La vera me stessai miei pensieri |
R & M :-)
Abbiamo imparato, che non possiamo accettare nessuna concezione ottimistica dell'esistenza, nessuna specie di lieto fine al dramma della storia.
Tuttavia, se crediamo che essere ottimisti è una stoltezza, sappiamo anche che dichiararsi pessimisti quanto alla possibilità di agire in mezzo ai nostri simili per diminuire i mali che ci affligono e procurare qualche bene, è una viltà.
Albert Camus (discorso al ricevimento del P.Nobel)
Nella profondità dell'inverno ho imparato alla fine che dentro di me c'è un'estate invincibile. (A. Camus)
CHI HA DAVVERO LETTO?
due aprile sempre : la porta del cuore e quella della comprensione.
L' Autismo non è isolamento,
ma un modo diverso di percepire e sentire la Vita.
Roberta, mamma di Matteo, affetto da questa patologia. Molto poco si conosce ad oggi dell'Autismo. Molto di più, rispetto a prima, ma tanto c'è ancora da fare per sensibilizzare la società tutta, affinchè queste persone vengano comprese ed accettate e non solo compatite o sedate. Per garantire loro, un minimo di futuro accettabile, che non può e non deve solo gravare sulle famiglie che si occupano costantemente ed in solitudine (quasi totale) della presa in carico di un problema a volte molto più grande di loro. In questo mio spazio, io ho cercato un modo - il modo di continuare a sentirmi uguale agli altri. Spero che non resti solo isolato questo due aprile, ma sia l'inizio di un fenomeno di sensibilizzazione verso questo disturbo così complicato per farlo conoscere e renderlo più tollerabile e per quel che si può, comprensibile e volto all'accettazione delle disarmonie che può comportare, senza averne paura e senza pietismi verso le famiglie, già provate dal dolore più grande nella Vita di una persona.
Grazie a tutti voi per l'attenzione! https://it.wikipedia.org/wiki/Autismo
convivere con una persona nello spettro autistico vuol dire:
- Adeguarsi ai suoi tempi
- Rispettare dei rituali
- Imparare a pensare per immagini, rendere concreti concetti astratti che altrimenti sarebbero poco rappresentabili
- Cercare di assemblarne i pezzi senza avere le istruzioni d'uso
- Imparare che i comportamenti bizzarri sono spesso reazioni ad imput sensoriali distorti o troppo intensi
"Le persone con autismo hanno un bisogno disperato di guide che insegnino loro e le educhino affinchè possano sopravvivere nella giungla sociale".
"routine, orari precisi e particolari percorsi e rituali ... tutte cose che aiutano a trovare ordine in una vita intollerabilmente caotica". (Temple Grandin).
12.06.2018
Questo quello che Alberto, il ragazzo asperger di domenica, ha scritto per il tuo Matteo e per te.
Stefania Stellino (presidente ANGSA LAZIO)
Caro Matteo non mollare
Lo so, socializzare per te è complicato
Ma ricorda: Anche tu hai uno scopo nella vita
Perché guardando te noi ci ricordiamo che dobbiamo aiutare i più bisognosi. Matteo, ti voglio bene ieri volevo abbracciarti ma tu ti chiudevi.
Ma io sono convinto che anche tu farai il tuo percorso perché hai una mamma forte.
ciao MAtteo spero di rivederti il tuo amico e fratello
Alberto C.
CHI HA DAVVERO LETTO?
L'Autismo è ...
- incapacità di comunicare;
- incapacità di esternare i propri sentimenti;
- incapacità di leggere i sentimenti altrui;
- incapacità di filtrare gli stimoli ambientali;
- mancanza di recettori sociali;
- iper/ipo sensibilità sensoriale;
- deficit dell'immaginazione;
- incapacità di giocare;
- attività ripetitive;
- deficit intellettivo (spesso associato alla sindrome);
- patologia che perdura per tutto l'arco della vita;
L'Autismo NON E' ...
- timidezza;
- blocco psicologico;
- ripiegamento su se stessi;
- reazione al mancato affetto materno;
- desiderio di rimanere chiusi nel proprio guscio;
- immersione in pensieri profondi e ricchi di fantasie;
- patologia da cui si guarisce dopo l'infanzia;
IL PIŁ GRANDE DI TUTTI
MAMMA, METTIAMO IL GRAN GENIO?
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l'Autrice del blog:) io
l'amore non è "sobrio", ma è sempre brillo !
l'amore non dice "faccio quello che posso".
