La vera me stessai miei pensieri |
R & M :-)
Abbiamo imparato, che non possiamo accettare nessuna concezione ottimistica dell'esistenza, nessuna specie di lieto fine al dramma della storia.
Tuttavia, se crediamo che essere ottimisti è una stoltezza, sappiamo anche che dichiararsi pessimisti quanto alla possibilità di agire in mezzo ai nostri simili per diminuire i mali che ci affligono e procurare qualche bene, è una viltà.
Albert Camus (discorso al ricevimento del P.Nobel)
Nella profondità dell'inverno ho imparato alla fine che dentro di me c'è un'estate invincibile. (A. Camus)
CHI HA DAVVERO LETTO?
due aprile sempre : la porta del cuore e quella della comprensione.
L' Autismo non è isolamento,
ma un modo diverso di percepire e sentire la Vita.
Roberta, mamma di Matteo, affetto da questa patologia. Molto poco si conosce ad oggi dell'Autismo. Molto di più, rispetto a prima, ma tanto c'è ancora da fare per sensibilizzare la società tutta, affinchè queste persone vengano comprese ed accettate e non solo compatite o sedate. Per garantire loro, un minimo di futuro accettabile, che non può e non deve solo gravare sulle famiglie che si occupano costantemente ed in solitudine (quasi totale) della presa in carico di un problema a volte molto più grande di loro. In questo mio spazio, io ho cercato un modo - il modo di continuare a sentirmi uguale agli altri. Spero che non resti solo isolato questo due aprile, ma sia l'inizio di un fenomeno di sensibilizzazione verso questo disturbo così complicato per farlo conoscere e renderlo più tollerabile e per quel che si può, comprensibile e volto all'accettazione delle disarmonie che può comportare, senza averne paura e senza pietismi verso le famiglie, già provate dal dolore più grande nella Vita di una persona.
Grazie a tutti voi per l'attenzione! https://it.wikipedia.org/wiki/Autismo
convivere con una persona nello spettro autistico vuol dire:
- Adeguarsi ai suoi tempi
- Rispettare dei rituali
- Imparare a pensare per immagini, rendere concreti concetti astratti che altrimenti sarebbero poco rappresentabili
- Cercare di assemblarne i pezzi senza avere le istruzioni d'uso
- Imparare che i comportamenti bizzarri sono spesso reazioni ad imput sensoriali distorti o troppo intensi
"Le persone con autismo hanno un bisogno disperato di guide che insegnino loro e le educhino affinchè possano sopravvivere nella giungla sociale".
"routine, orari precisi e particolari percorsi e rituali ... tutte cose che aiutano a trovare ordine in una vita intollerabilmente caotica". (Temple Grandin).
12.06.2018
Questo quello che Alberto, il ragazzo asperger di domenica, ha scritto per il tuo Matteo e per te.
Stefania Stellino (presidente ANGSA LAZIO)
Caro Matteo non mollare
Lo so, socializzare per te è complicato
Ma ricorda: Anche tu hai uno scopo nella vita
Perché guardando te noi ci ricordiamo che dobbiamo aiutare i più bisognosi. Matteo, ti voglio bene ieri volevo abbracciarti ma tu ti chiudevi.
Ma io sono convinto che anche tu farai il tuo percorso perché hai una mamma forte.
ciao MAtteo spero di rivederti il tuo amico e fratello
Alberto C.
CHI HA DAVVERO LETTO?
L'Autismo è ...
- incapacità di comunicare;
- incapacità di esternare i propri sentimenti;
- incapacità di leggere i sentimenti altrui;
- incapacità di filtrare gli stimoli ambientali;
- mancanza di recettori sociali;
- iper/ipo sensibilità sensoriale;
- deficit dell'immaginazione;
- incapacità di giocare;
- attività ripetitive;
- deficit intellettivo (spesso associato alla sindrome);
- patologia che perdura per tutto l'arco della vita;
L'Autismo NON E' ...
- timidezza;
- blocco psicologico;
- ripiegamento su se stessi;
- reazione al mancato affetto materno;
- desiderio di rimanere chiusi nel proprio guscio;
- immersione in pensieri profondi e ricchi di fantasie;
- patologia da cui si guarisce dopo l'infanzia;
IL PIŁ GRANDE DI TUTTI
MAMMA, METTIAMO IL GRAN GENIO?
