Royal Affairs
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Post n°146 pubblicato il 30 Maggio 2015 da TheLady2088
Maria Pia di Sassonia Coburgo Braganza (1907-1955), scrittrice portoghese che affermò, dopo la morte in esilio e senza discendenti di Manuele II di Portogallo, di essere la figlia illegittima di Carlo I, penultimo Re di Portogallo e che egli l'avesse riconosciuta come figlia e le avesse concesso gli stessi diritti ed onori degli altri Principi di Porotgallo. Dal 1957 si attribuì dunque il titolo di Duchessa di Braganza e si ritenne la legittima erede al trono portoghese, sostenendo attivamente tale rivendicazione.
La madre di Maria Pia, Maria Amélia Laredó e Murça, era la figlia di una ricca coppia brasiliana trasferitasi in Europa, coppia che senza averne diritto, utilizzava il titolo Baronale. Alla sua nascita, la madre non era sposata e Maria Pia ha sempre sostenuto che insieme ai nonni la portò a Madrid dove fu battezzata nella chiesa di San Fermín de los Navarros e che il sacramento venne poi registrato nella chiesa Beata Vergine Maria del Monte Carmelo e di San Luigi. Sosteneva inoltre, che nel registro di battesimo il nome del padre fosse D. Carlos de Sassonia-Coburgo y Savoya de la Casa de Braganza de Portugal, ossia l'allora Re Carlo I del Portogallo, sposato con la regina Amelia; i registri battesimali originali tuttavia sarebbero andati distrutti durante la guerra civile spagnola insieme al preteso certificato di Maria Pia. Nel 1939 il vicario generale della diocesi di Madrid-Alcalas emise per lei un certificato di battesimo, seguendo le informazioni fornite sa Antonio Gioicoechea y Cusculluela, membro del parlamento spagnolo e della banca di Portogallo, che sostenne di essere stato presente al rito e che sarebbe stato un importante testimone durante i processi rotali. Il certificato in questione venne successivamente utilizzato dalla donna come prova della legittimità delle sue pretese regali! Non contenta, sostenne anche l'esistenza nella diocesi di Madrid-Alcalá una copia di un documento firmato da Re Carlo I in persona il 14 marzo 1907, documento in cui avrebbe riconosciuto Maria Pia come figlia affermando: "lei può portare il mio nome e godere da adesso di tutti gli onori, le prerogative, i privilegi, gli obblighi e i vantaggi dei principi della casa di Braganza di Portogallo". Esattamente come per il certificato di battesimo, l'originale di questo documento, di cui non esistono prove, non sarebbe sopravvissuto alla guerra civile spagnola. Nel 1925, all'età di 18 anni sposò Francisco Javier Bilbao y Batista, un cubano benestante di vent'anni più grande, con il quale ebbe una figlia disabile, Fátima Francisca Xaviera Iris Bilbao di Sassonia Coburgo Braganza (1932-1982). La coppia dopo non molto però si separò e Maria Pia si trasferì a Roma insieme alla madre e nel 1939 sposò Giuseppe Manlio Blais, un colonnello dei carabinieri, legame che, poiché allora vigeva la legge secondo cui i membri del corpo dei carabinieri non potevano sposare gli stranieri, fu celebrato clandestinamente e non fu registrato fino al 1946. Dal matrimonio nacque una figlia, Maria da Glória Cristina Amélia Blais di Sassonia Coburgo Braganza. Nel 1983 Blais morì e due anni dopo Maria Pia sposò António João da Costa Amado-Noivo, lei aveva 78 anni, lui 33. Maria Pia morì a Verona nel 1955 e lì fu sepolta accanto al secondo marito. In uno dei suoi libri "Mémoires d'une infante vivante" fa un primo tentativo per ricevere il riconoscimento pubblico delle sue pretese regali, anche se non vengono fatti espliciti reclami dinastici e sembra che la donna suggerisca come legittimo erede al trono la Principessa Isabella d'Orleans-Braganza, figlia primogenita del Conte di Parigi Enrico d'Orleans. Da quando, il 15 luglio 1957 un gruppo di dieci monarchici portoghesi firmò una petizione in cui le si chiedeva di rivendicare il trono, Maria Pia iniziò a sostenere di essere la legittima pretendente al trono di Portogallo dopo Manuele II, figlio di Carlo I e quindi suo presunto fratellastro. L'anno seguente si recò in Portogallo e venne ricevuta dal presidente Francisco Craveiro Lopes, al contrario, il primo ministro Antonio de Oliveira Salazar rifiutò di incontrarla. Da quel momento in poi inizierà ad usare il titolo di Duhcessa di Braganza, portando dalla propria parte una piccola minoranza di monarchici, attivi oppositori di Salazar, mentre la maggioranza sosteneva Duarte Nuno di Braganza, Duca di Braganza (padre dell'attuale Duca Duarte Pio), ampiamente riconsociuto come tale sia in Portogallo che dalla maggior parte delle altre case reali europee. I monarchici portoghesi erano da secoli divisi in "michelisti" e "costituzionalisti" e Maria Pia giocò su questa rivalità proponendosi come candidata costituzionale. Maria Pia fu indubbiamente molto attiva nelle sue attività di rceclamo al trono, intrattenendo una fitta corrispondenza con gli appartenenti alle varie case reali europee, dai quali a parte risposte cortesi, non ricevette mai un vero sostegno. Nel 1965 andò anche in Portogallo a visitare la tomba di Re Carlo I, occasione in cui, al momento di lasciare il paese per recarsi in Spagna, venne arrestata e trattenuta per una notte, salvo poi essere liberata su richiesta dell'ambasciata italiana. Sostenne anche di essere stata molto amica di Alfonso XIII di Spagna e di suo figlio, l'Infante Giacomo Enrico di Borbone-Spagna, usata anche questa per testimoniare nelle varie cause rotali. Nell'ottobre 1966 Duarte Nuno richiese alla corte ecclesiastica della diocesi di Madrid-Alcala di rimuovere il nome di Re Carlo I dal certificato di battesimo, sostenendo l'assenza di prove a testimonianza del aftto che il Re fosse il vero padre della donna. Nel 1972 il caso arrivò persino al tribunale della sacra rota romana e venne istitutito un processo che si concluse a favore di Maria Pia in quanto stabiliva che il certificato di battesimo era valido e doveva perciò mantenere tutta la sua 2forza, fede e vigore". Venne però respinta la sua richiesta di ottnere le proprietà confiscate della famiglia reale portoghese, in quanto non sussistono prove sufficienti a dimostrazione del fatto che Maria Pia fosse realmente la figlia di Carlo I.
Pensate che quanto sopra scritto sia assurdo?? Beh non finisce qua......
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