Come un uragano

un viaggio nell'isola che non c'è

 

DREAM ON - CAFÉ DEL MAR

 

 

SISSEL - PRINCE IGOR E ADAGIO

 

 

COME UN URAGANO

 

Come un uragano


All'improvviso,

come uragano,

cavallo in corsa

su deserta riva;

spirito affine,

sofferta anima,

come uragano

all'improvviso.

Senza avvisare,

senza bussare,

hai aperto un varco

ai miei occhi ignoto.

Come tempesta

che gonfia il mare,

gonfia il mio petto

la voce tua suadente.

Pena ed angoscia

di un altro sogno,

di un'esigenza

che potrà distruggere.

Come uragano

all'improvviso

hai aperto un varco

nell'anima mia;

vento che scalda,

che discioglie il gelo,

attraversa il cuore,

spazza via il dolore.

- P. R. -

04.03.2012

 


 

TRA MILLE

 

Tra mille


Tra mille altre

s'incontrarono

le solitudini

dei nostri cuori,

di mille strade

le nostre due

s'incrociarono

senza un perché.

Momenti, palpiti,

dolci sussurri,

tenera attesa,

pura emozione.

Tra mille altre

si riconobbero

le nostre anime,

deluse e stanche,

si preser per mano

i nostri spiriti,

senza conoscersi,

senza sapere.

Mille paure,

sussulti al cuore,

pensieri vagano,

giungono a te.

Tra mille anime,

senza un perché,

strinsi la tua

che mi stringeva a sé.

- P. R. -

06.03.2012

 


 

FUSIONE

 

Fusione


S'annientano i pensieri

in questi giorni senza te,

nelle ore ad aspettare,

nell'attesa di sentire.

Empia l'anima mia

attende e brama

la voce tua,

un respiro

che s'interrompe,

una lacrima silenziosa.

Paure, dubbi, timori,

ferite da rimarginare,

come balsamo per il cuore

il tuo essere

accanto a me.

Prego che tu sia vero,

ringrazio il cielo

per questo dono

mentre, immobile,

ad occhi chiusi

la tua anima

si fonde in me.

 

- P. R. -


07.03.2012

 

 

INFINITAMENTE

 

Infinitamente


Adesso chiudi gli occhi ...

le mie labbra sulle tue ...

impercettibilmente ...

una farfalla

che ti sta sfiorando ...

respira ...

lentamente ...

profondamente ...

riempiti di me ...

infinitamente ...

 

- P. R. -


08.03.2012

 

 

 

Amore non amato

non cessa d'amare,

ma si strugge

del suo stesso esistere.

 

- P. R. -

 


 

 

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IL TEMPO DELL'UVA

Post n°152 pubblicato il 11 Luglio 2012 da risacca_di_emozioni

 

 

Il tempo dell’uva

 

Alfine arrivò il tempo dell’uva,

quando anche le pesche furon mature

e ci nutrimmo di nettare d’ambrosia.

E furono sguardi, languide carezze,

leggeri tocchi di delicate dita.

E fu la carne che bramava carne,

la fame atavica di vibranti corpi.

E fu l’amplesso di menti e corpi

quando cogliemmo succulenti acini

per dissetare l’altrui arsura.

E fu, alfine, il tempo dell’uva.

 

- P. R. -

 
 
 

NULL'ALTRO

Post n°151 pubblicato il 11 Luglio 2012 da risacca_di_emozioni


NULL'ALTRO

Accarezzami amor mio,
accarezzami al mattino
quando ancora Morfeo
mi stringe a sé
ed i miei sensi,
intorpiditi dal riposo della notte,
attendono il dolce risveglio
dalla voce tua.

Baciami amor mio,
con labbra leggere di gioia,
calde di passione,
baciami.
Attraverso la mia pelle
raggiungi la mia anima
e in essa perdi la tua.

Stringiti a me,
stringimi a te,
acché i nostri spiriti
possano cullarsi l'un l'altro
nella carezza dei nostri corpi.

Amami amor mio,
poi null'altro chiederò;
null'altro chiederai.


- P. R. -

 
 
 

Libertà

Post n°150 pubblicato il 09 Luglio 2012 da risacca_di_emozioni


...non ti inseguivo, non ti inseguo, né mai ti inseguirò...