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l'Autrice del blog:) io
l'amore non è "sobrio", ma è sempre brillo !
l'amore non dice "faccio quello che posso".
CLASSIC BLUES
UNA POESIA PER ME.
A Roby
Non mi lascio trascorrere, ne tagliare
ho vita
che mi percorre le vene, i pensieri,
la quantità immensa dei bagagli
pagati con sacrifici immani
Porto tutto con me
e assecondo il sole
Lo mangio persino
mentre fa il suo giro
decollo
E plano,
bambina tra frammenti di vetro,
mi sollevo e scendo
Sulla pista dei volti
che mi hanno voluto bene,
che si sono caricati tamburi di latta
per risuonarmi nel cuore
e ridermi dentro
nell'atterraggio
Con un suono esile e un amore potente
(Joe/Tobias - blogger)
CLESSIDRE
penso che il bene alla fine diventa ORO e le cicatrici possono rendere una superficie ricamata dall'esistenza autentica ... (Several, blogger)
Perciò, Roberta, bisogna stare attenti a non deprimersi per la sconfitta, ma valutarla come un'opportunità comunque tentata nella buona fede della sua riuscita. Non avere rimpianti, è ciò che conta, come credere ancora ai miracoli, se desiderati. (Gaza17, blogger) §
La solitudine è un drago che brucia tutto. Ma dovremmo considerare la legge della fisica: nulla si crea e nulla si distrugge. Così anche nell’animo umano ciò che (ci) brucia sarà un diverso av-venire. Am Archetypon (blogger) §
epimetea- la ricerca della realtà
la -sconfitta- è un nido adeguato
per confortare l'attitudine della fenice,
l'aria il moto del suo volo potente. emma01 (blogger)
{ Cerchi la felicità dappertutto. La trovi nel tuo sorriso che si riaccende. Anche nel buio, dove c'è sempre una piccola scintilla, una piccola lama di luce in contrasto. In questo mondo, dove tutto sembra crudele e doloroso, proprio là, nelle notti oscure, quando i giorni non sono gioiosi come vorremmo, nel nome di chi amiamo e nel modo in cui i tuoi occhi brillano. E sai una cosa? Questo porta altra luce, altra ed altra ancora. La più luminosa di tante stelle. }
Regalo di tantestelle (blogger)
Pulisci e pensi, ascolti il soliloquio ed entri in una giostra difficile da starci sopra... cara Roby, il tuo cammino è così difficile ... Per quello il blog è una valvola di sfogo: perchè porta coi piedi a terra quelli che se ne stanno a fare troppi voli pindarici ... Tu sei la testimonianza fragile e potente di una realtà di tante altre donne che se ne stanno zitte e non hanno voce ... se torni è sempre da te che torni, mica in un posto inospitale, bensì nel tuo piccolo nido di parole difficili ma piene di amore e compassione.
(Several1 blogger)
2015/2011 (MATEMATICHE)
LO RIMETTO :-)
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Messaggi di Ottobre 2014
Post n°1041 pubblicato il 19 Ottobre 2014 da Roberta_dgl8
La domenica mattina ha il sapore di un miele buonissimo, di un te molto forte, caldo, rinfrancante. Ho dovuto smettere di bere caffè, appena alzata. Anche il bicchiere di acqua, non leniva la tossicità, sebbene, il caffè è bevanda naturale. Ma non per il mio corpo, che male lo tollera, la mattina, evidentemente. Dopo questa piccola premessa sulle mie abitudini, modello diario, ho bisogno di scrivere, che non mi è affatto piaciuto il mio post it precedente. Potrei cancellarlo, certo. Ma non lo faccio. Ho liberato le mie parole, prigioniere, per troppo tempo. Altre stanno dove devono stare, custodite, nel loro silenzio. Una volta il dono della sintesi l'avevo trovato. Lo cercherò ancora, e lo troverò così come ho trovato la Vera consapevolezza. Arriverà, tornerà anche lui, da me. Sarà il mio ponte.A questo serve questo ponte sospeso, di parole - come pioli di un ponte, che mi porta di sponda in sponda. La mattina, è accesa si è accesa su un sole promettente. Solo chi è qui, può davvero capire, cosa sono le famose ottobrate romane. ... Un sole carico di promesse estive, ancora, i colori di un autunno che ci porterà verso la stagione fredda.. Verso l'anagraficità di natura, che per nostro bisogno e regola abbiamo chiamato così. Questo gli occhi suggerivano alle parole per uscire dall'anima, mentre il cuore felice, si godeva lo spettacolo come in un televisore gigante della