CLASSIC BLUES
UNA POESIA PER ME.
A Roby
Non mi lascio trascorrere, ne tagliare
ho vita
che mi percorre le vene, i pensieri,
la quantità immensa dei bagagli
pagati con sacrifici immani
Porto tutto con me
e assecondo il sole
Lo mangio persino
mentre fa il suo giro
decollo
E plano,
bambina tra frammenti di vetro,
mi sollevo e scendo
Sulla pista dei volti
che mi hanno voluto bene,
che si sono caricati tamburi di latta
per risuonarmi nel cuore
e ridermi dentro
nell'atterraggio
Con un suono esile e un amore potente
(Joe/Tobias - blogger)
CLESSIDRE
penso che il bene alla fine diventa ORO e le cicatrici possono rendere una superficie ricamata dall'esistenza autentica ... (Several, blogger)
Perciò, Roberta, bisogna stare attenti a non deprimersi per la sconfitta, ma valutarla come un'opportunità comunque tentata nella buona fede della sua riuscita. Non avere rimpianti, è ciò che conta, come credere ancora ai miracoli, se desiderati. (Gaza17, blogger) §
La solitudine è un drago che brucia tutto. Ma dovremmo considerare la legge della fisica: nulla si crea e nulla si distrugge. Così anche nell’animo umano ciò che (ci) brucia sarà un diverso av-venire. Am Archetypon (blogger) §
epimetea- la ricerca della realtà
la -sconfitta- è un nido adeguato
per confortare l'attitudine della fenice,
l'aria il moto del suo volo potente. emma01 (blogger)
{ Cerchi la felicità dappertutto. La trovi nel tuo sorriso che si riaccende. Anche nel buio, dove c'è sempre una piccola scintilla, una piccola lama di luce in contrasto. In questo mondo, dove tutto sembra crudele e doloroso, proprio là, nelle notti oscure, quando i giorni non sono gioiosi come vorremmo, nel nome di chi amiamo e nel modo in cui i tuoi occhi brillano. E sai una cosa? Questo porta altra luce, altra ed altra ancora. La più luminosa di tante stelle. }
Regalo di tantestelle (blogger)
Pulisci e pensi, ascolti il soliloquio ed entri in una giostra difficile da starci sopra... cara Roby, il tuo cammino è così difficile ... Per quello il blog è una valvola di sfogo: perchè porta coi piedi a terra quelli che se ne stanno a fare troppi voli pindarici ... Tu sei la testimonianza fragile e potente di una realtà di tante altre donne che se ne stanno zitte e non hanno voce ... se torni è sempre da te che torni, mica in un posto inospitale, bensì nel tuo piccolo nido di parole difficili ma piene di amore e compassione.
(Several1 blogger)
2015/2011 (MATEMATICHE)
LO RIMETTO :-)
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Maggio/Giugno
Post n°1092 pubblicato il 07 Giugno 2015 da Roberta_dgl8
Cerco di cucire i giorni passati con oggi. 14 giorni sono troppi! li lascio passare così senza scriverci qui, sul mio blog. Tutti i miei pensieri, gelosi, li scrivo nella vita, si intrecciano con i ragionamenti, con i commenti che lascio nelle vite scritte degli altri, con le loro impressioni sulle cose del mondo. 14 giorni, due settimane, non sono nulla, ma a cavallo di stagioni, che tento anche io di tenere cucite, tutte le mie. Appaiono sugli occhi nel loro contorno. Pesano, un pò. Come gli ultimi anni? si, proprio così. Non riesco a scrivere, è come se tutto fosse diventato più difficile, oppure sto veramente cambiando così come cambia la mia vita. Dopo aver scritto quei lunghissimi post del 23 e 24 maggio, sabato e domenica, la domenica con le bancarelle sotto casa, mi sono davvero sentita meglio. Tanto. Sono andata da mia madre, ho mangiato, ma invece di star là.. mi è venuta la spinta di nuovo ad uscire. Come se davvero la scrittura fosse stata la medicina, dopo il sabato prima orrendo.. come se avvenisse dentro di me, una fine del mondo, ed io fossi inchiodata sulla poltroncina blu. Esagero, sono solo un pò metereopatica, con una situazione familiare e personale piuttosto complicata, difficilissima. E scrivere appunto e come sempre, ha fatto in modo di poter poi trovare sempre quella spinta. Ma soprattutto il coraggio. Quello. Ho preso ed ho fatto. Convinta che avrei camminato, in centro, come del resto, avevo fatto anche la settimana prima, quando andai a santa maria degli