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Devastante sisma Giappone 11 Marzo 2011

Post n°17 pubblicato il 12 Marzo 2011 da rzcucciolo67
 

 

Due scosse violentissime, la prima di magnitudo 8.9, la seconda di 7.4, a mezzora di distanza l'una dall'altra. Un terremoto trentamila volte superiore a quello dell'Aquila, il più forte degli ultimi sette anni, con un'intensità tale da spostare l'asse terrestre di dieci centimetri. L'epicentro si trova in mare aperto, a 130 km dalla costa nord-est del Giappone.

Queste le caratteristiche del sisma che ha devastato con particolare intensità l'area nord-orienatale del Paese nella giornata di ieri, venerdì 11 marzo 2011, con Miyagi la prefettura più colpita. Un bilancio al quale vanno sommati i danni e le vittime dello tsunami conseguente alle scosse: onde alte fino a 10 metri che hanno inghiottito navi, treni, case e causato almeno mille morti, in un conteggio che continua a crescere e che segna al momento 547 dispersi.
L'onda lunga dello tsunami, arrivata depotenziata, ha causato danni di lieve entità anche sulle coste degli Stati Uniti.

Paura in Giappone per l'allarme nuclueare lanciato subito dopo il sisma: sebbene il governo affermi la perfetta entrata in funzione dei sistemi di sicurezza degli impianti, in almeno due casi si continua a temere il peggio. Nella centrale di Onagawa è divampato un incendio, domato in serata, mentre secondo quanto riportato dall'agenzia Kyodo News il livello di radiazioni nei pressi della centrale di Fukushima è aumentato a causa del mancato raffreddamento del reattore. Duemila persone sono state evacuate.

Paura nucleare in Giappone, dopo le scosse che ieri hanno devastato il Paese con una potenza di trenta volte superiore al terremoto dell'Aquila. Un sisma di un'intensità tale (magnitudo 8.9 il picco) da spostare l'asse terrestre di dieci centimetri.

Il giorno dopo lo tsunami è partita la conta delle vittime, con un bilancio superiore ai mille morti che continua a crescere, ma l'attenzione oggi è tutta per la centrale nucleare di Fukushima, dove è esploso uno dei quattro edifici dell'impianto, distruggendo la gabbia esterna di contenimento di uno dei reattori.

Sono state evacuate 45mila persone, per metterle al riparo dall'esposizione diretta alle radiazioni: secondo l'agenzia di stampa Kyodo il livello di radioattività nei pressi del reattore numero uno sarebbe mille volte superiore al livello di sicurezza.
L'incidente si è verificato in seguito alla mancata entrata in funzione dei sistemi di raffreddamento automatico del nucleo in seguito alle scosse, impedendo alla temperatura del reattore di scendere sotto i livelli di guardia e innescando l'incendio.
In un primo tempo il primo ministro giapponese Naoto Kan aveva escluso la possibilità di fughe radioattive, ma oggi ha perlustrato in elicottero l'area intorno a Fukushima, città a circa 250 km da Tokyo. 

 
 
 
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