vita. Registravo. Peccato non avere avuto la macchinetta, ieri. L'ho dimenticata, perchè oltre ad avere problemi con il pc, e il sistema operativo, non riesco più ad estrapolare le foto. La casa produttrice della macchinetta, si è inventata qualcosa, per acquistarne una nuova. Vedremo. Sono riuscita solo a caricare le foto della mia estate, e della comunione di Matteo. La cosa mi dispiace moltissimo.. Mi fa vedere un anno passato, che ancora c'è, come lontanissimo.. forse è un piccolo segno di un destino che devo abbracciare comunque. Mi metterò i soldi da parte, per acquistarne una nuova. Dicevo, un tramonto da non far rimpiangere quelli estivi, carichi di calore. L'odore della macchia meditteranea, intenso, di fiori, in questa primavera abbracciata, avvinghiata con le sue gambe all'autunno più dolce del mondo. Morire nell'acqua gelata, con tutto il fuoco dentro, addosso, nel cuore e nella mente. Un fuoco vitale di vita, certo. Girarsi, e dirsi, che non puoi affatto morire. Perchè c'è quell'anatroccole gigante, mentre ti giri, e ti dici, che se sei sopravvissuta all'ascensore sotto che ti ha portata sotto terra, da viva, se sei sopravvissuta a quella di morte, non è ancora tempo.. per il definitivo. Morire un pezzettino di estate, di te, addosso, ma non muore, muta. Il mare, ha il colore di certi occhi, che non posso dimenticare. Il mare ha il colore di qualcosa che si è trasformato. Le sue onde mi sculacciano, ma non mi fanno male, sono piccole sculacciate. Non è cattivo, e solo un pò freddo. Quel colore bellissimo, non è il verde castano delle foglie, con accenni di smeraldo, nè il colore del legno degli alberi. E' il colore dell'acqua - del mare, misto e mescolato con le stelle del cielo, che sono cadute dentro l'acqua, formando sabbia grigia.. traducendo il colore di certi occhi che ieri mi hanno abbracciata, mescolando il calore del fuoco del mio sangue e della mia pelle, e il fresco di quell'acqua che aveva in se il colore di quegli occhi. Eravamo abbracciati. Non ho avuto paura, ho mescolato gli elementi. E' stato bellissimo, poi, nuotare guardando il cielo, azzurro di un estate che è andata via, altrove, e mi faceva sognare ad occhi aperti, mentre il mare mi cullava, i caraibi della meta dei miei sogni. Una Giamaica, Panama, santo domingo, o altro ancora.. dove tutto mi assomiglia e il sole è una stella appiccicata alla pelle. Di quello avrei bisogno, ma sono figlia delle stagioni, tutte. Eravamo noi, tesoro mio, in un abbraccio diverso. Forse per questo sei arrivato ricongiungendomi, ricongiungendo quella ragazza che fui su quel terrazzo? guardando il cielo, avrei avuto un abbraccio con te, in questo modo? non lo so. Non mi perdo, in questo filo.. leggero, perchè deve essere leggero, per camminare, ancora,e salire. Ne avevo bisogno, di nuotare, nell'acqua fresca. NOn ho avuto paura delle conseguenze, è una prova. Oggi sto bene, e vorrei tornare, libera, con il mio libro, ancora da finire, prima di cominiciare l'altro, con la copertina celeste chiaro, come il mio blog. Il libro del mercatino dell'usato, che non riuscivo a leggere, complesso, ma ora dipanato, bellissimo, ... e mi fa piacere, dopo l'abbraccio dell'acqua di ottobre (mai fatto il bagno ad ottobre)! - entrarci dentro, ... provare emozioni grandi e vere, sentire che è questo che passa tra le pagine, e capire, anche me stessa- mi sento in colpa, per il mio anatroccolone. Lui mi ripaga, perchè è così che fanno i figli, tormentandomi a suo modo. Se fossi una ragazza come lui, mi innamorerei all'istante di quelle barbettina vellutata che ha sotto il mento. Di quegli occhioni come fanali, di quella gobbettina che sta spuntando dal suo profilino perfetto. Di quel corpo altissimo e bellissimo. E gli scarrafoni non c'entrano... il vento ha portato vi la tua adolescenza, figlio mio. Avrei voluto, che la fermasse l'infanzia - come un castello di sabbia che non cade, mai - magico. Ma non è , così. Ho provato tutta la sofferenza del mondo, l'estate scorsa, quando insieme alle consapevolezze - estreme e vere, ti vedevo guardare i ragazzi da lontano. Ti bastava questo. Il dolore era finanche superiore