angeli alle terme di diocleziano. Ho una tonnellata di foto da postare.. non credo che ce la farò mai.. Nell'altro pc, ce ne sono altrettante bellissime.. avrei dovuto creare apposta un blog fotografico. Non so da dove mi arriva questa passione, è che vorrei condividere con chi non conosce questa città, o non la vive - le sue bellezze, ma anche con occhi diversi.. Tipo a luglio 2013, che per caso vedemmo un asinello con le ali, in centro , su un muro! lo stupore di Matteo:-) quando tutti, per malasopportazione del suo soliloquio ossessivo ed in differita, gli dicevano sempre "quando gli asini voleranno". e la sua intelligenza, muta ed improvvisa, di fronte a quel dolce murales... c'è ancora. Ma non l'ho fotografato, o meglio, che lo Rifotografo a fare? (ce l'ho già) - arriverà forse il giorno, che aprirò un blog solo di foto? o che le farò stampare? devo decidermi ecco a far questo perchè non è escluso, l'ho sentito alla radio, che - potrebbero sparire, tutte le nostre foto. Torniamo a domenica 24... vado in centro, e vedo il bianco del vittoriano tempestato di gente. Non pioveva più, caldo e freddo insieme, un vento gelidino da contrasto ad un sole cocente.. che splendeva sul bianco del monumento.. Ma si può entrare!! collegamento cerebrale con la tv poco prima a casa, è l'anniversario dell'entrata in guerra. Entriamo dai, Matteo. Risoluta con lui.. no, mamma, dopo. Ovvio. Troppa gente, ma nemmeno molta a bene pensarci. Posso toccare tutti? posso ? Inimagginabile cari miei lettori ed amici, poter fare foto con Matteo! portarlo "là", eppure ci sono riuscita. Un'esperienza bellissima, in cui la parola mia buttata qui, come un boomerang benefico mi torna indietro e mi spinge ad un'azione vitale in cui mi bagno di folla e di storia. Sempre a braccetto con l'autismo, che mi fa sudare 700 camicie.. Quando sono andata sotto, nel sacello, mi è venuto da piangere. Poi siamo saliti ancora più su, proprio sopra, dove si vedono bene le statue ed i tetti di Roma.. Mia. Siamo passati dal cancelletto alla chiesa accanto quella che confina con il campidoglio, esternamente antichissima del 1100 mi pare o 1200 e invece dentro barocca, anzi pure più avanti.. stavano celebrando un matrimonio.. fine maggio tempo pieno di matrimoni, e il prete chiama due nomi, e Matteo sussulta piano.. "marco e roberta", ecco.. dai ti pareva? calma, resto, nel mio sudario di fatica, nelle mie sconfitte, nella mia consapevolezza. Chissà? non è mai detta l'ultima parola, che sia un segno dell'altissimo? o è una prova al contrario per incollare le convinzioni? siamo soli, io e Te figlio mio. Di nuovo riscendo provo ancora a fare foto. Andiamo giù, per vedere se la macchina è ancora là. Tutto in ordine e allora procediamo. ci spingiamo in una chiesa che non avevo mai visitato, ce ne sta sempre una che non si è visitata.. molto buia, troppo. Esco, fiorellini e persone e caldo e nuvole candide, insieme al sole giocano, col tempo, e questa penultima domenica. Di nuovo il solito giro al portico, Matteo si affaccia sulle rovine. Vuole restare là, a respirare il tempo. E al ritorno, cambiando strada e passando per il circo massimo, mi giro e mentre Mazzini, guarda al circo serioso, al lato scopro il roseto comunale... una meraviglia una pioggia di rose di ogni colore, forma, bellezza.. profumi mescolati al verde, al sole, alla bellezza, agli innamorati che si baciano senza tempo, sullo sfondo del massimo circo a testimoniare in mezzo alle rose, bellissime, mentre il sole e la pioggia le hanno nutrite.. E poi di nuovo, un'altra settimana di fatica tra mille incombenze, le visite di mamma per riottenere la pensione. Volevo fare un post, sugli splendidi parioli. Ci siamo ritrovate là.. eh. Quartiere stupendo, splendido.. Un profumo di fiori, mi sposava, e vestita di nero, leggera, nonostante la pesantezza ed i dolori fissi... Marciapiedi puliti, boutique antiche perfette, vintage, stoffe preziose sulle persone impeccabili... caffè buonissimo, ma lungo. Macchinoni,, mi ritrovo leggera, anni seppelliti dentro al cuore, quando quelle vie, erano la