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Museo e Vita

Radovicka ornela:riflessione, arte, etica

 

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L’età della vitalità non ha un anagrafe, quella nasce e rinasce...equazione è nel traguardo

Post n°505 pubblicato il 02 Giugno 2014 da o3radovicka

 

 

 

 

L’ingiustizia, la sfortuna, la tristezza…

La colpa è nella sistema, ma qualche volta indossi la veste dell’altro e capirai immediatamente, l’unico modo in cui vuoi non essere…

Ilya Repine, Fille de pêcheur (1874)

 

 

 

 

 

 

 

 

La prostituta Fantine Les Misérables del Victor Hugo

 

Vorrei ricordare che, con quanta bellezza, dolore e indignazione Hugo descrive Fantine …. Era una notte buia e tempestosa. Una di quelle notti che minaccia un temporale da Diluvio Universale. Una di quelle notti senza luna, dove solo i lampi riescono a dare un minimo di luce. Uno di essi illuminò un corpo umano. Se umano quel corpo poteva ancora definirsi. L’incarnato era molto più di pallido, aveva un colorito grigiastro simile a quello dei corpi che stanno per raffreddarsi per sempre. Un lievissimo strato di pelle copriva a mala pena le ossa, segno di una vita di stenti e di continui sacrifici. Un altro lampo illuminò quella figura di donna. Portava un leggerissimo vestito che le lasciava scoperte le spalle scheletriche. Sul davanti c’era una profonda scollatura a “V” che le metteva in mostra i seni, un tempo abbondanti e morbidi, ma che adesso erano scheletrici e malaticci come tutta la sua figura….Canticchiava nella speranza di attirarne l’attenzione, ma molti di loro si allontanarono da lei per via del suo odore. Portava addosso il classico odore dolciastro di ospedale e malato, il quale era mischiato a una forte puzza di morte e alcool…(*** il frammento evidenziato lo troverete più ampio nel commento)

 

 

 

 

 

Margaret Bernardino Hall (1886) Fantine.... Fantine, personaggio dal romanzo Les Misérables del Victor Hugo. La mamma di piccola Cosette ! In questa versione, con questo volto malinconico, povera, ma, una mamma , e come una vera mamme, che ama i suoi figli più di chiunque cosa nel mondo...  

 

 

 

 

 

 

Il dialogo ironico di Diogene e Eracle

 

:))..Guardando entusiasmo di questo dipinto e della doppia natura di Ercole, come Mortal e Divine, mi sono ricordata di dialogo tra il filosofo Diogene Sinopeo e Eracle si ritrovano a parlare insieme su un antro dell'Inferno...

e durante il duro dialogo Stupito l'eroe Ercole gli chiede: ma Tu chi sei ???

DIOGENES... I am Diogenes's phantom, late of Sinope. But my original, I assure you, is not among th' immortal Gods, but here among dead men; where he enjoys the best of company, and snaps my ringers at Homer and all hair-splitting…

 

 (* x chi condivide con me, il contenuto del dialogo lo trovate nel commento)

 

 

 The Apotheosis of Hercules. 1700. Noel Coypel. French 1628-1707. oil/canvas. Chateau de Versailles. France.

 

 

 

 

una solitudine, risonanze e fremiti.

Tuttavia nessuno mi aveva colpito come Lui: era pieno di indecenza, di una rude sugo_grazia … e di una magia dell’essenza, discreto nel suo modo d'essere, ma di una bella interiorità...insomma, Lui, una specie di seduzione, acrostico_ bizantino, un “nodo_ luce” , uno di quelle assolo...e poi silenzi, specie quasi “solitudine” che fa innamorare.

 

 John William Godward When the Heart is Young (1902) klic

 

 

 

 

 

 

 

Abraham Sacrificing Isaac

 

Perché Dio ha comandato Abramo di sacrificare Isacco?....E poi Se Dio già sapeva quel che Abramo avrebbe fatto perché gliel'ha chiesto ..

"Prendi tuo figlio, il tuo unico figlio Isacco, colui che ami, e và nella regione di Moria. Sacrificalo là come olocausto”

Mi chiedo,chiunque leggono quest'episodio non si sentono scandalizzati, anzi di ribbellarsi dinanzi a tale proposto ?...Ma qualle padre permette alla prova con richieste folli….??? Dio di trasformarsi in un crimine? ...Crimine in un dovere sacro?!!!!

 

Abraham Sacrificing Isaac - Gerhardt Wilhelm von Reutern 1849

 

 

 

 

 

 

Mademoiselle Lange.

 

 

 

La tematica  che scelsi Girodet, di dipingere  il ritratto della signorina di Elisabeth Lange  fu quella  mitologica  (Danae è stato uno dèi mortali, amato dal dio greco Zeus, che si trasformò in pioggia d'oro )..in questo dipinto - vana, adultera e avaro..

Lo specchio ha sempre affascinato lo spirito umano…dal inconsci di Freud e sino Jung, riflessione dell’anima.. e quante volte interpretata all'interno del mito arcaico di Narciso… lo speccio metafora del legame acqua-donna...klc.