all'ascensore che cadeva più giù dell'inferno. Ero là, a dirti, vogliamo andare? ti accompagno io.. -"no, quando mi va a me". Ti bastava guardare, e riguardare.. non potevo abbracciarti. Potevo farmi avrei voluto e potuto farmi a fettine, e trasformarmi in amici possibili, per te. Scomparire, dire a Dio di prendermi e portarmi via, in cambio di... sono un pò stupida, relegando a "lui", ciò che non sono stata capace di fare, io. E' troppo difficile, ci sono cose troppo difficili. Io e tuo padre, avremmo dovuto farle insieme, senza dare la colpa pure a lui. Io mi prendo le mie, forse mi fa anche comodo dire così, mi esenta, dal fare la cosa più difficile del mondo. Non ho saputo lavorare bene, per il mio ragazzo.. posso solo accompagnarlo, nutrirlo, vestirlo, pulirlo, renderlo bello, per quel che ne è possibile, autunomo, per quel che posso, arrivare dalla mattina alla sera solo per lui, cercare di combattere questo male che lo ha rapito, .. cercare di accettare il fatto che non ce l'abbia fatta a formarsi come doveva.. Ma sono io stessa che scrivendo tutto questo non lo capisco? era abbastanza buono in albergo: gli ha fatto bene. E poi c'era la nonna con noi, la mia mamma.. certo le scosse arrivavano comunque. Avevo le gambe piene di lividi, bellissime, certo.. lo so, con l'abbronzatura, e il mio corpo flessuoso, insieme a me, e ai miei sorrisi per nascondere tutte le lacrime non piante, e il dolore più grande, - e fare capire al mondo che non ho perso la speranza. Ma non è più forse, il bimbo con la testarella bruna che guarda il sole.. Quel bimbo è ora un ragazzo a tutti gli effetti. Con le sue pulsioni, e una mamma stanca e provata, - che legge con lui, ma che non può fare a meno di riguardarsi indietro , quando la speranza aveva un colore diverso. Allora, allora arriva la natura, e quell'odore. Indietro quell'odore non c'era. Affatto! quel profumo intensissimo,nè un bagno - con il mio amato adorato nel mare. Sentire la passione fusa con tutto quello che sono, che mi fa sopportare tutta la vita, senza illusioni, io quell'amore, questo amore, lo sento veramente. Ecco tutto questo non c'era. Allora. E arde senza bruciare, e brucia senza ammazzare, è fuoco ed acqua insieme - si nuota poi nell'aria, si ama nell'acqua del mare, senza paure, si muore per vivere, nell'abbraccio con l'acqua di ottobre, in un autunno che ama l'estate in un amore senza fine, che porta ancora con se, gli odori della primavera, ma già l'intensità dell'inverno. Cambiano i libri, che leggo.. ma sempre il mio amore, sempre lui, si fa sostanza addosso a me, in ogni mia particella di vita. Cambia insieme a me, si fa più forte delle consapevolezze, abbracciandole, e portandosi via, le illusioni, separandole - in una sorta di separazione sana, dai sogni, che sono quelli del cielo azzurro - che mi fa immaginare- e sognare, e il sogno, si attacca alla pelle, come il sole, che sembra dirmi, mi attaccherò a te, per fare in modo, di mantenere l'estate infinita, anche quando il peggiore degli inverni, ti ha colpito.. e ti colpirà spazio.. infinito, tra le mie parole, date in pasto al mezzo.. perchè la mia non è fame, è qualcosa di più, che non trovo il modo di descrivere, è la paura, che cammina col coraggio, è camminare, e continuare a farlo, con i mezzi che il destino io e Dio ci siamo dati, nonostante gli inciampi e i capogiri- è farcela, ancora. Cambierò la foto al profilo (se ci riesco). ... sì, che la speranza è un bimbo che tocca che prova a toccare una stella.. anche quando le stelle non ci sono, anche quando sono offuscate, ... si passano solo il testimone, con un uccellino, che torna nel giorno, da quella piscina- a dirmi che ho fatto bene, ad amare. Non sarai più il mio bambino, o meglio... lo sei, e sempre lo sarai, ma devo accompagnarti in questo viaggio, non so ancora bene come, succede tutto così in fretta, o forse siamo solo noi, che dobbiamo imparare a camminare con questo tempo, - aiutandoci da noi,a mettere dentro ed insieme tutto quello che siamo, a non guardare indietro, - ma andare sempre avanti.. del resto, "indietro",ce lo portiamo appresso sempre - non saremmo dove siamo ora.