...sii libero di vivere, libero di volare,

libero di soffrire e di amare...

...libero amor mio, perché è nella tua libertà

l'essenza del mio amore per te...

 

- P. R. -

 
 
 

Se tu mi dimentichi

Post n°149 pubblicato il 07 Luglio 2012 da risacca_di_emozioni

 

Voglio che tu sappia

una cosa.

Tu sai com’è questa cosa:

se guardo

la luna di cristallo, il ramo rosso

del lento autunno alla mia finestra,

se tocco

vicino al fuoco

l’impalpabile cenere

o il rugoso corpo della legna,

tutto mi conduce a te,

come se ciò che esiste

aromi, luce, metalli,

fossero piccole navi che vanno

verso le tue isole che m’attendono.

 

Orbene,

se a poco a poco cessi di amarmi

cesserò d’amarti poco a poco.

Se d’improvviso

mi dimentichi,

non cercarmi,

ché già ti avrò dimenticata.

 

Se consideri lungo e pazzo

il vento di bandiere

Che passa per la mia vita

e ti decidi

a lasciarmi sulla riva

del cuore in cui ho le radici,

pensa

che in quel giorno,

in quell’ora,

leverò in alto le braccia

e le mie radici usciranno

a cercare altra terra.

 

Ma

se ogni giorno,

ogni ora

senti che a me sei destinata

con dolcezza implacabile.

Se ogni giorno sale

alle tue labbra un fiore a cercarmi,

ahi, amor mio, ahi mia,

in me tutto quel fuoco si ripete,

in me nulla si spegne né si dimentica,

il mio amore si nutre del tuo amore, amata,

e finché tu vivrai starà tra le tue braccia

senza uscire dalle mie.

  

(Pablo Neruda)

 

 
 
 

Il mio dolore

Post n°148 pubblicato il 07 Luglio 2012 da risacca_di_emozioni

 

L'assenza di te è struggente,

ma so che è così e non posso farci nulla.

Non c'è niente che io possa fare

se non convivere con il mio dolore.

Ti amo.

 

- P. R. -

 
 
 

SCUSA

Post n°147 pubblicato il 07 Luglio 2012 da risacca_di_emozioni

PERDONAMI PER LA MIA CATTIVERIA GRATUITA...

 
 
 

Ramoc, l'uomo che regalava emozioni.

Post n°146 pubblicato il 06 Luglio 2012 da risacca_di_emozioni

 

 

Si erano incontrati per caso, in un giorno qualsiasi, per uno scherzo del destino. Lui era tanto che non passava di lì e lei era appena arrivata in quel luogo. Si guardarono negli occhi e vi scoprirono la stessa storia, le medesime sofferenze. Avevano percorso strade diverse che li avevano portati ad incontrarsi, quel giorno qualsiasi, per caso. Ramoc non parlava molto, ma sapeva ascoltare. Diceva poche cose, ma quelle poche cose toccavano l’anima di chi voleva ascoltare. La donna gli parlò di sé, della sua vita, dei suoi amori, della sua sofferenza. Lasciò che lui le guardasse dentro, le posasse la sua mano sul cuore. Ramoc l’ascoltò, in silenzio, delicatamente. Poi le raccontò di sé, del suo dolore, dei suoi rimpianti, della sua vita non vissuta e del suo amore perduto. Lei ascoltò le sue parole senza respirare, ascoltò le parole dell’uomo che si unirono al battito del suo cuore. L’uomo le disse che presto sarebbe partito, che non si sarebbero più incontrati, che lui apparteneva al suo amore perduto. La donna non volle credergli e continuò ad ascoltare i suoi racconti, ad assaporare le sue emozioni. Quella notte la donna pianse con lui, ella pianse per lui, per il suo dolore, per la sua tristezza. Ramoc le chiese di non farlo, di non soffrire per lui, ma la donna non potette accontentarlo. Ramoc regalava emozioni a chi incrociava il suo cammino e la donna aveva raccolto il suo regalo. L’uomo e la donna furono quella notte come l’onda del mare che bacia la riva. Si rincorsero nei sogni, in uno scambio di sensazioni, in un prendere e dare, in una risacca di emozioni. Fu un incontro di anime, di spiriti puri, di attimi intensi, di doni d’amore. Poi venne il nuovo giorno e Ramoc partì; riprese il sentiero che l’aveva condotto fino a quel luogo, fino a quella donna. Ella lo guardò allontanarsi in silenzio, tornare nel mondo dal quale era arrivato, dove viveva il ricordo del suo amore perduto. La donna lo guardò sparire nel giorno, nel primo raggio di sole del mattino. Quello fu il loro unico incontro, la notte in cui la donna aprì il suo cuore a Ramoc, l’uomo che regalava emozioni.

