Creato da c.danny il 18/09/2006

Runners Blog Valenza

Il diario di corsa di Daniele. La corsa a modo mio: passione, emozioni, amicizie, Scritti, foto e commenti delle gare mie e del gruppo dei miei amici, qui poche volte si parla di risultati importanti e molte volte invece di risultati modesti però ottenuti sempre con tanta passione e tanto impegno.

 

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Le corse che non dimentichi

Post n°250 pubblicato il 07 Gennaio 2010 da c.danny
 

Mercoledì 6 gennaio 2010

Allenamento di gruppo in Valmilana

Ormai il primo appuntamento dell'anno per i podisti alessandrini è diventato quello dell'epifania con l'allenamento collettivo del "Giro del morto". Per i tesserati Sai, i padroni di a casa è l'ennesima replica, loro lo hanno già fatto sia per natale che a capodanno, per la befana il gruppo è più allargato, ci siamo noi (in 8) da Valenza e qualcuno da Castellazzo anche se i più numerosi sono sempre i padroni di casa, in totale credo sui trentacinque.

Il percorso sempre bello e con la neve lo è ancora di più, inoltre il manto nevoso era ideale per correre non troppa, compatta e solo pochi i tratti gelati.

 

Come il solito alla partenza, tutti in gruppo, con l'avvocato Boccassi a fare da apripista, quando il ritmo è ancora lento in fondo al gruppo qualcuno si lamenta come il solito:

"Se era per fare una passeggiata dovevate dirmelo, ero venuto per correre io." Naturalmente poche centinaia di metri e il ritmo cambia il gruppo si allunga, fino a Valle riesco comunque a stare con i primi, arrivati ai Pissarotti la cosa si fa molto seria i primi cambiano passo e non li rivedrò fino a casa dell'avvocato.

Finito il tratto in asfalto della salita si giunge al tratto più bello, quello che arriva alla Collina e si ricongiunge con strada serra, è tutto bianco, si corre su un fondo di neve compatta e lo scenario che ci attende in cima alla salita è mozzafiato. Le colline tutte bianche il cielo terso che mostra tutto l'arco alpino, ad est il Monviso più a nord il massiccio del Monte Rosa, abbandono all'istante ogni proposito di raggiungere qualche amico che mi precede, dopo l'allungo sui Pissarotti, estraggo la macchina che ho in tasca e scatto qualche foto, ma credetemi non è facile catturare la bellezza e l'atmosera di questa giornata a cui le foto che ho fatto non renderanno giustizia.

 

Proseguendo per strada serra dopo aver attraversato le Redini passiamo per un tratto dove la neve nasconde qualche pozza d'acqua e dove qualcuno si bagnerà un po' i piedi ma è solo un tratto di poche decine di metri dopodiché il manto tornerà a essere compatto. Abbiamo superato il Camping e la strada Falamera, torniamo sull'asfalto si sale ripidamente ai Bric di tre vent  un altro scenario da cartolina: davanti a noi il Castello di Omodeo, il bricco del Conte del Pero con lo sfondo del Monte Rosa. Un'altra breve sosta per due foto e ripartiamo.

 

La discesa prima del castello è il tratto più difficile del giro, il fondo è ghiacciato, scivolo ma riesco a non cadere, il mio pensiero va a chi mi segue, ormai distanziata di qualche centinaio di metri è dalla partenza che non la vedo.

Dico:

"Sicuro su questo ghiaccio, una che conosco fa un volo!"

La conosco troppo bene quando la rivedrò alla fine del giro è la prima cosa che mi dirà:

"Sono caduta. Ho fatto un volo..."

Risponderò fintamente ingenuo: "Oh, ma dove?"

"Proprio nelle discesa dei 3 vent!"

Cosa vi avevo detto? Ma non sarà l'unica a cadere sul ghiaccio, fortunatamente tutti senza conseguenze, solo qualche risata.

Ma vi stavo raccontando l'ultima parte del giro, dopo il castello abbiamo girato in strada Manza, un tuffo in discesa, allungo e raggiungo il gruppetto davanti a me allungo ancora, a tutta, incomincio ad avere il fiato corto e quando comincio a preoccuparmi se riuscirò tenere fino in fondo scorgo un provvidenziale cartello:

50 metri vin brulè.

Si, siamo davanti a casa dell'avvocato davanti al suo cancello un tavolino, con un bel mazzo di fiori e un pentolino da cui lui stesso mesce il vin brulè. Si sono fermati tutti quanti, ritroviamo chi si era lamentato per la partenza troppo lenta, ora sono tutti quanti soddisfatti.

Dop poche centinaia di metri siamo alle macchine mentre ci cambiamo e aspettiamo gli altri ci sono Gallo e Lucchetta che dal loro bagagliaio servono il secondo gradito ristoro a base di tè caldo.

tutte le foto

Una giornata straordinaria per questo che solo con il passaparola sta diventando il classico appuntamento di apertura di stagione.

A proposito di stagione nuova mi sembra di avere colto dai commenti che per le maratone di primavera oltre a qualcuno che andrà a Roma e Treviso ci sia una predominanza di chi ha scelto Piacenza il 7 marzo e confesso che anche io ci sto facendo un pensierino, in fondo è vicina da poterci andare in giornata, conosco parte del percorso dove ho più volte affrontato la mezza (e dove ho il mio best time tra l'altro), con l'occasione potrei fare qualche lungo in compagnia ed è in un periodo che consentirebbe di fare anche Milano ad aprile, che era la mia prima scelta.

Ah, poi Piacenza è la maratona del cuore.

Buone corse a tutti e mi raccomando, metteteci sempre il cuore! 

Danny

 
 
 
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Valenza, Italy
Orafo in Valenza per vocazione, runner per passione, dal 2006 scrive sul blog: Runners Valenza.


 

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