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Post n°441 pubblicato il 05 Settembre 2017 da caiodentato
Sono stato di una generazione fortunata, se ci penso bene. Quella generazione che al giorno d'oggi ha piu' o meno 50 o 60 anni che si è goduta i Beatles quando ancora erano tutti vivi, che ha visto l'uomo calpestare la Luna, che quando mangiava la Nutella, non pensava all'olio di palma quando se la spalmava sul pane, si leccava le dita dopo aver mangiato il formaggino Invernizzi, che poi coi punti acquistavamo la mucca Carolina, o la Susanna tutta panna. La fortuna riguarda anche la scuola, se ci ripenso i maestri e i professori sembravano presi da un vecchio film di Fellini. Ricordo i primi giorni di scuola. Per prima cosa si iniziava il 1° ottobre, e vuoi mettere che quei primi giorni l'orario era di sole tre ore al massimo? E spesso i maestri e i professori erano tutti supplenti. Di libri da portare in classe i primi giorni neanche a pensarci: un diario un paio di quaderni, una penna, legati con una cinta di gomma. Che si faceva in quei primi giorni? Diciamo che si continuavano le vacanze, piu' o meno era così. Mi ricordo che i primi giorni controllavo la compagna di classe di cui ero innamorato prima dell'estate, se era ancora carina. E guardavo fuori dalla finestra gran parte del tempo di quelle striminzite ore in classe, e fantasticavo su quello che c'era lì fuori, e che di lì a poco, avrei perso per altri nove mesi. La vita, insomma. |
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Noi..che sei andavi in strada a giocare non era così pericoloso.
Che quando volevamo essere teppisti si andava a suonare i campanelli e poi si scappava.
Noi, che i pattini a 4 ruote si allungavano quando il piede cresceva, e che andavamo a letto con Carosello....
Noi..che a scuola ci andavamo da soli e tornavamo da soli. Che se la maestra ti dava un ceffone a casa te ne aspettavano due.
E che ci sentivamo ricchi se vincevamo il Parco della Vittoria a Monopoli....
Già Amico mio....Eravamo così...^_____^