- P. R. -

 
 
 

...

Post n°145 pubblicato il 30 Giugno 2012 da risacca_di_emozioni

Se l'anima di una persona

si fonde nella nostra,

non potrà mai più uscirne.

Significherebbe buttar via

un pezzo di noi stessi.

- P. R. -


 
 
 

Laila, la venditrice d'amore

Post n°144 pubblicato il 29 Giugno 2012 da risacca_di_emozioni

Laila era conosciuta da tutti come la venditrice d’amore. Non che fosse una meretrice, ma si diceva che vendesse amore per non più di una notte e mai più di una volta allo stesso uomo. Nessuno sapeva in cambio di cosa, né alcuno poteva dire di conoscerla: gli uomini liberi non ne parlavano per pudore o forse falso moralismo, quelli sposati per non dover ammettere i loro tradimenti. Tanti avevano conosciuto il suo corpo, ma nessuno aveva avuto mai la sua anima. Laila viveva da sempre in una casa ai confini del mondo, dove tutti erano i benvenuti, ma soltanto una volta. A chi chiedeva chi fosse, la gente del posto rispondeva semplicemente che era “la venditrice d‘amore”. Un giorno arrivò da un paese lontano uno straniero. Sentì parlare di Laila e decise di recarsi alla sua casa. Camminò a lungo, fino alla fine del mondo, fino alla casa di quella donna misteriosa. Lo straniero bussò. Laila gli aprì.

“Accomodati.”, disse la donna prendendogli la mano e facendolo entrare.

“Il mio nome è”

“Non dirlo”, lo interruppe lei, “non voglio saperlo”.

Lo straniero non disse una parola. Rimase in silenzio e si fece condurre da Laila nella stanza dell’amore. Lei lo guardò e si accorse che c’era qualcosa di diverso in lui.

“Tu non sei di queste parti. Sei un forestiero venuto da lontano.”

“Come fai a dirlo?”, chiese l’uomo.

“Lo vedo nei tuoi occhi.”

“Cosa vedi?”

“Non ci sono domande nei tuoi occhi. Non sei venuto a chiedere. Perché sei qui allora? Non sai chi sono io?"

“Mi hanno detto che sei la venditrice d’amore, ma nessuno ha saputo dirmi di più. Nessuno mi ha voluto parlare di te.”

“Perché nessuno sa chi io sia veramente.”, rispose lei. “Perché sei venuto qui?”

L’uomo che veniva da lontano la guardò a lungo, senza parlare. La guardò senza chiedere, senza aspettarsi di trovare risposte nei suoi occhi.

“Sono venuto da te perché tu vendi l’amore ed io voglio comprare il tuo amore. Cosa vuoi in cambio?”

“Il mio amore non ha un prezzo, non è un oggetto che puoi acquistare. Puoi avermi per una notte, una notte soltanto e poi mai più.”

Laila iniziò a spogliarsi davanti all’uomo, gli offrì il suo corpo come si offre la frutta più matura e profumata al più importante degli ospiti, ma l’uomo non raccolse ciò che gli veniva offerto. Il corpo di lei profumava di ambra e la sua pelle era liscia come la seta e delicata come le ali di una farfalla. Lo straniero la guardò incantato, ma rimase immobile.

“Perché stai rifiutando il mio amore?”

“Io non cerco l‘amore di una notte.”

“È tutto quello che posso offrirti.”

“Se non accetto il tuo amore stanotte, non potrai mandarmi via. Non fino  quando non prenderò la mia notte d’amore.”

