Blog
Un blog creato da Roberta_dgl8 il 16/07/2010

La vera me stessa

i miei pensieri

 
 

IL PIł GRANDE DI TUTTI

Fabrizio De Andrè

 

 

Lampi di felicità     

100_3303

 

ricordi belli

 

                      

 

MAMMA, METTIAMO IL GRAN GENIO?

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

 

 

l'Autrice del blog:) io     

http://digiphotostatic.libero.it/Roberta_dgl8/sml/1b62d1ce68_8237356_sml.jpgo

 

l'amore non è "sobrio", ma è sempre brillo !

l'amore non dice "faccio quello che posso".

(ma scala le vette dell'impossibile). 

sempre io :)

https://youtu.be/aTyevqO2cfQ

 

CLASSIC BLUES

 

UNA POESIA PER ME.

                       A Roby

Non mi lascio trascorrere, ne tagliare

ho vita

che mi percorre le vene, i pensieri,

la quantità immensa dei bagagli

pagati con sacrifici immani

Porto tutto con me

e assecondo il sole

Lo mangio persino

mentre fa il suo giro

decollo

E plano, 

bambina tra frammenti di vetro,

mi sollevo e scendo

Sulla pista dei volti

che mi hanno voluto bene,

che si sono caricati tamburi di latta

per risuonarmi nel cuore

e ridermi dentro

nell'atterraggio

Con un suono esile e un amore potente


(Joe/Tobias - blogger)  

 

CLESSIDRE

penso che il bene alla fine diventa ORO e le cicatrici possono rendere una superficie ricamata dall'esistenza autentica ... (Several, blogger)  


Perciò, Roberta, bisogna stare attenti a non deprimersi per la sconfitta, ma valutarla come un'opportunità comunque tentata nella buona fede della sua riuscita. Non avere rimpianti, è ciò che conta, come credere ancora ai miracoli, se desiderati.         (Gaza17, blogger)                                                       §

La solitudine è un drago che brucia tutto. Ma dovremmo considerare la legge della fisica: nulla si crea e nulla si distrugge. Così anche nell’animo umano ciò che (ci) brucia sarà un diverso av-venire.  Am Archetypon (blogger)                                                 §

epimetea- la ricerca della realtà
la -sconfitta- è un nido adeguato 
per confortare l'attitudine della fenice,
l'aria il moto del suo volo potente. emma01 (blogger)

 

Sogn(h)ippy    

 

{ Cerchi la felicità dappertutto. La trovi nel tuo sorriso che si riaccende. Anche nel buio, dove c'è sempre una piccola scintilla, una piccola lama di luce in contrasto. In questo mondo, dove tutto sembra crudele e doloroso, proprio là, nelle notti oscure, quando i giorni non sono gioiosi come vorremmo, nel nome di chi amiamo e nel modo in cui i tuoi occhi brillano. E sai una cosa? Questo porta altra luce, altra ed altra ancora. La più luminosa di tante stelle. }

Regalo di tantestelle (blogger)



Pulisci e pensi, ascolti il soliloquio ed entri in una giostra difficile  da starci sopra... cara Roby, il tuo cammino è così difficile ... Per quello il blog è una valvola di sfogo: perchè porta coi piedi a terra quelli che se ne stanno a fare troppi voli pindarici ... Tu sei la testimonianza fragile e potente di una realtà di tante altre donne che se ne stanno zitte e non hanno voce ... se torni è sempre da te che torni, mica in un posto inospitale, bensì nel tuo piccolo nido di parole difficili ma piene di amore e compassione. 

(Several1 blogger) 

 

2015/2011 (MATEMATICHE)

LO RIMETTO :-)

 

 

AREA PERSONALE

 

Messaggi di Giugno 2015

Oggi, lungo giorno bellissimo

Post n°1097 pubblicato il 21 Giugno 2015 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

Troppi giorni di silenzio. Caro Diario, che non sai più essere un diario... Provo a raccontare la mia cronaca in questa ennesima primavera terminata, in tutti i sensi:-) col sorriso ci provo, quello che non devo perdere, non posso perdere MAI.

L'estate si è svegliata, con un cielo meraviglioso e vellutato, con un sole che  è regale  e mi regala un sogno al mare, che non posso baciare, per ora. La primavera, si è conclusa con l'inverno e l'autunno abbracciati, a lei, a bussare all'estate, con la pioggia, i lampi il cielo grigio, le foglie d'autunno seminati a chiusura per me, di tutti gli anni a passare.. Sulla via della strada dell'avvocatessa. Nei miei luoghi, nei banchettini di lusso che frequentavo, nei sanpietrini che- il giorno successivo si portavano via la rassegnazione del giorno prima. Sono ancora di quei luoghi, mi hanno abbracciata, sebbene, non ci fosse più un bimbo sereno e stupedo al mio fianco e la soddisfazione del mio lavoro. Sono sempre la stessa, che guarda con disincanto la Roma opulenta e borghese e le vie dello shopping, a me basta sognare davanti ai negozi di lingery e costumi, che fanno pandant con l'altro passato più indietro. Con gli occhi poi, con gli occhi dei sogni, mi basta incollare alle mie cose, che con cura ripongo e stiro con le mani,  mi basta incollare con gli occhi i sogni alle mie cose per renderle nuove e belle e non desiderare altro. Ho comprato un lucidalabbra rosso scintillante. Forse fra poco andrò a comprare dei sandaletti. Spero che mi stiano bene, sarà pure greco sto piede, ma è imperfetto e dovrei frequentare altri calzaturifici , sebbene, io scalza e sulla sabbia camminerei per sempre. Sono le case, che mi mancano:-))) "mamma, perchè non abbiamo tante case?"

La scrittura vorrebbe portarmi a cavalcare tutti i sogni, che lei sà insieme a me, ma io devo rimanere sul pezzo e sfogare la mia vita, che la scrittura è anche miracolo di possibilità, per me. Miracolo di darmi forza e ossigeno per andare avanti. Descrivere il gonfiore del mio cuore, l'abbraccio impossibile ormai al padre di mio figlio, tutta la pena e i lividi che questo mio cuore gigante e più grande di me, a volte mi fa lievitare si lega alla mente e rimette a posto le scelte le incolla al passato e come mi ha suggerito un'amica, la stessa del mantello di ghiaccio, mi fa mettere nel metaforico sacco di seta preziosa e iuta resistente, sì, tutto ciò che di bello c'è stato. Ogni volta che sento "bono" cantare, mi rapisce lo stesso pensiero, CHE, l'amore sana se vuole tutte le mutilazioni, se non vuole, non sa e può, allora - meglio lasciare che sia ciò che è meglio. Lo scrivo tanto male.. ma le parole, servono più per liberazione, che per componimento.