prassi, perchè c'è il mio passato là, ed anche una via che non ho saputo/voluto/capito/capire.. il destino ha voluto che un medico che doveva visitare mamma, era il papà di un bimbo delle elementari di Matteo. Un buon caso, ci ha dato buoni consigli, mi dico che il caso è l'ago e il filo, a volte, cerco di leggere tutto questo, insieme alla bellezza di un sole che bacia le ambasciate e i palazzi eleganti e la ragazza che sono stata, impeccabile, precisa in fresco di lana, anche io. La mamma si complimenta, con me. Piccina. Stai benissimo.. mi dice. Io. Capelli puliti, una signora non più signorina, che non ce la fa ad entrare in quelle boutique.. ho altri problemi adesso, e non ci riesco. La mamma piccina, ma sappiamo farci forza e non è detto, che non torni un tempo per noi, forse è solo questo quando sarà pronta anche la serenità. Attraverso il caso, il destino ed il passato, comprendo me stessa ed i miei limiti, cercando di calmare il mio presente di renderlo tollerabile, tollerante perfino a me stessa perchè a volte, la fatica è l'impresa eccezionale di anelare ad una normalità, quando nulla è normale. Nemmeno respirare, o camminare, o restare in piedi. La settimana scorreva, tra visite, controlli, incombenze; la vita quotidiana una sabbia mobile di inabissamento... l'allenamento ad aggrapparsi sempre ad un ramoscello, anime virtuali,a far coraggio, il mio filo di lana, un filo su cui cammino e che si trasforma con me, per intrecciare con le anime la mia possibilità di vita e di farcela. Filo con tutti per filare la vita. e poi quel mercoledì di diluvio, universale. in cui ho avuto paura. La testa mi scoppiava, e la mia macchinetta in quel sottopasso.. per Matteo era tutto naturale, perfino la mia paura. Mordicchio e didi i nuovi cavalli. E poi rimanere imbottigliati nel traffico per un'ora e poi tornare di nuovo al maneggio, per una pizza immangiabile, in mezzo alle mie lacrime di fatica ed impossibilità, ma il coraggio di mostrarle, anche a chi, dice cosa assurde, tipo la psicologa che se ne esce con il fatto che dovrei metterlo in un centro diurno? Ma francy cosa stai dicendo? invece di farmi forza TU a me, dopo una botta sulla schiena feroce ed a tradimento perchè non voleva scendere, tu che fai? ... silenzio assoluto e respiro. Crollo dinanzi a tutta quella gente, me lo posso permettere.. sono tutti genitori di dolore.. come il mio e più o meno. Mi aiutano Gloria, Rossana.. respiro e sorrido di nuovo.. Troppa gente per Matteo, e mi danno tutti ragione.. Ne abbiamo organizzata un altra di pizza.. e c'è un papà un molosso di papà simpaticissimo, con un figlio dolcissimo con una prova forse più grande della mia che mi dice.. io e la mia compagna.. siamo rimasti così male a vederti.. ti ho pensata per due giorni.. Ma io ce la faccio! sì, lo so che ce la fai.. ma io sono stato male. E' un periodo duro per NOI, siamo soli non c'è niente e poi, la mia situazione... si. Lo so. Proviamo ad organizzare un'altra pizza, questa è stata proprio uno schifo! Ma il sole già mi aveva curata e baciata. Nel frattempo era trascorsa un'altra settimana, sempre conle mille incombenze di cui sopra.. ma c'era stato un sabato strappato al mare! chi mi vuol bene sà. Mi sono bruciacchiata e se non avessi avuto paura di giocarmi un polmone mi sarei fatta il bagno mio caro 30 maggio 2015 che non tornerai più.. ultimo maggio dei miei 49... mi hanno fatto bene le ginestre sulla via del mare in mezzo alla macchia mediterranea.. ho raggiungo Patrizia in metro da casa.. questo a Roma si può.. metrò lido:-) dalla piramide:-) rido.. poi un mezzo, dalla fermata cristoforo colombo (ovviamente) che si fa tutti i cancelli fino al villaggio tognazzi. Fermata proprio davanti al cancello secondo. Dove mi aspettava la mia amica. Niente lettino patrì... mi sono addirittura spogliata con nonchalanche sulla spiaggia, non mi ha visto nessuno.. forse o sono una mezza specie di barbona dentro, o una mezza specie di ippi a volte, ero stremata un'accozzaglia naif, con il foulard da pomeriggio al mare:-) di seta. senza ceretta, stremata ma