Laila non aveva mai incontrato qualcuno che non volesse quello che lei offriva. Tutti andavano alla sua casa per avere la loro notte d’amore e nulla più. La donna non riuscì a mandarlo via, non seppe cosa dirgli. Lasciò che l’uomo dormisse nel suo letto quella notte e molte notti a seguire. Da quella notte lo straniero tornò ogni sera alla casa di Laila per evitare che lei offrisse il suo amore a chi non lo meritava ed ogni notte ella lo fece dormire nel suo letto. Una notte, dopo tante notti trascorse insieme, mentre lo straniero dormiva, la donna si avvicinò e lo baciò dolcemente sulle labbra. Lo straniero sentì in quel bacio tutto l’amore che lei gli stava offrendo in dono, sentì in quel bacio che lei gli stava regalando non il suo corpo, ma la sua anima. Laila e lo straniero si amarono quella notte di un amore cha la donna non conosceva, di quell’amore di cui lei aveva sempre sognato.

Laila aveva venduto a tanti il suo amore per una notte con la segreta speranza di essere ripagata con lo stesso sentimento. Ogni volta però non aveva ricevuto in cambio quello che cercava. Mai nessuno le aveva restituito nemmeno un briciolo di quell’amore che lei aveva donato loro.

Poi era arrivato lui, lo straniero che veniva da lontano, l’unico che le aveva offerto il suo amore senza chiedere nulla in cambio. L’unico che aveva meritato l’amore di Laila non per una notte soltanto, l’unico che aveva avuto anche la sua anima.

Lo straniero scomparve alle prime luci dell’alba, nel primo raggio di sole, lasciando a Laila il ricordo di quella notte, lasciandole in bocca il sapore di quell’amore.

Da quella notte Laila smise di vendere il suo amore a chi lo chiedeva per una notte soltanto e lo conservò gelosamente per chi sarebbe riuscito a rubarle l’anima.

- P. R. -

 
 
 

Il circo della vita

Post n°143 pubblicato il 27 Giugno 2012 da risacca_di_emozioni

Il circo della vita



Ride un pagliaccio

al circo della vita,

col suo sorriso di cerone

e gli occhi di pianto.

Una ballerina di tango

su tacchi di cristallo

percorre in equilibrio instabile

il filo invisibile delle emozioni.

Gridano saltimbanchi e giocolieri

a scongiurar la sorte

tra mangiatori di fiamme

e lanciatori di coltelli.

Ride il pagliaccio

nella sua maschera di sempre,

col cuore di Pierrot

e il pianto negli occhi.

 

- P. R. -

 
 
 

l'orizzonte dei sogni

Post n°141 pubblicato il 25 Giugno 2012 da risacca_di_emozioni

C’è un punto dove il reale

si fonde con il mondo della fantasia;

è l’orizzonte dei sogni,

dove il cielo bacia il mare

e dove tutto è possibile…

 

basta crederci.

 

- P. R. -

 
 
 

I sogni

Post n°140 pubblicato il 24 Giugno 2012 da risacca_di_emozioni

 

Cosa accadrà ai sogni

quando anche l'ultimo bambino

avrà smesso di sognare?

 

- P. R. -

 
 
 

Sono un angelo...

Post n°139 pubblicato il 24 Giugno 2012 da risacca_di_emozioni

 

...sto solo aspettando il momento giusto

per vestirmi di nuove ali

e spiccare il mio volo...

 

- P. R. -

 

 
 
 

Sorry seems to be the hardest word

Post n°138 pubblicato il 23 Giugno 2012 da risacca_di_emozioni

 

“What have I got to do to make you love me

What have I got to do to make you care
What do I do when lightning strikes me
And I wake to find that you’re not there

 

What do I do to make you want me
What have I got to do to be heard
What do I say when it’s all over
And sorry seems to be the hardest word

It’s sad, so sad
It’s a sad, sad situation
And it’s getting more and more absurd
It’s sad, so sad
Why can’t we talk it over
Oh it seems to me
That sorry seems to be the hardest word

What do I do to make you love me
What have I got to do to be heard
What do I do when lightning strikes me
What have I got to do
What have I got to do
When sorry seems to be the hardest word”.


Traduzione.

“Che cosa devo fare perché tu mi ami
che cosa devo fare perché t’importi
che cosa faccio quando il fulmine mi colpisce
e mi sveglio per scoprire che tu non ci sei?

Che cosa devo fare perché tu mi voglia
che cosa devo fare per essere ascoltato
che cosa dico quando tutto è finito?
E scusa sembra essere la parola più difficile.