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Post n°1040 pubblicato il 18 Ottobre 2014 da Roberta_dgl8
Ricomincio, da me, come sempre. A scrivere. Non voglio che il blog si cristallizzi. E non voglio far cristallizzare, nemmeno le parole. Devo scioglierle, ne hanno bisogno, ne ho bisogno io. Mi sono svegliata, con questa urgenza. La voglia di scrivere. Mi dicevo, mentre prima il dovere e poi il piacere, mentre assolvevo alle incombenze della quotidianità, che stavolta la consapevolezza è stata peggio di un pugno. Ha sigillato le parole, come incastrandole, nel barattolo del miele, che non riesci ad aprirlo nemmeno con il cucchiaio, facendo leva. Volevo scrivere su foglio di word. Perchè ho problemi con questo sistema operativo. Sig. Windows, perchè hai tolto xp ed hai dovuto mettere "In commercio", questo tremendo sistema operativo, che di bello ha solo l'8? :-) sorriso lievemente... dgl 8 me lo mise il portale dal quale sto scrivendo.. fa riferimento all'anno di apertura del mio blog. Anche se, in alto si riporta un'altra data.. è un blog che si è salvato dall'annegamento:-) come me, nel vicino eppur lontano anno della mia rinascita. Una delle prime. Devo fare copia e incolla ogni pò e mi ricorda il passato di lavoro come segretaria "anche" di un ricorsista al tar. L'anno in cui scoprii di avere un soffio al cuore. Nessuno se ne era accorto mai. Dopo tutto lo sport praticato. Se ne doveva accorgere il medico di mio padre. Che nel frattempo, si era fatto strada e carriera, divendando docente di cardiologia all'università più famosa d'italia. Mi rivoltò come un calzino. Mi fece fare tutta una serie di esami strani. Al policlinico U. Primo.. Cerco di incollare, anzi, di cucire, con questo filo di seta e di acciaio tutti i miei pezzettini, che il vento ha già raccolto insieme al regno dei ragni. Ragnetti fini fini, di quelli con le zampine invisibili, con il corpino talmente piccolo da non vedersi, creature delle stelle e della polvere, non come quelli tropicali giganteschi!, non quelli, figli dell'incubo di lullaby dei cure! Sorrido di nuovo, le parole si stanno mescolando col sangue più veloci di me, e le ripiglio, un pò a fatica, sono la mia catarsi è vero, ma mi fisso e suono il pc come un piano. Non lo è. Salto di palo in frasca, l'incipit è importante fino ad un certo punto, sono sempre io. Ho comprato un libro, ieri. La ragazza si era infervorata "un libro di privilegio", un libro da tenere in biblioteca... un libro che ne conserviamo solo una copia per i nostri lettori privilegiati.. - eccola là, mi sono detta.. azzo. Si ok, è tutto per dirmi che costa un sacco di soldi? - ma no! fa lei... eh, insomma.. e pesante, un tomo gigante!. Ma no! lo legga, - la prego, è bellissimo! complimenti per la scelta un libro sofferto. Hm, più sofferto di me? lo legga. Le ho restituito Osho, sorride. L'aspetterà è sempre qui, costa poco. Vedrà. E' destino. La saluto. E' da tanto che volevo "leggerlo". Fermata dalla parte bocciolosa, di me. Quella che non ce la fa, a "fiorire". Figlia di quest'autunno, nata d'estate. Concepita nella città dell'acqua, con il fuoco di due ragazzi giovani e dolci, figli di un boom che sono stati capaci nel rosa e bianco, e nella passione del sangue e della bellezza, di far fiorire il sole con la luna, io. :) Torno da me, e mi ripeto, ma