Dai gonfiori del cuore, alla cronaca dell'anima e di un autismo, che di romantico e dolce, ha ormai ben poco.  Ho tolto quel farmaco forte a Matteo, ma forse ho fatto male? il nuovo è inesistente come effetto, e la situazione è pressochè ingestibile.. senza più la scuola, e con le escursioni climatiche - e la luce fino a tardi. E' giovane, è un ragazzo! dovrebbe fare ben altro.

L'autismo divora l'anima, ti pianta una ferita dentro che non va più via, ti buca il cervello, te lo riduce come un groviera. Ti fa desiderare di addormentarti dolcemente e che il sonno ti rapisca per sempre, per desiderare un silenzio di pace ed ovatta fatata. Di nuvole e riposo. Quando apre gli occhi l'autismo e si lega all'adolescanza crea una "lega" di orrore e lacrime, di disperazione ed impotenza, distrugge la speranza, che poi ritrovi nelle carezze del sole, nei gioielli delle vetrine e nei bachettini  di cui sopra.. ti fa far pace col passato, ti fa abbracciare, ti fa sentire nei pensieri anche lontani di qualcuno e degli altri, che esiste l'Amore, quello del sole che bacia i monumenti della tua città, che appare, quando qualcuno prova a tendere la mano ed incoraggiarti per essere letta, perchè i suoi occhi provino per un attimo ad unirsi coi tuoi, perchè quelle lacrime escano e ti fanno comprendere, che ci saranno occhi che le berranno con te. Mani che, in qualche modo le asciugheranno, come farà il sole fra poco. Il mio Matteo parte per il soggiorno estivo, 8 giorni di riposo, non mi sono organizzata una vacanza, non potevo. Ma andrò al mare, dove volevo andare ieri. Ho bisogno di sole, ho bisogno del suo amore, ho bisogno dell'acqua salata, ne ha bisogno la mia pelle, ho bisogno della dolcezza di questa estate nuova a portarmi la saggezza, di una giovinezza che mi resta attaccata dentro e al corpo a dirmi di non avere paura, nemmeno quando gli sguardi scrutatori della gente, voglio incollarmi addosso la loro pena inutile ed io a difendermi - con la forza del sole, della speranza nuova e dell'amore di chi mi vuole bene .

Questi giorni passati sono andati così veloci, come il volo di una rondinella che porta il cibo ai suoi piccini, l'avete vista mai? io si! dal nido si vedono sporgere delle microscopiche testine, e lei fa dei voli così veloci... questi miei giorni, così veloci, come i suoi voli.

Li ho passati, a dare una possibilità di viva normale a mio figlio. Dove la normalità non esiste. All'inizio è andata abbastanza discretamente, fosse che forse i farmaci ancora davano il loro effetto. Il fatto è che li ho dovuti togliere per gli effetti, e perchè ho compreso che per avere davvero una calma degna di nota, avrei dovuto aumentarli. MA, come fare se gli effetti indesiderati ed importanti c'erano già con un dosaggio bassissimo.

Sono così preoccupata. Eppure. Dentro di me, si muove qualcosa, non lo so se è solo una spinta alla resistenza, io, non lo posso sapere, sebbene  mi interroghi. Ora lui dorme, e quando dorme regna una pace serena. Io, come posso fare capire, le mie giornate, quando appunto una domanda esce fuori per 100 volte quando il soliloquio diventa insostenibile, quando vorrei che non parlasse, per raccogliere io i miei pensieri, nei quali non posso immergermi e che mi fanno restare il cervello sempre acceso come una lampadina sfolgorante, in pieno sole accecante? come fare per fare capire? Forse dovrei usare semplicemente la cronaca, semplice. Lo farò forse, non lo so.

Cambia le lettere finali alle parole, e si arrabbia se ciò che inventa non esiste. Motivo di crisi, la ruota di una macchina di un parcheggiatore occasionale che vede alla finestra, non perfettamente allineata all'aslfato, una signora, che va via dopo aver parcheggiato regolarmente nel suo garage, motivo di crisi comportamentale. Nemmeno più la musica seda, anzi, sensi di colpa, i miei - per avergli certamente indotto io stessa una forma di ipersensibilità. Ma adorava così tanto i suoi dvd, bellamente variegati fra loro, dalla musica d'autore italiana, alla new have, al metal. Gli nascondevo quelli più duri, ma "li stanava", e voleva ascoltarli lui stesso.  Non so davvero più cosa pensare. L'estate la amavo, la amo ancora.. - ci sarebbero voluti un pozzo di soldi.. anzi, di più. Non sarebbe bastato a lenire quel dolore, ma sarebbe stato un girotodondo di possibilità in più.. delle approssimazioni in meno, delle possibilità di concretezza di vita decente, che ora mancano.

Dedicerò nei miei giorni a venire se reintrodurre il farmaco.. siamo in estate, ci sono le ferie, il soggiorno.. ora . Sì, sono molto preoccupata, ma vedremo se tutto questo è anche legato a questa maledetta adolescenza, se fuori si comporterà meglio, se anche per me staccare un pò sarà sintomo di un pizzico di libertà ritrovata, sono esausta! ieri volevamo andare al mare, ma la natura aveva le sue sistemazioni da affrontare, E, non è stato possibile...

Nei giorni precedenti, 14! sempre troppi lontani dallo scrivere, ho girato nella mia città.. tantissimo. Con Matteo abbiamo camminato tanto al Quirinale, il giorno che è arrivato putin a Roma.. già. Lui non era molto interessato, ma ho provato a spiegargli quel che era accaduto intorno.. che stava accadendo. E' stato abbastanza buono, possibile. Per il resto, abbiamo affrontato un piccolo saggio a cavallo, ma non è andata benissimo. Le persone che lo seguono puntano sui numeri di quello che riescono ad ottenere a livello dimostrativo. Per Matteo tutto questo è inutile, non gli interessa, il suo tipo di autismo, le sue manie, le sue ossessioni, non sono un buon matrimonio con il loro modo di lavorare. D'altro canto è l'unico posto dove sono riusciti a farlo cavalcare (e cavalca), ma vorrei trovare un'altro tipo di soluzione. I carabinieri a cavallo volontari sono molto bravi, ma la piscologa è comunque solo una psicologa, indaffarata più che altro nel suo business, visti i costi, più che a guardare il risultato il singolo utente. Del resto, preferisce altro tipo di disabilità.

