specchio e l’utilizzo di un citofono onde evitare i gravi disagi derivanti all’incontro con l’imputato. Inoltre non sempre al minore chiamato a testimoniare viene assicurata, da parte del magistrato, la presenza protettiva e rassicurante di un genitore o di un’altra persona idonea. Le Raccomandazioni del Gruppo di Lavoro “E’ evidente che le lacune, le inadempienze e mancanze nella tutela dei minori presenti in Italia siano ancora molte, a partire da un’esaustiva e documentata conoscenza dei problemi che affliggono milioni di bambini”, commenta Arianna Saulini. “Alla luce di ciò il rapporto del Gruppo di Lavoro per la CRC vuole essere uno strumento utile e costruttivo. Oltre quindi a rilevare le eventuali carenze nelle politiche, nelle leggi e nelle azioni messe in atto dal nostro paese in favore dell’infanzia”, precisa, “ offre una serie di raccomandazioni su cosa fare. Per esempio, “ci auguriamo che il nuovo Governo introduca un sistema di monitoraggio per analizzare ogni anno la quota di finanziamenti che l’Italia destina complessivamente e specificamente ai bambini. Riconvochi e riattivi l’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza. Provveda all’istituzione del Garante nazionale per l’infanzia, come promesso. Adempia e dia seguito agli impegni stabiliti nell’ambito della strategia per la protezione e l’inclusione 2006-2008, al fine di ridurre la povertà. Dia stabilità e continuità al Tavolo di coordinamento sul lavoro minorile fra Governo e parti sociali, con l’obiettivo di elaborare politiche di contrasto del lavoro minorile. Si impegni maggiormente”, elenca ancora Arianna Saulini, “nell’identificazione delle vittime di pedo-pornografia dotando il Centro nazionale per il contrasto della pedo-pornografia di adeguate risorse umane ed economiche”. E inoltre: “presti particolare attenzione alle nuove forme di maltrattamento e abuso scarsamente conosciute e sottovalutate come la violenza “assistita”, attraverso programmi mirati di prevenzione primaria e secondaria. Adotti un sistema di monitoraggio, esteso a tutto il territorio nazionale, sulle procedure giudiziarie coinvolgenti i minori, al fine di verificarne l’efficacia per ciò che riguarda la tutela e l’ascolto del bambino. Modifichi i tempi di prescrizione dei reati sessuali ai danni dei minori, affinché le vittime vedano perseguito il reato e possano chiedere il risarcimento, qualora, da adulte, siano in grado di denunciare i fatti”. *Convention on the Rights of the Child. L’acronimo viene usato in sostituzione della più estesa dicitura di Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. La versione integrale del Rapporto è scaricabile dal link: www.savethechildren.it/pubblicazioni Per ulteriori informazioni: Ufficio stampa Save the Children Italia Tel: 06.48.07.0023/71 press@savethechildren.it Nota: La CRC e il Gruppo di lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza La Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza è stata approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre del 1989 a New York ed è entrata in vigore il 2 settembre 1990. L'Italia l’ha ratificata il 27 maggio 1991 con la legge n.176. Per verificare che i principi sanciti dall’importante documento siano effettivamente rispettati, le Nazioni Unite chiedono a ogni Stato di redigere e presentare ogni 5 anni un rapporto. Inoltre, per dare voce anche al punto di vista della società civile, le organizzazioni non governative e del terzo settore hanno la possibilità di elaborarne uno supplementare. E’ per questa ragione che nel 2000 nasce il Gruppo di Lavoro per la CRC: l’anno successivo redige un rapporto sulla condizione dell’infanzia in Italia supplementare a quello che il Governo italiano aveva precedentemente presentato alle Nazioni Unite. Il Gruppo di Lavoro ha quindi deciso di proseguire nell’opera di monitoraggio della CRC in Italia redigendo annualmente un rapporto di aggiornamento che verifica lo stato di applicazione della Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza nel nostro Paese. Il Gruppo di Lavoro predisporrà un nuovo rapporto supplementare a quello che il Governo italiano è tenuto a presentare nuovamente al Comitato Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, nel 2008. Il Gruppo di Lavoro è andato crescendo di anno in anno. Sono 62 le associazioni e organizzazioni non profit che hanno sottoscritto il rapporto 2007: Agedo, Ai.Bi, Amnesty International sezione italiana, ANFAA, Arché, Arciragazzi, Associazione Alama, Associazione Amani, Associazione Bambinisenzasbarre, Associazione Camina, Associazione Gruppo Abele, Associazione On the Road, Associazione Passo dopo Passo...Insieme, Associazione Saveria Antiochia Omicron, Associazione Stak, CAM, Camera Minorile di Milano, Caritas Italiana, CbM, Centro Studi Hansel e Gretel, Centro Studi Minori e Media, CESVI, CIAI, CIES, CISMAI, Cittadinanzattiva, CNCA, Comitato italiano per l’UNICEF, Comitato per la promozione e protezione dei diritti umani, Comunità Nuova, Consiglio Nazionale sulla Disabilità, Cooperativa Sociale Pralipé, Cras, CTM, Defence for Children International Italia, ECPAT Italia, FEDERASMA, FIDAPA, Fondazione ABIO Italia, Fondazione Basso Sezione Internazionale, Fondazione Ozanam S. Vincenzo, IBFAN Italia, IISMAS, Ires Cgil, IRFMN, Istituto per la Prevenzione del Disagio Minorile, La Gabbianella, L'altro diritto, Legambiente, LIBERA, MAMI, M. A., Mani Tese, MDC Junior, ONG M.A.I.S., Opera Nomadi, OVCI la Nostra Famiglia, Save the Children Italia, SIMM, Terre des Hommes Italia, UISP, VIS. |