Creato da corina_vasile il 09/12/2009

RESPIRI E PAROLE

racconti, lettere senza francobollo

 

 

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DOLORE

Post n°43 pubblicato il 04 Giugno 2010 da corina_vasile

ha il colore della terra bruciata,
il sapore dell'erba velenosa
la consistenza fredda e viscida di un verme
la forma smussa di un cuore immobile
la superficie che gratta fino a sanguinare
il nucleo marmoreo
la temperatura  del gelo
la grandezza di un anima al quadro
molteplicata per l'intensita' dell'onda
che la trapassa
l'altezza di una freccia tachicardica
il volto della mancanza

non ci sono parole per definire un grande dolore.



porta
casa di Peggy Gugghenheim Venezia

foto CV

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Commenti al Post:
non.sono.io
non.sono.io il 04/06/10 alle 23:00 via WEB
In verità ce ne sono molte di più che per spiegare una grande gioia.
 
paolavolpoca
paolavolpoca il 06/06/10 alle 10:30 via WEB
non ci sono parole nemmeno per dire a quacuno mi dispiace, ti sono vicino, senza sentire di non aver detto abbastanza e comunque quel poco che si è detto sentendo di averlo detto male.:-(
 
unangeloababilonia
unangeloababilonia il 06/06/10 alle 11:17 via WEB
Ti abbraccio, dolcissima amica mia. Nel mio cuore ci sarà sempre una stanza perché tu possa trovare riparo.
 
archetypon
archetypon il 09/06/10 alle 09:40 via WEB
...
 
card.napellus
card.napellus il 10/06/10 alle 07:43 via WEB
Il dolore non è fatto per essere definito. Come l'amicizia, del resto.
 
JoyMusette
JoyMusette il 10/06/10 alle 11:13 via WEB
ne so qualcosa... ho perso da poco mia madre. Non avevo mai provato un dolore tanto intenso. Ti abbraccio, corina.
 
Arabafelice0
Arabafelice0 il 10/06/10 alle 11:39 via WEB
Il dolore va ascoltato fino in fondo anche se fa male, poi si può andare oltre. Una carezza a te Corina
 
card.napellus
card.napellus il 11/06/10 alle 11:05 via WEB
Non lasciare che la sofferenza possa prendere il sopravvento e indurire il tuo cuore. "Quando la pietra è grezza sente le ferite del bulino e il grattare dello smeriglio. Ma quando è lucida e polita, niente può più attaccarla". Lo stesso vale per le persone, che sentono le ferite della vita, fino a quando il dolore non le rende lisce e impermeabili. Ma non insensibili.
 
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