Poi mi sono mossa nel traffico dell'eur, nella sua architettura, quando ho accompagnato la mamma a fare la visita per il riconoscimento del suo diritto... sono stanca. .. Si. il medico(quello del tribunale) burbero e facchinoso.. è una licenza la mia. Sembrava uno scaricatore, io non voglio giudicare, ma troppo in sovrappeso la sua serietà, di business anche là.. poi quello di parte, invece, abbronzatissimo da onorario di 200 euri, e unghie tutte mangiate, come facevo io a15 anni, ha detto di stare tranquille.sì. ma l'lunica tranquillità è stata quella delle 200 euro. Sì. Che là ho visto quanto è signora mia madre.  Lei che ho sentito inadeguata qualche volta, - a fronte di toilette di altre nonne fuori scuola di Matteo, anni or sono, ma Lei era ed è la migliore di tutte, erano solo le piccole miserie degli altri a farmi sentire così, e le mie insicurezze, lei, che mi dicevano che era brava, salvo poi, cambiare faccia e maschere,  lei che aveva riposto le banconote in una busta, chiusa, ed io, con il mio fare, poco signorile a contarle, - ma poco prima anche io.. Dottore, vuole un assegno, preferisce un assegno, O, i contanti? e la mamma, non aprire la busta del dottore, non si fà! ed io a ridere, a scusarmi di come siamo diventati... Ma la stoffa dentro c'è, la classe pure, i ricordi sono scintillanti e puri, e la mamma era carinissima da giovane, con i guanti la borsetta e le scarpe sempre in tinta ed i suoi vestiti perfetti cuciti da lei ed i suoi cerchietti di velluto, il suo rossetto leggerissimo e accanto papà bruno e bello.  :-)

oggi mentre lo riscrivo, e mi guardo a tutto quello che ho passato, che sto vivendo, a tutto - come un nastro che riavvolgo, io, capisco le cose, di un mondo che non funziona. Di medici legali, di parte, che il conflitto di interesse non li tange, che pigliano soldi sia dallo stato che dai privati, perchè quello stesso stato è colluso legalemente è tutto di legge! con chi dovrebbe , con quella previdenza che dovrebbe tutelare chi ha più bisogno, E' di fatto non lo fa, o lo fa male, perchè a sua volta, malata, di politiche vecchie e vecchie clientele, dure e morire ed insanabili.   Speriamo bene. Ci si è provato, perchè era necessario, ad un qualità della vita, migliore. Ad un futuro di respiro, quando l'ossigeno manca, e si è costretti ad un'apnea continua.. si riemergerà comunque. Tra alti e bassi che la vita ha donato, a chi è stato strafortunato e strafelice, e chi , cerca piccole gocce brillanti di felicità con le carte della vita, tutte scompagnate tra di loro, a cercare tra queste carte un gioco di sole, a leggere parole, e il cielo, come se fosse tutto un disegno strano e di luci, a piangere con la pioggia, a vedere che il cielo piange insieme a te.

L'estate stamattina è arrivata con due uccelini che si parlavano. Non il solito dolce pigolio un pò caotico e familiare, proprio due uccellini che parlavano e si rispondevano. E' stato divertente, e l'azzurro speciale di spicchio dalla tenda, - ad incollare sogni, ricordi belli, possibilità di vita ancora, e meraviglia dal letto e dal sole che insieme agli uccellini svegliava le mie tendine/palpebre. Voglio il mare, il sole, le carezze di Roma, le strade e le sue meraviglie, che non sono messe in ombra nemmeno dalle sue ferite - dai suoi tagli, dai suoi dolori, dai pugni continui non solo dei secoli, ma dal malaffare, dai sacchi e dai saccheggi soprattutto alla sua bellezza, lei patrizia, ridotta a meretrice di basso che più basso non si può, offesa, sporcata, svilita, ridotta a latrina a cielo aperta, non rispettata, non amata /odiata da tutto il mondo, che dovrebbe proteggerla e salvaguardarla, visto CHE e poichè LEI, è la contenitrice del massimo numero di monumenti patrimonio di questa nostra umanità.

E così che una settimana fa, in un weed end di libertà tanto agognato (la settimana prima avevo dovuto rinunciare al mare con la mia amica) e nell'impossibilità appunto di potermi recare al mare, causa tempo incerto, caldissimo, afosissimo e grigio turchino, ho deciso di camminare dove mi portavano le gambe. Mi sono abbracciata, con tutte le stagioni, con me stessa, con la mia forza interiore, e sono andata. .. sola. Mi sono trovata all'esquilino alla basilica di S.Maria Maggiore, a ricordarmi quando con un bambino piccolo c'ero andata.. tanti anni fa. Ci sono tornata, a vedere quanta ricchezza possiede la chiesa, - a pensare,  a cercare un conforto di spiritualità - in mezzo alle feroci contraddizioni, alla magnifenza ed irripetibilità di opere impareggiabili, che gli occhi non ce la fanno a sopportare! orde, DICO ORDE, di turisti impazziti di fronte a tanta di quella roba, una ricchezza di arte, - tonnellata di oro negli occhi, che penetrano negli occhi fino ad arrivare dentro all'anima al cuore, a dire,come tutto questo è stato possibile.. respirare, - trovare ossigeno, come nuotare, tra una boccata e l'altra, in cui non sai dove guardare, in cui l'unica cosa che puoi fare, è sentirti un tutt'uno di quello spettacolo. La mia macchinetta insufficiente.. (che poi il tempo per inserire le foto! come faccio?... riusciranno i nostri eroi?) :-)

da là per colle oppio passando per il rione monti. Vecchie chiese ritrovate, di uno stile "fuori", e di un altro dentro, poi dirigermi per piazza vittorio. Dove Roma diventa umbertina. Me li ricordi quei bellissimi palazzi già vecchi e scrostati, ma almeno pieni di dignità.. ora trasformata in multietinicità - e ritrovo di vip malcelati.. la figlia di craxi so abitarci, le case, hanno dei soffitti altissimi nell'800 qui, ci viveva tutta l'aristocrazia legata al Re. l'architettura è sabauda, i palazzi antichi tutti dell'800 - con all'interno nei suoi giardini rovine romane, ancora chiese semisconosciute ed antichissime, smarrite tra le rotaie, i cartelloni, i kebabbari, i cinesi, e chi più ne ha ne metta. Tra i turisti e tutte quelle etnie mi sentivo cittadina del mondo, non avevo paura. Ogni tanto tiravo su gli occhi a scattare foto sotto gli archi. Quando il tempo sarà più lento e possibile, inserirò in una giornata, ancora, tutte le mie foto. Per riuscire poi in un futuro a fare pensieri più sintetici e accompagnarci le foto.. una foto/ un pensiero, così ... sarà.