felice. Perchè mi prendo pezzi di felicità in questo tempo nuovo. Abbiamo dormito, vicine. Mi sono bagnata i piedi nell'acqua ghiacciata ed è bastata la sabbia ed il sole, per farmi affrontare il giorno successivo e quel lungo ponte, in cui non volevo assolutamente che niente e nessuno mi trascinassero in altri vortici di depressione o peggio ancora di chiusura senza possibilità. Bruciacchiata e stanchissima a pranzo di nuovo da mamma... posso aiutarti solo così, mi dice ma non è poco.. il pomeriggio dei miei 49 anni ultimi di maggio, che si porta via ogni ricordo.. tutti, di questo lustro, e di tutti i lustri, lo chiudo a trastevere. Una domenica fa. Una meraviglia di trastevere. In fiore, stupenda. Calda ma col ponentino, come se si accedente improvviso un colore e squarcio nuovo a far dire a Roma, sto qua, sono nuova e vecchissima, porto addosso tutti i quartieri tutti i paesi, in mezzo agli stendini che sembrano partenopei, c'è qualcosa di familiare ed incollato che non so descrivere. La via è rosa, di petali, che sembrano finti.. gli stessi colori dello scorso anno, ma siamo più grandi, vero Matteo? ci vuole un coraggio più che leonino ad andare in giro per trastevere piena di turisti di domenica 30 maggio! con te, amore mio. Birrerie già aperte e starcolme, abitanti, panni, chiostrini medievali in fiore, videotelecamere, vicoletti, ristorantini, americani e francesi, inglesi, tedeschi. Rapiti, dai fiori, dalla bellezza assoluta di un quadro dipinti sui sanpietrini, nelle rovine là in mezzo, in uno squarcio di bombardamento, in un crollo di palazzo, nei murales, dipinti benissimo, tra fiori e vecchie scritte, tra palazzini medievali, barocco e popolo. Profumo di fiori, insieme a zanfate di cucine, personale messicano, come ai parioli, entrate di ospedali antichi che sembrano musei.. vedi amore mio? là c'è nato tuo cugino Michelangelo.. rimani assorto da questo pensiero.. tuo cugino che non vedi da anni. Cambiamo discorso, ci spingiamo più giù.. amore mio pure tu sei nato qui! più giù--- e ancora più giu andiamo nella trastevere più nascosta e meno battuta, in squarci che avevo dimenticato, mi viene incontro una ragazza, una donna, le moto, le gite, quella che sono stata, tutto. Impatto da atterrare anche un leone, ma... il leone è il simbolo di trastevere (rido). In questa mia Roma colpita al cuore, al seno, alle gambe, allo stomaco. Intatta nella sua bellezza, popolana ma aristocratica fino al midollo, perchè sotto ci sono rovine di civiltà, e di mescolanza, con la bontà di cristo. Vado di getto, giuro, non bevo mai di mattina. Veramente non bevo proprio più. Chiacchierata lo scorso giorno, per un regalo agli assistenti e al Prof., avevo optato per una buona bottiglia di amarone.. sono scesa con un vino umbro e uno trentino, medi discreti buonissimi. Per me, nulla. bevo l'acqua gli dico a quella, quella ride. I miei segreti sono usciti tutti con il salice e il tacco barocco troppo intensi e forti, con il morellino, con i vini che non posso più bere, ma non mi importa, bevo l'acqua. :-) sorriso, ripenso alla birreria trilussa.. e mentre scrivo e mi lascio trasportare da tempo e parole sui tasti, un piccolo sogno poter un giorno bere ancora in una birreria? ne sarei ancora capace? o con Matteo? Il mio sogno più grande è costruito dentro ai sacrifici del quotidiano, nelle mille cose che non posso comprare, perchè saranno il suo futuro. La giornata si chiude, la scorsa domenica di maggio, che sembra lontanissima già, si conclude, con io e lui stremati. Per poi svegliarci il giorno successivo e per incanto in poco meno di venti minuti essere al mausoleo di romolo... si! ce l'abbiamo fatta ed è venuta anche la mamma con noi!. Una esperienza gratuita (non si paga) ma appagante, e meravigliosa.. mi sono ulteriormente abbronzata.. e abbiamo camminato così tanto, in mezzo alle ginestre e il loro profumo inebriante che accompagnava la mia via crucis con Matteo.. faceva già tanto e troppo caldo.. mentre le freccie giocavano in cielo, lassù in un giorno di spettacolo, in cui io, mi perdevo nella mia terra