E’ triste, così triste
è una triste, triste situazione
e sta diventando sempre più assurda.
E’ triste, così triste
perchè non possiamo risolvere a parole?
Oh, mi pare
che scusa sembra essere la parola più difficile.

Che cosa devo fare perchè tu mi ami
che cosa devo fare per essere ascoltato
che cosa faccio quando il fulmine mi colpisce
che cosa devo fare
che cosa devo fare
quando scusa sembra essere la parola più difficile”.

 
 
 

PABLO NERUDA

Post n°137 pubblicato il 22 Giugno 2012 da risacca_di_emozioni

T'amo senza sapere come, ne' quando ne' da dove,
t'amo direttamente senza problemi ne' orgoglio:
cosi' ti amo perche' non so amare altrimenti
che cosi', in questo modo in cui non sono e non sei,
cosi' vicino che la tua mano sul mio petto e' mia,
cosi' vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.


(PABLO NERUDA)

 
 
 

SABBIE MOBILI

Post n°136 pubblicato il 22 Giugno 2012 da risacca_di_emozioni

Demoni e meraviglie
Venti e maree
Lontano di gia' si e' ritirato il mare
E tu
Come alga dolcemente accarezzata dal vento
Nella sabbia del tuo letto ti agiti sognando
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Lontano di gia' si e' ritirato il mare
Ma nei tuoi occhi socchiusi
Due piccole onde son rimaste
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Due piccole onde per annegarmi.


(Jacques Prèvert)

 
 
 

Perché mi sono stancata di essere triste... uffà!

Post n°135 pubblicato il 21 Giugno 2012 da risacca_di_emozioni

 

 
 
 

Volevo soltanto volare... nient'altro che volare...

Post n°134 pubblicato il 21 Giugno 2012 da risacca_di_emozioni

 

 
 
 

AMA E FAI QUEL CHE VUOI

Post n°133 pubblicato il 21 Giugno 2012 da risacca_di_emozioni

Se taci, taci per amore.

Se parli, parla per amore.

Se correggi, correggi per amore.

Se perdoni, perdona per amore.

Metti in fondo al cuore

la radice dell’amore.

Da questa radice

non può che maturare il bene.


(S. Agostino)

 
 
 

LA DONNA DEI SOGNI

Post n°132 pubblicato il 21 Giugno 2012 da risacca_di_emozioni

 

Era arrivata all’improvviso, in punta di piedi, senza avvisare. Era entrata nei sogni dell’uomo in maniera del tutto inaspettata. Lui l’aveva accolta dapprima con diffidenza, poi l’aveva presa per mano e dolcemente l’aveva fatta entrare nel suo sogno più segreto. La donna dei sogni sapeva leggere le emozioni che gli uomini nascondevano nelle stanze del cuore; ella sapeva sentire quello che loro non dicevano. Lui lo capì e la lasciò entrare nel profondo di sé. Quella notte la donna dei sogni si lasciò condurre dall’uomo nel suo mondo fatto di angoli bui e di scintille di speranza. Si persero insieme in un tempo che si era fermato, in uno scambio di emozioni che non avevano premeditato. L’uomo le disse che veniva da lontano, da un luogo dove il mare era blu come la notte, dove le onde cullano i ricordi e la luna accarezza l’orizzonte nel punto in cui il cielo bacia il mare. La donna dei sogni accarezzò la sua anima, sfiorò il suo cuore, gli donò un istante d’amore. Poi scomparve, senza far rumore, così com’era arrivata, in punta di piedi, lasciando da solo l’uomo del mare. Da quella notte, ogni notte, l’uomo del mare l’attese nel suo sogno più segreto, sulla linea del’orizzonte, nel punto in cui il cielo bacia il mare. Da quella notte, ogni notte, la donna dei sogni affidò il suo bacio più dolce alle onde del mare, affinché lo portassero fino alla linea dell’orizzonte dove sapeva che lui l’avrebbe raccolto.