I gioielli di MARIO, un monumento bellissimo, con intorno un giardino ottocentesco, e a guardare i palazzi sabaudi, qui, quando c'era lo storico mercato.. i guardiani della porta magica in cui - due turisti sgranano gli occhi. Roma, tra storia, stili accozzaglie, e ricomposizioni d'arredo di archeologi storici ed architetti che decidono come ricomporre ciò che ritrovano farlo abbracciare con la storia, e tutte le storie, coi secoli, e poi, con la contemporaneità, che FERISCE. .. le ho foto grafate, le ferite.. tutta la spazzatura, l'immondizia, - a scempio dell'arte più bella, di tutti i secoli delmondo, incrociati a Roma, testimone della Storia di questa Umanità, che non sa far nulla per proteggerla. Le sue ferite, le mie, che pago, per un'approssimazione, insieme - a me, tutte le famiglie che si trovano come me, in questa città, piena di palazzi chiusi, caserme in disuso, in cui non si può trovare un posto degno, per le persone come il mio ragazzo che vivono in un mondo loro.. un sogno.. mio, la città? forse Matteo che la AMA a dismisura, potrebbe vivere meglio in una campagna serena, con la pace e la serenità che gli accarezzano le orecchie.. mi dico, che forse avverrà , quando le mie decisioni, saranno pronte e preparate, quando tutto questo, potrà avvenire in una sorta di evoluzione, pur nella confusione della sua mente, e a ridotto, anche della mia.

Procedendo, ancora, a camminare, poi, verso Fassi, la storica ed antica gelateria (dove appunto ci incontrai la sudetta figlia di cui sopra, ed oggi invece un'attrice molto bella in giornale, ma non so come si chiama , bionda,  ma dal vivo.. mah!!!) , ho pensato ad un'amica qui, che decantava ( e me ne ha fatto verir voglia!) di uno storico gelato di una storica gelateria milanese:-)  altrettanto storico il gelato di Fassi!, il palazzo del ghiaccio di questa famiglia siciliana, ormai famosa in tutto il mondo. Lo prendevo da piccina il gelato qui. E' buonissimo, sostanzioso,immersa nelle vecchie pubblicità E della prima loro macchina per fare il gelato, e le insegne antiche, e gli stralci di giornale, dove spiccano nomi di poeti e ... altri personaggi della storia. Prima via merulana e poi il brancaccio, e poi di nuovo da piazza vittorio a santa croce in gerusalemme  bellissima che poggia sull'area estesa di un circo romano, a seguire le mura aureliane, pezzettini della parte antica della chiesa, pezzetti di medioevo sacrificato alle epoche successive, e strangolato dai fumi della tangenziale.. quante volte ci sono passata con la macchina sotto quei poveri archi, in cui Roma - dolorante, sacrificava i suoi piccoli gioielli medievali.. ho fatto quelle scalette,  a ridosso del mostro della tangenziale, ed ho pensato a quando doveva esser bella senza quell'orrore che a fronte di una scorribilità maggiore e di collegamento ha sacrificato tanta bellezza per un mostro divoratore di traffico e smog. .. Roma a numero chiuso, dovevi essere, salvaguardata, in un impossibile sogno eterno di salvezza per tutti. Metropoli divorata da orde di turisti (che servono a tenerti in piedi!, ma che ti divorano) tu, gioiello salotto eterno a cielo aperto, che ti specchi nel cielo, col tuo vittoriano che vedo ogni giorno, a gioco di luce tra il bianco, le nuvole e il sole.

E poi, alla volta di san giovanni che riprendo da santa croce.. e di nuovo tutte le mura, a palazzi semiumbertini, e poi la possenza dell'atra basilica. Non si può entrare congresso delle alte sfere.. già. Poi la scala santa, il retro della basilica protetto dall'esercito, l'obelisco, e poi, la parte antica dell'ospedale dove sono nata a scendere, giù nella via che scende verso il colosseo dei santissimi 4 coronati, di cui ho parlato nel mio blog vecchio e nuovo, e di cui ho pubblicato anche le foto. Un respiro di silenzio nel caos, brillante medievale grezzo che spicchi tra il ricchissimo barocco, sospesa frai colli, a scendere ed abbracciata dalla Roma imperiale, e a quella successiva di saccheggi di genti normanne venute dal sud. Chiesa stupenda, antichissima fuori, e dentro ricca  e poi da una porticina andare nel chiostrino dove fui rapita, come una favola, con Matteo piccino. Raro ed unico esempio di chiostro a Roma, non riprodotto, ma originale, con attaccati a quei muri i ritrovamenti di archeologi ed architetti, e spiegazioni, a radice sempre di case patrizie dimore aristocratiche romane a far da base, e tutto ciò che poi veniva ritrovato attaccato come "quadri", la guida,mi hafatto vedere le arcate, recuperate nei loro colori, con lavoro certosino dai restauratori, E, i pezzettini orignili dove si sono ispirati per il restauro. Da perderci giorni e mesi perchè il cuore e gli occhi vogliono capire, ma - non si può e allora, gli occhi si accontantano dello spettacolo meraviglioso, come quando si è in alta montagna e si respira profondamente, O, come quando si è al mare, immersi.. Mare d'Arte, stavolta.

Sto bene, sono stanchissima gambe e piedi distrutti nonostante le scarpe da turista, schiena a pezzi perchè mi sono dovuta sdraiare sul muretto fuori la chiesa, - sacrificare la schiena alle gambe ed abbronzata selvaggiamente - a mo' di lavoratrice sotto il sole, perchè tra le nuvole quel sole, ha colpito e sono sudata e felice, e il mio peregrinare, finisce al cospetto di sua maestà il colesseo, che colle oppio guarda da lassù da dove stavo prima, in un abbraccio e confine naturale con l'equilino ancora più dietro. Le mie spiegazioni sono bislacche, lo so.. una qualsiasi guida, mi bacchetterebbe, o, non mi darebbe nemmeno la sufficienza:) non importa - il mio omaggio a Roma, a giugno bellissima, è importante per lei e per me.

I turisti - anche diventano bellissimi al colosseo. Tutto il mondo è qua.. e anche i romani.. a farsi abbacciare dall'eterno e dalla cartolina a cielo aperto, dagli scempi della storia, dalla distruzione di quella che era la vita - ancora pulsante negli anni 30 del medioevo romano, del suo borgo centrale che non c'è più.. Roma colpita al cuore dal potere di allora, ancora una volta. Sacrificata, rasa al suolo nell'anima. Fermata metrò colosseo mi fa ridere.. Americani nerissi una famiglia bellissimi altissimi, parenti di obama:) forse, - anche loro si siedono, anche loro forse c'erano.. mi siedo anche io, in questa spiaggia bellissima, a farmi baciare dal sole che ora, esce, come questo adesso, che bacia questo giugno, troppo veloce, - che vorrei fermare, fermati giugno! con le tue stupende sere stellate, con le tue sere, improvvise lunghe e fresce, e di un azzurro di tavolozza, E, i giorni lunghi e splendendi fino alla fine, e la tua pioggia a pulire, e i tuoi temporali d'agosto in anticipo ad abbracciare un'estate, fà.