ad incollare tutti i miei sogni reali per poter sopravvivere... e per poter far bere gli occhi e ritrovarela carica dentro per poter affrontare la fine della scuola. Panini e coca cola sulla via millenaria, turisti italiani e stranieri rapiti e storiditi.. ma quanto SEI BELLA ROMA? a giugno? a maggio? a trastevere a via appia? ovunque? chiesa di san sebastiano.. chi ha mamma non pianga, no. Ci sarò stata mille volte a rinfrescare la mia disperazione, e non avevo visto l'ultimo Bernini.. !!! il salvator mundi. Riusciranno i nostri eroi a mettere le foto? Poi la settimana corta è finita subito.. con i regali e la gita da affrontare a neuropsichiatria infantile.. devo togliere questo farmaco.. non siamo fortunati, bisogna azzeccare la terapia. Già. Intanto Matteo partirà di nuovo per il soggiorno estivo, dovrò prepararmi prepararlo, partirà con un nuovo gruppo, e sono preoccupata.. ma dovrà abituarsi anche ad altri gruppi. Ne parlerò ancora con la dirigente. Mi voglio attivare per aver epiù assistenza. Il padre suo padre, latita. Semplicemente latita, c'è ma non c'è. Non dovrebbe essere dove sta e nonc'è dove dovrebbe stare. Il ginepraio lo ha creato lui, tra mille macerie in cui mi tocca non perdere la calma e muovermi, in questo armistizio in cui non riesce a capire che deve crescere, per Amore di suo figlio. Il post, è un'accozzaglia:-) ma è sincero. Di seguito, voglio provare a mettere, le foto delle mostre a cui sono stata.. un pò di bellezza, non guasta, e poi due perle meravigliose di Amicizia che ho ricevuto, ieri per mail. E un grazie alle Anime che mi sono vicine. Provo ad alzare il mio ragazzo.. poi le foto più vecchie, per ora. Se ci riesco! Per ora un bellissimo brano.. ieri sera, dopo il calore drammatico di questi ultimi due giorni, la macchina mi segnava 42 è la verità.. la sera di accendeva di jazz (al pratone forse ci faranno pure la festa dell'unità quella che prima facevano a san paolo e alle terme di caracalla, non lo so se sono contenta o no...) e stupendo vento freschissimo e un blu/azzurro che non è possibile mettere per iscritto, ti accarezza e ti invita ad aspettare la luna, che magicamente qualche sera fa mi è apparsa a rincuorarmi. e luna di giugno, che si mette d'accordo col sole, e con me.
Buona domenica :)
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MA CHI HA DAVVERO LETTO?
Mamma, qui posso toccare tutti, vero?
MAXXI (Roma) 2 APRILE 2015
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LA VOCE DI CHI NON HA VOCE :
“Essere autistici non significa non essere umani, ma essere diversi. Quello che è normale per altre persone non è normale per me e quello che ritengo normale non lo è per gli altri. In un certo senso sono mal “equipaggiato” per sopravvivere in questo mondo, come un extraterrestre che si sia perso senza un manuale per sapere come orientarsi. Ma la mia personalità è rimasta intatta. La mia individualità non è danneggiata. Ritrovo un grande valore e significato nella vita e non ho desiderio di essere guarito da me stesso. Concedetemi la dignità di ritrovare me stesso nei modi che desidero; riconoscete che siamo diversi l’uno dall’altro, che il mio modo di essere non è soltanto una versione guasta del vostro. Interrogatevi sulle vostre convinzioni, definite le vostre posizioni. Lavorate con me per costruire ponti tra noi.” ( Jim Sinclair, 1998, autistico ad alto funzionamento)
Leonardo Da Vinci (studio di Leda)
Domenico Zipoli
SEMPRE CON ME
MUORE GIOVANE CHI AL CIELO E' CARO...
MA L'AMORE E' L'ANIMA E L'ANIMA NON MUORE
PER SEMPRE CON ME
H H
APPARTENENZE
Cuore d'altleta
Fiumicino (Roma)
La soggettività nella sua interiorità più profonda è la verità e la realtà.
S.K.
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Non importa quanto lontano possa andare lo spirito, non andrà mai più lontano del cuore. (Confucio)
GRAZIE!
Firenze, 24/10/2020
ei fu...
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donare il bene, sempre. Sempre.
.. anche quando viene disprezzato/usato/alterato.
è chiaro che non è il rosario di Salvini (ma è meglio specificarlo).