 

 

 

Portrait of Mlle. Lange as Danae, detail. Anne-Louis Girodet, 1799...

 

 

 

 

L'amore non conosce il sesso...

 

È, bello andarsi a letto con quell’ aria in cui anche i lampioni di strada sembrano un barocco_arioso di “casette di sole”… e l’ anima mia, formidabile dalla Tua, ma generosa ti accoglie a braccia aperte ed è pronta a mostrarti tutto quello che ha dentro di se…

In questo dipinto Gustave Courbet Le Sommeil (sonno)...Nudi viventi, carne scossa…ninfe bianche della pittura accademica. Lusinghiero, il sapore ed evocazioni letterarie di amore lesbico..

Il secondo dipinto di Courbet creato per Bey...la prima era la stessa linnea il pornografico e famigerato L'Origine du Monde, che raffigura genitali femminili, e che è dice di aver avuto Hiffernan come modella.

 

Detail from Courbet’s Le Sommeil, 1866, Le Petit Palais, Paris

 

 

 

 

 

 

 

Le mani, parlano....

...eleganti, sensuali..Colori caldi e forti, nobili e armoniosi..Mani che fanno echi..  afferrano, toccano,  fanno azione,   dimostrano  le prove, concretezza, danno cenno alla passione e alla compressione, a volte le loro dita  sono prolungamento di cuore...

 

 

 

 Nicolas de Largillière, Portrait of a Woman (Detail), 1696

 

 

 

 

 

 The peace

 

 

 

 

...Un quadro apparentemente  fondata sulla  luminosità...innocente, cortigiana , carnosa e un po mitologica. Sensuale e Devota, lusinghe , in un insieme luminoso, morbido, accattivante… E' una sensualità che si fa teatro dell'anima, sedotto dai piaceri della carne, rappresentazione dell'universo magmatico e tumultuoso delle passioni…

 

 

 

"Peace" (1749) (detail) by Jacques Dumont (1704-1781).

 

 

 

 

 

 

 

 

Roberto Ferri, un ragazzo di Taranto (Italia)

In questo dipinto: .. Una metafora di uomini ed eroi, virtù e vizi, purezza e lussuria. Uomo dominate dagli istinti, dalla carne, dal sesso.... un' opera anatomico e drammatico, ed ogni singolo dettaglio, nello scoprire, perchè sotto c’è molto di più Un mondo dove anche il male fa la sua comparsa, un mondo dove ogni aspetto dell’essere umano viene raccontato e sviscerato fin negli angoli più reconditi dell’Io, dove ogni pulsione esiste e non è celata, dove l’erotismo è velato sottilmente dalla sofferenza dei soggetti, dai volti quasi sempre nascosti, stanchi, con gli occhi chiusi. Volti che non vivono la purezza dello spirito ma subiscono il peso della loro vita….

Capita di sentirsi come una statua di cartapesta, dietro le nubi del cielo, nel calcare di vento, pallida ambrata e cieca... Il cielo è troppo pesante, i gridi ossessivi del cuore. I brividi, il sordo tamburo del sangue, aurea che si affonde, barbarica... Feriti e gloriosi , spolpi nel tempo. E si reagisce con la sofferenza, come una coscienza del dolore, ridesti sopite malinconie e antichi di vene .!!!!

 

La Profezia. Roberto Ferri. Italian.b 1978. oil/canvas.

 

 

 

La voglia d' estate

 

 

Un dipinto di Johan Krouthén, 1909…. il mare da sempre rappresenta: grande metafora freudiano-hegeliana del contenitore che tutto accoglie, nasconde senza rimuovere, per poi – in una sorta di peculiarissima abrogativo – restituire in forma modificata all’esperienza umana.

E' un spettacolo la bellezza paesaggistica della riva dove il blu e il turchese sembrano uniti. E’ un divertente d’anima, guardare le onde, cosi semplici, cosi attraenti, trasportare dalle flutti, che diventano ali, tocchi, e dentro di Te; senti rifletti e sogni. Il problema è: va a trovare le spiagge non inquinate, l' abbiamo contaminato, noi… il presunte_uomo, nemico della natura…

 

 Johan Krouthén, 1909

 

 

 

 

 

 

 