Scrivo troppo per un post e forse, per questo posto. La tastiera è più lenta. di me.

queste le uncursioni, per ora, della mia  Vita..

sto pensando ad un brano, o a più brani, forse metterò qualcosa di psichedelico.. non lo so.

Forse farò un'accozzaglia di brani, oppure no.

Fra poco un caffè,  devo tirare giù dal letto il mio ragazzo è già tardi, sono a pranzo dalla mamma, fa ancora fresco. La scorsa settimana, dopo il sabato appunto, sono andata con Patrizia a palazzo spada. Prima mi sono concessa una mattina di lettura bellissima inglese, a città giardino, tanto per rimanere in tema.  Poi sono andata con Patrizia a Palazzo Spada.. dei saloni, da restarci a vivere! la prospettiva di Bernini, sempre lui!, meravigliosa, epoi, tutti quei quadri insieme, una ricchezza che non stona.. Mi hanno colpito un piccolo Brughel, un Guido Reni, (uno schiavo) , che avevo già visto sui libri, artemisia, e poi tuttele sculture romane, e un esempio di Barocco Fiorentino, (santa lucia i suoi occhi nel buio, e una vampa di sudore e malessere, confermato dalla guida, mentre mi spiegava, il fermaglio e gli occhi nel buio...- che anche a lei è successo!, non è una suggestione, o meglio, lo è , ma non un auto/suggestione, è la meraviglia di fronte al divino che scaturisce dall'arte sì).

Ma dobbiamo tornarci, con la guida, GRATUITA, la prima domenica del mese, e lo faremo.

Poi ci siamo ritrovate a pregare in una bellissima chiesa barocca, in cui non ero mai entrata.. sì Patti, troppe chiese a Roma :-)

poi dal ghetto, per la fontana della tartarughe e poi piazza margana, bellissima, con i suoi abitanti silenziosi e pieni di buste firmate, e dal là lo spicchio del teatro marcello, la rupe tarpea, e un dipinto scrostato e guardare il tutto, eil fiume di turisti, più gonfio del tevere.

Oggi non lo so se ce la farò a camminare, forse e compro i sandaletti nuovi, non lo so.

Fra poco mi vesto metto il mio rossetto e provo a vedere se il negozio è aperto, sennò, domani..

Domani Matteo comincia un centro estivo, .. è solo un parcheggio, con l'assistente, e varia umanità bambina intorno, altro non c'è, ma è meglio che niente... Perchè il mio niente,  è proprio niente, ed io posso solo accontentarmi per ora.

Non è detto che poi, non possa ancora lavorarci, MA, sistemare una vita, la mia, non è facile, sistemare, a volte, è sopportare, ancora, altre ferite, le ferite di un agonismo che quando arriva allo spasmo è doloroso, e preclude una sorta di allenamento anche senza l'attrezzatura adatta.. la metafora è arrabbattata e maldestra.. , ma l'imporante è che si capisca. La scrittura resta, ad oggi il mio salvagente..

vi sorrido a tutti, come nella foto qui accanto e vi auguro, una splendida domenica.

Buono inizio estate!

https://youtu.be/6j4-o0-TqPI

 

P.S. : arriveranno anche le foto:-)

P.S.2: c'è un vento freschissimo l'aria è pulita, il cielo è splendido, il sole splende..e, nonostante tutto, io, io sono felice. Siatelo anche voi. :-)

 

 
 
 

...segue dal post n. 1092

Post n°1096 pubblicato il 07 Giugno 2015 da Roberta_dgl8

Le ginestre di Maggio passano il testimone a quelle di giugno, mentre fa sempre più caldo..

Impossibile, per me, mettere tutte le foto...

arriveranno..

spero!

Fotina mia del vittoriano

 

dea Roma mi pare:)

 
 
 

Sistemazioni 5

Post n°1095 pubblicato il 07 Giugno 2015 da Roberta_dgl8

 

 

:-)  la foto del quadro è venuta un pò storta.. ma è difficile mettere a posto

le cose!

 

 
 
 

Roma e Mostre

Post n°1094 pubblicato il 07 Giugno 2015 da Roberta_dgl8

Roma mia che si affaccia sull'arte dove tutto è intriso,

tutte le stagioni, la storia, la bellezza e l'Amore.

 

Fotine mie (finestrelle medievali - costruzione medievale sulla tomba

di cecilia metella) fotina mia aprile scorso

 

 

 

 

 

Davide e Betzabea :-)

 

 

mostra Chagall, visitata a marzo scorso.. fotina mia (non si poteva:-))   !!!

e mia composizione.

 

100_8774

 

 
 
 

Amicizia

Post n°1093 pubblicato il 07 Giugno 2015 da Roberta_dgl8

Si robbi

È una prova,
quella decisiva
dinanzi alla quale
ti troverai davanti la vera Roberta, la vera te stessa

E ricomincerai

Sarai pronta a ripartire

Perché avrai una nuova spinta

La spinta della"libertà"
La tanto agognata libertà
di pensare, di respirare
quindi tornare a vivere

Con la vitalità che hai dentro    

Patrizia

 

 

*************************************************

a dispetto delle distanze di spazio e di tempo, il bene è vero e aspetta anche tutta la vita!

Sentiamo il bisogno di riconoscerci, perché per le anime iper sensibili ogni urto con il mondo è ferita ... e insieme ogni soffio di vento è carezza che spettina e spinge avanti.  
Caterina
****************************************************
****************************************************
E ancora...
Un grazie speciale a Daniela :-)   per il suo mantello azzurro di ghiaccio.. che è davvero prezioso ed importante in questi miei giorni roventi, sotto tutti i punti di vista.  ...

  

 
 
 

Maggio/Giugno

Post n°1092 pubblicato il 07 Giugno 2015 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

Cerco di cucire i giorni passati con oggi. 14 giorni sono troppi! li lascio passare così senza scriverci qui, sul mio blog. Tutti i miei pensieri, gelosi, li scrivo nella vita, si intrecciano con i ragionamenti, con i commenti che lascio nelle vite scritte degli altri, con le loro impressioni sulle cose del mondo.

14 giorni, due settimane, non sono nulla, ma a cavallo di stagioni, che tento anche io di tenere cucite, tutte le mie. Appaiono sugli occhi nel loro contorno. Pesano, un pò. Come gli ultimi anni? si, proprio così.