 

- P. R. -

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: risacca_di_emozioni
Data di creazione: 11/03/2012
 

CONTENUTI DEL BLOG

Le immagini presenti su questo blog sono prese prevalentemente dalla rete. Chiunque vanti diritti su una qualsiasi di suddette immagini può contattarmi ed io provvederò alla rimozione della stessa. Tutti i testi con la sigla - P. R. - sono miei e per quelli che non lo sono, l'autore è citato in calce. Poiché il destinatario di questo blog è a conoscenza del suo contenuto e lo accetta, chiunque si sentisse offeso da uno qualsiasi dei contenuti del presente blog, sappia che non ne è il destinatario e che quindi non ha motivo alcuno per sentirsi offeso. Per il resto... siate i benvenuti.

 

SORRY SEEM TO BE THE HARDEST WORD

 

 

IT'S NOT GOODBYE - SWEET NOVEMBER

 

 

SHE'S LIKE THE WIND

 

She's like the wind through my tree
She rides the night next to me
She leads me through moonlight
Only to burn me with the sun
She's taken my heart
But she doesn't know what she's done

Feel her breath on my face
Her body close to me
Can't look in her eyes
She's out of my league
Just a fool to believe
I have anything she needs
She's like the wind

[SOLO]

I look in the mirror and all I see
Is a young old man with only a dream
Am I just fooling myself
That she'll stop the pain
Living without her
I'd go insane

Feel her breath on my face
Her body close to me
Can't look in her eyes
She's out of my league
Just a fool to believe
I have anything she needs
She's like the wind

Feel your breath on my face
Your body close to me
Can't look in your eyes
You're out of my league
Just a fool to believe
(Just a fool to believe)
She's like the wind
(Just a fool to believe)
Just a fool to believe
(She's like the wind)
Just a fool to believe
(Just a fool to believe)
She's like the wind
(Just a fool to believe)
Just a fool to believe
She's like the wind

(Just a fool...)
(She's like the wind)
(She's like the wind)
(Just a fool...)
(She's like the wind)
(Just a fool...)

 

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LA VIE EN ROSE

"La vie en rose"

Des yeux qui font baisser les miens
Un rire qui se perd sur sa bouche
Voilà le portrait sans retouche
De l’homme auquel j’appartiens

Quand il me prend dans ses bras
Il me parle tout bas
Je vois la vie en rose

Il me dit des mots d’amour
Des mots de tous les jours
Et ça me fait quelque chose

Il est entré dans mon cœur
Une part de bonheur
Dont je connais la cause

C’est lui pour moi, moi pour lui dans la vie
Il me l’a dit, l’a juré pour la vie

Et dès que je l’aperçois
Alors je sens en moi
Mon cœur qui bat

Des nuits d’amour à plus finir
Un grand bonheur qui prend sa place
Les ennuis, les chagrins s’effacent
Heureux, heureux à en mourir

Quand il me prend dans ses bras
Il me parle tout bas
Je vois la vie en rose

Il me dit des mots d’amour
Des mots de tous les jours
Et ça me fait quelque chose

Il est entré dans mon coeur
Une part de bonheur
Dont je connais la cause

C’est toi pour moi, moi pour lui dans la vie
Il me l’a dit, l’a juré pour la vie

Et dès que je l’aperçois
Alors je sens en moi
Mon cœur qui bat

 

 

 

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INSIEME

 

Io non ti conosco 
io non so chi sei 
so che hai cancellato 
con un gesto i sogni miei. 
Sono nata ieri 
nei pensieri tuoi 
eppure adesso siamo insieme. 
Non ti chiedo sai 
quanto resterai, 
dura un giorno la mia vita 
io saprò che l'ho vissuta 
anche solo un giorno 
ma l'avrò fermata insieme a te, 
a te che ormai sei mio 
tu, l'amore, io 
insieme, insieme. 
Io ti amo e ti amerò 
finché lo vuoi 
anche sempre se tu lo vorrai 
insieme, insieme 
insieme a te. 
Tu, tu l'amore, io 
insieme, insieme. 
Io non ti conosco 
io non so chi sei 
so che hai cancellato 
con un gesto i sogni miei. 
Sono nata ieri 
nei pensieri tuoi 
eppure adesso siamo insieme. 
Non ti chiedo sai 
quanto resterai, 
dura un giorno la mia vita 
io saprò che l'ho vissuta 
anche solo un giorno 
ma l'avrò fermata insieme a te 
a te che ormai sei mio 
tu, l'amore, io 
insieme, insieme. 
Tu, l'amore, io 
insieme, insieme

(Mina)


 

 

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