Runners Blog Valenza

MOLLO TUTTO!

1 agosto 2010 -

 S. Zaccaria  campionato italiano UISP di Trail

classifica

Agosto tempo di vacanze  c'è bisogno di lasciare i problemi e lo stress alle spalle, staccare la spina cambiare abitudini non solo nel lavoro ma anche nella vita di tutti i giorni  e perché no anche nei nostri hobbies e nel nostro sport preferito.

Per questo affrontare un trail invece di una solita gara su strada mi è sembrato molto allettante, a dire il vero l'idea di mollare la strada per il trail è da un po' che mi frullava in testa, dopo la prima positiva esperienza questa primavera alle finestre di pietra.

Ora non voglio dire che le corse su strada non mi piacciano più, piuttosto è che ho la voglia di provare cose nuove, cambiare modo di allenarmi, correre più a contatto con la natura e più a lungo magari senza l'assillo del cronometro.

Non potendone fare altri prima, causa un leggero infortunio, la scelta per il mio trail è caduta su quello di S. Zaccaria quest'anno anche campionato italiano UISP di trail, inizialmente devo onestamente dire che lo avevo un po' snobbato, pensavo non avesse le caratteristiche di un vero trail, premesso che non ho l'esperienza né le conoscenze per definire se rientri pienamente nei requisiti per definirsi veramente tale, posso però dire che il percorso mi è piaciuto e che è stata un' esperienza molto positiva,

Molto dura la salita iniziale che ci portava al quarto chilometro dopodiché un continuo saliscendi con tratti molto impegnativi sia in salita che in discesa.

Fino a quando mi hanno retto le gambe è stato tutto molto divertente, una volta trovato il passo giusto, il giusto cambio tra passo e corsa nei tratti dove la pendenza diminuiva un poco, le discese a tutta cercando di lasciarsi andare; poi nel mio tratto migliore, sapete quando le gambe girano che è un piacere e vediamo chilometro dopo chilometro che rimontiamo posizioni su posizioni l'entusiasmo mi prende e mi porta a spingere sempre di più e forse mi ha spinto anche a distrarmi un po' e... "BAM!" Non ho saltato un incrocio? Non ho visto le frecce in terra e ho tirato dritto a un bivio in discesa, tra l'altro un tratto velocissimo in asfalto, quasi un chilometro in più 6-7 minuti persi e quello che è peggio le gambe che improvvisamente non andavano più.

Lo sbaglio di percorso è una delle insidie del trail, oggi ce ne sono stati diversi anche chi era in testa a sbagliato ed è scivolato dal primo al terzo posto. Non che il percorso fosse mal segnato, c'erano le frecce rosse in terra ed il nastro biancorosso  dopo i bivi, è che quando si incomincia a essere stanchi basta poco per distrarsi.

Il caldo ha infine fatto il resto, nella prima metà gara i tratti più duri erano abbastanza in ombra, la seconda metà un poco più esposti al sole e con la giornata che man mano scaldava la temperatura si faceva sentire, io ho scelto di correre con lo zainetto con il camel bag  ma con  il percorso non eccessivamente lungo e i numerosi ristori  se ne poteva anche fare a meno.

La mia scelta è stata dettata più che altro dal fatto che questo lo ho fatto come allenamento e prova generale per uno più lungo che vorrei fare a fine agosto.

Ma la mia riserva d'acqua non mi risparmiava dai crampi che mi hanno colto negli ultimi chilometri, non so bene se portati da mancanza di sali (ma il mega gel che ho preso a intervalli regolari li conteneva) o dalla stanchezza.

Anche i miei compagni di avventura chiudevano con qualche problema, Paolo partito forte era con il primo fino quasi al 20° poi crollava perdendo quasi 10 minuti nel finale giocandosi anche la posizione che gli avrebbe valso il titolo italiano nella sua categoria che era alla sua portata.

Dopo la corsa il suo unico commento sarà: "Ho preso un TUONO!!"

L'altro compagno di trail, Roberto mi ha raggiunto nel finale ma poi è andato in crisi o meglio più in crisi di me.

 Forse una delle cose migliorabili di questa competizione è il periodo in cui si svolge non proprio ideale, se fosse per esempio a settembre sarebbe molto più godibile per tutti.

Comunque piccoli problemi che non ci hanno tolto il gusto di una bella competizione in mezzo alla natura.

Danny

foto di Matteo Ceschina