Non riesco a scrivere, è come se tutto fosse diventato più difficile, oppure sto veramente cambiando così come cambia la mia vita.

Dopo aver scritto quei lunghissimi post del 23 e 24 maggio, sabato e domenica, la domenica con le bancarelle sotto casa, mi sono davvero sentita meglio. Tanto. Sono andata da mia madre, ho mangiato, ma invece di star là.. mi è venuta la spinta di nuovo ad  uscire. Come se davvero la scrittura fosse stata la medicina, dopo il sabato prima orrendo.. come se avvenisse dentro di me, una fine del mondo, ed io fossi inchiodata sulla poltroncina blu. Esagero, sono solo un pò metereopatica, con una situazione familiare e personale piuttosto complicata, difficilissima. E scrivere appunto e come sempre, ha fatto in modo di poter poi trovare sempre quella spinta. Ma soprattutto il coraggio. Quello. Ho preso ed ho fatto.

Convinta che avrei camminato, in centro, come del resto, avevo fatto anche la settimana prima, quando andai a santa maria degli angeli alle terme di diocleziano. Ho una tonnellata di foto da postare.. non credo che ce la farò mai.. Nell'altro pc, ce ne sono altrettante bellissime.. avrei dovuto creare apposta un blog fotografico. Non so da dove mi arriva questa passione, è che vorrei condividere con chi non conosce questa città, o non la vive - le sue bellezze, ma anche con occhi diversi.. Tipo a luglio 2013, che per caso vedemmo un asinello con le ali, in centro , su un muro! lo stupore di Matteo:-)  quando tutti, per malasopportazione del suo soliloquio ossessivo ed in differita, gli dicevano sempre "quando gli asini voleranno".  e la sua intelligenza, muta ed improvvisa, di fronte a quel dolce murales... c'è ancora. Ma non l'ho fotografato, o meglio, che lo Rifotografo a fare? (ce l'ho già) - arriverà forse il giorno, che aprirò un blog solo di foto? o che le farò stampare? devo decidermi ecco a far questo perchè non è escluso, l'ho sentito alla radio, che - potrebbero sparire, tutte le nostre foto.

Torniamo a domenica 24... vado in centro, e vedo il bianco del vittoriano tempestato di gente. Non pioveva più, caldo e freddo insieme, un vento gelidino da contrasto ad un sole cocente.. che splendeva sul bianco del monumento.. Ma si può entrare!! collegamento cerebrale con la tv poco prima a casa, è l'anniversario dell'entrata in guerra. Entriamo dai, Matteo. Risoluta con lui.. no, mamma, dopo. Ovvio. Troppa gente, ma nemmeno molta a bene pensarci. Posso toccare tutti? posso ?   Inimagginabile cari miei lettori ed amici, poter fare foto con Matteo! portarlo "là", eppure ci sono riuscita. Un'esperienza bellissima, in cui la parola mia buttata qui, come un boomerang benefico mi torna indietro e mi spinge ad un'azione vitale in cui mi bagno di folla e di storia. Sempre a braccetto con l'autismo, che mi fa sudare 700 camicie.. Quando sono andata sotto, nel sacello, mi è venuto da piangere.  Poi siamo saliti ancora più su, proprio sopra, dove si vedono bene le statue ed i tetti di Roma.. Mia. Siamo passati dal cancelletto alla chiesa accanto quella che confina con il campidoglio, esternamente antichissima del 1100 mi pare o 1200 e invece dentro barocca, anzi pure più avanti.. stavano celebrando un matrimonio.. fine maggio tempo pieno di matrimoni, e il prete chiama due nomi, e Matteo sussulta piano.. "marco e roberta", ecco.. dai ti pareva?  calma, resto, nel mio sudario di fatica, nelle mie sconfitte, nella mia consapevolezza. Chissà? non è mai detta l'ultima parola, che sia un segno dell'altissimo? o è una prova al contrario per incollare le convinzioni? siamo soli, io e Te figlio mio.

Di nuovo riscendo provo ancora a fare foto. Andiamo giù, per vedere se la macchina è ancora là. Tutto in ordine e allora procediamo. ci spingiamo in una chiesa che non avevo mai visitato, ce ne sta sempre una che non si è visitata.. molto buia, troppo. Esco, fiorellini e persone e caldo e nuvole candide, insieme al sole giocano, col tempo, e questa penultima domenica.

Di nuovo il solito giro al portico, Matteo si affaccia sulle rovine. Vuole restare là, a respirare il tempo. E al ritorno, cambiando strada e passando per il circo massimo, mi giro e mentre Mazzini, guarda al circo serioso, al lato scopro il roseto comunale... una meraviglia una pioggia di rose di ogni colore, forma, bellezza.. profumi mescolati al verde, al sole, alla bellezza, agli innamorati che si baciano senza tempo, sullo sfondo del massimo circo a testimoniare in mezzo alle rose, bellissime, mentre il sole e la pioggia le hanno nutrite..

E poi di nuovo, un'altra settimana di fatica tra mille incombenze, le visite di mamma per riottenere la pensione. Volevo fare un post, sugli splendidi parioli. Ci siamo ritrovate là..

eh. Quartiere stupendo, splendido.. Un profumo di fiori, mi sposava, e vestita di nero, leggera, nonostante la pesantezza ed i dolori fissi... Marciapiedi puliti, boutique antiche perfette, vintage, stoffe preziose sulle persone impeccabili... caffè buonissimo, ma lungo. Macchinoni,, mi ritrovo leggera, anni seppelliti dentro al cuore, quando quelle vie, erano la prassi, perchè c'è il mio passato là, ed anche una via che non ho saputo/voluto/capito/capire..

il destino ha voluto che un medico che doveva visitare mamma, era il papà di un bimbo delle elementari di Matteo. Un buon caso, ci ha dato buoni consigli, mi dico che il caso è l'ago e il filo, a volte, cerco di leggere tutto questo, insieme alla bellezza di un sole che bacia le ambasciate e i palazzi eleganti e la ragazza che sono stata, impeccabile, precisa in fresco di lana, anche io.

La mamma si complimenta, con me. Piccina. Stai benissimo.. mi dice. Io. Capelli puliti, una signora non più signorina, che non ce la fa ad entrare in quelle boutique.. ho altri problemi adesso, e non ci riesco. La mamma piccina, ma sappiamo farci forza e non è detto, che non torni un tempo per noi, forse è solo questo quando sarà pronta anche la serenità.

Attraverso il caso, il destino ed il passato, comprendo me stessa ed i miei limiti, cercando di calmare il mio presente di renderlo tollerabile, tollerante perfino a me stessa perchè a volte, la fatica è l'impresa eccezionale di anelare ad una normalità, quando nulla è normale. Nemmeno respirare,  o camminare, o restare in piedi.