 
Rispondi al commento:
giumor54
giumor54 il 02/06/14 alle 12:28 via WEB
Ben tornata Ornela ^__^ mi sei mancata ^__^,amo i tuoi commenti.... Siamo : Cerebrali e epidermici…!!!!....Giù, impegnativo questo pezzo, e si vede che lo hai scritto con il tuo respiro …. Giù, ma dimmi dove trovi tutto questo ispirazione…pensieri… elucubrazioni .:)))) ^_^, radovicka inviato da o3radovicka il 2014-06-02 11:49:38 e quando trovo quelli più belli non posso farne a meno di donare a te i miei pensieri.Dove nascono ? sono emozioni,istanti irripetibili,sentite e scritte senza riflettere,questo su Face Book ha fatto faville ieri ^__^ e anche con te, è stato bello ciò che mi hai scritto...grazie...<3.....per te deliziosa Amica........Mai. Non innamorarti mai di un uomo, che dalla sofferenza è cambiato totalmente, da quella stasi che dura troppo e l'ha eroso fin dentro l'anima, è nato altro, in apparenza uomo, diversamente nel cuore e nell'anima. Non perderti per colui che si chiude in una stanza in pieno giorno e al calar delle tenebre osserva il cielo e ciò che lo circonda, nel suo silenzio più assoluto, non dire mai di si a chi al primo incontro, ti guarda fissa nei tuoi occhi, tralasciando il resto, ti sta sfogliando e presto spoglierà i pensieri tuoi, sei un libro aperto, nulla potrai quando avrà iniziato a leggerti, è come un tarlo, si infila in ogni spazio della mente, scoprendo cose, che non confesseresti nemmeno a te stessa, mai passeggiare, ne accettare inviti, specialmente a cena, da un uomo simile, la notte non smetterebbe più di esistere per lui, non passerebbe mai il tempo su quella spiaggia, a piedi nudi tra un onda e l'altra, a scrivere emozioni sulla battigia, dopo aver macchiato, la tovaglia del ristorante, lasciando traccia di se anche li, il tutto finché la luce s'alza, è ciò che ama di più quell'essere notturno, sotto una luna che ti osserva e giudica ogni parola detta, mai ascoltare l'uomo che si emoziona e piange tra un rigo e l'altro, poi si riprende, aprendo le ali e trascinando te in alto, da vedere il mondo in tutto il suo splendore, un angelo che ti trascina giu nell'inferno, mostrando a te il paradiso, anche in quell'oscuro luogo. La solitudine lo ha reso talmente forte, da superare ogni ostacolo che la vita gli pone innanzi, parla da solo, domande e risposte se ne fa in quantità, ma bada bene, non è un pazzo, ma folle si, fa cose che mai avrebbe fatto anni addietro, fa cose che la moltitudine non fa e non farebbe mai, per i motivi più banali, costruisce mentalmente immagini, gestisce nel suo dire i suoi personaggi e li fa muovere a suo volere su carta scritta, un teatro unico, di tutto rispetto, sa essere ciò che vuole nelle sue storie, non usa maschere è sempre se stesso, allergico fin dentro l'anima alle doppie facce. Beati coloro che hanno il potere di far sognare altri e far sognare se stessi coinvolgendo chi sogna già, ripete spesso a se stesso, questo è un felino, ama gli animali, perché in lui si riconosce sotto certi aspetti, amante della notte, capace di trascinarti nella sua tana e li straziarti finché esausta, lo preghi di continuare, tranquilla, non si fermerà neanche se tu volessi, capace di far sognare chi non crede più in nulla e riportare il sorriso ove sia svanito già da tempo, questo è un uomo da non seguire mai, perderesti il tempo senza fumare se fumi, non ama certi odori ma altri, quello dei fiori quando sbocciano al mattino, questo essere, non ha una grande mente, assolutamente no, ne ha studiato tanto qui in Italia, tre anni negli U.S.A lo hanno affinato ancor di più, non legge libri, gli scrive e poi gli legge, non conosce i poeti, quel po’ che ha letto a scuola e ciò che passa sotto gli occhi suoi ogni dì. E' un pericolo su carta un uomo così, ha scritto " Se spargo inchiostro su pagine di vita, l'inferno diventerà solo la sala d'attesa del tuo peggiore incubo" è un mostro credimi. A te che leggi, questo non è un consiglio è un ordine, stai lontano da un felino simile, è nero fin dentro l'anima, inaffidabile anche in un semplice bacio, potrebbe trascinarti in un vortice incredibile, con il rischio di un diabete d'amore senza salvezza alcuna, senza cure, ne medicine, restando così appiccicata a quella dolcezza, senza poter tornare più indietro, praticamente una trappola d'amore che respira. Ti lasceresti andare maledicendo il giorno di aver detto no al primo incontro, un uomo così, credimi va evitato, cancellalo pure se per errore è nelle tue amicizie, ma stai attenta, apparirà da un altra parte, impossibile liberarsene, leggeresti sempre qualcosa di suo in giro, è una malattia che ti entra nel sangue lentamente, un essere che ti invade un po’ alla volta, spranga la porta del cuore o te lo ritrovi anche li che ti aspetta. Se sei riuscita a leggere fin qui, hai superato il primo esame, ma non sei in una posizione felice, evitalo finché sei in tempo, se ci riuscirai, forse potrai pentirtene, allora preoccupati da questo rigo in poi, scorre già nel tuo sangue quella dolce malattia e non potrai più liberartene. Ti sei persa tra righi scritti senza accorgerti di nulla, forse sei riuscita anche a sorridere, se è accaduto, è riuscito a entrarti dentro l'anima. Giù 01/06/201419:00Di Giuseppe Morelli(siae)Copyright registrato(Tutti i diritti riservati ®©)
 
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