del resto, siamo di nuovo qui. Faccia a faccia con noi. E' questo il mio libro faccia sig. libero. Posso dare suggerimenti sulla pubblicità. Non voglio sfrugugliare e tornarci su. Ma si può unire l'utile, al dilettevole. Io sono disoccupata, e magari, se mi date un euro al dì, posso fare da cavia benefica e pubblicizzare (in un piccolo box laterale a mia scelta e posizione) un prodotto che "Uso", e che trovo buono. Non è questa l'anima buona della pubblicità? pubblicità e commercio, se solo fosse finita qui e lì. Una sorta di giro buono mi viene in mente la Firenze dei comuni, la bellezza del nostro rinascimento... possiamo dopo un periodo buio di medioevo tecnologico e consumismo orrendo, dove il capitalismo più becero la fa ancora da padrone, reinventarci una sorta di nostra storia? Spero si capisca! Ma torno, a me, da me. Voglio riprendere da me. Dai pensieri tutti a pezzettini, e riunirli. Con ottobre che oggi splende. Con l'estate ancora addosso al mio corpo. Non voglio superare il tempo. Nè tornarci indietro, ma viverlo come posso. Voglio cominciare a parlare di Matteo. Scrivere qui, quel che fa. Insieme ai miei pensieri, e alla poesia che vedo nel cielo, sulla terra, insieme anche alle brutture, alle consapevolezze che cristallizzano. Ma sono cristalli di miele, e di ghiaccio, che facendo leva sul barattolo, potranno dare ancora un buon sapore. Miele inesauribile. Risposta imprevedibile anche per me, a tutto il male, il dolore, lo schianto di questa Vita, che uccide, talvolta. Ma se è vero che si muore un pò per poter vivere, lei ci ripiglia, sempre, per i capelli. Perchè è più forte. L'altro giorno, me la sono sentita dietro. Rovescio della mia medaglia. Non ho paura di me, nè di lei. E' una consapevolezza anche quella. Ci camminiamo, ogni giorno, insieme. Ci sta vicina.. come il male, come la fatica, come la ragione. Ci sta accanto, alle spalle, ci accarezza, fa si che la compulsione del corpo, prevarichi cuore e ragione, ci scolla ci stacca.. ci fa a pezzi, da vivi. Non è così. Lasciamoci accarezzare, come compagna di viaggio anche lei, ogni giorno. Ne scrissi..ed ogni giorno, una piccola danza,in cui poi lei va via. La nostra salita, ogni giorno. a riprova di chi non ce la fa. Mi perdo nei pensieri. Mi riviene in mente mio padre. Sangue del mio. Sconosciuto in un bosco. Ragazzo, bruno. Ho perduto il tuo odore, attaccato aggrappato alla madonnina macchiata dalla tua pelle sul collo. L'ho annusata per anni. Insieme alla solutudine, all'odore intenso di quella crudele primavera. Si, i papaveri mi dicono che non erano stati loro a portarti via. Pulcino con la testa reclinata, che mamma non ce l'ha fatta a tenerti la mano. Per fortuna c'era la nonna. Non la tua mamma. Quella l'hai chiamata prima di spirare. Papà pulcino bruno. Sono qui, in un foglio telematico a corrente, e non usciranno lacrime, non mi volevi piangente, ma forte, e mi fermo. Solo per dire che siamo andati avanti con la tecnologia. Mi volevi al massimo ragioniera. Devi laurearti, e lavorare. Pensare a tua sorella e alla mamma. Già. E a me chi ci avrebbe pensato. "Sarò sempre con te", io sarò sempre con te. Ti ho odiato, nè un abbraccio nè un bacio. Non volevi che la signora si portasse via anche me? mi devo fermare, c'è un pudore da non superare E non lo voglio superare, appunto.