La settimana scorreva, tra visite, controlli, incombenze; la vita quotidiana una sabbia mobile di inabissamento... l'allenamento ad aggrapparsi sempre ad un ramoscello, anime virtuali,a far coraggio, il mio filo di lana, un filo su cui cammino e che si trasforma con me, per intrecciare con le anime la mia possibilità di vita e di farcela. Filo con tutti per filare la vita.

e poi quel mercoledì di diluvio, universale. in cui ho avuto paura. La testa mi scoppiava, e la mia macchinetta in quel sottopasso.. per Matteo era tutto naturale, perfino la mia paura. Mordicchio e didi i nuovi cavalli. E poi rimanere imbottigliati nel traffico per un'ora e poi tornare di nuovo al maneggio, per una pizza immangiabile, in mezzo alle mie lacrime di fatica ed impossibilità, ma il coraggio di mostrarle, anche a chi, dice cosa assurde, tipo la psicologa che se ne esce con il fatto che dovrei metterlo in un centro diurno? Ma francy cosa stai dicendo? invece di farmi forza TU a me, dopo una botta sulla schiena feroce ed a tradimento perchè non voleva scendere, tu che fai? ... silenzio assoluto e respiro. Crollo dinanzi a tutta quella gente, me lo posso permettere.. sono tutti genitori di dolore.. come il mio e più o meno. Mi aiutano Gloria, Rossana.. respiro e sorrido di nuovo.. Troppa gente per Matteo, e mi danno tutti ragione.. Ne abbiamo organizzata un altra di pizza.. e c'è un papà un molosso di papà simpaticissimo, con un figlio dolcissimo con una prova forse più grande della mia che mi dice.. io e la mia compagna.. siamo rimasti così male a vederti.. ti ho pensata per due giorni..

Ma io ce la faccio! sì, lo so che ce la fai.. ma io sono stato male. E' un periodo duro per NOI, siamo soli non c'è niente e poi, la mia situazione... si. Lo so. Proviamo ad organizzare un'altra pizza, questa è stata proprio uno schifo! Ma il sole già mi aveva curata e baciata. Nel frattempo era trascorsa un'altra settimana, sempre conle mille incombenze di cui sopra.. ma c'era stato un sabato strappato al mare! chi mi vuol bene sà. Mi sono bruciacchiata e se non avessi avuto paura di giocarmi un polmone mi sarei fatta il bagno mio caro 30 maggio 2015 che non tornerai più.. ultimo maggio dei miei 49...

mi hanno fatto bene le ginestre sulla via del mare in mezzo alla macchia mediterranea.. ho raggiungo Patrizia in metro da casa.. questo a Roma si può.. metrò lido:-)  dalla piramide:-) rido..  poi un mezzo, dalla fermata cristoforo colombo (ovviamente) che si fa tutti i cancelli fino al villaggio tognazzi. Fermata proprio davanti al cancello secondo. Dove mi aspettava la mia amica. Niente lettino patrì... mi sono addirittura spogliata con nonchalanche sulla spiaggia, non mi ha visto nessuno.. forse o sono una mezza specie di barbona dentro, o una mezza specie di ippi a volte, ero stremata un'accozzaglia naif, con il foulard da pomeriggio al mare:-) di seta. senza ceretta, stremata ma felice. Perchè mi prendo pezzi di  felicità in questo tempo nuovo. Abbiamo dormito, vicine. Mi sono bagnata i piedi nell'acqua ghiacciata ed è bastata la sabbia ed il sole, per farmi affrontare il giorno successivo e quel lungo ponte, in cui non volevo assolutamente che niente e nessuno mi trascinassero in altri vortici di depressione o peggio ancora di chiusura senza possibilità.

Bruciacchiata e stanchissima a pranzo di nuovo da mamma... posso aiutarti solo così, mi dice ma non è poco.. il pomeriggio dei miei 49 anni ultimi di maggio, che si porta via ogni ricordo.. tutti, di questo lustro, e di tutti i lustri, lo chiudo a trastevere. Una domenica fa. Una meraviglia di trastevere. In fiore, stupenda. Calda ma col ponentino, come se si accedente improvviso un colore e squarcio nuovo a far dire a Roma, sto qua, sono nuova e vecchissima, porto addosso tutti i quartieri tutti i paesi, in mezzo agli stendini che sembrano partenopei, c'è qualcosa di familiare ed incollato che non so descrivere. La via è rosa, di petali, che sembrano finti.. gli stessi colori dello scorso anno, ma siamo più grandi, vero Matteo? ci vuole un coraggio più che leonino ad andare in giro per trastevere piena di turisti di domenica 30 maggio! con te, amore mio. Birrerie già aperte e starcolme, abitanti, panni, chiostrini medievali in fiore, videotelecamere, vicoletti, ristorantini, americani e francesi, inglesi, tedeschi. Rapiti, dai fiori, dalla bellezza assoluta di un quadro dipinti sui sanpietrini, nelle rovine là in mezzo, in uno squarcio di bombardamento, in un crollo di palazzo, nei murales, dipinti benissimo, tra fiori e vecchie scritte, tra palazzini medievali, barocco e popolo. Profumo di fiori, insieme a zanfate di cucine, personale messicano, come ai parioli, entrate di ospedali antichi che sembrano musei.. vedi amore mio? là c'è nato tuo cugino Michelangelo.. rimani assorto da questo pensiero.. tuo cugino che non vedi da anni. Cambiamo discorso, ci spingiamo più giù.. amore mio pure tu sei nato qui! più giù--- e ancora più giu andiamo nella trastevere più nascosta e meno battuta, in squarci che avevo dimenticato, mi viene incontro una ragazza, una donna,  le moto, le gite, quella che sono stata, tutto. Impatto da atterrare anche un leone, ma... il leone è il simbolo di trastevere (rido).   In questa mia Roma colpita al cuore, al seno, alle gambe, allo stomaco. Intatta nella sua bellezza, popolana ma aristocratica fino al midollo, perchè sotto ci sono rovine di civiltà, e di mescolanza, con la bontà di cristo.