RUMORI, come sempre da fuori. Sole accecante. Bellissimo. E' stata dura alla comunione del mio tesoro. Una giornata meravigliosa. Un giovanottello bellissimo e tenero, con delle scarpe nuove regalo di suo padre, e una camicetta, altrettanto carina, sempre regalata da lui. I jeans, comprati da me, previdente. Quando ancora non sapevo che l'avresti fatta. Eri bellissimo. Ma le tue mani davanti agli occhi, non lasciavano guardare il tuo volto di ragazzo, metamorfosi di quel bimbo bellissimo che non c'è più. E' nel tuo cuore che batte, nella punta del tuo musetto da attore, come ti dicevo. Abbiamo fatto la comunione, insieme. Anche io, ero bella. Mi accarezzavano tutti, ed anche a te, scambiandomi per l'acqua santiera. Ho portato con me, tutta la sofferenza del mondo. Tutta. In quella cappella bellissima. Anzi, non era una cappella, era qualcosa di diverso. Tutta di legno, solo un ventaglio a refrigerio. Tutti i ragazzi ed i bambini, sembravano dei giocattoli rotti di Dio; ma ho pensato che Dio non si diverte. Che c'è l'Umana natura e l'incomprensione che non dobbiamo appunto comprendere, ma solo accettare, capire, anche se non la capiamo. E' là la risposta. Le lacrime a fontana senza espressione sul viso, scendevano come l'acqua della mattina, mescolando l'abbronzatura, ma non togliendo il bluesh rosa che avevo messo, si sono cristallizzate sul mio volto, e la riprova è stata la splendida foto, che mi hanno scattato dopo. Mi rivedo, felice. Felice anche di aver fatto fare la comunione al mio tesoro. Mi ha fatto buttare via tutto il veleno degli ultimi anni, degli ultimi mesi. Unita nel cuore e nella mente, e nella comprensione delle e nelle cose. Poco è importato lo star male, poi. For se troppo, forse più tanto che tanto non si può. Vedere tutti quei ragazzi, è stato troppo da sopportare per un corpo alla fine esile, come me. Che chiedeva un poco di agio, mare, leggere, e amare. Siamo nati tutti per questo? solo per questo? forse... l'ho avutO quando non ne avevo bisogno. Quando ero disturbata "dentro" , in un sorta di paralisi, come di addormentamento di una parte di me, a scapito poi di tutte le altre, vivendo a metà. Anche questo sono stata, perchè mi ero scollata, e - non ho ti ho avuto e trovato... l'ho già scritto in altra maniera, ho bisogno di tornarci su. Per archiviare definitivamente, in una sorta di archivio "morto", per non essere ripreso più? o forse, per essere ripreso, solo nel sangue, perchè come quando tutto va al macero e diventa cenere, si ricrea, poi, in tutto quello che siamo stati.. non l'abbiamo capita la questione, purtroppo.. però nel nostro piccolo un pò si. E l'ho capita anche io. La fine di settembre mi ha anche vista in un bagno gelido e meraviglioso.. al mare. Ci sono anche tornata lo scorso sabato. Ma non, ho avuto il coraggio di farlo. Voglio parlare dei tuoi colori mare di autunno. Argenti e grigi scintillio di splendore. Ritrovi di granelli di sabbia. Dove in un guscio mi vado a nascondere, dove come certi granchietti, che senza una zampina, perchè qualcuno gliel'ha mangiata, arrancano, su quei granelli, e che fanno? vogliono tornare là ... si rifugiano, fanno prove, salgono scogli, si nascondono sotto. salgono e scendono, e poi, vogliono tornare. Mi faccio prendere dalle parole, senza una logica.. ma forse, è proprio dove non c'è la logica, che ce ne è di più. Devo rileggere.. rileggerò. Sono troppe le cose da dire, che per ora, ho liberato l'ingorgo.. non come in un lavandino. No. Un ingorgo autostradale, in cui la strada è troppo piccina, e le macchina immensamente più tante di quante la strada ne possa contenere, è una strada stretta. Sentire il suono degli uccellini, ed eliminare per il tempo del post, la fatica di un quotidiano da sistemare.. e di un scelta indicibile, che mi costa incubi e paure, e ripensamenti continui, non ha prezzo. Lo scrivere mi riporta a sistemare, la tristezza della consapevolezza. La scrittura è libera, finalmente. A questo dovevo arrivare, e non posso che ringraziarmi. Compagna di viaggio di questi giorni, è stata sempre la Musica. Come sempre. Mi dico, che in questo tempo stranissimo, anche lei si fa diversa. E' vero che mi rimbombano pezzi, brani, stralci di note, come grappoli di uva che mangio, che assaporo, che mi ricordano sapori, in cui tutti i sensi nostri si fondono. E confondono, con il tempo, meraviglioso, che ha di magico il fatto, che sa riportarti indietro, andando avanti. Che sembra darti una dimensione diversa, che sembra immenso ieri, appresso, ... che ti riporta indietro e ti fa sembrare più vicino il remoto, e molto più lontano l'anteriore.. è questa la magia dell'accoglienza della nuova scoperta di noi? mi dico che è incredibile, che è questa la nostra bellezza. Di seguito, la mia play list. che incolla i miei pezzettini.. Mi piace questo musicista che conoscevo parzialmente.. mi piacciono da morire i M.K. ... certo, non sono quelli di infinità (che rimetto in doppia versione, con il brano meraviglioso lieve, che avevo in alto a destra nei box), e il brano seduzione che inserirò, - l'anno scorso non mi aveva entusiasmato. Ora invece, mi piace. Voglio ricominciare, come facevo, due anni orsono, a reinserire i brani in mezzo al post, per cucire le parole, con un filo di seta e metallo, invisibile, ma vero,e amorevole. Verso me stessa e chi mi legge. Legare la mia via, e le mie parole alla musica e alla vita.