Vado di getto, giuro, non bevo mai di mattina. Veramente non bevo proprio più. Chiacchierata lo scorso giorno, per un regalo agli assistenti e al Prof., avevo optato per una buona bottiglia di amarone.. sono scesa con un vino umbro e uno trentino, medi discreti buonissimi. Per me, nulla. bevo l'acqua  gli dico a quella, quella ride. I miei segreti sono usciti tutti con il salice e il tacco barocco troppo intensi e forti, con il morellino, con i vini che non posso più bere, ma non mi importa, bevo l'acqua. :-)     sorriso, ripenso alla birreria trilussa.. e mentre scrivo e mi lascio trasportare da tempo e parole sui tasti, un piccolo sogno poter un giorno bere ancora in una birreria? ne sarei ancora capace? o con Matteo? Il mio sogno più grande  è costruito dentro ai sacrifici del quotidiano, nelle mille cose che non posso comprare, perchè saranno il suo futuro.

La giornata si chiude, la scorsa domenica di maggio, che sembra lontanissima già, si conclude, con io e lui stremati. Per poi svegliarci il giorno successivo e per incanto in poco meno di venti minuti essere al mausoleo di romolo... si! ce l'abbiamo fatta ed è venuta anche la mamma con noi!. Una esperienza gratuita (non si paga) ma appagante,  e meravigliosa.. mi sono ulteriormente abbronzata.. e abbiamo camminato così tanto, in mezzo alle ginestre e il loro profumo inebriante che accompagnava la mia via crucis con Matteo.. faceva già tanto e troppo caldo.. mentre le freccie giocavano in cielo, lassù in un giorno di spettacolo, in cui io, mi perdevo nella mia terra ad incollare tutti i miei sogni reali per poter sopravvivere... e per poter far bere gli occhi e ritrovarela carica dentro per poter affrontare la fine della scuola. Panini e coca cola sulla via millenaria, turisti italiani e stranieri rapiti e storiditi.. ma quanto SEI BELLA ROMA? a giugno? a maggio? a trastevere a via appia? ovunque? chiesa di san sebastiano.. chi ha mamma non pianga, no. Ci sarò stata mille volte a rinfrescare la mia disperazione, e non avevo visto l'ultimo Bernini..

!!! il salvator mundi.  Riusciranno i nostri eroi a mettere le foto?

Poi la settimana corta è finita subito.. con i regali e la gita da affrontare a neuropsichiatria infantile.. devo togliere questo farmaco.. non siamo fortunati, bisogna azzeccare la terapia. Già. Intanto Matteo partirà di nuovo per il soggiorno estivo, dovrò prepararmi prepararlo, partirà con un nuovo gruppo, e sono preoccupata.. ma dovrà abituarsi anche ad altri gruppi. Ne parlerò ancora con la dirigente. Mi voglio attivare per aver epiù assistenza. Il padre suo padre, latita. Semplicemente latita, c'è ma non c'è. Non dovrebbe essere dove sta e nonc'è dove dovrebbe stare. Il ginepraio lo ha creato lui, tra mille macerie in cui mi tocca non perdere la calma e muovermi, in questo armistizio in cui non riesce a capire che deve crescere, per Amore di suo figlio.

Il post, è un'accozzaglia:-) ma è sincero.

Di seguito, voglio provare a mettere, le foto delle mostre a cui sono stata.. un pò di bellezza, non guasta, e poi due perle meravigliose di Amicizia che ho ricevuto, ieri per mail.

E un grazie alle Anime che mi sono vicine.

Provo ad alzare il mio ragazzo..

poi le foto più vecchie, per ora.

Se ci riesco!

Per ora un bellissimo brano.. ieri sera, dopo il calore drammatico di questi ultimi due giorni, la macchina mi segnava 42 è la verità.. la sera di accendeva di jazz (al pratone forse ci faranno pure la festa dell'unità quella che prima facevano a san paolo e alle terme di caracalla, non lo so se sono contenta o no...)

e stupendo vento freschissimo e un blu/azzurro che non è possibile mettere per iscritto, ti accarezza e ti invita ad aspettare la luna, che magicamente qualche sera fa mi è apparsa a rincuorarmi. e luna di giugno, che si mette d'accordo col sole, e con me.

 

Buona domenica :)

https://youtu.be/4v8YQ6sU6I4

 

 
 
 
 

 

DSC_3039_00047

 

VITA MIA (E SALVEZZA MIA)

http://digiphotostatic.libero.it/Roberta_dgl8/med/1b62d1ce68_8748280_med.jpg

                                  

 

MA CHI HA DAVVERO LETTO?

Mamma, qui posso toccare tutti, vero?

MAXXI (Roma) 2 APRILE 2015

-----------------------------------------

LA VOCE DI CHI NON HA VOCE :

“Essere autistici non significa non essere umani, ma essere diversi. Quello che è normale per altre persone non è normale per me e quello che ritengo normale non lo è per gli altri. In un certo senso sono mal “equipaggiato” per sopravvivere in questo mondo, come un extraterrestre che si sia perso senza un manuale per sapere come orientarsi. Ma la mia personalità è rimasta intatta. La mia individualità non è danneggiata. Ritrovo un grande valore e significato nella vita e non ho desiderio di essere guarito da me stesso. Concedetemi la dignità di ritrovare me stesso nei modi che desidero; riconoscete che siamo diversi l’uno dall’altro, che il mio modo di essere non è soltanto una versione guasta del vostro. Interrogatevi sulle vostre convinzioni, definite le vostre posizioni. Lavorate con me per costruire ponti tra noi.” ( Jim Sinclair, 1998, autistico ad alto funzionamento)

 

 

 

Leonardo Da Vinci (studio di Leda)

Leonardo Da Vinci

 

Domenico Zipoli

 

 

SEMPRE CON ME

MUORE GIOVANE CHI AL CIELO E' CARO...

MA L'AMORE E' L'ANIMA E L'ANIMA NON MUORE

io e papà

PER SEMPRE CON ME

 

H H

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2015 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

 

APPARTENENZE

unnamed

     Cuore d'altleta     

 

Fiumicino (Roma)

 

La soggettività nella sua interiorità più profonda è la verità e la realtà.

S.K.

----------------------------

Non importa quanto lontano possa andare lo spirito, non andrà mai più lontano del cuore.   (Confucio)

 

GRAZIE ...

 Io e Cate a Firenze 

9-ottobre-2016-con-roby-in-piazza-della-signoria

io e Viola

9-ottobre-2016-roberta-e-viola-santa-maria-novella

_____ *________*______     Grazie Sig. "Libero" :-)


Monica Cara e Io a Bologna

 

Risultati immagini per amicizia

 

GRAZIE!

Firenze, 24/10/2020

24-ottobre-2020-sandro-viola-cate-matteo-roberta

 

 

ei fu...

1b62d1ce68_3231424_lrg[1]

------------------------------------------------


donare il bene, sempre. Sempre.

.. anche quando viene disprezzato/usato/alterato.

è chiaro che non è il rosario di Salvini (ma è meglio specificarlo).

 

 

 

 

IMG_20190817_090624

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963