Buon lettura, buon ascolto. A presto.
R.
http://youtu.be/iP9xMobANJM -------> classic!
http://youtu.be/UlctXgILld4 ----------> i miei adorati metallari avanti anni luce.. http://youtu.be/u_1RUpeQD5k (a riprova e superamento. ripetita juvant!) .. ci credo...
trash metal forever (si, ok, solo il primo è il migliore e superaltivo, ma..:) da sentire,TUTTO. http://youtu.be/0rfhC4hT5O4 ... ma non per tutti/e, (può causare sanguinamento alle orecchiucce eh)... e una velocità intollerabile, sempre per le suddette..
Questa la dedico, a chi ha tolto la pensione alla mamma, allo stato bastardo, e all'unione che fa la forza.. ma perchè non lo capiamo!! naturalmente, l'avevo già messa... mi piacciono i RM - non tutto, ma qualche pezzo, ia' - va da se, e si capisce, da che parte sto io, no? http://youtu.be/qwnV7FIUsSs
ed ora.. buon vecchio e amato blussssss http://youtu.be/Ss3mmkngYZI sorprese... gradevolissime... http://www.youtube.com/watch?v=WQzZk69P69E altre ancora..(mi sa che la metto sul profilo)
M.K. 2013 ------> http://youtu.be/O8tfI9WbIbw (grazie, cristiano) M.K. 2014 --------> (meglio di Nick Cave!, però.. un pò ammiccantelli eh!) http://youtu.be/NhD8R7Vy1Jg bravi....
ritorni... meravigliosi. Lievi ... MIGLIORI, http://youtu.be/3HT8L-dS5eo cover... cover? non ho parole... ma solo puntini di sospensione... si, ci piace di più
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Post n°1039 pubblicato il 07 Ottobre 2014 da Roberta_dgl8
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MA CHI HA DAVVERO LETTO?
Mamma, qui posso toccare tutti, vero?
MAXXI (Roma) 2 APRILE 2015
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LA VOCE DI CHI NON HA VOCE :
“Essere autistici non significa non essere umani, ma essere diversi. Quello che è normale per altre persone non è normale per me e quello che ritengo normale non lo è per gli altri. In un certo senso sono mal “equipaggiato” per sopravvivere in questo mondo, come un extraterrestre che si sia perso senza un manuale per sapere come orientarsi. Ma la mia personalità è rimasta intatta. La mia individualità non è danneggiata. Ritrovo un grande valore e significato nella vita e non ho desiderio di essere guarito da me stesso. Concedetemi la dignità di ritrovare me stesso nei modi che desidero; riconoscete che siamo diversi l’uno dall’altro, che il mio modo di essere non è soltanto una versione guasta del vostro. Interrogatevi sulle vostre convinzioni, definite le vostre posizioni. Lavorate con me per costruire ponti tra noi.” ( Jim Sinclair, 1998, autistico ad alto funzionamento)
Leonardo Da Vinci (studio di Leda)
Domenico Zipoli
SEMPRE CON ME
MUORE GIOVANE CHI AL CIELO E' CARO...
MA L'AMORE E' L'ANIMA E L'ANIMA NON MUORE
PER SEMPRE CON ME
H H
APPARTENENZE
Cuore d'altleta
Fiumicino (Roma)
La soggettività nella sua interiorità più profonda è la verità e la realtà.
S.K.
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Non importa quanto lontano possa andare lo spirito, non andrà mai più lontano del cuore. (Confucio)
GRAZIE!
Firenze, 24/10/2020
ei fu...
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donare il bene, sempre. Sempre.
.. anche quando viene disprezzato/usato/alterato.
è chiaro che non è il rosario di Salvini (ma è meglio specificarlo).